Risanamento ambientale, la “pazza” idea di Priolo: “il governo ci destini l’1% del prelievo fiscale”

Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, rispolvera una vecchia idea in passato sempre osteggiata. Nello spirito del principio secondo cui cui inquina dovrebbe pagare per le bonifiche, il governo dovrebbe destinare ai Comuni della zona industriale siracusana l’1% del prelievo fiscale attuato nel nostro territorio. Una somma a tanti zeri da vincolare ed investire subito per la risoluzione delle problematiche connesse all’area ad alto rischio ambientale. Difficile, però, che lo Stato o la Regione possano rinunciare ad un introito importante. Il sindaco di Priolo però non demorde e prepara la battaglia. Per mettere a punto una strategia comune, una invitato i sindaci di Siracusa, Augusta, Floridia, Melilli e Solarino. Un mini vertice in programma il prossimo 9 ottobre, durante il quale definire tutti i passaggi e tutti i canali per ottenere il via libera dal Governo nazionale e da quello regionale.




Siracusa. Spaccio ai Villini, la risposta della Gdf: perquisizioni e arresti

Due nigeriani di 24 anni sono stati sottoposti ad una mirata perquisizione domiciliare e personale diretta dalla Guardia di Finanza di Siracusa. Sono state così rinvenute diverse dosi di marijuana, per un quantitativo complessivo di circa 1 Kg. nonché circa 2.000 euro in contanti, anch’essi sottoposti a sequestro poiché ritenuti provento dell’attività illecita.
I due, su disposizione della Procura, sono stati arrestati.
È una risposta che i finanzieri hanno voluto così fornire alle segnalazioni dei cittadini, tutte concentrate su strani movimenti ai Villini.
Nel corso di altra attività un cittadino afgano, di 36 anni, è stato sorpreso mentre cedeva una dose di sostanza stupefacente a un acquirente di nazionalità pachistana.
I “Falchi”, dopo aver intercettato prontamente la cessione della droga, hanno effettuato una perquisizione locale e personale, rinvenendo e sequestrando un’altra dose di marijuana nonché il denaro, provento dell’illecita attività.
Il cittadino afgano è stato tratto in arresto.
L’intensificazione dei controlli delle ultime settimane ha consentito ai militari, coadiuvati dai cani antidroga dal fiuto infallibile “Aquila – Aquy – Primo”, di deferire all’Autorità Giudiziaria e alla Prefettura rispettivamente 8 soggetti per spaccio e 14 per detenzione di sostanze stupefacenti nonché di sequestrare svariati quantitativi di sostanza stupefacente per un totale complessivo di oltre 1 Kg. di marijuana, 15 grammi di hashish, 2 grammi di cocaina, un’autovettura nonché bilancini di precisione e trita erba.




Fridays for Future: Siracusa per l’ambiente, sfilano gli studenti: “le istituzioni dove sono?”

