“Mai più morti sul lavoro”, presidio dei sindacati sotto sede Inail di Siracusa

Una piattaforma per la salute e per la sicurezza sul Lavoro. La rivendicano, ancora una volta, Cgil e Uil che questa mattina a Siracusa hanno scioperato prima alle portinerie industriali e poi in presidio davanti alla sede dell’Inail, nei pressi del Ponte Umbertino. “Quattro ore di sciopero perché occorre far sentire sempre più forte il malessere generato dalle insufficienti e talvolta assenti misure di sicurezza sul lavoro”, spiegano i lavoratori dopo la tragedia di Suviana.
“Gridiamo ancora una volta basta per il preoccupante e irrefrenabile dato delle morti sul lavoro – dicono i segretari Roberto Alosi (Cgil) e Ninetta Siragusa (Uil) – e lo facciamo chiedendo che una volta per tutte si cancellino tutte quelle leggi che hanno reso sino ad ora il lavoro precario e frammentato. Occorre inoltre superare il subappalto a cascata e rafforzare le attività di vigilanza incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende sanitarie locali. E poi mai pensare ad un lavoro senza un’adeguata formazione in tutti i campi”.
I segretari di Cgil e Uil hanno poi aggiunto che – per tutte le aziende – occorre una vera patente a punti che “blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme sulla sicurezza con il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi i propri Rappresentanti per la Sicurezza. E, altresì, l’obbligo delle imprese ad applicare i CCNL firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ed al rispetto delle norme sulla sicurezza, quali condizioni per poter accedere a finanziamenti e incentivi pubblici”.
Lo sciopero di stamani è stato inoltre incentrato su altri due nodi fondamentali a tutela dei lavoratori stessi: “Occorre una giusta riforma fiscale – hanno chiosato Alosi e Siragusa – in quanto lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90 per cento del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70 cento delle imposte dovute. Ed è necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente ed i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione”.
E “per un nuovo modello sociale di fare impresa – concludono – vogliamo rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del Governo e delle imprese il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei Contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno”.




Mercato immobiliare in Sicilia: a Siracusa scendono i prezzi di acquisto ma salgono quelli di affitto

Secondo l’Osservatorio trimestrale prodotto Immobiliare Insights – società del gruppo di Immobiliare.it, – il mercato immobiliare siciliano viaggia a due velocità nel 2024, con i prezzi di vendita in aumento e i canoni di locazione che tendono invece alla stabilità.
Alla fine del primo trimestre del 2024, chi vuole comprare casa in Sicilia deve spendere in media il 2% in più rispetto ai 3 mesi precedenti, con prezzi che hanno raggiunto i 1.138 euro/mq. Rimangono praticamente invariati (+0,3%) i canoni di locazione, che in media si attestano poco al di sotto degli 8 euro/mq.
Guardando agli altri indicatori di mercato,nelle compravendite, tra gennaio e marzo, crescono sia domanda che offerta: la richiesta di acquisto incrementa infatti del 9%, e, in parallelo, si accumula anche lo stock a disposizione, +8,4%. Nel settore degli affitti, invece, a fronte di una richiesta che oscilla in positivo (+6,7%), lo stock si contrae dell’1,1%.
Solo tre territori siciliani vedono una leggera decrescita dei prezzi di acquisto nel primo trimestre del 2024: si tratta dei comuni di Agrigento (-0,7%), Enna (-0,1%) e Ragusa (-0,3%). In tutte le altre aree la tendenza è in positivo, e il dato migliore è rappresentato dalla provincia di Siracusa, che sale del 10,1%, superando la soglia dei 1.000 euro/mqmedi.
Per quanto concerne domanda e offerta nel mercato delle compravendite, alcune zone non rispettano la tendenza positiva della regione nel trimestre. La richiesta di acquisto cala, infatti, nei comuni di Caltanissetta, Enna, Siracusa e Trapani, così come in provincia di Agrigento. Si verifica invece un decumulo dello stock, oltre che a Palermo, anche nei comuni di Ragusa e Siracusa.
Nel comparto della locazione, nonostante la tendenza regionale alla stabilità dei canoni nel trimestre, alcuni territori emergono per picchi positivi o negativi. Per quanto riguarda i segni più, le province di Agrigento e Caltanissetta, con il loro +9,4%, si comportano meglio di tutte le altre aree della Sicilia, mentre la zona che fa peggio è il comune di Ragusa (-10,9%). Il comune di Siracusa, con i suoi 8,9 euro/mq di media, è invece quello più caro di tutta la regione per chi desidera affittare, battendo di poco sia Catania che Palermo.
A livello di domanda di affitto, il trend positivo trimestrale è rispettato da quasi tutti i territori regionali, fatta eccezione per il comune di Messina(-20,5%)e per la provincia di Ragusa(-16,8%). Per l’offerta, al contrario, le contrazioni sono decisamente maggiori rispetto alle oscillazioni verso l’alto, anche se la provincia di Trapani rappresenta un’importante anomalia, segnando un +24,4%.




