Arsenico a Priolo, la scelta dell’Asp: esami di laboratorio per chi maggiormente esposto

Per fare piena luce sul “caso” arsenico in atmosfera, il servizio di epidemiologia dell’Asp di Siracusa e il Comune di Priolo hanno deciso di dare subito il via ad una campagna di screening sulla popolazione. Da domani si comincia con i dipendenti del polivalente: saranno sottoposti ad esami di laboratorio. Subito dopo si procederà con controlli a campione dei bambini che hanno frequentato il vicino asilo. L’area del polivalente è quella in cui la centralina Arpa ha rilevato i tre picchi ampiamente oltre norma, a marzo, settembre e dicembre del 2018.
Si tratta di misure di massimo scrupolo, al fine di ottenere quanti più elementi clinici che possano far luce su quanto accaduto e sulla reale portata di quel fenomeno che da giorni fa discutere Priolo e non solo.
Superamenti come quelli registrati nella cittadina siracusana, a detta degli esperti dell’Asp, avrebbero dovuto avere ricadute pressochè immediate sulla popolazione. Non risultano, invece, accessi a strutture sanitarie della provincia per sintomi che possano essere ricollegati all’arsenico. E questo è uno dei dati consegnati durante il briefing di questa mattina a Priolo. In ogni caso, si è deciso di avviare la campagna di esami tra chi potenzialmente sarebbe stato più esposto.
Sempre in un quadro di massima scrupolosità, si è deciso con Arpa di verificare l’effettivo funzionamento della centralina di monitoraggio. Si tratta di apparecchiature sensibili che necessitano di una manutenzione costante per garantire la giusta taratura di tutti gli strumenti utilizzati. Una richiesta in tal senso è già partita dal Comune di Priolo.
Sembra sempre più certo, intanto, che lo sforamento dei livelli di arsenico non sarebbe attribuibile alla sola pirite presente a Magnisi. Altro potrebbe aver contribuito come lavori di trasformazione agricola ma anche la combustione di legna. Queste alcune delle ipotesi emerse nel corso dell’incontro.

foto dal web




Arsenico nell’aria, quanto è pericoloso? L’epidemiologa a Priolo, vertice in Comune

Tre picchi di arsenico in atmosfera ampiamente oltre la soglia. Sono stati registrati nell’arco del 2018 a Priolo. Ma solo dopo la pubblicazione del rapporto qualità dell’aria da parte di Arpa i dati sono diventati di dominio pubblico. Un ritardo che trova a fatica giustificazione nelle note difficoltà di personale della stessa Agenzia Regionale e nelle normative vigenti.
Da quando si discute del caso, la popolazione si domanda se e quali rischi si corrano ancora oggi e cosa si sta respirando a Priolo. Per una dettagliata relazione sul primo punto, questa mattina il sindaco Pippo Gianni incontra i responsabili di epidemiologia dell’Asp di Siracusa che dovranno anche indicare eventuali precauzioni da adottare. Per quel che riguarda il secondo aspetto, il Comne di Priolo ha incaricato una ditta specializzata di avviare un monitoraggio continuo per sapere cosa c’è nell’aria e, potenzialmente, stabilire anche da quale direzione arrivi. Centraline montate “a cintura”, piazzate quindi a nord, sud, est e ovest di Priolo. Sono state attivate questa mattina e forniranno dati in tempo reale e continui, assicura il sindaco Pippo Gianni.
La prossima settimana, intanto, verranno messi in sicurezza i cumuli di pirite ancora presenti nell’area di Magnisi. Le ultime analisi hanno rilevato presenza di arsenico in una percentuale che, seppur dispersa in atmosfera, da sola non pare possa essere responsabile dei picchi fuori norma registrati.
“Trent’anni fa avevo predisposto un piano di risanamento ambientale, tornato a giugno scorso alla guida del Comune di Priolo scopro che è rimasto lettera morta. Qui nessuno vuole fare chiacchiere, ma fatti. Stiamo affrontando il problema, per risolverlo. E individuare le eventuali responsabilità”.
Intanto, il rapporto Arpa sulla qualità dell’aria rileva anche uno sforamento nei livelli di arsenico registrato a Siracusa nel 2018. Da un punto di vista numero, si tratta di un valore appena sopra la soglia. Ma non avendo operato in continuo la centralina di rilevamento (zona Scala Greca), viene a mancare un elemento importante (il tempo) per rendere oggettivo il dato. Resta però il campanello d’allarme che rilancia anche per il capoluogo il tema del funzionamento in tempo reale delle centraline di monitoraggio dell’aria.