Studenti siracusani in corteo per l’ambiente, in piazza per il 3° global Strike for Future con Fridays For Future, il movimento nato per dar forza alle sollecitazioni di Greta Thunberg. Buona la partecipazione, con delegazioni arrivate anche da diversi centri della provincia. Anche Siracusa si è quindi aggregata alla mobilitazione giovanile globale a difesa del pianeta. “Abbiamo poco tempo per invertire la tendenza. Tanti piccoli accorgimenti quotidiano possono salvarci. Ma dobbiamo essere ascoltati”, ha ricordato Sara Zappulla, del coordinamento siracusano di Fridays for Future.
Il corteo, aperto dallo striscione “Cambiare le scuole per cambiare il futuro”, ha preso le mosse alle 9.30 da corso Umberto per poi dirigersi verso largo Aretusa attraversando corso Umberto e il ponte Umbertino. Hanno aderito alla manifestazione anche Arci Siracusa, Legambiente Siracusa, Siracusa forum, Arciragazzi Siracusa 2.0, Comitato Stop Veleni, CAS Comitato Attivisti Siracusani, Amnesty Gruppo Siracusa, Lo Scrigno Di Aretusa, Cgil, Cisl, Movimento Aretuseo “Per il Lavoro, la Sicurezza e le Bonifiche”, Siracusa Ribelle e Greenpeace.
Il ministro dell’Istruzione ha concesso la giustificazione dell’assenza con una circolare diffusa nei giorni scorsi.
Polemiche per la decisione di celebrare nello stesso giorno della manifestazione la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, all’Urban Center, con la presenza dell’assessore regionale all’Istruzione, Lagalla. “Sarebbe stato un bel gesto venire a dialogare con noi in piazza anzichè al chiuso di una vuota manifestazione”, lamentano le associazioni studentesche.
E polemiche anche per l’assenza al corteo del sindaco Francesco Italia. “Lo aspettavamo. Anche perchè quelle di Siracusa è una delle poche amministrazioni comunali ad aver dichiarato l’Emergenza Climatica”, dicono i responsabili locali di Fridays for Future. Il primo cittadino ha, in realtà, poi raggiunto i ragazzi in protesta ma solo alla conclusione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico.
“Siamo gli studenti e le studentesse, i lavoratori, i docenti e i cittadini che avete visto nelle piazze in questi mesi manifestare contro il cambiamento climatico e dare maggiore forza a quanto gli scienziati continuano a sostenere. Siamo fin troppo stanchi delle orecchie da mercante della politica, che conosce benissimo i problemi tanto quanto le soluzioni eppure non mette in campo le misure necessarie. I cambi di abitudine personali – si legge nel documento che accompagna la mobilitazione – sono importanti ma non sostanziali, ciò che è davvero necessario è un cambio di sistema complessivo, sia nel modello di sviluppo che nella garanzia della giustizia sociale. La sfida è esattamente quella di riuscire a ripensare al futuro delle nostre città ragionando in termini di riconversione ecologica e tutela ambientale proprio al fine di garantire che il diritto al lavoro non vada mai a discapito del diritto alla salute. I costi della riconversione dovranno essere però a carico di chi ha speculato sui nostri territori e non di chi ogni giorno ne subisce le conseguenze. Cambiamo il sistema ma cambiamo così anche la nostra città, città nuove e costruite intorno alle necessità dei cittadini e delle cittadine, reimmaginate non per il profitto di pochi ma per il bene di tutti. Le scuole e le università del futuro devono essere una priorità e abbiamo solo undici anni per costruirle, dobbiamo ragionare su una didattica meno frontale e più inclusiva, su una classe come comunità ermeneutica e non come luogo di competitività e isolamento”.




Siracusa. Fridays for Future, il sindaco: “giovani, unite alla protesta nuovi stili di vita”

“Bisogna prestare attenzione a questa piazza, che non è fatta di giovani contro ma di giovani a favore. Rivendicano solo il diritto al loro futuro, un futuro rispettoso della Terra e, dunque, a favore della vita”. Inizia così il messaggio che il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha inviato ai giovani che hanno partecipato alla giornata di mobilitazione globale per l’ambiente.
“Questi giovani – aggiunge – ci indicano una strada e lo fanno anche atti concreti, come gli studenti della quinta A ‘Relazioni internazionali’ dell’Insolera che per tutto lo scorso anno scolastico hanno rinunciato ogni venerdì al telefonino e ciascuno ha utilizzato per l’acqua la stessa bottiglietta di plastica dura. Alla fine sono state 7.500 le bottigliette risparmiate all’ambiente. Ecco – conclude il sindaco Italia – mentre abbiamo ancora nelle orecchie le parole di pronunciate da Greta Thunberg all’Onu, delle quali come amministratori avvertiamo tutto il peso, l’invito che faccio ai giovani, e che estendo a tutti, è di unire alla protesta comportamenti nuovi e di iniziare a impegnarsi ad adottare nuovi stili di vita”.




