Priolo. Sigilli ad una discarica abusiva, denunciato 60enne: tra i rifiuti fusti e batterie

Una discarica abusiva è stata sequestrata a Priolo Gargallo. I Carabinieri hanno denunciato un imprenditore 60enne per smaltimento e trasporto illegale di rifiuti. Avrebbe adibito un terreno di sua proprietà in un’area di stoccaggio di rifiuti vari, in assenza di ogni autorizzazione.
I Carabinieri hanno rinvenuto anche rifiuti speciali come fusti di olio motore, batterie, lastre in eternit oltre a cumuli di materiale di risulta di lavori edili e sbancamento.

foto archivio




Siracusa. Discariche anche negli orti urbani di Scala Greca, siamo al paradosso

Perfino gli orti urbani di viale Scala Greca ridotti ad una discarica di materiale di ogni tipo. Fra le segnalazioni di rifiuti disseminati per il territorio, quella del lettore di SiracusaOggi.it che ci invia queste foto è senza dubbio una di quelle che maggiormente destano stupore e anche un profondo senso di amarezza. Quella è un’area, peraltro, destinata a chi, con determinati requisiti, ottiene dal Comune un piccolo fazzoletto di terra da coltivare per le esigenze familiari. Non si sposa di certo con il cumulo di rifiuti, in cui fanno bella mostra di sé perfino resti di materiale edile, che a ridosso della recinzione ha assunto proporzioni a dir poco imbarazzanti. Difficile, per il cittadino che protesta, che nessuno si sia accorto dello scempio in corso. “Insieme a pochi altri parchi della zona- ricorda Michele- gli sociali costituiscono un’area di verde curata dai cittadini. Manca un adeguato servizio di sorveglianza da parte del Comune, così malfattori senza scrupoli abbandonano rifiuti di ogni genere, dove capita”. Urgente porre rimedio.




Siracusa. Nasce il gruppo “Pulizia Spiagge”, giovani volontari alla Pillirina: “Unitevi a noi”

Cresce il fronte dei volontari e soprattutto dei volontari giovanissimi, attenti all’ambiente, pronti a rimboccarsi le maniche e a ripulire quello che altri purtroppo deturpano. Il nuovo gruppo si chiama “Pulizia Spiagge”. Sono ragazzi. Sono partiti in dieci, ieri mattina, si sono radunati alla Pillirina, da cui è partito il loro percorso. Hanno rimosso mozziconi di sigarette e immondizia di ogni tipo. Da loro, l’invito rivolto a chiunque voglia unirsi al gruppo per un’iniziativa che, nelle intenzione espresse dai dieci fondatori, è destinata ad andare avanti, con la speranza di diventare un “esercito”.  A ripulire la Pillirina sono stati Matteo Costa, Emanuele Garsia, Anna Taglia,Marco Magnano, Dario Basile, Benedetta Tinè , Sarà Brandino,Alice Gagliano ,Alice Caporale, Benedetta Lo Verso”




Barriera di Cassibile, gli ultimi giorni della struttura: apre il cantiere, cambia viabilità

Sono gli ultimi giorni della barriera di Cassibile. Il tanto contestato “casello” autostradale, stretto e provvisorio, viene adesso demolito. Da questa mattina chiuso il tratto in direzione Siracusa all’altezza della struttura, con il traffico dirottato nell’altra carreggiata che diventa a doppio senso di marcia dal km 10+200 al km 11+900. Questa mattina è stata apposta la relativa segnaletica ed avviate le operazioni di cantiere prima dell’avvio dei lavori veri e propri. Lavori che saranno completati, da ordinanza del Consorzio Autostrade Siciliane, alle 18.00 del 18 novembre 2019. Più ottimista l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone, che aveva indicato nei giorni scorsi la metà di ottobre.




