Priolo. Festa dell’Angelo Custode: Renzo Arbore, Manuela Arcuri, Nesli e Federica Carta

Tutto pronto per la Festa dell’Angelo Custode, Patrono di Priolo Gargallo. Cinque giornate di festa, “Musica Libera” con momenti anche di varietà e cabaret sul piazzale dell’Autonomia Comunale. Si comincerà il 30 settembre. Daria Filippini presenterà Insieme Show, spettacolo che prevede l’esibizione di Carlo Kaneba, I Respinti, I Quattro Gusti, Simone Riccobono, Mariuccia Cannata, Salvo Mangiagli, Adriano Canonico e Francesco Rizzuto. Giorno 1 ottobre, grande show presentato da Manuela Arcuri. Si esibiranno Federica Carta, Nesli, Samuel Storm, Matranga e Minafò, Bruno Gatto. Previsto anche un ricco varietà con il balletto Can-Can. Il 2 ottobre grande spettacolo con Renzo Arbore, accompagnato dall’Orchestra Italiana, reduci da concerti in tutto il mondo e album che hanno venduto milioni di copie. Il 4 ottobre, “Musica Libera” prosegue con Mario Incudine e Angelo Privitera in cant(i d’) autore. Gran finale il 6 ottobre con l’esibizione di Joe Castellano e la Super Blues Band. S




Si torna a sparare a Pachino: “avvertimento” per un 19enne

È ricoverato in ospedale ad Avola il 19enne di Pachino raggiunto ieri sera da alcuni colpi di pistola. Il ragazzo era in sella alla sua bici quando, nei pressi di via Mascagni, è stato gambizzato. Non è in pericolo di vita. Le indagini sono affidate alla Polizia, alacremente a lavoro per fare luce su quello che sembra un avvertimento.




Siracusa. Artemision, tre offerte arrivate a Palazzo Vermexio. E domani scade il bando per il teatro

Sono tre le offerte arrivate a Palazzo Vermexio per la gestione dell’Artemision. Cominciano adesso le operazioni di valutazione delle proposte presentate per individuare chi gestirà il bene comunale per i prossimi due anni. L’offerta di base è stata fissata in 15 mila euro l’anno. Il bando riguarda anche l’utilizzo della giardino, dove si potranno accogliere eventi, e della ampia stanza adibita a biglietteria dove il gestore potrà ospitare il bookshop e vendere il merchandising.
Attesa per l’esito del bando per la gestione del teatro comunale. Domani la scadenza, dopo la proroga di agosto. Le procedure di gara erano state avviate a luglio. I due bandi erano stati presentati come “profondamente diversi da quelli precedenti”. Il sindaco Francesco Italia ha spiegato che “si basano sul principio che pubblico e privato non sono contrapposti ma devono collaborare. La gestione dei siti comunali deve essere improntata alla sostenibilità e alla sussidiarietà. Soprattutto per il teatro, l’amministrazione indica la politica culturale e il privato potrà cogliere le occasioni che, coerentemente con il sito, possono portare utili come quelle legate alla convegnistica o alla gestione del bar, che sarà certamente aperto. Il nuovo gestore sarà tenuto a garantire almeno 120 aperture l’anno.
Chi vorrà gestire il Teatro comunale dovrà versare al Comune un canone minimo annuo di 80mila euro, che rappresenta la base d’asta. Nel caso di eventi organizzati direttamente dell’Ente, questo verserà al gestore il 15 per cento dell’incasso per l’attività di biglietteria. Altra condizione che dovrà essere rispettata è la nomina di un direttore artistico di prestigio da concordare con l’amministrazione. A carico del gestore, che avrà l’affidamento per tre anni, saranno anche le utenze. L’assegnazione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla quale peserà la parte finanziaria per il 30 per cento e quella culturale per il 70 per cento. La commissione di gara sarà mista e presieduta dall’Urega.




Siracusa. Caso Formosa, nuova richiesta di patteggiamento: udienza rinviata

Rinviata al 26 settembre l’udienza del processo per la morte di Renzo Formosa, avvenuta a seguito di un incidente stradale in via Cannizzo ad aprile del 2017. Oggi primo appuntamento in aula e la difesa del giovane accusato di omicidio stradale (era alla guida della Fiat Panda che, invadendo la corsia opposta, travolse il sedicenne alla guida del suo scooter) ha presentato una quarta richiesta di patteggiamento: tre anni e sei mesi di condanna.
Il Pm, Bono, ha chiesto di poter parlare con la famiglia Formosa a cui ha spiegato le ragioni del via libera dato dalla Procura alla richiesta di patteggiamento. Ragioni prettamente tecniche. La famiglia di Renzo ha detto di aver apprezzato il gesto ma, attraverso il legale Gianluca Caruso, si è opposta al patteggiamento.
Il giudice ha chiesto allora una settimana di tempo per decidere se accettare o respingere – come avvenuto con le precedenti tre richieste – la richiesta di applicazione della pena su richiesta delle parti. La vicenda potrebbe rappresentare un precedente giurisprudenziale, visto che si basa sull’interpretazione di un passaggio della legge sull’omicidio stradale che riguarda un’aggravante, quella dell’alta velocità. A contestarla è la difesa dell’imputato. Si tornerà in aula il prossimo giovedì.




