Siracusa. Il centrodestra: “no sanatoria per il catafalco del Maniace, attendere il Tar”

Nessuna sanatoria per il bar del Maniace prima che si pronunci il Tar. Lo ribadiscono con forza gli esponenti del centrodestra siracusano. Stefania Prestigiacomo, Vincenzo Vinciullo, Ezechia Paolo Reale e Bartolo Lentini hanno posto con forza l’accento sulla necessità di attendere il pronunciamento dei giudici amministrativi prima di concedere eventuali sanatorie a quello che definiscono il “catafalco” del Maniace.
“Riteniamo che gli Uffici regionali, che già hanno accertato la violazione e la difformità dalle autorizzazioni concesse, si astengano dal procedere con il rilascio di sanatorie e attendano invece, correttamente, il pronunciamento del Tar. Qualora dovesse essere respinto il ricorso, è evidente che le autorizzazioni a suo tempo concesse sono nulle e prive di efficacia”, la posizione del centrodestra.




Siracusa. Cade intonaco in classe all’Alberghiero di via Polibio: studenti in protesta

Protestano gli studenti dell’Alberghiero, sede via Polibio. Tutti fuori dopo quanto accaduto nei giorni scorsi. Dal soffitto di un’aula si è staccato dell’intonaco, finito sui banchi sottostanti. In quel momento, fortunatamente, solo pochi studenti erano in classe, per via del maltempo. Nessuno è stato ferito ma a suonare, questa volta, è la campanella d’allarme. Quei locali, infatti, hanno già mostrato tutti i loro limiti. L’ingresso principale è stato inibito, con intervento dei Vigili del Fuoco che hanno delimitato tutta l’area a causa di distacchi di calcinacci dal prospetto esterno dell’edificio nei cui bassi hanno sede classi e uffici della scuola siracusana. L’uscita di sicurezza è stata allora adatta ad ingresso. Ora questo nuovo caso, con la rabbia dei genitori già esplosa sui social.
Difficile che la ex Provincia Regionale di Siracusa possa muovere un dito. L’ente in dissesto non ha un euro in cassa e l’ultima ripartizione regionale assegna risorse ridicole a Siracusa. Le scuole superiori sono alla corda. Il Bartolo di Pachino – ed i suoi studenti – rischiano a giorni lo sfratto per canoni di locazione non pagati. Stesso problema per quelle scuole con sedi distaccate nell’edificio di via Pitia, per loro il 2020 potrebbe iniziare con lo sfratto. Francamente è una situazione paradossale.




Siracusa. Alberghiero, sopralluogo dei Vigili del Fuoco. La scuola: “Da anni chiediamo una sede”

Si è concluso a metà mattinata il sopralluogo dei Vigili del Fuoco dopo la caduta di parte dell’intonaco dal tetto di un’aula dell’istituto Alberghiero Federico II di Svevia di via Polibio. Momenti di caos all’ingresso, quando un folto gruppo di studenti ha dato vita ad una protesta spontanea, rifiutandosi di fare ingresso a scuola e stazionando in mezzo alla strada, con le conseguenze del caso in termini di circolazione veicolare e nervosismo. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha messo fine al sit-in, non organizzato. La vicenda è relativa a quanto accaduto nei giorni scorsi, a causa del maltempo. La pioggia copiosa battuta sulla terrazza che sovrasta i bassi che ospitano una delle tre sedi della scuola, ha causato infiltrazioni. Dalla scuola fanno comunque sapere che non si trattava di un’aula che ospita regolarmente una classe. Nel momento in cui il cedimento si è verificato, nessuno occupava i banchi sottostanti, anche perchè i ragazzi che si trovavano all’interno di quel locale pare stessero lasciando i propri zaini per raggiungere il vicino laboratorio in cui effettuare l’ora di esercitazione. Quell’aula avrebbe ottenuto, dopo alcune problematiche, lo scorso anno scolastico, la liberatoria per potere essere utilizzata. A quanto pare, tuttavia, la dirigenza scolastica aveva preferito lasciarla a disposizione per situazioni temporanee e sporadiche. Il sopralluogo dei vigili del fuoco determinerà elementi certi ed eventualmente il da farsi. L’ex Provincia, ad ogni modo, responsabile per quanto concerne gli istituti superiori, non versa in condizioni finanziarie tali da poter intervenire. Già in passato e più volte la scuola ha dovuto anticipare delle somme per vari interventi. Non sarebbe, tuttavia, nelle condizioni- nè è di sua competenza- di gestire anche le opere strutturali straordinarie. Il da farsi sarà deciso nei prossimi giorni. Gli studenti sono particolarmente adirati, come molti genitori. Non sono meno preoccupati la dirigente scolastica, la vice, i docenti, per una situazione che si perpetua da anni, senza alcuni intervento definitivo e risolutivo per dare all’Aberghiero una sede adeguata  e sicura. Il sopralluogo è stato effettuato ovviamente con il Responsabile della Sicurezza. Già in passato, la caduta di calcinacci da un balcone del condominio (quindi una situazione slegata da quella scolastica) ha costretto la scuola a interdire l’uso del cortile, su cui i calcinacci erano caduti.




