La Regione condanna la ex Provincia di Siracusa a nuovo default, M5s e Cafeo all’attacco

La Regione volta clamorosamente le spalle alla ex Provincia Regionale di Siracusa ed ai suoi dipendenti. La nuova ripartizione di risorse decisa dal governo di Palermo (1 milioni di euro per l’ente siracusano in default) sembra ignorare persino i criteri che la stessa Regione aveva stabilito ad agosto. Le somme dovevano essere distribuite tenendo conto anche della situazione economica delle ex Province. E Siracusa, tra tutte, è certo quella messa peggio. Non a caso è l’unica in dissesto dichiarato.
“La Regione ha abbandonato la ex provincia di Siracusa e soprattutto ignora la sorte dei lavoratori”, sbotta il deputato regionale del Pd, Giovanni Cafeo. “Oggi apprendiamo che i criteri utilizzati dal governo regionale sono cambiati e che Siracusa è stata considerata una partita ormai irrecuperabile in quanto in dissesto, situazione peraltro condivisa con il comune di Catania al quale però vengono riconosciuti ben 11 milioni”.
La sensazione è che si sia giocata una strana partita, nella quale nessuno ha fatto gli interessi di Siracusa.
Dura la presa di posizione del Movimento 5 Stelle che attacca l’assessore regionale Edy Bandiera (“anche lui ha voltato le spalle alla sua Siracusa?”). “La Regione inanella l’ennesima decisione folle e con una sorta di consapevolezza che quasi spaventa, penalizza ulteriormente la ex Provincia di Siracusa. Il governo Musumeci è riuscito a vanificare i risultati prodotti dall’impegno dei parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle che avevano ottenuto più fondi per gli enti nel Decreto Crescita. La ripartizione operata dalla Regione non risponde ad alcuna logica reale se non creare un caso ad hoc anche a rischio di giocare sulla pelle delle centinaia di lavoratori della ex Provincia Regionale di Siracusa. Una mossa sporca che puzza tremendamente di quella politica sorda ai bisogni delle persone ma sensibilissima al tornaconto elettorale”, dice il parlamentare nazionale Paolo Ficara insieme al deputato regionale Stefano Zito.
“Ci chiediamo se l’assessore regionale Edy Bandiera, siracusano, si sia reso conto di aver voltato le spalle al suo territorio, votando favorevolmente quella ripartizione. E’ questa la posizione di tutto quel centrodestra che sbandiera difese a spada tratta di Siracusa in Regione? E ci chiediamo perchè i deputati regionali siracusani si siano smarcati, senza sostenere la posizione di Stefano Zito che pure aveva permesso di inserire come criterio di ripartizione delle risorse quello delle necessità delle ex Province, in relazione alle loro condizioni economiche. E’ giusto attendersi da parte del commissario straordinario dell’ente siracusano una mossa di orgoglio e dignità: impugni l’atto regionale”.




Il sogno: benzina defiscalizzata a 70 centesimi. Ci provano Priolo, Siracusa e Melilli

E’ un sogno antico: pagare un litro di benzina 70 centesimi, perchè in provincia di Siracusa si produce dietro casa il 33% del carburante nazionale. Una sorta di compensazione per un territorio dove forte è la presenza industriale. Se ne è parlato più volte e ciclicamente negli ultimi trent’anni senza però trovare mai la strada giusta.
Ci riprova il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che ha coinvolto nell’iniziativa anche Siracusa e Melilli. Ha voluto incontrare il vicesindaco del capoluogo, Coppa, e l’assessore ibleo, Coco.
Insieme hanno discusso di un disegno di Legge, da sottoporre al Parlamento Siciliano, per creare delle aree fiscalmente avvantaggiate dove un litro di benzina o di gasolio costerebbe 70 centesimi. Non solo, la fiscalità di vantaggio consentirebbe ai residenti di detrarre dai loro redditi qualsiasi spesa documentata da scontrino fiscale o fattura. Secondo il primo cittadino priolese, queste iniziative limiterebbero l’evasione fiscale (tutti chiederebbero gli scontrini) e consentirebbe un aumento dei consumi.
“Se la Regione Siciliana rinuncia ad incassare le accise su un territorio che è stato fortemente contaminato proprio per produrre quelle accise – ha detto il sindaco, Pippo Gianni – gli abitanti del nostro territorio beneficeranno di denaro che potrebbe essere impiegato per l’acquisto di beni e servizi aggiuntivi. Questo – ha continuato il primo cittadino – consentirà alla stessa Regione siciliana di incassare maggiori imposte indirette, che compenseranno il minor gettito da accisa e nello stesso tempo, se i consumatori documenteranno i loro acquisti, anche gli evasori saranno costretti a pagare le imposte dirette e la Regione siciliana avrà un ulteriore gettito di imposte indirette da evasione”.
La compensazione del danno ambientale con dei vantaggi di natura fiscale è principio previsto dalla normativa comunitaria. E potrebbe trovare applicazione in questo disegno di legge “Priolo-Siracusa-Melilli”. Una misura sperimentale che, se confortata dai risultati, potrebbe essere estesa. Della bontà dell’iniziativa è convinto l’economista Giuseppe Liberto, che ha spiegato come l’intendimento è quello di limitare e circoscrivere l’azione ad un unico articolo, euro compatibile, in quanto contribuisce allo sviluppo regionale e proporzionale agli svantaggi che intende compensare. Sarebbe economicamente sostenibile.
Il primo cittadino di Priolo parlerà della proposta con l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao e chiederà un incontro con i deputati nazionali e regionali della nostra provincia.




