Siracusa. Sicilia Musei e le mostre, il Comune interrompe la collaborazione

Si interrompe la collaborazione tra Sicilia Musei e il Comune di Siracusa. Ad annunciarlo è l’assessore alla Cultura, Fabio Granata. Da fine ottobre, risoluzione del protocollo, che era inizialmente stato sottoscritto per tre anni. La collaborazione si interrompe dopo l’ennesimo caso di presunti falsi esposti nell’ambito della mostra di Noto, e che fa seguito al caso dei due Giacometti di Ciclopica. La decisione sarebbe legata in parte alle indicazioni partite dal consiglio comunale, in parte da valutazioni effettuate dall’amministrazione comunale a prescindere da tali input. Ad entrare nel dettaglio è proprio Granata, che puntualizza di non tenere in considerazione, nelle sue riflessioni, la vicenda di Noto, non essendo in possesso di elementi tali da potersi fare un’opinione in merito.




Siracusa. Su Sicilia Musei, Trigilio e Russoniello: “ha versato il dovuto al Comune?”

“La dichiarata volontà di interrompere entro la fine di ottobre la convenzione con Sicilia Musei va finalmente nella direzione già indicata dal Consiglio comunale di Siracusa, all’indomani del caso Ciclopica. Ci attendiamo adesso che le parole dell’assessore Granata si tramutino in un atto di giunta, magari nella prossima settimana. Pur nella presunzione di innocenza, è però innegabile che le notizie di cronaca che hanno investito l’associazione culturale richiedano oggi una attenta valutazione di quell’accordo con il Comune di Siracusa”. A commentare così le parole dell’assessore comunale Fabio Granata sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Roberto Trigilio e Silvia Russoniello.
Sulla convenzione con Sicilia Musei, valida fino a dicembre 2021, i due esponenti pentastellati hanno peraltro presentato peraltro una nuova interrogazione. “Prima che si interrompa la convenzione, chiediamo di sapere se e quanto ha versato alle casse comunali l’associazione culturale per la concessione dell’ex convento di San Francesco che, come recita la convenzione, non è a titolo gratuito. Chiediamo inoltre di sapere se è stata versata la quota parte di sbigliettamento che compete al Comune di Siracusa: da convenzione, Sicilia Musei avrebbe infatti dovuto riconoscere a Palazzo Vermexio il 10% dell’incasso della vendita dei biglietti. Prima di chiudere le porte a Sicilia Musei, il Comune di Siracusa si faccia versare quanto dovuto. Qualora l’avesse già correttamente fatto, desidereremmo comprendere, carte alla mano, quanto è stata conveniente per il pubblico questa apertura dell’ex convento San Francesco”.




Siracusa. Topi in città, scatta la derattizzazione straordinaria: il calendario via per via

E’ scattato ad inizio del mese il piano di derattizzazione straordinario. Dopo le decine e decine di avvistamenti e segnalazioni di topi in giro per la città, forse attirati dalla spazzatura abbandonata, Comune e Tekra hanno concordato un calendario di interventi per allontanare i roditori dalla città, in totale sicurezza per il resto della fauna urbana (cani e gatti domestici).
Da domani ripartono gli interventi di derattizzazione che riguarderanno via Galermi, via Necropoli Grotticelle, Via Broggi, via Zappalà, via Agati, via Murri e via Forlanini. Martedì sarà la volta di viale Epipoli, via Consiglio, via Di Luciano e via Corfù; mercoledì: viale Scala Greca, via Nassyria, via Freud, via Comiso e via Modica;
giovedì: Via Piazza Armerina, via Romano, via Guardo e via Monti; venerdì: via Fava, via Randone, via Raiti, via Sciacca, via Salibra, via Gela, via San Cataldo, via Riesi, via Sommatino e via Avola; sabato: via Noto, via Buccheri, via Solarino, via Lentini, via Gianni, via Melilli e piazza delle Provincie.
Si proseguirà poi nella settimana dal 14 al 19, osservando il seguente calendario: lunedì derattizzazione in viale dei Comuni, viale Santa Panagia, via Marzamemi, via Caltagirone e via Calatabiano; martedì: via Piave, via Montegrappa, viale Tocrito, via Platone e via Santa Maria del Gesù; mercoledì: Via Isonzo, via Bainsizza, via Pasubio, via Santa Agnese e via Carso; giovedì: Via Gorizia, via Monfalcone, via Enna, via Caltanissetta, via Trapani, via Statella, via Agatocle e via Cuma; venerdì: Piazza Santa Lucia, via Bignami, via Vermexio, via Premuda, via Atrio dello Stadio, piazza Cuella, via Ancona, via Milano, via Venezia, via Zara e via Pordenone;
sabato: Via Diaz, via Arsenale, Sbarcadero Santa Lucia, via Riviera Dionisio il Grande, via Iceta, viale Regina Margherita, piazza Euripide, via Mosco, via Bacchilide, via Pindaro e corso Timoleonte.
Nei giorni scorsi era già stata la volta di altre zone (via Bulgaria, via Mazzanti, via Polonia, via Specchi, via Toscana e via M. T. di Calcutta; via Mazzarino, via Butera, via Niscemi, via Aci Platani e via Grammichele;
via Adrano, via Bronte, via Acireale, via Ramacca, via Giarre e via Riposto; via Romagnoli, via Cavallari, via Crispi, viale Montedoro, via Palermo, via Moscuzza, vicolo Quattro Canali, Marinaretti e Lega Navale).
L’assessorato all’Ambiente, retto da Andrea Buccheri, ha pressato Tekra per dare vita ad una serie di interventi quanto più capillare possibile e rispondere così alle allarmate segnalazioni della cittadinanza.

