Siracusa. “Torniamo al confronto sereno”, la Uil accoglie l’invito di Confindustria

Valutazione positiva da parte dei segretari generali di Uiltec, FenealUil e Uilm, Andrea Bottaro, Saveria Corallo e Santo Genovese sulla proposta del presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona di riprendere un confronto proficuo con le organizzazioni sindacali. Nonostante questo, gli esponenti del sindacato ricordano che “la stessa Confindustria indicò con una lettera, la scelta di chiamarsi fuori dal confronto sul tavolo degli appalti dopo il passo indietro del Prefetto, così com’è necessario ricordare-aggiungono Bottaro, Corallo e Genovese, le pressioni sul Governo attraverso l’ambasciatore russo, in piena trattativa sugli appalti, che non agevola certamente il confronto con il sindacato”. Condivisione sulla necessità di abbassare i toni sulla vicenda legata all’ordinanza prefettizia che vieta gli assembramenti in caso di sciopero nell’area industriale e di tornare a un confronto. Il sindacato attende di misurare “le reali intenzioni di Confindustria in merito alla volontà di chiudere l’accordo sugli appalti e mettere fine ad una polemica che non migliora la condizione drammatica dei lavoratori dell’area industriale siracusana”.
Sulla “questione industriale” era già intervenuto pochi giorni fa anche il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, sottolineando che “questa situazione presenta gravi criticità. In particolare per i ritardi degli stipendi o le mancate garanzie per i lavoratori nei cambi appalto integrati come quelli della Lukoil”. L’auspico dei “chimici, edili e meccanici” della UIL è quello di riprendere un confronto  con Cgil e Cisl, ” per ritrovare un percorso unitario che porti alla risoluzione delle problematiche dei lavoratori dell’indotto, l’unica strada è quella di tornare al tavolo sugli appalti e verificare se Confindustria Siracusa ha realmente la volontà di affrontare e risolvere i problemi”.




Siracusa. Scuole Sicure, intesa prefettura-Comune per contrastare lo spaccio e tutelare il territorio

Una serie di servizi, soprattutto nelle aree antistanti agli istituti scolastici, per prevenire e contrastare lo spaccio di droga, accertare violazioni amministrative e penali, ampliare il dialogo con i cittadini e gli studenti e sensibilizzare al rispetto sociale e alla tutela del territorio. E’ quanto prevede il progetto “Scuole Sicure”. Il sindaco Francesco Italia e il Vicario alla Prefettura Filippo Romano hanno siglato il relativo  protocollo d’intesa . Il progetto, che vedrà la piena attuazione con l’inizio nel nuovo anno scolastico. Erano presenti il comandante della PM Miccoli, ed il capo di gabinetto del Prefetto Spampinato
“Scuole sicure”, curato dall’ispettore della Municipale Antonella Guarino, rientra tra le iniziative promosse dal Ministero degli Interni finalizzate alla realizzazione di progetti di potenziamento dei piani di sicurezza urbana da parte dei Comuni.
Il protocollo prevede l’organizzazione di campagne educative presso le scuole secondarie di primo e secondo grado, per informare i giovani su specifiche tematiche quali il bullismo, o per conoscere i pericoli derivanti dall’uso degli stupefacenti, per renderli consapevoli dei loro diritti e doveri, per avvicinarli alle Forze dell’Ordine.
L’importo del finanziamento per il Siracusa, primo degli otto Comuni siciliani destinatari del fondo, è di 49mila euro: il 50% per spese correnti (assunzione di 2 agenti a tempo determinato, formazione del personale, lavoro straordinario per campagne informative e controllo del territorio); il rimanente 50% da destinare a spese d’investimento come l’acquisto di mezzi ed attrezzature per il personale della Polizia Municipale.




Augusta. Nave Gregoretti, la Procura apre un’inchiesta: si profila un nuovo caso Diciotti?

La procura di Siracusa ha aperto un fascicolo sulla vicenda della nave Gregoretti della Guardia costiera ormeggiata al pontile Nato di Augusta. Da due giorni l’imbarcazione è in banchina con a bordo 115 migranti, soccorsi la scorsa settimana nel Mediterraneo in seguito a due diversi naufragi.
Nelle ore scorse, 16 minori sono stati fatti sbarcare. Sotto la lente della Procura ci sarebbe anche la loro posizione. Il comandante della nave Gregoretti è stato ascoltato dagli inquirenti.
Si rischia un nuovo caso come quello della nave Diciotti, finito con la richiesta di autorizzazione a procedere da parte del tribunale dei ministri per Salvini, poi respinta dal Senato.




