Campo di calcio e tensostatico di Cassibile, nuovi ma chiusi: il problema è la cabina

Non sembra nascere sotto una buona stella la nuova vita dell’impianto comunale di calcio di Cassibile. Nonostante sia stato speso recentemente poco più di un milione di euro per dotare il terreno di gioco di un manto in sintetico di ultima generazione, rimane il problema dell’illuminazione. Non solo e non tanto per quel che riguarda le torri faro, quanto – e in via prioritaria – per l’allaccio alla cabina elettrica.
Le condizioni della cabina stessa sono tali da richiedere una spesa di almeno 20mila euro, necessaria per poter assicurare il corretto funzionamento e l’alimentazione degli impianti. Somme che, al momento, l’amministrazione comunale non ha a disposizione.
E’ in ogni caso allo studio il bando per l’affidamento della gestione dello stadio di Cassibile con tariffe per la concessione degli spazi allenamento e gara recentemente approvate dalla giunta comunale. Poco distante c’è il tensostatico polivalente, completato da anni ma inesorabilmente chiuso.




Tragico incidente: due morti e tre feriti in un frontale sulla provinciale 3

È tragico il bilancio dell’incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio sulla provinciale 3, Villasmundo-Augusta. Due donne hanno perduto la vita e tre sono i feriti di cui uno trasferito al Cannizzaro di Catania per la gravità delle lesioni.
Nello scontro, frontale, sono decedute Paolina Savasta, 81 anni, e Rosa Marino, di 79. Erano a bordo di una Kia che, per cause in fase di accertamento, si è scontrata con una Fiat 500X. I rilievo sono affidati ai Carabinieri. Intervenuti anche i vigili del fuoco di Lentini.
Il conducente della 500, un 19enne, è stato trasferito al Cannizzaro. Le sue condizioni sono definite serie.
Ferito anche l’anziano al volante della Kia e la ragazza seduta sul lato passeggero della Fiat. Non sono in pericolo di vita e sono stati condotti in ospedale a Lentini.

Foto archivio




Nuovo ospedale, ma che fine ha fatto? “Politica siracusana dedita solo a piccole liti”

La costruzione del nuovo ospedale di Siracusa sembra tema nuovamente finito nel dimenticatoio. A riaccendere i riflettori sull’argomento sono Filippo Scerra, Paolo Ficara e Stefano zito, rispettivamente deputati nazionali e regionale del Movimento 5 Stelle.
Nel luglio scorso la Regione aveva confermato il finanziamento, passato a circa 180 milioni di euro, così come l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, aveva anche assicurato che il futuro ospedale sarebbe stato un Dea di II livello. “Ma resta sempre in piedi la diatriba sull’area dove costruirlo”, dicono i tre. “Dopo la relazione del professor Giuseppe Pellitteri, docente universitario di Palermo nominato dall’Asp su indicazione della Regione e dopo l’istruttoria tecnica interlocutoria del dirigente del Comune, ecco di nuovo il silenzio. Tanto che ieri a Siracusa in un convegno cui era presente l’assessore regionale la discussione in merito è stata appena sfiorata”.
Il dirigente comunale, Natale Borgione, nella propria istruttoria aveva dato risposte parziali, senza distaccarsi troppo dalla relazione di Pellitteri sulle 4 possibili aree su cui costruire il nosocomio, ma allo stesso tempo specificando che senza altri documenti e studi di fattibilità sarebbe complesso esprimere un parere su quale possa essere l’area più idonea. “Uno stallo inaccettabile – dichiarano i deputati del M5S – che palesa l’assenza di programmazione e di visione politica da parte dell’amministrazione comunale. Fin dal primo momento noi del Movimento 5 Stelle abbiamo bocciato l’area della Pizzuta, giudicandola non idonea e chiedendo a più riprese un confronto diretto tra le parti per trovare una soluzione. A oggi, però, sembra che a dominare lo scenario politico siano piccole beghe di partito e di una politica vecchia e che abbiamo sempre respinto. Crediamo sia necessario tornare a fare il punto della situazione e non perdere altro tempo. Ne va della credibilità della politica ma soprattutto ne va della salute dei cittadini.”




Pachino. Ciclista gambizzato, individuati i presunti responsabili: scattano due fermi

Due fermati a Pachino per il ferimento del ciclista 19enne, raggiunto in via Torino da alcuni di colpi di arma da fuoco alle gambe. Celeri le indagini avviate dagli agenti del locale commissariato, insieme alla Squadra Mobile di Siracusa. Le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno portato all’emissione di due fermi nei confronti di due soggetti, entrambi residenti a Pachino.
I particolari sulla dinamica del delitto, avvenuto in pieno centro a Pachino, e sulle indagini, ancora non concluse, che hanno portato all’individuazione dei due responsabili, saranno rese note successivamente alla convalida del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Il giovane, già noto alla giustizia, subito dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi di pistola, è stato soccorso dai passanti e poi condotto al pronto soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola.