Processo Formosa, cade l’aggravante della velocità. Ad ottobre udienza sui rilievi

In attesa della riassegnazione del fascicolo ad altro giudice e della convocazione di una nuova udienza del processo per la morte di Renzo Formosa, fa discutere l’opinione pubblica la decisione di far venire meno l’aggravante dell’alta velocità.
Quello che non tutti hanno compreso è perchè l’avere causato un incidente gravissimo procedendo ad una velocità comunque superiore al limite non valga come “aggravante”. Va subito detto che il giudice monocratico non ha fatto altro che applicare alla lettera quanto prevede l’articolo 589 bis del Codice Penale, introdotto con la giovane legge sull’omicidio stradale.
Evitando i tecnicismi, quella circostanza aggravante può essere contestata “al conducente di un veicolo a motore che, procedendo in un centro urbano ad una velocità pari o superiore al doppio di quella consentita e comunque non inferiore a 70 km/h (…) cagioni per colpa la morte di una persona”. Se – nel testo – al posto della congiunzione “e” vi fosse stata una disgiuntiva “o” le cose sarebbero forse cambiate.
Con l’attuale norma, considerato come in via Bartolomeo Cannizzo – dove è avvenuto l’incidente che è poi costato la vita a Renzo Formosa – il limite di velocità è fissato in 50km/h, l’auto che ha investito Renzo avrebbe dovuto procedere ad almeno 100km/h (il doppio di quello consentito) per far scattare l’aggravante che – in punta di diritto – il giudice ha deciso di non contestare.
Superare il limite di velocità anche di soli 5km/h vale una bella multa amministrativa. A livello penale, invece, il comportamento non appare sanzionabile se la velocità non è almeno doppia del limite consentito e comunque non inferiore ai 70km/h. Può sembrare un paradosso. Questo precedente siracusano pare destinato a fare giurisprudenza. Almeno fin tanto che il legislatore non riterrà di dover intervenire per meglio regolare il punto.
Intanto, a metà ottobre udienza del procedimento parallelo relativo a quelle che la famiglia Formosa ritiene “omissioni” nelle fasi dei rilievi dell’incidente. In particolare, dal primo momento sono stati lamentati il mancato ritiro della patente sul posto ed il mancato ricorso ai controlli di routine in caso di incidenti con feriti. La Procura ha avanzato richiesta di archiviazione nei confronti degli agenti della Municipale intervenuti, la difesa della famiglia Formosa si è opposta. Il 15 ottobre appuntamento in aula per il nuovo round.




Siracusa. Waterfront di via Elorina, fruizione pubblica: “occasione per la riqualificazione”