Raccolta RAEE in Sicilia in calo dell’8,6%: Siracusa si ferma a 5.831 tonnellate

Secondo il Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE – l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i cen-tri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia – nel 2023 la Sicilia ha raccolto 23.551 tonnellate di RAEE.
Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, emerge che il calo dei volumi regionali dipende dal calo a doppia cifra (-39,8%) di Tv e monitor (R3) che è però da considerarsi fisiologico al pari dell’andamento nazionale (-32,9%), di conseguenza la raccolta complessiva crolla a 4.949 tonnellate.
Crescono invece tutti gli altri raggruppamenti, in particolare sorgenti luminose (R5) regi-stra il +17,4% per un totale di 83 tonnellate, e grandi bianchi (R2)che con il +10,3% sale a 7.812 tonnellate. Più contenuti i trend di crescita di piccoli elettrodomestici ed elettro-nica di consumo (R4), e freddo e clima (R1): il primo migliora del 5% e raggiunge le 3.083 tonnellate, il secondo registra il +2,3% e si attesta a 7.625 tonnellate.
Da sottolineare che il miglioramento della raccolta di R4 non è sufficiente a colmare il diva-rio esistente con il resto del Paese che si traduce in una raccolta pro capite inferiore di quasi un kg (-50,9%) rispetto alla media nazionale (1,30 kg/ab).
Nello specifico, la riduzione dei volumi regionali si lega alla flessione di sei delle nove pro-vince siciliane. La contrazione più consistente la registra la provincia di Palermo la cui raccolta perde il 23,6% rispetto al 2022 e scende a 5.297 tonnellate. Segue quella di Mes-sina che perde il 14,7% per 3.894 tonnellate raccolte. Più contenuti i cali di Catania (-8,8%) la cui raccolta si ferma a 5.831 tonnellate complessive, di Siracusa (-5,2%) per 1.142 tonnellate, di Ragusa (-3,3%) con 1.299 tonnellate, e di Agrigento (-2,4%) la cui raccolta scende a 994 tonnellate.
Fanno eccezione le province di Caltanissetta, di Enna e di Trapani. La prima vede cre-scere i propri volumi di raccolta addirittura del 40,6% per un totale di 616 tonnellate, quella di Enna del +39,9% per 1.258 tonnellate complessive, mentre quella di Trapani incremen-ta la raccolta ‘solo’ del +8,6% per un totale di 3.221 tonnellate.
Per quanto riguarda la raccolta per tipologia di siti, l’analisi evidenzia che il 68% dei volumi complessivi vengono ritirati presso i centri di raccolta comunali (CdR) e il 32% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). In quest’ultimo caso si tratta di un’incidenza superiore alla media nazionale (21%). Questo andamento non riguarda tutte le province: se in quelle di Agrigento e di Siracusa i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR, nelle province di Catania, di Enna, di Messina e di Palermo i cit-tadini consegnano almeno il 40% dei propri RAEE ai retailer di elettronica di consumo.