Siracusa. Ricorso sulle amministrative 2018, Italia: “c’è chi gioca a fare confusione”

Tra poco meno di un mese il Tar di Catania si pronuncerà sul ricorso elettorale presentato da Ezechia Paolo Reale contro il risultato della amministrative 2018. I giudici amministrativi hanno sostanzialmente tre possibilità: conferma dei risultati per come ufficializzati; annullamento dei risultati e disposizione di nuove elezioni; ripetizione delle operazioni di voto ma solo in alcune sezioni.
Gianluca Rossitto, l’avvocato che difende le ragioni di Francesco Italia (eletto sindaco in quella tornata) non gioca a prevedere il futuro e dice di aspettarsi una “sentenza giusta”. Non è difficile interpretare quel “giusta” nella direzione in cui confermerebbe la bontà del lavoro dell’Ufficio Elettorale Centrale e della commissione di verifica della Prefettura.
Mentre Francesco Italia dice di essersi sempre sentito “garantito” durante tutte queste settimane di verifiche e controlli, motivo per cui non ha mai avvertito il bisogno di intervenire pubblicamente in una polemica a suo avviso giocata sulla confusione (riferimento neanche troppo velato alle dichiarazioni di Ezechia Paolo Reale), scende nel tecnico l’avvocato Rossitto.
“Il ricorso di Reale punta alla ripetizione delle elezioni. Ricordo che al primo turno sono stati 54.563 i voti validi per la carica di sindaco e mai sono stati messi in discussione o contestati dal ricorso. Ora, l’elezione del sindaco al primo turno è possibile al raggiungimento della soglia del 40% dei voti validi. Un risultato, al primo turno, non raggiunto da Reale. C’è uno scarto di oltre mille voti”, spiega Rossitto durante una conferenza stampa convocata nella segreteria politica di AvantInsieme. “Secondo Reale ci sarebbero però 5.000 voti non espressi sui candidati sindaco e lì in mezzo potevano esserci quelli utili per la sua elezione al primo turno”. E qui interverrebbe quella confusione a cui fa riferimento Francesco Italia. “Non si possono sovrapporre i dati delle elezioni del Consiglio comunale con i dati dell’elezione del sindaco. In questo secondo caso, c’è corrispondenza tra schede valide e voti conteggiati. E poi non è neanche chiaro come siano arrivati al saldo di 5.000 voti che ballerebbero. E’ vero – insiste Rossitto – che nei verbali ci sono delle lacune, ma i dati finali non sono inventati. Sono stati utilizzati i modelli 12 e le tabelle di scrutinio. Quelle lacune registrate in alcune sezioni e nel dato relativo al Consiglio comunale sono state colmate dall’Ufficio Elettorale Centrale senza presunzioni ma richiamandosi a quell’ulteriore materiale elettorale. Il sistema – conclude l’avvocato di Francesco Italia – prevede che se qualcuno ritiene che il conteggio per il Consiglio comunale sia errato, può chiedere al Tar la correzione del dato. E ci sono in effetti un paio di ricorsi pendenti. Ma questo non comporta la ripetizione della tornata elettorale. Per quel che riguarda le elezioni del sindaco ci sono oltre 54mila voti validi al primo turno e altre decine di migliaia al secondo turno: vanno salvaguardati democraticamente e non barattare con 100 o 500 voti in Consiglio comunale. Cosa non possibile e peraltro neanche democratica”.
E per rendere più chiaro il concetto, arrivano le parole di Francesco Italia. “Perché non hanno chiesto la correzione del dato, se errato, attraverso il riconteggio delle schede per il Consiglio comunale? Questo sarebbe stato rispettoso della democrazia. E invece chiedono direttamente l’annullamento, preferendo inseguire l’obiettivo politico dell’annullamento dell’intera tornata pur in presenza di voti assolutamente validi. E’ un uso assolutamente politico della questione. Sgomberiamo il campo dall’esistenza di brogli o schede ballerine: falso e infondato. Sorpreso dalla presenza accanto a Reale, in conferenza stampa, dell’onorevole Stefania Prestigiacomo. Vorrei sapere se condivide anche lei, nel merito e nel merito, le pesanti accuse lanciate da Reale”.