Siracusa. Villetta in fiamme in via Bordone, due persone salvate dai Vigili del Fuoco

Un incendio si è sviluppato all’interno di una villetta di via Vincenzo Bordone, a Siracusa. Nella notte, poco dopo l’1, l’intervento dei Vigili del Fuoco. Due persone erano all’interno dell’abitazione, bloccate al primo piano. Sono state portate in salvo dai Vigili del Fuoco di Siracusa con la scala italiana. Sul posto Polizia e 118.




Ex Provincia, notizie poco rassicuranti: i sindacati chiedono una legge “Salva Siracusa”

Una legge “Salva Siracusa” per mettere in sicurezza il Libero Consorzio Comunale di via Roma.
La chiedono il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, ed il segretario generale della FP territoriale, Daniele Passanisi, all’indomani della riunione della III Commissione Attività Produttive Ars che si è pronunciata sul riparto dei residui 28 milioni da distribuire ai liberi consorzi e alle città metropolitane.
“Dei ventotto milioni a disposizione della Regione ne arriverà soltanto uno – commentano Sanzaro e Passanisi – e questo grazie alla ex provincia di Messina che vi ha rinunciato.
Con appena un milione, visti i mutui da pagare e la spesa corrente, Siracusa potrà fare ben poco e non potrà chiudere nemmeno il bilancio.
Tutto questo – aggiungono i due segretari – si riverserà inevitabilmente sui lavoratori. Già in questi giorni qualche nube si sta addensando sugli stipendi di ottobre. Una preoccupazione crescente che, alla luce di questa incredibile decisione del governo regionale, sta serpeggiando tra i dipendenti.
A questo punto serve una immediata, forte e concreta azione politica che investa il governo regionale – concludono Sanzaro e Passanisi – I deputati regionali di questo territorio, insieme e senza alcuna insegna di partito, si attivino per portare in aula un disegno di legge “Salva Siracusa”. Il Libero Consorzio Comunale soffre le scelte scellerate di una parte della politica. Ora è la stessa politica che deve attivarsi per salvare l’ente, i suoi dipendenti e lo stesso ruolo che l’ex Provincia garantisce sul territorio. È incredibile che dopo sei anni non si riesca a trovare una soluzione a quanto accaduto in Sicilia. I lavoratori hanno bisogno di serenità economica e di garanzie per il futuro.”




Siracusa. Gli ex detenuti tornano a ripulire la Mazzarrona: “Presto un parco giochi”

Un piccolo parco giochi alla Mazzarrona. La cooperativa Insieme potrebbe realizzarla nel giro di qualche settimana, con l’impegno di volontari, perlopiù ex detenuti, ma probabilmente con un contributo del Comune per l’acquisto dei giochi da destinare ai bimbi del quartiere. Il presidente della cooperativa, Nando Di Paola è pronto a far partire le operazioni propedeutiche, già da lunedì,quando l’area destinata ad ospitare il parco sarà spianata, preparata, allestita con un tappetino per garantire una maggiore sicurezza durante il gioco. Si dovrebbe estendere per circa 300 metri quadrati. E’ la stessa area che è in fase di ripulitura, sempre da parte dei volontari, che stanno rimuovendo i rifiuti abbandonati, ingombranti e non. “Sono diminuiti rispetto ai primi interventi che abbiamo effettuato- spiega Di Paola- Un piccolissimo passo avanti, mi sembra di poter dire”. Durante le operazioni di rimozione dei rifiuti, previsto un sopralluogo da parte dell’assessore all’Ambiente, Andrea Buccheri.