Approvato il piano delle alienazioni e della valorizzazione degli immobili

Il consiglio comunale di Siracusa oggi ha approvato il piano delle alienazioni e della valorizzazione degli immobili, atto propedeutico all’approvazione del bilancio pluriennale, assieme al programma triennale dell’acquisto di beni e servizi e al piano triennale dei lavori pubblici, proposte anche queste all’ordine del giorno della seduta odierna.
​Il piano delle alienazioni e della valorizzazione degli immobili comunali è composto da 15 voci. Cinque sono gli stabili messi in vendita per un valore indicativo di mercato che ammonta a poco meno di 3,8 milioni. Il più importante lo stabile della Biblioteca comunale di via dei Santi Coronati stimato 2 milioni 250 mila euro. Gli altri, tutti non utilizzati, sono: un basso adiacente alla Biblioteca, lo stabile dell’ex Ente comunale di assistenza in via Privitera, quello dell’ex Scuola rurale di via Avola, un terreno agricolo a Terrauzza (in via Blanco) di 55.270 metri quadrati.
​Nella lista degli immobili comunali da valorizzare inserti nella proposta ci sono alcuni tra quelli maggiore pregio: Antico Mercato, Villa Reimann, ex liceo classico di via Gargallo, ex convento del Ritiro, ex chiesa dei Cavalieri di Malta, la biblioteca di via San Pietro, la Galleria Montevergini, Palazzo Montalto, Palazzo Impellizzeri e il palazzo di piazza Minerva.
​La proposta, poi parzialmente modificata dall’assise, è stata illustrata dall’assessore Salvatore Consiglio. L’elenco, ha spiegato, è stato stilato dopo il confronto con le commissioni consiliari competenti con l’obiettivo non di fare cassa ma di alienare gli immobili che non sono realmente funzionali alle attività comunali.
​Al dibattito hanno partecipato Andrea Firenze, Angelo Greco, Franco Zappalà, Cosimo Burti, Ferdinando Messina, Paolo Cavallaro, Paolo Romano, Luciano Aloschi, Sergio Imbrò, Ivan Scimonelli, Damiano De Simone, Giuseppe Casella.
​La proposta è stata cambiata da alcuni emendamenti. Il terreno di Terrauzza è stata tolto dal piano delle alienazioni per effetto di una modifica presentato da Paolo Cavallaro e Paolo Romano, secondo la quale la posizione dell’area è tale da poter essere destinata alla realizzazione di un parcheggio.
​Anche l’elenco dei beni da valorizzare è stato modificato dall’Aula. Con due emendamenti a firma Imbrò e Ortisi, integrati con un sub-emendamento di Messina, sono stati inseriti i campi da tennis della Cittadella dello sport e di villa Formosa (in viale Santa Panagia), i campi da calcio di via Pachino e di Cassibile, l’impianto sportivo di Belvedere, la palestra della scuola di via Algeri, oggi diventato “presidio di legalità”, l’ex convento di via Grottasanta e la scuola di via di Villa Ortisi. Approvando un emendamento di Scimonelli alla lista sono stati inseriti anche la piscina grande e quella piccola della Cittadella e l’impianto sportivo di via Lazio.
​Alla fine, il piano delle alienazioni e delle valorizzazione emendato è stato approvato dal consiglio comunale con 16 sì tre no e tre astensioni. Approvata a maggioranza anche l’immediata esecutività.
​I lavori sono stati interrotti alle 14,30 per riprendere alle 16.