Siracusa. Chiudono gli asili nido e la riapertura autunnale fa già discutere

Jessica è la mamma di un bambina che frequenta un asilo nido comunale. Alla vigilia della chiusura delle strutture, non nasconde le sue preoccupazioni circa la possibilità che il servizio possa ripartire in autunno. “Mi hanno detto all’assessorato politiche educative – racconta – che sarà difficile che le strutture riapriranno in autunno. Noi madri abbiamo riconfermato il nido che i nostri bimbi hanno frequentato fino a ieri. Dovremmo provvedere di tasca nostra inserendo i bambini in uno privato. Vorremmo che la nostra città garantisse la partenza regolare del servizio”. Un servizio che, ad onor del vero, dipende dalle politiche educative e non dal settore delle politiche sociali.
In ogni, proprio il titolare della rubrica, Pierpaolo Coppa, spiega che “la gara per la gestione potrà essere pubblicata solo dopo l’approvazione del bilancio. La giunta ha adottato lo schema dello strumento finanziario alla fine del mese di aprile ed all’inizio di luglio i revisori dei conti hanno espresso il richiesto parere”.
Le mamme come Jessica, però, lamentano il ritardo con cui è partito il servizio a causa dei problemi legati al bando di gara. “Un ritardo da paura, il nido ha aperto nel mese di febbraio quando molti dei nostri bimbi frequentavano una struttura privata con un aggravio di spese per noi famiglie non indifferente. Scenderemo in piazza nel mese di settembre, siamo stanche di subire ritardi legati alla politica, e soprattutto di pagare somme elevate per offrire ai nostri figli posti adeguati alla loro formazione, criteri di qualità già presenti negli asili nido del Comune”.
Gli asili nido comunali sono 7, sparsi in tutti quartieri della città. Il personale che vi lavora è composto da 68 educatrici e 38 ausiliari. L’agguerrito gruppo di mamme lamenta poi un investimento per bambino inferiore a Siracusa rispetto alle altre città di dimensioni pari. “Secondo un calcolo, per un bambino il Comune spende 600 euro mensili a fronte di una media nazionale di 850 euro in altre città di dimensioni pari alla nostra”, dicono. In realtà, a parità di sistema di gestione (appalto ai privati), la somma spesa dalle altre città scende a 490 euro (dati Istat). Il costo di 850 euro/mese è riferito alla gestione diretta, sempre dai dati Istat.
“Per quanto riguarda le rette – aggiunge l’assessore Coppa – ricordo a tutti che la Corte dei Conti ha imposto le misure correttive al Consiglio Comunale come l’obbligo di determinare rette che assicurino una copertura del 36% dei servizi a domanda individuale e tra questi gli ausili nido. Il Consiglio Comunale ha giustamente adottato le correzioni e la giunta ha determinato le rette tenendo conto degli obblighi imposti. In assenza di contributi finanziari di altri enti, le risorse a disposizione sono quelle del bilancio comunale”. Secondo l’ultimo studio di Cittadinanza Attiva, la Sicilia rimane comunque la regione italiana con la retta media mensile più bassa (197 euro) a fronte di una media nazionale di 301 euro (elaborazione su dati relativi all’anno scolastico 2017/2018).




Siracusa. Ultimo saluto a Paolo Munafò, domani i funerali al Sacro Cuore

Saranno celebrati domani i funerali di Paolo Munafò, alle 10.30 nella chiesa del Sacro Cuore a Siracusa. Attorno alla famiglia dello sfortunato ragazzo si stringono le istituzioni, a partire dall’Arma dei Carabinieri: il papà è un maresciallo in servizio alla stazione di Belvedere. Messaggi di cordoglio sono giunti nelle ore scorse dal Comune di Ferla, cittadina di cui è originaria la mamma, e dal sindaco di Siracusa.
Il 19enne è venuto a mancare nella notte tra domenica e lunedì dopo due giorni in coma al Garibaldi di Catania. Era stato trasferito d’urgenza nella struttura sanitaria etnea dopo essere arrivato in codice rosso all’Umberto I. I sanitari si erano subito riservati la prognosi sulla vita a causa della gravità delle lesioni.
L’incidente è avvenuto venerdì 26, nel primo pomeriggio. Paolo era a bordo del suo scooter, diretto verso via Catania. All’incrocio con via Ticino il violentissimo impatto con un’auto.