Maltempo. Le strade franano: cede un tratto della Provinciale 5, allarme inascoltato

Un tratto della provinciale 5 ha ceduto a causa della carente manutenzione dei canali di scolo. Il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo, nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme per le condizioni della strada. Un allarme rimasto purtroppo inascoltato in giorni di maltempo e allerta meteo.
Nonostante le numerose lettere e diffide inoltrate al Libero Consorzio e, per conoscenza, alla Prefettura di Siracusa e all’assessorato regionale alle Infrastrutture, è accaduto quanto si temeva. “Nella notte tra il 9 e il 10 ottobre, la strada non ha retto all’ennesimo ondata di maltempo – racconta il sindaco Caiazzo – Sono rammaricato e deluso per quanto accaduto e questa è la dimostrazione del più totale fallimento gestionale e politico del Libero Consorzio di Siracusa. Si sono limitati, rispetto alle mie richieste, a rispondere di non aver soldi e di impegnarsi a progettare se riusciranno a reperire le risorse; intanto le strade crollano, e quello che poteva essere scongiurato attraverso il corretto utilizzo della ditta Siracusa Risorse e attraverso una regolare manutenzione ordinaria, si è drammaticamente palesato. A mio avviso vi sono gravissime responsabilità contabili, amministrative e giuridiche che adesso ritengo debbano essere appurate nelle competenti sedi”.
Numerosi detriti hanno invaso anche la SP 14 “Maremonti”, rendendo pericoloso il transito. A Canicattini, la violenza dell’acqua ha divelto l’asfalto in alcune arterie, con abbassamento del manto stradale, come all’incrocio di via Roma con la Maremonti, e all’incrocio di via Umberto con via Don Sturzo.




Il tentato omicidio di Pachino, trovata l’arma: era in casa della madre di un arrestato

E’ stata ritrovata l’arma che sarebbe stata utilizzata per il ferimento di un giovane a Pachino, lo scorso 18 settembre. Le celeri indagini del commissariato avevano permesso in poco tempo di arrestare il presunto autore, di 25 anni, insieme ad un complice di 22.
Ma mancava ancora all’appello la pistola usata. Sul posto era stato rinvenuto un grosso bossolo calibro 7.65. In un primo momento, le ricerche si erano concentrati nello specchio d’acqua di contrada Bove Marino. Ulteriori indagini, basate su forti indizi, hanno convinto gli investigatori della necessità di procedere ad una perquisizione domiciliare a casa della madre del 25enne, rinvenendo così la pistola. Un’arma modificata, calibro 7.65, completa di caricatore. E’ stata sequestrata e tolta dalla disponibilità di chi avrebbe potuto compiere altri reati. La donna è stata arrestata per possesso illegale di arma da fuoco.




Augusta. Muro pericolante, chiuso il ponte Rivellino Quintana: traffico in tilt

Lunghe code ad Augusta a causa della chiusura al transito del ponte Rivellino Quintana. La causa è un muro pericolante che si affaccia su via Giovanni Lavaggi. Si tratta di un edificio storico di proprietà della Marina. Già ieri sera i tecnici del Comune, insieme alla Protezione Civile, hanno ispezionato i luoghi. Ricevuto oggi il nulla osta della Soprintendenza, il sindaco Cettina Di Pietro ha autorizzato i necessari lavori di messa in sicurezza. Dovrebbero concludersi entro la serata di oggi.
Traffico impazzito nella seconda città della provincia. Tutto il flusso veicolare è stato dirottato sul ponte Federico di Svevia. Caos in entrata ed uscita dalla cosiddetta isola.