Un’area alternativa alla sede dell’Aeronautica di via Elorina per realizzare il nuovo comando provinciale dei Carabinieri.  Il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) ha chiesto al ministero della Difesa di attivarsi con il Comune di Siracusa in tale direzione.  Nella sua interrogazione parlamentare, Ficara rilancia poi “i progetti di fruizione pubblica dell’area dell’idroscalo De Filippis e di tutto quell’arco costiero”, da troppo tempo negata ai siracusani.
L’idroscalo, sede dell’Aeronautica – spiega Ficara – occupa una vasta porzione porto Grande nella quale, peraltro, sono ormai venute meno le esigenze militari, di difesa e di presidio. “Quella scelta congiunta di Regione e Comune di Siracusa ai tempi dell’amministrazione Garozzo ci è apparsa scellerata da subito. Il Movimento 5 Stelle si è sempre opposto a quella soluzione”, ricorda l’esponente pentastellato.  Peraltro, si moltiplicano nel dibattito pubblico locale le voci favorevoli ad una storica riqualificazione di tutta l’area, il famoso waterfront di via Elorina. E questo sfruttando anche congiunture come la annunciata rinascita del mercato ittico, la riqualificazione dei fabbricati ex Spero con lungomare costiero aperto in grado di offrire a cittadini e turisti una invidiabile passeggiata vista mare e pista ciclabile costiera. E sarebbe anche una occasione unica per risolvere definitivamente il problema del depuratore comunale che scarica ancora oggi nel porto Grande.
“Per disegnare la Siracusa del futuro, bisogna partire da qui. Ho letto le dichiarazioni di diversi esponenti politici siracusani che dopo aver contribuito al declino della città si riscoprono improvvisamente illuminati. C’è da augurarsi – dice ancora Paolo Ficara – che dietro le belle parole non si nascondano altri interessi. Noi siamo pronti a fare la nostra ed a combattere questa battaglia ad ogni livello, dal governo di Roma a quello regionale a Palermo sino al Comune di Siracusa”.
Il parlamentare Paolo Ficara (M5s) lancia anche una provocazione. “Perché non valutare la possibilità di trasferire, previe opportune verifiche, le attività che insistono sul porto grande sul lato entroterra, magari studiando la possibilità di un sistema di compensazioni da armonizzare con il nuovo Prg? Tutto, ovviamente, nell’imprescindibile rispetto dell’ambiente e della prevenzione del rischio idrogeologico. Siracusa deve ritrovare la capacità di guardare al futuro e cambiare, con ambizione e serietà”.




Siracusa. Sequestrate mille bottiglie di alcolici dall’Agenzia delle Dogane

Mille bottiglie di bevande alcoliche, etichettate come vodka, sono state sequestrate dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Siracusa, in collaborazione con l’Ispettorato centrale repressioni frodi del Ministero delle politiche agricole.
I campionamenti effettuati dal Laboratorio chimico doganale di Torino hanno segnalato che il prodotto contenuto nelle bottiglie e destinato alla vendita aveva un titolo alcolometrico di circa sei gradi inferiore al limite minimo stabilito per legge. Non sarebbe stato pertanto etichettabile come “vodka”. Da qui il sequestro Sono e le sanzioni amministrative previste dalla normativa europea in materia di etichettatura delle bevande alcoliche destinate al consumatore finale. Il valore delle mille bottiglie è di 12mila euro.




Siracusa. L’assessore regionale all’Istruzione: “preoccupato per le scuole superiori”

L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, questa mattina ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico. Mentre gli studenti sfilavano poco distante per la mobilitazione dei Fridays for Future, l’assessore ha raggiunto l’Urban Center di Siracusa.
“Sono a Siracusa per rimarcare la preoccupazione per alcune disfunzioni negli istituti superiori”, ha detto Lagalla. “Il governo è intervenuto con finanziamenti suppletivi alle ex Province. Purtroppo non sono stati sufficienti per Siracusa, abbiamo bisogno di trovare soluzioni per garantire regolarità dell’anno e sicurezza agli studenti. Negli anni qui è venuta a mancare la manutenzione ordinaria. Una assenza che oggi fa danni straordinari”.




Avola. Al Museo della Mandorla rivivono gli antichi macchinari restaurati da Confartigianato