Siracusa. I renziani di Italia Viva alla conquista del Consiglio comunale. E in giunta…

Cambiamenti in vista anche sulla scena politica siracusana dopo la nascita del nuovo soggetto politico Italia Viva. La “creatura” di Matteo Renzi ha in provincia la sua figura chiave nell’ex sindaco, Giancarlo Garozzo. Con politica coerenza, ha annunciato nei giorni scorsi l’addio al Pd e la piena ed entusiastica adesione al movimento politico che si piazza tra i moderati ma con un occhio attento alla sinistra, dove il Pd rimane alleato naturale però non unico, e l’obiettivo di dare vita ad un nuovo polo.
In attesa di capire le mosse di Francesco Italia verso il movimento renziano, è possibile immaginare che la nuova formazione politica potrebbe subito presentarsi come una “forza” in Consiglio comunale: Trimarchi, Spataro, Pantano e forse anche Zappalà potrebbero costituirne l’ossatura. E in una mappa politica molto liquida, come quella dell’attuale assise, non sorprenderebbero eventuali e più che probabili adesioni anche dal centrodestra.
Quanto alla giunta, assessori come Alessandra Furnari e Cosimo Burti possono venire considerati (per storia politica personale) nell’orbita di Italia Viva, mentre il “tecnico” Pierpaolo Coppa potrebbe essere il nome nuovo e in più per l’universo renziano aretuseo.
Ad uscirne pesantemente indebolito sarebbe il Pd, improvvisamente all’angolo in giunta ed in Consiglio. Ma non dormono sonni tranquilli neanche in Forza Italia e tra i banchi del centrodestra.




Siracusa. Politica incandescente, Granata contro Reale: “sconfitto e traumatizzato”

Non si fanno attendere le reazioni alle accuse di doppiopesismo mosse da Ezechia Paolo Reale a diverse componenti politiche, di opposizione ieri e di maggioranza oggi. Fabio Granata, assessore alla legalità citato dal leader di Progetto Siracusa per la battaglia contro gli impresentabili che sarebbero poi transitati dalla parte dell’amministrazione, replica a stretto giro di posta. “A volte le sconfitte elettorali lasciano traumi evidenti nelle persone e le trasformano lentamente quanto inesorabilmente. L’ultima uscita pubblica del consigliere Ezechia è dimostrazione plastica di questa dinamica. Fabio Granata, Francesco Italia e l’intera Giunta Comunale non accettano lezioni di etica e di politica da nessuno, tanto meno da chi nella costruzione della sua ennesima candidatura fallimentare a sindaco della Città, non ha avuto remora alcuna ad accettare sostegni e candidature ‘discutibili’. E questo – continua Granata – non secondo una valutazione soggettiva, ma alla luce delle sentenze penali successivamente sopraggiunte nei confronti dei suoi sponsor o candidati delle sue liste. Tanto meno da parte di chi non ha mai espresso una sola parola contro quel Sistema Siracusa che ha massacrato la nostra città”.
Parole, quelle di Fabio Granata, destinate a rendere ancora più incandescente il clima politico. “Rassicuriamo il consigliere Ezechia Reale che nella relazione denuncia alla Prefettura di Siracusa non erano presenti candidati di Amo Siracusa e che, per quando riguarda l’espressione in Giunta dello stesso gruppo, l’architetto Fontana, dovrebbe conoscere bene l’esito del procedimento che l’aveva vista coinvolta visto la sua piena assoluzione, merito sia della totale estraneità ai fatti contestati che della abilità del difensore: lo stesso avvocato Paolo Reale al quale consiglio vivamente di tornare alla professione a tempo pieno. Ed a proposito di ‘trasformismo’, potrei infierire ricordando il suo rapido passaggio dalla fede radicale e da assessore di Crocetta alle ‘magnifiche sorti e progressive’ del centrodestra…”.