A Ray Bondin il “Premio Custodi della Bellezza 2024”, ecco le motivazioni

Il 21 Aprile la IX edizione del prestigioso riconoscimento sarà consegnato a Ray Bondin dal sindaco Francesco Italia, dall’assessore alla Cultura Fabio Granata e Fulvia Toscano, direttore artistico di “Nostos”, l’evento culturale che si svolge ogni anno tra Siracusa e Giardini Naxos e nel quale è inserito il Premio. Dopo Peter Stein, Franco Cardini, Fiammetta Borsellino, Giordano Bruno Guerri, Sebastiano Tusa e tante altre personalità che si sono contraddistinte in un’azione di “Custodia della Bellezza”, il vincitore di quest’anno, Ray Bondin, è stato tra i protagonista del riconoscimento Unesco del Val di Noto ed è difensore coraggioso del patrimonio culturale della Palestina.
Il Premio anche quest’anno sarà un’opera di Andrea Chisesi, artista milanese ma siracusano d’adozione, raffigurante Alessandro il Grande, simbolo storico e mitico della scoperta e della custodia della “Bellezza del Mondo”.
Fabio Granata e Fulvia Toscano hanno cosi motivato la scelta di quest’anno:
“Instancabile difensore del Patrimonio Culturale Mondiale, Ray Bondin ha dato un contributo fondamentale alla iscrizione delle otto Città tardo Barocche del Val di Noto nella W.H.L. Unesco. Come membro del Comitato Icomos ha partecipato all’istruttoria sui riconoscimenti Unesco delle Isole Eolie, di Siracusa Pantalica e Palermo Arabo-Normanna. Ha espresso parere su 63 proposte di inserimento nella W.H.L. Unesco nel Mondo. Attento e sensibile all’intera area del Mediterraneo ha collaborato per 25 anni con il Ministero delle Antichità e del Turismo della Palestina. Ha dato un contributo fondamentale al riconoscimento di Betlemme e ai dossier Unesco per i siti di Battir, per il Palazzo di Hisham a Jericho, Cremisan. Ha diretto il team per la conservazione e la gestione del Monastero di San Hillarion a Gaza e si è battuto contro ogni tentativo da parte di Israele di oscurare la grande Identità storica, archeologica e monumentale della Palestina. Per il suo coraggio e la sua testarda, sapiente e lucida difesa della identità culturale e del Patrimonio Materiale e immateriale del Mediterraneo, il Comitato Scientifico di Articolo 9 conferisce a Ray Bondin il Premio Custodi della Bellezza 2024”.
La cerimonia di consegna si svolgerà a Palazzo Vermexio, Salone Borsellino, domenica 21 aprile alle 11, e sarà aperta alla cittadinanza e preceduta dall’Assemblea Generale di Articolo 9, promotrice di “Nostos”, Festival del Viaggio e dei Viaggiatori e del Premio.




“AUTdoor”, il progetto di Angsa per giovani adulti autistici

Il 9 aprile è partito il progetto “AUTdoor”, progetto di orticoltura che coinvolge 12 giovani adulti autistici inseriti in attività abilitative e pre-lavorative in un contesto di agricoltura sociale. L’istituto Einaudi ha concesso, a titolo gratuito e a tempo indeterminato, alla sezione provinciale di Siracusa dell’ANGSA “I Figli delle Fate”, un appezzamento di terreno per sensibilizzare il contesto scolastico e la città, sul tema della inclusione sociale e lavorativa delle persone adulte con autismo. L’obiettivo è quello di migliorare la loro qualità di vita e della famiglia, incrementando le occasioni relazionali in un ambiente protetto, aumentando le occasioni in cui possano sentirsi produttivi e autodeterminarsi. Il progetto è inserito in un PCTO con la classe 4/ES. Saranno costituiti tre gruppi di lavoro (ciascuno composto da 4 utenti, insieme ai tutor e agli studenti), il monitoraggio delle attività abilitative sarà svolto dall’ Equipe Autismo Adulti.
“Desideriamo ringraziare il dirigente scolastico dell’ Istituto Einaudi, la dottoressa Teresella Celesti, che con grande affetto ha accolto i nostri figli, avendo a cuore la loro qualità di vita, il professore Salvatore La Delfa, referente del PCTO con la classe 4/ES, la professoressa Maria Grazia Guagenti, referente PCTO dell’ Einaudi, il Dottore Lorenzo Filippone, ex Coordinatore Autismo Adulti DSM e responsabile scientifico del progetto, che continua a sostenerci, la dottoressa Maria Zisa, del gruppo di lavoro Autismo Adulti SMA1 ASP di Siracusa e coordinatrice del progetto, il Dottore Daniele Minniti, psicologo e psicoterapeuta, supervisore e coordinatore del progetto che ci accompagna nel nostro desiderio di poter dare ai nostri figli un avvenire dignitoso, Nicolò Catina, terapista occupazionale, nostra grande risorsa e il CDS (Centro Di Solidarietà) di Siracusa, che ha abbracciato la nostra realtà e ci aiuta a realizzare e sostenere i nostri progetti e un grazie agli studenti, con l’augurio che questo percorso possa essere opportunità di crescita umana e opportunità di vera accoglienza. Desideriamo aiutare i nostri figli a diventare grandi, offrendo loro occasioni per incrementare la loro indipendenza, per imparare a lavorare, per imparare a relazionarsi con gli altri. Possano anche loro dire: “Ho fatto una cosa che è mia, ho anch’io il mio posto. Sono al mondo per qualcosa. I nostri figli ci insegnano tanto, perché guardano la vita con la semplicità del cuore e sono opportunità di bene per chi li incontra. San Giovanni Paolo II ricordava che” la qualità di vita all’ interno di una comunità si misura, in buona parte, dall’ impegno nella assistenza ai più deboli e bisognosi e nel rispetto della loro dignità di uomini e donne”.