Siracusa. Deserta la gara per il Teatro comunale, nessuna offerta alla scadenza

Nessuna offerta è arrivata a Palazzo Vermexio per la gestione del teatro comunale di Ortigia. L’appeal della struttura, faticosamente restituita alla fruizione pubblica, non si discute. Ma nonostante l’ampia diffusione e visibilità data al bando predisposto dai tecnici del Comune (pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione europea, sul sito dell’Anac, sulla piattaforma del Sistema informativo telematico appalti della Sicilia, sulla piattaforma del Ministero delle infrastrutture, sul sito del Comune, all’albo pretorio, su due quotidiani nazionali e due locali a maggiore diffusione), nessun soggetto privato ha ritenuto interessante o conveniente presentare una offerta e questo nonostante la proroga dei termini accordata ad agosto.
E’ altamente probabile che adesso l’amministrazione comunale, nelle more di un nuovo bando, procederà con un affidamento diretto sotto soglia.
La gara andata deserta prevedeva a carico del gestore del teatro un canone annuo minimo di 80mila euro (per tre anni di affidamento) più il pagamento delle utenze e 120 aperture l’anno. La politica culturale sarebbe rimasta di stretta pertinenza dell’amministrazione con il gestore privato che avrebbe però avuto piena autonomia – coerentemente con il sito – per convegnistica e gestione del bar, merchandising e bookshop. Nel caso di eventi organizzati direttamente del Comune, il 15% dell’incasso sarebbe stato di pertinenza del gestore per l’attività di biglietteria.
La nomina del direttore artistico (“di prestigio”) sarebbe stata da concordare con l’amministrazione.




Siracusa. Un assessore, autocandidature e riunioni carbonare: la sferzata di Cafeo al Pd

A chi, anche all’interno del Pd siracusano, festeggia per la “fuoriuscita” dei renziani, tira le orecchie il deputato regionale Giovanni Cafeo. “Non è più concepibile pensare alla gestione del partito come ad un piccolo feudo governato dai signorotti, chiuso, immobile e isolato, dove se qualcuno che non la pensa esattamente come te decide di andar via addirittura si festeggia. Non può valere il principio del meno siamo, meglio comandiamo. Questo, indubbiamente, non sarà mai il mio partito, quanto meno finché ci sarò io”.
Parole dure che però non fanno da prologo all’addio al Pd da parte di Giovanni Cafeo. “Non credo che lasciare il Partito Democratico dopo aver contribuito in maniera decisiva alla sua fondazione sia una scelta saggia”, taglia corto il deputato regionale che sferza il Pd chiedendo di andare oltre anacronistiche chiusure e immobilismo.
Quanto al rimpasto di giunta ed all’attesa dell’indicazione di un nome in quota Pd, è “stucchevole il toto-nome sull’assessore comunale che dovrebbe rappresentare il partito”. Tra autocandidature (“rispettabili ma che rappresentano sé stesse”) e “riunioni carbonare perché organizzate senza invitare l’unico deputato eletto del territorio”, Giovanni Cafeo guarda con più interesse al congresso della prossima primavera. “Inutile ribadire che il mio obiettivo sarà quello di proporre per la segreteria volti nuovi e pieni di entusiasmo”.
Una porta sbattuta in faccia alle aree oggi minoritarie del partito locale (zingarettiani e franceschiniani-dem) che pure avrebbero manifestato ambizioni da assessore. “Sono quasi certo che l’eventuale nome proposto dopo una riunione di minoranza non potrà essere considerato rappresentativo del Pd da parte del sindaco il quale, ovviamente, conserva però tutta la sua autonomia nella scelta dei suoi collaboratori”.




Siracusa. Reale punge Granata: impresentabili e responsabili, “Caro Fabio, non ricordi?”