Siracusa. Metamorfosi politiche, tradimenti e altre storie: “impresentabili ora responsabili”

Il salto della barricata del gruppo di Amo Siracusa, nato come opposizione ma adesso entrato in giunta con Maura Fontana, manda su tutte le furie Ezechia Paolo Reale. Il leader di Progetto Siracusa era stato sostenuto nella sua corsa per la sindacatura anche da quel gruppo politico che un anno dopo le elezioni pare aver cambiato opinione.
“L’ingresso in giunta del gruppo di Amo Siracusa, che aveva appoggiato la mia candidatura alle elezioni, è stato salutato dal Sindaco, con una lunga ed accorata perorazione, come atto di responsabilità verso la città che, per poter sopravvivere, pare proprio abbia assoluto bisogno di loro e di qualche altro ‘responsabile’, già arruolato o pronto ad esserlo. In realtà non è così. Ad aver bisogno di loro non è la città, ma il sindaco. Siracusa avrebbe, invece, avuto bisogno della loro coerenza per interrompere un’esperienza di governo sino ad oggi disastrosa”, si sfoga.
Reale punta l’indice contro Mangiafico e Ricupero, eletti proprio con il “suo” Progetto Siracusa. “La scelta di schierarsi con il sindaco, e contro il proprio movimento, è un tradimento degli ideali e dell’impegno profuso dagli altri 30 candidati e da tutti i sostenitori di Progetto Siracusa. Che il Sindaco li abbia appellati come ‘responsabili’, con un richiamo immediato e diretto, che immagino non voluto, ai più celebri Razzi e Scilipoti, è già ironia sufficientemente descrittiva, alla quale non è necessario aggiungere altro. Sono, invece, contento per gli amici di Amo Siracusa, eletti e non eletti, compresi i vertici Gaetano Cutrufo e Mario Bonomo. Trattati come pezzenti e delinquenti, durante una campagna elettorale falsa e violenta, segnalati al Prefetto come ‘impresentabili’ e dati in pasto all’opinione pubblica, oggi le donne e gli uomini di Amo Siracusa costringono chi li offendeva e li denunziava ad elogiarli ed a scodinzolare ossequioso al loro cospetto. Gli ‘impresentabili’ di ieri – dice con mordente sarcasmo Reale – si sono trasformati, come per miracolo, nei ‘responsabili’ di oggi, accolti positivamente, per il tempo che saranno utili, nei circoli intellettuali e nei salotti bene della città da quella borghesia snob che storceva il naso raffinato ed agitava le manine ben curate quando Randazzo, Moschella, Italia e Granata fremevano di sdegno di fronte al loro imminente assalto ai cristallini ed immacolati palazzi del potere locale. E’ una bella rivincita. Ma quella che per gli ex impresentabili è metamorfosi, per Fabio Granata è nemesi, destino beffardo. Proprio sui loro voti oggi si poggia, ironia della sorte, il suo nuovo assessorato alla ‘legalità'”.




“Nè metamorfosi, nè tradimenti”, Mangiafico spiega la scelta di Amo Siracusa

“Se ciò che noi abbiamo proposto si traduce in azione amministrativa, credo che sia un bene per la mia città e ne sono felice”. Michele Mangiafico replica così alle pesanti accuse mosse dal leader di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale a lui e agli altri consiglieri di “Amo Siracusa”,  Carlos Torres  e Gaetano  Favara, che con l’ingresso in giunta di Maura Fontana, che li rappresenta, sono entrati a far parte a pieno titolo della maggioranza a sostegno del sindaco, Francesco Italia. Reale li definisce “impresentabili”.  La replica arriva dal profilo Facebook di Mangiafico. Il vice presidente del consiglio comunale ripercorre i momenti che lo hanno condotto, durante le ultime amministrative, a sostenere la candidatura di Reale alla carica di primo cittadino.  “Il programma -ricorda Mangiafico- resta per me una bussola dell’azione amministrativa, avendo personalmente contribuito ad obiettivi che in questi quattordici mesi sono stati anche spunti di dibattito in consiglio comunale e oggi si trovano persino nel più recente bilancio del Comune di Siracusa. Ma, al di là del merito, nella primavera del 2018 abbiamo condiviso con Paolo un metodo. Nel senso che io ho rappresentato a lui cosa avrebbe significato la mia eventuale presenza in Consiglio comunale e lui ha apprezzato il mio pensiero: recuperare il senso di comunità, attraverso il dialogo, con proposte costruttive, con un atteggiamento scevro dalla denigrazione dell’altro. Un impegno civile accompagnato da serenità di giudizio e propedeutico allo sviluppo del territorio. Da lì -puntualizza- non mi sono mosso. Anzi. Nel tempo ho incontrato sulla strada del consiglio comunale alcuni coetanei, come Carlos Torres e Gaetano Favara, con cui abbiamo condiviso specifiche proposte per la città, che disegnano una comunità più attenta ai più deboli, alla sicurezza di tutti, in primo luogo dei più piccoli e, più in generale una città vicina alle nuove generazioni. Se ciò che noi abbiamo proposto si traduce in azione amministrativa-ribadisce-  credo che sia un bene per la mia città e ne sono felice”.