Fucili, munizioni e oggetti archeologici nascosti vicino al pollaio

Un 73enne è stato arrestato dai Carabinieri di Noto, con lo Squadrone eliportato Cacciatori di “Sicilia” e il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa, per essere gravemente indiziato di detenzione illegale di munizionamento, alterazione di arma da fuoco e ricettazione.
A seguito di perquisizione domiciliare, l’uomo è stato trovato in possesso di un fucile semiautomatico, modificato nel calciolo, che è stato rinvenuto all’interno di un tubo legato alla rete metallica e coperto da un telo, vicino al pollaio. L’arma, che è stata rinvenuta carica, è risultata rubata.
All’interno dell’abitazione i militari hanno rinvenuto 67 munizioni calibro 12, diversi oggetti in terracotta e monete in metallo di presunto interesse archeologico trovati nei cassetti della mobilia, 2 metaldetector e un’anfora che era esposta come complemento d’arredo.
Tutto il materiale è stato sequestrato per i successivi accertamenti e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




“Crisòtemi – Hikikimori ad Argo” commuove e diverte il pubblico del Teatro Massimo di Siracusa

Voce e corpo sono gli elementi principali dello spettacolo Crisòtemi – HIkikimori ad Argo, messo in scena al Teatro Massimo di Siracusa per la regia di Alessandra Fazzino, che è anche la protagonista, e dal testo drammaturgico di Francesco Randazzo.
Lo spettacolo, che fa parte della stagione teatrale #NuovoTeatro, ha riscontrato apprezzamento da parte del pubblico che più di una volta durante lo spettacolo si è lasciato andare a lunghi applausi.
Personaggio chiave è Crisòtemi, una delle figlie di di Agamennone e Clitennestra, sorella di Elettra, di Ifigenia e di Oreste. É l’esclusa, la dimenticata e nella messa in scena è una giovane contemporanea che si rinchiude nella propria stanza senza voler vedere nessuno, proprio come i Kihihimori che dal rifiuto della società in cui vivono, disertano e trovano porto sicuro nell’isolamento della propria stanza. Un lungo monologo interiore, sviluppato in flusso di coscienza, in cui teatro fisico e di narrazione si ritrovano e dove l’interprete si fa portavoce dei diversi personaggi che fanno parte della propria famiglia. Alla fine gli invisibili, gli outsider sono coloro che porteranno una nuova umanità. Un inno alla speranza con la consapevolezza che ognuno di noi porta con sé le storie della propria vita e dei propri avi.
Teatro e scena essenziali in cui la parola, forte e potente, lascia allo spettatore numerosi interrogativi.
Il prossimo appuntamento per la stagione #TeatroNuovo, dedicata alla drammaturgia contemporanea è “I mezza lira – Panni sporchi fritti in casa” di Agnese Fallongo, con la regia di Raffaele Latagliata il 16 (ore 21) e il 17 (ore 17,30) aprile.
“I mezza lira – Panni sporchi fritti in casa” di Agnese Fallongo, con la regia di Raffaele Latagliata, è il prossimo appuntamento per la stagione #TeatroNuovo, dedicata alla drammaturgia contemporanea. Lo spettacolo andrà in scena il 16 (alle ore 21) e il 17 aprile (alle ore 17,30).




La preghiera della comunità musulmana e lo strisciante odio social. Siracusa è città razzista?