Con un nuovo video postato sulle sue pagine social, Ezechia Paolo Reale rilancia la polemica sulle “metamorfosi” politiche che avrebbero raggiunto il top con il recente rimpasto della giunta. In particolare, il leader di Progetto Siracusa torna a pungere l’assessore Fabio Granata. Lo fa con un video con destinatario chiaro sin dal titolo: “Caro Fabio, può essere mai che non ti ricordi?”.
Il Fabio in questione è proprio Granata e quell’elenco di presunti “imprensentabili” che, durante la campagna elettorale, l’allora candidato sindaco di Oltre presentò in Prefettura. “Il 30 maggio – dice nel video Reale rivolto a Granata – ti sei recato in Prefettura per presentare un elenco di soggetti candidati che mi supportavano e che, a tuo avviso, avevano scheletri nell’armadio. Adesso hai scritto che in quell’elenco non c’erano candidati di Amo Siracusa. Forse non lo ricordi, ma io quel documento ce l’ho. Il prefetto ha trasmesso quel tuo elenco al questore per eseguire la verifica e riscontri dovuti. Al primo rigo dell’elenco c’è, guarda caso la lista Amo Siracusa”.
Amo Siracusa è recentemente passata a sostegno della maggioranza e, dopo il rimpasto, può contare su di un assessore: Maura Fontana.

https://www.facebook.com/epreale/videos/723109361443354/




Siracusa. Posteggiatori abusivi alla Neapolis, la Municipale esegue un Daspo urbano

Operazione congiunta di Polizia Municipale e Carabinieri questa mattina, nei pressi dell’ingresso del parco archeologico della Neapolis. Nota è la presenza di parcheggiatori abusivi nell’area. Per uno di loro, gli agenti della Municipale hanno eseguito un Daspo urbano, per gli altri – insieme ai Carabinieri – è stato richiesto l’aggravamento dei provvedimenti cui alcuni di loro erano già sottoposti, in quanto già oggetto di Daspo urbano.

foto archivio




Siracusa. Asili nido comunali, che svista: scarichi il bando ma parla di… accalappiamento cani

Che ci azzeccano i cani da accalappiare con gli asili nido comunali? Niente, in effetti. Però i due temi finiscono dentro lo stesso bando di gara europeo preparato dal Comune di Siracusa e pubblicato sul portale regionale dedicato ai lavori pubblici (lavoripubblici.sicilia.it/appalti-telematici). Nella sezione appalti telematici, scegliendo il Comune di Siracusa come stazione appaltante, si aprono in ordine di pubblicazione i bandi più recenti. Scegliendo quello degli asili nido, si apre una ulteriore pagina da cui scaricare, ad esempio, il bando europeo. Una volta aperto, ecco la sorpresa: l’oggetto è il randagismo e il servizio di recupero e ricovero di animali vaganti. Un documento, insomma, che non c’entra nulla e relativo ad un’altra gara.
Facile immaginare il disorientamento di quegli imprenditori che, convinti di studiare una gara per gli asili nido, si siano ritrovati a leggere nel bando di “servizio di cattura, ricovero, custodia e mantenimento in vita dei cani randagi, anche traumatizzati e malati, raccolta e smaltimento delle spoglie in idoneo impianto all’interno del Comune di Siracusa”.
Stiano tranquilli: non dovranno davvero occuparsi anche dell’accalappiamento dei cani e tanto meno dello smaltimento delle loro spoglie. Non dovranno acquistare furgoncini, museruole e guinzagli. Si tratta di un errore, evidente, figlio probabilmente dell’ inserimento di un file sbagliato tra la documentazione prevista.
Tornando agli asili nido, la gara dovrebbe essere celebrata a fine ottobre con la prospettiva dell’avvio del servizio verosimilmente entro gli inizi del nuovo anno.




Siracusa. Doppiopesismo, poltrone e voltagabbana: “c’è una questione morale”

Il rimpasto ed i nuovi equilibri politici a Palazzo Vermexio restano tema caldo. I consiglieri comunali Roberto Trigilio e Silvia Russoniello (M5s), dopo aver assistito al riposizionamento di alcune forze che siedono in aula Vittorini, sollevano la questione morale. “Manca totalmente il rispetto del proprio elettorato e del cittadino. Mancano i programmi, i progetti e le soluzioni per i problemi di Siracusa e dei siracusani. L’unico scopo evidente è continuare a gestire quel po’ di potere che si può. Altro che pacificazione, qui l’inciucio si è fatto arte”, scrivono i due in una nota in cui riconoscono comunque a Reale di aver toccato un tema vero.
“E’ uno spettacolo avvilente quello che la politica siracusana sta regalando in questi ultimi giorni. Dal rimpasto ai cambi di casacca, dal doppiopesismo all’attaccamento alla poltrona. Persino L&C alza una timida voce di sdegno per l’operazione rimpasto che ha trasformato la giunta in un pullman multicolor, al cui interno trovano allegramente posto esponenti di centrodestra e centrosinistra. Siamo orgogliosamente diversi e strenuamente all’opposizione di una giunta con poche idee amministrative”, il pensiero di Russoniello e Trigilio. Che ai colleghi d’aula “folgorati sulla via di Palazzo Vermexio” rammentano che se non si ritrovano più nello schieramento con cui sono stati eletti, possono anche rimettere il mandato. “C’è più dignità nel passare la mano che nel passare per opportunisti”.