A Siracusa l’anatema di Bonelli (Verdi): “bonifiche, qui il fallimento dello Stato”

Le mancate bonifiche nel quadrilatero industriale siracusano devono finire in Consiglio dei Ministri. Il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, ne è sicuro. E questa mattina da Siracusa è tornato ad attaccare governo e Regione per i rispettivi ritardi in una storia ormai ventennale. “Il Governo deve assumersi la responsabilità di fare partire le bonifiche, valutando la posizione delle imprese presenti sul territorio dal punto di vista del danno ambientale che è stato causato alla cittadinanza”.
“Questo territorio – ha proseguito Bonelli – è da tempo alle prese con una grave emergenza ambientale, che rappresenta il fallimento dello Stato. Qui purtroppo viene applicato il principio in base quale chi inquina non paga e questo è inaccettabile”.
Bonelli ha affrontato anche la questione inerente alle trivellazioni nella Val di Noto: “Il presidente Musumeci scarica le responsabilità sul governo nazionale, giocando a ping pong, ma – ha spiegato Bonelli – la legge parla chiaro: la Regione rilascia le autorizzazioni per la terra ferma, quelle a mare invece vengono rilasciate dallo Stato. Ecco perché è già partita una diffida alla Giunta siciliana perché ritiri l’autorizzazione e lo faccia entro i prossimi trenta giorni. Le trivellazioni sono un modo preistorico e barbaro di produrre energie e noi riteniamo irresponsabile l’atteggiamento della Regione”
Per quanto riguarda la costruzione di un resort a 5 stelle nell’isolotto di Capo Passero, Bonelli sottolinea come “si tratti di un’operazione che determina un processo di privatizzazione delle bellezze ambientali e dei siti archeologici del nostro paese. Inaccettabile che la Regione non sia intervenuta prima. Mi muoverò presso il ministero dell’ambiente chiedendo anche l’immediato intervento dell’Unione Europea”.
Clicca qui per seguire l’intervento di Angelo Bonelli su FMITALIA.




Piccole e medie imprese, Cna: a Siracusa la tassazione globale è del 61,1%

Quanto pesa il fisco sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani siracusani? A fornire la risposta è il Centro Studi di Cna che ha monitorato 141 Comuni d’Italia.
La tassazione globale, a Siracusa, si attesta sul 61,1% con un + 1,4% sulla media nazionale e con un lieve calo (-1,6%) rispetto allo scorso anno. In Sicilia fanno peggio Catania (tassazione globale prevista al 2019 pari al 65,4%), Agrigento (61,6%) e Messina (62,5%). Seguono gli altri con la performance migliore di Enna (57,8%).
Il centro studi ha anche calcolato il Tax Free Day, un modo semplice ed efficace per capire fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle piccole imprese. Il limite oltre il quale inizia il guadagno dell’impresa è il 10 agosto (media nazionale il 05 Agosto) con ben 196 giorni lavorati per pagare tributi vari e 169 per la propria famiglia.
Alla fine la questione più importante di tutte, secondo Cna, ovvero, nel 2019 quanto resta concretamente alle imprese? Tutti i calcoli dell’Osservatorio sono stati fatti prendendo come riferimento un’impresa manifatturiera individuale con 5 dipendenti (4 operai e un impiegato), 431 mila euro di fatturato e 50 mila euro di reddito d’impresa, con a disposizione un laboratorio (350 mq di superficie), un negozio per la vendita (175 mq) e attrezzature. A conti fatti il risultato è un reddito disponibile previsto di 19.442 euro, in leggerissimo aumento rispetto al 2018 quando era pari a 18.661 euro.
“Il territorio – commenta Innocenzo Russo, presidente provinciale di CNA Siracusa – sconta una tassazione ancora estremamente elevata e con un basso reddito d’impresa. Non riusciamo a sopportare alcune imposte, come l’Imu che nonostante la sua maggiore deducibilità acquisita nell’ultima legge di bilancio rappresenta un freno fortissimo allo sviluppo ed alla crescita della manifattura, ed un territorio senza manifattura ha poche chance di rilanciarsi efficacemente”.
Il vice segretario Gianpaolo Miceli sottolinea “la necessità di riformare il fisco una volta per tutte: ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, rivedere l’Irpef su autonomi e imprese personali, anticipare dal 2019 la piena deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali avviandone l’eliminazione, aumentare la franchigia Irap almeno a 30mila euro, rivedere i criteri per i valori catastali, agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali, evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso l’uso intelligente della fatturazione elettronica. Un mix di proposte necessarie ed inderogabili per dare forza alle micro e piccole imprese”.