foto dal web




Siracusa. Controlli nel centro storico, disposta la chiusura a tempo per un ristorante

Giornata di controlli a tappeto da parte dei Carabinieri della Stazione di Ortigia. Coadiuvati da personale Asp del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione hanno effettuato diversi accertamenti di natura amministrativo-sanitaria negli esercizi di ristorazione del centro storico cittadino.
Un ristorante della zona costiera di Ortigia è stato sanzionato per carenze igienico-sanitarie inerenti l’inadeguata conservazione degli alimenti: 1.000 euro. Allo stesso proprietario è stata contestata anche la non idoneità infrastrutturale dei locali adibiti a servizi igienici e quella dei locali dove i suoi dipendenti si cambiano per prestare servizio come camerieri.
Proprio a causa del mancato rispetto della normativa comunitaria relativa alla sicurezza alimentare, è stata disposta la chiusura immediata dell’attività, fino alla certificata risoluzione delle problematiche riscontrate.
Il nome dell’attività o l’indirizzo non sono stati forniti dai Carabinieri.

foto archivio




Marcello Giordani stroncato da infarto. Tenore augustano di fama internazionale

Sgomento per la prematura scomparsa del tenore augustano Marcello Giordani.
È stato strocanto da un infarto a 56 anni. Purtroppo vani i soccorsi.
Carriera di respiro internazionale, impreziosita da applaudite apparizioni al Metropolitan di New York, e che lo ha visto protagonista nei teatro d’opera di mezzo mondo: la Scala di Milano, Vienna, Brooklyn, San Francisco, Chicago,Londra, Bilbao e i teatri della sua Sicilia (Catania e Palermo).
Non ha mai rinunciato al legame forte con la sua Augusta, dove aveva avviato progetti per i giovani. Recentemente aveva riportato la lirica al teatro greco di Siracusa con la Turandot poi replicata sempre con successo a Taormima.




Siracusa. Una aiuola per Simone, dono dei genitori: “dolce e luminosa, come il suo sorriso”

Un’aiuola per Simone, un’aiuola per ricordare ancora lo studente dell’Einaudi scomparso all’inizio di maggio in un tragico incidente stradale. Concetta Ferrarini e Santo Geracitano, i genitori, hanno voluto donare all’Istituto Einaudi l’aiuola intorno all’albero di ulivo che era stato piantato a pochi giorni dal tragico incidente, nel giardino interno della scuola.
L’aiuola, che presenta una decorazione ornamentale che riproduce la lettera iniziale del nome del ragazzo, sarà curata dagli studenti della scuola che hanno assunto l’impegno di innaffiarla e custodirla.
I genitori, oltre alla dirigente scolastica dell’Istituto, Teresella Celesti, hanno voluto ringraziare proprio i ragazzi della scuola che “sono sostegno e forza di questa città”.
Concetta Ferrarini ha inoltre ricordato con queste parole suo figlio: “Simone è sempre presente, è sempre accanto a noi, l’albero che lo rappresenta è un segno della sua presenza, l’albero è la vita e i fiori sono il suo colore, il profumo dei fiori ricorda lui con il suo sorriso”.
Alla donazione dell’aiuola erano presenti i docenti e gli studenti dell’Einaudi e il professore Maurizio Manfrè, collaboratore della dirigente scolastica.