Partito il servizio di micronido comunale a Noto: primo Comune del Distretto 46

Sono riprese ieri le attività al micronido comunale Schemmari di Noto. Il Comune guidato dal sindaco Corrado Bonfanti è il primo del Distretto Socio Sanitario 46 (di cui è capofila) a lanciare il servizio finanziato con i fondi Pac Infanzia per l’anno scolastico 2019/2020. Sono 20 i bambini sotto i 3 anni ammessi e che lo frequenteranno da qui a giugno, seguiti dagli operatori della cooperativa La Garderie, affidataria del servizio. All’inaugurazione delle attività erano presenti responsabili del settore Welfare del Comune di Noto.”Buon inizio di anno scolastico -l’augurio di  Bonfanti – anche ai nostri piccoli concittadini e ai loro genitori. Sapere che i loro bambini siano in un posto accogliente e sicuro e con educatrici ed educatori qualificati e bravi è sicuramente una cosa importante e rasserenante. Non è mai esistito un micronido comunale in città, lo abbiamo pensato e realizzato, qualche anno fa, per venire incontro alle esigenze di tante famiglie”.




VIDEO. Dalla paura di morire alla felicità: Federick, rinato a Siracusa

Dopo tanti anni di sofferenze, di paura, di vita messa a repentaglio, di fuga dalla guerra, per Friederik e Agata il lieto fine arriva a Siracusa. Sono entrambi nigeriani. Friederik è un sarto. Da ieri ha una sua sartoria qui, in via Monsignor Carabelli. La gestirà insieme alla giovane moglie. A casa, tre figlioletti. Il progetto della Cei “Liberi di partire, liberi di restare” li ha aiutati ad aprire la loro attività. Per un anno, non dovranno pagare l’affitto dei locali, ma dovranno poi camminare sulle loro gambe. Non è mai stato semplice nulla per loro. Lui che la sposa in Nigeria e poi parte, mentre lei continua a studiare. Lui che lavora in Libia, prima senza troppi problemi, poi con la paura continuamente nel cuore. Una paura che non li ha più abbandonati, sempre in fuga dalla guerra e dalla violenza. Vittime, molto spesso, di soprusi, di minacce di morte. Infine il viaggio, la traversata della speranza, che li porta ad Augusta. Durante il tragitto, la netta sensazione- la racconta Agata- che la vita stia per finire lì, in mare. E invece arrivano i soccorsi. Inizia il loro percorso in provincia di Siracusa, il centro di accoglienza, poi l’incontro che cambia la loro vita,con un sacerdote, Padre Felice. Adesso è Suor Teresina il loro punto di riferimento. Non sanno se gli affari andranno bene, ma sanno di poter riposare con entrambi gli occhi chiusi la notte, senza il terrore di dover fuggire all’improvviso.




Miasmi, l’app Nose fa il pieno: ad Augusta concentrazioni di idrocarburi non metanici