Siracusa sta diventando una città razzista? L’interrogativo nasce alla lettura delle decine e decine di commenti social alla notizia – pubblicata con video da SiracusaOggi.it – della mattinata di preghiera della comunità musulmana, sulla terrazza del Talete. Se nella vita reale e quotidiana la città si mostra largamente inclusiva, nei commenti via social vince la rabbia e una certa qual forma di strisciante odio quasi a sfondo razziale.
Salvatore vede in atto “la colonizzazione musulmana” di Siracusa. Katia, forse con un velo di ironia che però sfugge, scrive che “si sono impadroniti della nostra città se fanno ancora sbarchi va a finire che ce ne dobbiamo andare noi”. E le fa eco Silvana, secondo cui presto “l’ Italia si chiamerà Africa”. Anzi, per Francesca è già il momento di scrivere “Benvenuti in Africa”. Per Corrada “sono in un terrazzo pubblico quindi anche mio e la cosa non mi piace per niente. Il giorno in cui le vostre figlie e nipoti saranno obbligate a portare il velo, se non peggio, forse capirete”. E Giuseppe insiste con il mantra proposto e ripetuto in decine di altri commenti: “Per questi tutto è permesso, andate a casa vostra”. E Salvo accusa: “facciamo schifo noi ad accettare tutto questo…secondo me..nei loro paesi i cristiani sono solo peccatori e ammazzati come animali, qui accettiamo stà schifezza…mia opinione”. Per Vincenzo “hanno scambiato l’Italia per un paese Musulmano. Solo uomini le donne sono oggetti”. E Francesco: “Ormai siamo sottomessi a loro!!Fatelo nei loro paesi…”.
Un disarmante campionario di frasi fatte mescolate a paure su cui ha spesso soffiato anche la politica. Non mancano quanti – anche loro tanti – provano a portare con i loro commenti equilibrio, moderazione e rispetto. Ma le loro parole finiscono per essere silenziate dalle accuse e dagli insulti.
Rispondendo alla domanda con cui si è aperto questo articolo, no Siracusa non è una città razzista. Non ancora almeno. Ma preoccupa questo odio strisciante che trova campo aperto nel mondo di nessuno che sono ormai i social. Serve sempre un ultimo più ultimo di altri verso cui canalizzare rabbia e paura. E il “nemico” è ormai servito da anni. Anche se integrato ed in regola e “colpevole” di una preghiera (autorizzata) in un luogo pubblico.




Incendi, ecco perchè la Regione ha sorprendentemente escluso Siracusa dai ristori

Fa rumore l’esclusione di Siracusa dalla lista delle province per le quali la Regione ha stanziato somme per ristorare i cittadini dei danni subiti a causa degli incendi dell’estate del 2023. Nonostante le eccezionali ondate di calore che hanno avvolto il territorio siracusano e la catena di rovinosi incendi che, soprattutto a luglio, hanno causato notevoli danni da Epipoli a Targia, senza trascurare la zona sud del capoluogo e vaste aree in provincia, la Regione non ha ritenuto di dover prevedere ristori per i cittadini siracusani.
Nei mesi scorsi, il Comune di Siracusa aveva però raccolto le istanze di risarcimento presentate da quanti hanno subito danni alla propria abitazione o attività. Ed a gennaio ha inviato a Palermo tutto l’incartamento. A fine febbraio, le prime avvisaglie di qualcosa di imprevisto. Il Consiglio dei Ministri deliberò, su proposta del ministro per la Protezione Civile Nello Musuneci, lo stato di emergenza per 12 mesi ma solo nei territori delle province di Catania, Messina, Palermo e Trapani “a seguito dei gravi incendi e dell’eccezionale ondata di calore che si è verificata a partire dal 23 luglio dello scorso anno”. Una delibera accompagnata dallo stanziamento da parte del Dipartimento della Protezione Civile di Roma di 6,1 milioni di euro. Escluse quindi Siracusa e la sua provincia.
Il settore comunale di Protezione Civile, ad inizio marzo, inviò una richiesta di chiarimenti alla Regione “sullo stato delle istanze siracusane di indennizzo e ristoro, a vario titolo formulate”. E con, in subordine, la richiesta di accedere a risorse regionali per i rimborsi. A nessuna delle due domande la Regione ha però dato riscontro positivo. Secondo gli uffici palermitani – spiegano fonti del Comune di Siracusa – siccome non c’è stata alcuna ordinanza di chiusura di strade o di blocco della circolazione, non vi sarebbe stato realmente alcun grosso pericolo per la popolazione e di conseguenza Siracusa non dovrebbe rientrare tra le province beneficiarie. Un abbaglio a cui la Regione avrebbe potuto facilmente porre rimedio semplicemente visionando i servizi e le immagini pubblicate dai media, anche nazionali, sull’emergenza incendi vissuta da Siracusa nell’estate scorsa.