Noto. Incubo spazzatura, pugno di ferro del Comune: “Sanzioni, telecamere, servizi”

L’amministrazione comunale di Noto corre ai ripari. Il sindaco, Corrado Bonfanti tiene conto delle numerose segnalazioni circa i rifiuti disseminati lungo le strade a ridosso del centro abitato. Una situazione ormai ritenuta insostenibile, da residenti e da netini acquisiti (“We all love Noto”, lo slogan coniato). Il primo cittadino annuncia, dunque, una serie di novità, in parte già operative, in parte allo studio degli uffici, per ovviare ad un problema che rappresenta una seria minaccia per l’immagine del centro barocco ma anche per le condizioni igienico-sanitarie del territorio. Bonfantii parte dal potenziamento del servizio erogato dal Centro Comunale di Raccolta: più servizi, più ore di apertura, una migliore accoglienza per gli utenti, cosi’ da coinvolgere maggiormente la comunità. Sono alcuni degli aspetti che il Comune intende affrontare. “Se ci sono stati errori- commenta il sindaco- ne facciamo ammenda e ripartiamo coni giusti correttivi”. Bonfanti fa una disamina che ha l’obiettivo di individuare innanzitutto l’identikit di chi abbandona i rifiuti lungo le strade. “Se diminuiscono le discariche abusive- osserva- vuol dire che non sono tutti residenti coloro che mortificano il nostro territorio. Se in città si eviterà di trasportare il proprio rifiuto da un angolo all’altro della strada vorrà dire che si è ampliata la platea dei soggetti passivi della relativa tassa. Nonostante tutto-prosegue il primo cittadino-  aumenta la percentuale di indifferenziato raccolto, aumenta il fatturato presso le piattaforme di conferimento di carta, cartone, vetro, plastica e legno, e aumenta considerevolmente il conferimento dell’organico e l’utilizzo delle compostiere domestiche”. Tra le novità annunciate, l’installazione di nuove telecamere di ultima generazione, l’impiego di un maggiore numero di uomini  impegnati nella repressione. Intanto un’ordinanza di alcuni giorni fa predispone una sanzione minima di 300 euro per chi viene “beccato”. “Si tratta- fa notare il sindaco Bonfanti- della stessa cifra che una famiglia media paga di Tari in un anno”. Infine, la decisione di introdurre il recupero coattivo della tassa sui rifiuti,  con l’applicazione di sanzioni ed interessi. “Chi è ancora in tempo- conclude il primo cittadino di Noto- recuperi la propria posizione e vada a pagare immediatamente”.




Siracusa. Grotta della Pillirina ripulita da Natura Sicula: “Subito riserva naturale”

Pulizia Straordinaria per la Grotta della Pillirina, conosciuta anche grazie alla leggenda raccontata dall’apneista siracusano Enzo Maiorca. Ad effettuarla sono stati i volontari dell’Associazione Natura Sicula che, impegnati nella consueta escursione domenicale, si sono adoperati per la  rimozione dei rifiuti rinvennuti. Oltre all’intervento, parte anche la richiesta. In realtà si tratta di una sollecitazione già lanciata anche in passato: l’istituzione della riserva naturale, per poter tutelare il mare di quell’area di Siracusa.
“Ancora una volta abbiamo voluto lasciare i luoghi che visitiamo meglio di come li abbiamo trovati –  commenta Fabio Morreale, presidente dell’associazione siracusana – Dispiace prendere atto che all’interno della Grotta, la maggior parte dei rifiuti erano cassette di pesce e galleggianti dei “cannizzi”, ambedue di polistirolo. Cassette e galleggianti che vengono utilizzati dai pescatori i quali dovrebbero comprendere il valore e il dovere di rispettare la risorsa che garantisce loro il sostentamento”. Oltre al materiale in polistirolo sono stati ritrovati tante bottiglie e sacchi di plastica, bidoncini e reti. I rifiuti sono stati prelevati con difficoltà dall’interno della Grotta marina, che è per l’intera superficie riempita di acqua, e saranno portati al CCR per l’adeguato smaltimento.
Oltre alla presenza dei rifiuti, all’ingresso della Grotta era visibile, in un mare straordinariamente calmo e trasparente, anche un sottile strato oleoso con un pungente odore di nafta che ha infastidito non poco i volontari dell’Associazione. Combustibile lasciato molto probabilmente dalle tante barche che solcano le acque limpide del Plemmirio.
“L’unico modo per conservare questo patrimonio”, conclude Fabio Morreale” è l’istituzione della riserva naturale, come richiesto tante volte da noi”.