Turismo, i dati di Confartigianato Sicilia: a Siracusa presenze in calo, -8,3%

Dopo gli anni del boom turistico, Siracusa sembra dover pagare dazio al grande successo ottenuto. E arrivano i primi indicatori con il segno meno. Dopo i dati dell’osservatorio turistico regionale che segnalavano un calo nelle presenze, anche l’osservatorio Mpi di Confartigianato Sicilia (su elaborazione dati Istat) rileva un calo: -8,3%. L’anno di riferimento è il 2018 e la percentuale di riferimento è relativa alla variazione nel periodo 2014-2018. Mentre il resto dell’Isola cresce (Ragusa +37,2%), Siracusa pare arretrare. Non è l’unica, invero: Agrigento perde il 22,8%, Messina il 6,3%, Caltanissetta il 4,2%. Segno “più” per tutte le altre provincie.
I turisti che visitano Siracusano scelgono per trascorrervi una o più notti sempre meno campeggi e villaggi turistici (-42,1%), decremento anche per gli alberghi (-11,9%), crescono le presenze in b&b (+21,3%), agriturismi (+18,5%) e case vacanze (+11,6%).
Nel 2018 in Sicilia si sono contate 15.135.259 presenze turistiche, in crescita rispetto al 2017 del 2,9%. Aumentano gli stranieri (+6,3%) che rappresentano il 50,9% di coloro che nel 2018 hanno trascorso una o più notti in uno degli esercizi ricettivi dell’Isola. Provengono principalmente da Francia, Germania e Regno Unito. Aumentano canadesi, olandesi e cinesi.
A livello provinciale si registrano oltre 3 milioni presenze turistiche a Messina e a Palermo. Aumenti più accentuati di vacanzieri si osservano a Ragusa (+13,2%) che per dinamica si posiziona 5ª nella classifica nazionale e a Palermo (+10,2%) che si posiziona 7ª nella classifica. I Comuni con un maggior numero di presenze turistiche sono Palermo, Taormina e Catania.
Per far fronte all’aumento di turisti, negli ultimi 5 anni, sono aumentati sul territorio (+20,6 %) il numero di esercizi ricettivi raggiungendo le 7.155 unità. In particolare dal 2014 al 2018 si osserva una crescita accentuata di presenze di turisti in bed and breakfast (+38,2%), alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+31,7%) e agriturismi (+12,9%).
La Sicilia è la prima regione italiana per la più alta incidenza di imprese che si occupano di turismo sul totale di quelle artigiane (22,4%), valore superiore di 6,4 punti rispetto alla quota nazionale del 16%. Inoltre l’Isola è tra le regioni italiane che registrano il calo più contenuto di queste imprese potenzialmente interessate da domanda turistica (-0,8%)




Incidente alle porte di Avola, “centrata” auto con tre turisti a bordo: contusioni e paura

E’ di tre contusi il bilancio dell’ennesimo incidente stradale avvenuto a metà pomeriggio nei pressi dell’uscita autostrada per Avola. Si tratta di turisti che con l’auto presa a noleggio stavano muovendosi in direzione Fontane Bianche. Per cause non ancora definite, la loro vettura – una Renault bianca – è stata colpita sulla fiancata da una Clio blu che stava muovendosi nel senso opposto. Alla Municipale di Avola, giunta sul posto, il compito di fare luce sulla dinamica attraverso rilievi e testimonianze.
Ad avere la peggio – contusioni e tanta paura – i tre turisti: padre, madre ed una bimba. La loro auto, dopo l’impatto, avrebbe anche paurosamente sbandato. Secondo alcuni testimoni, le conseguenze potevano essere ben peggiori: si sarebbe rischiato – forse per un guasto tecnico – un pericolosissimno frontale.




Nuovo ospedale, i cinquestelle pungono il centrodestra: “giravolta spacciata per successo”