La battaglia contro il “mostro” della piccola Giulia, il racconto della madre

La piccola Giulia proseguirà le sue cure a Firenze. Dovrà trasferirsi dal Gaslini di Genova, dove si trova ricoverata da mesi per un neuroblastoma di quarto stadio con metastasi alle ossa e al midollo alla città toscana per sottoporsi a delicate cure di medicina nucleare che possono davvero fare la differenza. Questo comporterà però anche una serie di aspetti logistici da gestire per la mamma, Valentina Casto, la nonna e la sorellina di Giulia. Servirà un appartamento da affittare, una vita da reimpostare alla svelta, anche se temporaneamente, forse un mese. Giulia ha quasi terminato il primo autotrapianto di cellule staminali.  La risposta sembra lasciare ben sperare. Tutto dipenderà dalla prossima rivalutazione. Mesi difficilissimi, terribili per la famiglia, una famiglia che viveva come tante altre prima che il 24 dicembre, vigilia di Natale, arrivasse la diagnosi che ha sconvolto la vita di tutti. Giulia è stata sottoposta a 8 cicli di una pesantissima chemioterapia, più altri due cicli. “E’ stata cosi’ male- racconta Valentina- che il dolore è stato enorme. Vederla così, non potete immaginare cosa significhi per una madre. Eppure Giulia affronta le cure con  coraggio, non si lamenta nemmeno più e in questi giorni è contenta. Finalmente ha potuto lasciare la sua stanza per qualche passo all’aperto, sempre con la sua mascherina e il suo camice”. Serve aiuto, serve vicinanza, serve supporto, morale come economico. Non serve certamente limitarsi ad esprimere tristezza o commozione. Il conto corrente bancario aperto è il seguente: iban IT07O0617501419000001316870 intestato a Valentina Casto. Diverse le iniziative autonomamente avviate in città, con associazioni, privati e scuole che si stanno mobilitando. Le parole della mamma di Giulia arrivano dirette, chiare, con la determinazione che solo una mamma può avere di fronte ad una situazione così difficile. Per sentire l’intervista andata in onda questa mattina su FMITALIA durante “Free Pass” con Oriana Vella, clicca qui

 




Siracusa. Scoppia la rabbia degli ex Spaccio Alimentare: sit-in a Necropoli del Fusco

Scoppia la protesta dei lavoratori ex Spaccio Alimentare. Nell’assenza di sviluppi positivi circa la riapertura dell’ipermercato all’interno del centro commerciale di Necropoli del Fusco, hanno deciso di dare vita ad un sit-in sulla rotatoria di accesso all’area commerciale, rallentando la viabilità nell’area.
Con i loro striscioni, ricordano la loro odissea: al termine della cassa integrazione, si profila lo spettro del licenziamento. La procedura collettiva è stata aperta dal gruppo Distribuzione Cambria nonostante l’omologazione dell’accordo con il gruppo Arena per il passaggio insegna e personale sotto nuovo marchio. Una cessione di ramo d’azienda – la proprietà fisica delle pareti è di Carrefour – che pare però essersi bloccata, con un improvviso raffreddamento proprio del gruppo siciliano leader della grande distribuzione organizzata.
La prossima settimana, una delegazione di lavoratori dovrebbe essere ricevuta in Commissione Lavoro dell’Ars, su interessamento del deputato regionale Stefano Zito. I sindacati avevano chiesto un incontro al Mise, ma il Ministero ha chiuso ogni speranza ricordando loro che si tratta di vertenza siciliana. Intanto il tempo passa veloce ed il futuro fa paura.
Presenti sul posto anche i segretari provinciali delle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, Alessandro Vasquez, Teresa Pintacorona e Anna Floridia.
“Siamo fortemente preoccupati per il destino di questi lavoratori e delle loro famiglie. Abbiamo richiesto in queste ultime settimane, di essere convocati dalla commissione lavoro dell’Ars ed un’altra richiesta l’abbiamo inoltrata al ministero del lavoro e delle politiche sociali. La dimostrazione spontanea di oggi è un segnale inequivocabile che questa vertenza sta esplodendo sia da un punto di vista sociale che da un punto di vista dell’ordine pubblico”.