Siracusa. Marina “sconnessa”: si passeggia tra le buche e le basole che saltano

Passa il tempo ma certe non cambiano. E non è detto che sia sempre un bene. Alla Marina, ad esempio, si continua a passeggiare tra le buche. Sotto la bianca e nuova banchina, sempre più liso e disconnesso è il basolato.
La competenza della striscia tra il viale alberato e la banchina è del Demanio, che non pare particolarmente preoccupato della situazione.
Quattro anni fà, durante un sopralluogo in quello che all’epoca era ancora il cantiere della nuova banchina, l’allora sindaco Giancarlo Garozzo assicurava che con l’impresa che curava i lavori sarebbe stata trovata un’intesa per “sistemare e rendere decoroso” quel tratto. Un’attesa che, a quanto pare, è destinata a prolungarsi nel tempo.




Siracusa. Un bagno chimico sulla scalinata di Santa Lucia al Sepolcro: “assurdo”

“Assurdo. Inspiegabile. Selvaggio”. Sono le tre parole scelte dallo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa, nel commentare la comparsa di un bagno chimico blu sulla scala monumentale del Sepolcro di Santa Lucia, alla Borgata. Una foto scattata da visitatori della città, arrivata a Giansiracusa che – non senza sbigottimento – la rilancia sul social network. Decine e decine i commenti, tutti sulla stessa falsariga. “Come si possono offendere in questo modo la storia, l’arte e la fede?”, si domanda ancora lo storico dell’arte.
“Si è trattato sicuramente di una svista, ma da lì deve essere spostato quel bagno di cantiere. La cosa assurda è che serva sempre un turista per segnalare e vedere quello che noi siracusani, invece, digeriamo. Invece di discutere su Unesco si o Unesco no, torniamo ad occuparci di regole e di educazione. E la Soprintendenza, come le altre istituzioni, indossi il vestito buono e aiuti la crescita civile della città”.




Siracusa. Ex Tonnara, quella voglia di parcheggio vietato e molto pericoloso: multe

Auto parcheggiate un pò ovunque nei pressi della ex Tonnara di Santa Panagia. Qualcuna, a sprezzo del pericolo, persino a strapiombo sulla scogliera. E dire che, secondo un’ordinanza di alcuni anni fa, quell’area non dovrebbe nemmeno essere raggiunta a piedi. Il segnale stradale posto a ridosso del cancello parla chiaro. La scogliera non è sicura. L’erosione delle coste la rende a rischio. Non ci si può accedere in auto.
Eppure, in maniera indisturbata, in diverso lo fanno tanto che la Municipale – dietro segnalazioni di cittadini corretti – ieri è intervenuta. Pugno di ferro, multe che fioccano.
E’ bene ricordare che quella scogliera è interessata da un importante ingrottamento del mare che non la rende certamente tra le più sicure aree di sosta. Non si tratta di certo di limitare la libertà di movimento o di impedire di raggiungere scorci bellissimi della città. Il problema è di sicurezza ed è molto serio. Se non spaventa la multa, almeno il pericolo che si corre si.