Grazie un certosino lavoro di restauro, compiuto da maestranze locali, sono tornati a nuova vita i macchinari per la smallatura e la calibratura delle antiche bassine in ottone per la preparazione dei confetti, custoditi all’interno del museo della mandorla di Avola.
Questa mattina la cerimonia di consegna al termine del progetto di restauro finanziato con i fondi del 2 x mille Irpef da Ancos e Confartigianato Imprese Siracusa. Il progetto prevede due fasi: la prima, appena conclusa, è quella di restauro e messa in uso di antichi attrezzi e macchinari della produzione mandorlicola.
“Un eccellente lavoro compiuto in sinergia con Confartigianato e Ancos che permetterà un’ancora più puntale attività di valorizzazione e promozione delle eccellenze del nostro territorio – dice il sindaco Cannata – si tratta, infatti, solo del primo di una serie di step. Dopo il restauro, si è avviata la seconda fase in cui è previsto l’allestimento e la fruizione di questa linea di produzione mandorlicola restaurata e la valorizzazione e realizzazione di percorsi formativi e informativi”.
Alla cerimonia erano presenti, oltre al primo cittadino Luca Cannata, il presidente provinciale Confartigianato Siracusa, Daniele La Porta, il presidente del comitato territoriale Ancos Siracusa Antonio Cancemi, il responsabile progettazione Ancos nazionale Bernadette Cannas, il direttore provinciale Confartigianato Siracusa Vincenzo Caschetto e Giuseppe Pezzati, presidente regionale Confartigianato Sicilia. Per tutti, una visita guidata del museo e dell’attiguo campo espositivo, a cura del direttore Corrado Bellia, con l’illustrazione degli interventi di restauro effettuati.
“L’Ancos, Confartigianato Nazionale – ha dichiarato la responsabile Cannas – ha promosso questa iniziativa perché crede fermamente nell’importanza della valorizzazione, della promozione e del recupero delle risorse locali, del patrimonio culturale, storico e produttivo in questo caso rappresentato dalla mandorla di Avola, nel miglior modo”.
Ricchissimo anche il parterre degli ospiti. Erano presenti la parlamentare Ars Rossana Cannata, gli assessori Luciano Bellomo, Simona Caldararo e Samantha Morale oltre alle forze dell’ordine (Arma dei Carabinieri, Guardia Costiera e Polizia Municipale di Avola).
“Il progetto di restauro è stato di fondamentale importanza per il territorio siracusano e in particolare per Avola – ha aggiunto La Porta –. Importante l’apporto di Ancos perché il finanziamento ha fatto sì che i macchinari si potessero rimettere in funzione grazie agli artigiani del nostro territorio”.
La seconda fase del progetto prevede l’allestimento e la fruizione di questa linea di produzione mandorlicola restaurata e la valorizzazione e realizzazione di percorsi formativi e informativi, sia rivolti a turisti e a scolaresche, sia di livello superiore e quindi rivolto agli addetti ai lavori, come maestri pasticceri e maestri confettieri e cuochi.
“Un evento importante – ha concluso Pezzati – dove si mette in risalto anche l’ingegno artigiano, la manualità ma anche l’intelletto. Un intervento di restauro di alto prestigio per un impegno degli artigiani che nel rispetto dell’economia e dei tempi hanno concluso questo grande passo. Non è l’ultimo ma ci saranno tanti altri passi che mi auguro vedano sempre questa sinergia tra pubblico e privato in prima linea”




Siracusa. Contrasto a sacchetto selvaggio in Ortigia e Borgata, ma il “nodo” è Grottasanta

Riprende forza il contrasto a sacchetto selvaggio. L’abbandono di sacchi di spazzatura fuori dagli spazi consentiti, senza mastelli e senza ritegno, rimane uno dei punti critici del sistema di raccolta porta a porta. L’azione di contrasto, che non si è mai del tutto interrotta, prosegue in maniera ancora più decisa con il ricorso anche agli ispettori comunali volontari. Non sono tramontate neanche le aperture a campione dei sacchetti abbandonati, in modo da risalire ai responsabili.
Nel frattempo proseguono anche le operazioni di bonifica. Cumuli di sacchetti rimossi nella notte e nella prima parte della mattina da diversi angoli di Ortigia. Centro storico e quartiere Santa Lucia, per loro peculiari caratteristiche, rimangono fortemente esposte al fenomeno dell’abbandono della spazzatura.
Va meglio, ma non senza problemi, negli altri quartieri. Ma rimane il nodo Grottasanta, grande quartiere cittadino ancora – dopo due anni – non servito dalla differenziata. In corso i lavori preparatori alla distribuzione dei kit per i residente delle contrade marinare. Ma potrebbe risultare un errore strategico avviare il porta a porta in quelle zone prima ancora di aver chiuso il cerchio in città.