Nuovo ospedale, il sindaco replica al centrodestra: “posizione desolante”

Non si fa attendere la replica del sindaco, Francesco Italia, dopo l’attacco del centrodestra sul nuovo ospedale. “Un centrodestra locale ormai annichilito, tenuto in vita a livello nazionale solo dalle posizioni
estreme di Salvini e, a Siracusa, da una desolante trazione vinciulliana, ricorre ad ogni mezzo, pur di dare in pasto alla stampa l’ennesima inutile polemica. Ma, è ormai chiaro a tutti, visibilità non fa rima con credibilità. La vicenda del nuovo ospedale ne è l’ultima dimostrazione”, dice Italia.
“Mentre io incontravo più volte, da oltre un anno, a Palermo e a Catania, il
presidente della Regione, Nello Musumeci e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza: e mentre a Roma i deputati del Movimento Cinque Stelle incontravano il ministro Grillo, i soliti noti, proprio
come i capponi di Renzo, litigavano sull’area in cui costruire il nuovo ospedale sulla quale, chissà
perché, non riuscivano proprio a mettersi d’accordo. Volevo tenere una posizione pacata sulla vicenda, alla luce dell’importante risultato ottenuto. Sarebbe stato per me fn troppo facile ricordare i nomi di chi, del nuovo nosocomio, parla senza concludere nulla da quasi vent’anni, sin dai tempi del famoso 61 a zero, gli anni in cui il
centrodestra in Italia, in Sicilia e a Siracusa spadroneggiava. Anni di annunci, attese, proclami, promesse sul nuovo ospedale che solo grazie alla serietà e alla determinazione del presidente Musumeci e dell’assessore Razza vedranno, finalmente, la luce”, puntualizza il sindaco.
“Sarebbe stato come fare un goal a porta vuota ricordarlo, anche perché i siracusani conoscono fn troppo bene i nomi di questi emeriti professionisti della politica del nulla. Ecco, oggi quei nomi appaiono tutti insieme appassionatamente sotto ad un nuovo
comunicato stampa. E hanno fatto molto bene a ricordarceli perché, anche se i siracusani sanno fin troppo bene chi sono, non è mai inutile ricordarci cosa hanno rappresentato e quale tipo di politica incarnano”.




Nuovo ospedale. Forza Italia tende la mano al sindaco ma solo in Consiglio comunale

“Il sindaco Italia sul tema ospedale avrà la massima collaborazione dal gruppo consiliare di Forza Italia”. Con questa parole, il capogruppo azzurro Ferdinando Messina fa comprendere come la strada per avviare finalmente l’iter di costruzione del nuovo ospedale di Siracusa potrebbe finalmente essere in discesa. Niente trappole, ottenuta la certezza del Dea di II livello e dei 420 posti letto, la scelta dell’area su cui costruirlo diventa davvero materia per tecnici e non più di scontro politico.
Lo stesso primo cittadino, in fondo, ha chiaramente detto che adesso ci sono “presupposti nuovi” per sbloccare la ventennale impasse. L’area della Pizzuta va verso l’ennesima bocciatura, a vantaggio di altri terreni più vicini alle grande arterie di comunicazione. “Bisogna offrire alla città messaggi positivi su temi che non possono avere colore politico”, dice ancora Messina.
Sempre dal centrodestra, con una nota congiunta viene dato atto all’assessore Ruggero Razza, “col quale pure ci siamo confrontati aspramente nei mesi scorsi”, di aver rispettato gli impegni assunti. “Oggi raccogliamo quindi, con orgoglio, i frutti di una protesta civile e di una rivendicazione politica, in cui siamo stati sostanzialmente soli, noi del centrodestra, con il resto della politica provinciale che è rimasta alla finestra quando non, per voce di qualche notabile, ha commentato con sufficienza la nostra iniziativa”, scrivono Stefania Prestigiacomo, Vincenzo Vinciullo, Ezechia Paolo Reale, Gianluca Scrofani, Leandro Impelluso e Peppe Romano.
Ma se Ferdinando Messina apre alla collaborazione con il sindaco, gli esponenti di primo piano del centrodestra siracusano bacchettano il primo cittadino. “Non ha fatto niente, come se l’ospedale non fosse quello della città che governa invano. Sulla questione dell’area il Consiglio Comunale non è stato messo in condizione di decidere per mancanza di una indicazione, quale che fosse, da parte dell’amministrazione comunale. Ancora oggi, dopo mesi e decine di articoli sui giornali, non sappiamo cosa pensa l’amministrazione delle aree proposte dalla Asp, né è dato sapere quando avremo notizie in merito. A questo punto forse conviene che Italia continui a disinteressarsene e che, visto che un DEA di II livello è una struttura decisamente sovracomunale, sia la Regione a decidere dove realizzare l’Ospedale, sostituendosi con i poteri che la legge le attribuisce in casi come questo, ad una giunta comunale incapace di intendere e soprattutto di volere”.