“Nessuno come Forza Italia riesce a trasformare una giravolta in un successo. Nella loro narrazione, l’incontro con l’assessore regionale alla salute è diventato una vittoria. Eppure non hanno fatto altro che tornare clamorosamente sui loro passi, accettando e condividendo quello che l’assessore regionale alla salute ha sempre detto sul nuovo ospedale di Siracusa e la qualifica di Dea di II livello”. Ad affermarlo sono i parlamentari Paolo Ficara e Filippo Scerra (Movimento 5 Stelle), commentando gli ultimi sviluppi relativi alla necessaria infrastruttura sanitaria.
“Ci hanno messo qualche mese di ritardo quelli del centrodestra siracusano, rispetto alla mozione a mia firma presentata lo scorso febbraio in Regione, sulla promozione dell’ospedale di Siracusa”, ricorda il deputato Stefano Zito. “In quella occasione, quando ci battevamo per il Dea di II livello, non abbiamo curiosamente ottenuto il sostegno di Forza Italia, nè a Palermo e nė tanto meno a Siracusa. Scopriamo ora che erano d’accordo con noi ma forse non se ne erano accorti. Al punto che hanno difeso con i denti l’area della Pizzuta per la costruzione dell’ospedale salvo scoprire ora, grazie al loro ‘successo’, che è il caso di far cadere ogni pregiudiziale perchè alla Pizzuta il Dea di II livello non si può costruire. Mi viene da dire ‘ma và…’. La millantata vittoria di Forza Italia ha solo allontanato di diversi mesi il traguardo dell’avvio lavori”.
Ficara, Zito e Scerra segnalano poi come “i temi dell’aumento dei posti letto e dell’ampliamento dell’offerta sanitaria nel siracusano siano apprezzabili, ma al momento troppo generici e non supportati da delibere o altri atti con valore di legge. Non vorremmo – proseguono i parlamentari pentastellati – che fosse questo solo il tentativo di trovare un nuovo terreno di scontro, con lo scopo di allungare gli anni ‘politici’ dedicati a chiacchiere e litigi che hanno portato al deserto attuale. Nel trentennio a guida centrodestra e centrosinistra, mentre a Siracusa si discuteva, a Catania costruivano ospedali. Qualcuno deve essersi distratto. O forse pensava di avere riportato successi anche allora”.




Siracusa. Prevenire la pedofilia, numero verde per chi “teme” di poter abusare di minori

E’ una iniziativa unica in Italia, presentata dall’associazione “Padre Massimiliano Maria Kolbe” onlus che ha lanciato oggi una campagna per poter intercettare coloro che “temono” di potere abusare di minori. L’associazione interviene, attraverso un numero verde, con un percorso di primo sostegno psicologico ed un percorso curativo che possa eliminare la tendenza alla pedofilia e all’abuso. L’obiettivo è tutelare i minori.
Realizzato uno spot che sarà veicolato tramite i canali social e le emittenti televisive che vorranno trasmetterlo. La campagna prevede anche la diffusione di materiale cartaceo. E’ attivo da oggi il numero verde gratuito 800 111 686 al quale risponderà un team di specialisti psicologi 24 ore su 24, garantendo l’anonimato. L’invito è non lasciare che i pensieri si trasformino in azione.

Lo spot video è stato realizzato da Fabio Fortuna, che si è occupato delle riprese e del montaggio; Sandro Faro, autore delle musiche; l’attrice Doriana La Fauci, e infine Sebastiano Aglianò che ha coordinato gli studenti dell’Accademia del Dramma Antico che hanno gratuitamente prestato la loro voce.




Appalti, ribassi e clausola sociale: Isab spazza le polemiche e fa chiarezza

Negli ultimi mesi è stata l’accusa più frequente mossa alle aziende della industriale: negli appalti, fare ricorso alla pratica del massimo ribasso. Dopo settimane in silenzio, Isab rompe gli indugi e chiarisce la sua posizione. “La pratica del massimo ribasso è una pratica sconosciuta in Isab. Le nostre gare sono tutte pubblicate sul portale web e chiunque può partecipare senza alcun obbligo o vincolo di prezzo o di quotazione”, recita una nota ufficiale della società.
“Nessuna costrizione o compressione è esercitata sul numero di persone da utilizzare, sulle risorse da impiegare, sull’organizzazione o sulle condizioni economiche offerte in fase di gara dall’appaltatore”, continua Isab che chiarisce anche il passaggio relativo alla clausola sociale che “in tanti Contratti Collettivi Nazionali come quello Metalmeccanico non esiste”. Quanto alla vertenza Pontisol, “il contratto collettivo nazionale dei lavoratori era appunto quello Metalmeccanico. La clausola sociale è un vincolo contrattuale tipico, in genere, dei contratti di servizi ed anche in questi casi applicabile con alcune limitazioni ed alcune restrizioni. In merito a Pontisol, questa era un subappaltatore di un appaltatore di Isab, ecco perché in questo caso non vi è stata alcuna ditta subentrante che avesse potuto eventualmente assorbire il personale. La situazione si è ulteriormente aggravata quando la Pontisol ha deciso di cessare le attività. Di entrambe le circostanze il sindacato è a conoscenza”.
Intanto, i numeri del personale dell’indotto Isab nel periodo 2014-2018 fa segnare un sostanziale equilibrio fra chi entra e chi esce.