Siracusa. Campo di calcio del Di Natale, non c’è pace: 4 torri faro, 2 rimosse, 1 guasta

Vi ricordate della torre faro che rischiava di venir giù nel rinnovato campo di calcio del Di Natale? E’ stata rimossa. Per ragioni di sicurezza, i tecnici del Comune di Siracusa hanno anche eliminato una seconda torre faro che presentava evidenti segni di corrosione alla base, con conseguente rischio di caduta. Da quattro, quindi, le torri faro in servizio sono diventate due.
Eliminata la fonte di pericolo, ieri l’impianto pubblico è stato riaperto a ragazzi e ragazze che lì svolgono attività sportiva. Ma delle due torri fari rimaste in piedi, solo una funziona. Si, avete capito bene. Due torri faro erano a rischio crollo e sono state rimosse. Delle due rimaste in servizio, una non si accende. Amen.
In queste sere, pertanto, ci si allena a lume di candela o quasi.
Per risolvere il problema, è stata autorizzata una spesa a valore sul fondo di riserva del sindaco per dotare l’impianto della corretta illuminazione.




Siracusa. Le mareggiate si “mangiano” un pezzo di marciapiede a Levante

Le mareggiate che si sono abbattute sui muraglioni di Levante, in Ortigia, si sono “mangiate” un pezzo di marciapiede. Poco prima di Belvedere San Giacomo, saltate alcune basole e la pietra tunisina che borda il camminamento pedonale, protetto da ringhiere.
Subito informata la Protezione Civile comunale, con l’intervento per la messa in sicurezza del tratto disposto dall’assessore Giusy Genovesi.
Non dovrebbe rendersi necessaria l’interdizione ai pedoni del tratto. Appena le condizioni meteo-marine lo renderanno possibile, verrà disposto anche un controllo a vista lato mare.




Siracusa. Via Italia, chi ha sversato olio inquinante tra i rifiuti abbandonati?

Neanche la fototrappola riesce a fermare la pochezza umana e culturale di alcuni. In via Italia, la piccola stradina che costeggia il parco Robinson è diventata una discarica a cielo aperto. Bonificata, è stata di nuovo presa di mira dagli sporcaccioni seriale. E questo sorprende fino ad un certo punto. A sbalordire semmai è che qualcuno abbia pensato di disfarsi di due taniche di probabile olio esausto così, mimetizzandole tra i rifiuti. E ancora più sbalorditivo, nel senso negativo, è che qualcuno abbia anche ben pensato di svuotare una delle taniche direttamente sulla strada e nella vicina aiuola. La macchia era in bella evidenza sull’asfalto. Poi il pronto intervento del settore Ambiente del Comune di Siracusa. Nono solo sono stati tolti i rifiuti ma anche bonificata con schiumogeno la chiazza di olio.




Siracusa. I Vigili del Fuoco in soccorso di un…falco: era rimasto impigliato

Un falco rimasto impigliato tra i fili elettrici è stato liberato dai Vigili del Fuoco di Siracusa. Intervento “insolito”, messo in atto con la solita attenzione dalle squadre del comando di via Von Platen. E’ accaduto ieri pomeriggio attorno alle 16, in zona limoneto, poco fuori dalla cinta urbana di Siracusa. Liberato dai fili che lo bloccavano, è subito scattato in volo, allontanandosi.

foto dal web




Siracusa. Fuoco in via Arsenale, in fiamme l’auto di una donna: indaga la polizia

Potrebbe essere di origine dolosa l’incendio che ha danneggiato un’auto parcheggiata in via Arsenale. Le indagini sono affidate alla polizia. Il mezzo è di proprietà di una donna. Quando si sono sviluppate le fiamme, il veicolo si trovava parcheggiato lungo la strada, nei pressi dell’abitazione della proprietaria. Per le operazioni di spegnimento sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di via Von Platen, insieme agli uomini delle Volanti, agli ordini del dirigente Francesco Bandiera. Gli elementi raccolti non consentono di determinare ancora con certezza l’origine del rogo. La polizia sta conducendo una serie di verifiche per appurare cosa è accaduto e per quale ragione.