Nel mese di settembre sono state 1.133 le segnalazioni di miasmi giunte ad Arpa Sicilia attraverso la app Nose. Il grosso delle segnalazioni è arrivato dall’area di Augusta (541), poi Siracusa (497), quindi Priolo (51) e Melilli (44).
“Record” il 19 settembre, con 276 segnalazioni inviate tramite la app, quasi tutte dopo le 18.30. La maggior parte da Augusta (177). Pur essendo attualmente il sistema Nose in fase sperimentale, la Polizia Municipale di Augusta ha effettuato un prelievo di aria istantaneo a mezzo canister presso il centro storico in corso Sicilia, area maggiormente esposta alle molestie olfattive segnalate.
Dall’analisi chimica dell’aria effettuata nei laboratori di Arpa Sicilia è stata confermata la presenza di un mix di sostanze idrocarburiche di natura industriale in concentrazioni significative, oltre alla presenza di composti solforati ben al di sopra della soglia olfattiva, che giustificano le numerose segnalazioni di cattiva qualità dell’aria pervenute da parte dei cittadini.
Riguardo ai dati rilevati dalla Rete di monitoraggio, “a causa del maltempo che si è abbattuto sulla zona e che ha provocato un blackout elettrico, due stazioni del Libero Consorzio così come la stazione ARPA Villa Augusta hanno interrotto le misurazioni alle ore 17”, spiegano da Arpa Sicilia. Tuttavia, concentrazioni di idrocarburi non-metanici superiori a 200 mgr/m3 sono state registrate nelle seguenti stazioni di monitoraggio (tra parentesi l’ora di rilevamento, le concentrazioni espresse in mgr/m3): Contrada San Marcellino, 413, 369, 487, 299, 340, 217 (9, 10, 18, 20, 21,22); Megara 386, 455, 430 (10, 20, 22); Acquedotto 245, 307 (21, 23); San Cusumano 315 (12); Viale Scala Greca 221, 334, 209, 348, 280 (7, 8, 21, 22, 23).




Siracusa. Le entrate del Comune: Tari punto debole, tassa di soggiorno in crescita

Situazione entrate del Comune di Siracusa. Il vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico, fa il punto. A richiedere simili analisi è peraltro la circolare del dirigente generale dell’Assessorato alle Autonomie Locali per monitorare le eventuali criticità legate alle percentuali di riscossione ed al rapporto tra ente impositore e contribuente.
L’attenzione principale è stata rivolta alla Tari. Al 30 settembre, Palazzo Vermexio ha incassato 9,9 milioni di euro, pari a poco più del 40% dell’accertato per l’anno in corso. “Se si considera che manca la contabilizzazione dell’incasso della rata di settembre e il conguaglio di novembre, è probabile che il dato finale non risulterà dissimile da quello dello scorso anno, in cui si è attestato al 56%”, dice Mangiafico. A questa percentuale va aggiunto poi l’incassato sul residuo, che nel 2019 è stato di 1.180.727,56 e una parte ancora legata ai controlli, ovvero 21.600 euro sul 2019 e 364.759,00 nel 2019 sul residuo del 2018. “Ritengo quindi che per la città di Siracusa bisogna parlare di una percentuale di circa il 60% di incassato”.
Per quanto riguarda l’Imposta Municipale Unica (Imu), al 30 settembre l’incassato è di 12,6 milioni pari al 48% dell’accertato. “Si tratta di un dato in buona salute se si considera che la seconda rata è prevista per la fine dell’anno. Infatti, guardando il consuntivo del 2018 il capitolo ha chiuso al 95%”.
Anche il dato sull’imposta di soggiorno è positivo. “Era prevista una entrata di 970 mila euro nel 2019. Alla data del 30 settembre siamo già ad un incasso di 835.179,95 euro, pari a circa l’85% della previsione. Dal consuntivo del 2018 emergere un dato definitivo di 850.874,67 euro quindi abbiamo già quasi raggiunto il dato di incasso dello scorso anno, a testimonianza di una voce in crescita”.
L’imposta sulla pubblicità e le pubbliche affissioni fa registrate un incasso di 207.731,67 euro pari al 33,6% rispetto alla previsione del bilancio 2019. “E’ una voce critica, se si considera che il consuntivo 2018 chiude a 484.264,00 euro”, dice Michele Mangiafico.
Lavorano ben i parcheggi, con numeri in crescita per il Comune di Siracusa. Nel rendiconto del 2018 sono stati incassati 1,3 milioni di euro. Al 30 settembre, sono stati già incassati 1,2 milioni di euro. “Possiamo desumere che il dato del 2019 sarà superiore”.