Sanità. L’invito di Gianni a Vinciullo: “ecco come ottenere oggi il Dea di II livello”

Si terrà nel pomeriggio a Palermo l’incontro tra l’assessore regionale alla salute, Razza, e gli esponenti del centrodestra siracusano che, nei giorni scorsi, hanno portato sin sotto l’assessorato la loro protesta per una migliore offerta sanitaria a Siracusa. Nuovo ospedale e qualifica di Dea di II livello i temi sul tavolo ma non sono gli unici. In ballo, ad esempio, c’è l’ospedale di Lentini per il quale viene chiesta la qualifica di Dea di I livello e rimane ancora aperto il caso del Pronto Soccorso di Noto, da riaprire prima possibile.
Al tavolo siederanno Stefania Prestigiacomo, Enzo Vinciullo, Bruno Alicata. Ci sarà anche il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.
Prova a ricucire le distante tra le parti in causa l’ex parlamentare Pippo Gianni, che per il nuovo ospedale di Siracusa propone una soluzione in grado di far uscire dall’impasse legata alla qualifica di Dea di II Livello. “Si utilizzino i 20 milioni di euro in più, stanziati per la costruzione della struttura sanitaria, per dotare oggi l’Umberto I di tutti i reparti chiusi o mancanti, così da ottenere subito la qualifica di Dea di II livello. Senza dover attendere l’avvenuta costruzione del nuovo ospedale”. I reparti da andare ad aprire all’Umberto I sarebbero chirurgia pediatrica, rianimazione pediatrica, chirurgia toracica, broncoscopia interventistica e radiologia interventistica. O almeno alcuni di questi. Sin qui la proposta che il sindaco di Priolo ha “consegnato” anche a chi presenzierà all’incontro.
Ma questa idea non convince, ad esempio, Enzo Vinciullo. Già nelle settimane scorse, a proposito di nuovi reparti per Siracusa, aveva richiamato il decreto di adeguamento della rete ospedaliera pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione l’8 febbraio. A proposito di chirurgia toracica si legge: “con D.A. 629/2017 erano state programmate due strutture complesse in esubero rispetto agli standards da D.M. 70/2015. Il presente provvedimento ha previsto la rifunzionalizzazione di una di queste strutture. L’eventuale ulteriore rifunzionalizzazione sarà valutata nell’ambito dell’attività di monitoraggio previsto per i volumi e gli esiti”. Quindi è stato disposto il “taglio” di una delle due strutture complesse. Sarebbe difficile allora immaginare una nuova apertura a Siracusa.
Quanto a chirurgia pediatrica si legge: “al fine di garantire una copertura assistenziale omogenea su tutto il territorio regionale sono state individuate 4 strutture complesse rispetto alle 3 disponibili, per la quale si chiede il mantenimento in deroga. Tale progettualità è motivata dalla necessità contenere la mobilità extra-regione di pazienti pediatrici, con contestuale riduzione degli oneri a carico della Regione, nonché di garantire l’assistenza in emergenza-urgenza nel rispetto dei tempi previsti dalla reti tempo-dipendenti”. In un comunicato dello scorso febbraio, proprio Vinciullo chiudeva sarcastico: “non si può promettere ciò che la legge vieta, così come puerile appare la proposta di far diventare l’ospedale di Siracusa di II livello non appena vi saranno le condizioni”.




Siracusa. Resort alla Pillirina, dopo il no del Tar: “chiediamo fiducia e sintesi”

A distanza di una settimana dal pronunciamento del Tar sul progetto di Elemata Maddalena per la realizzazione di un resort alla Pillirina, nessuna reazione della società. “A quanti avrebbero potuto aspettarsi un commento, rispondiamo con la semplicità di sempre: no, non commentiamo le sentenze, le rispettiamo anche quando a noi incomprensibili”. Così si legge in una nota diramata nel pomeriggio dalla società che rivolge però un messaggio alla comunità siracusana, agli amministratori, ai decisori politici e “a quanti hanno inteso correttamente le nostre buone intenzioni: chiediamo vicinanza e fiducia. Confidiamo che le energie profuse in questi lunghi undici anni, insieme con la qualità e il livello dell’hospitality proposta, per gli innegabili benefici per il territorio in termini di ricadute, considerata l’offerta occupazionale durevole oltre che l’assoluto rispetto e valorizzazione dei luoghi, possano incontrare equilibrio e la sintesi necessaria e risolutiva”.




Siracusa. Pagare o non pagare il rinnovo dei loculi? L’esperto: “chiedete accesso agli atti”

No alla “tassa sui morti”, così è stato ribattezzato da molti il rinnovo della concessione dei loculi cimiteriali a Siracusa. Si annuncia partecipata la manifestazione di protesta organizzata per domani pomeriggio alle 18.30, al piazzale del Pantheon di Siracusa. Opposizione compatta e in prima linea con la “chiamata” alla piazza ribadita nelle ultime ore dal capogruppo di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale: “è l’occasione per capire se i cittadini di Siracusa pensano che siamo nel giusto a portare avanti questa battaglia e che rappresentiamo in questa occasione la loro volontà o se ritengono invece che non meriti la loro attenzione ed il loro impegno, e quindi neanche quella dei loro rappresentanti nelle istituzioni”. La partecipazione, in realtà, si annuncia numerosa e sui social iniziano a circolare le prime foto di cartelloni e striscioni.
Forte è la frizione tra giunta e consiglio comunale su questo tema. In mezzo, spiazzati, i cittadini confusi se pagare o non pagare. La scadenza si avvicina, è stata fissata per il 24 agosto. Cosa può fare un cittadino se ritiene di avere pagato in passato per una concessione di 99 anni o se crede che la sua concessione non sia in scadenza per effetto retroattivo del regolamento cimiteriale del 1996? Potrebbe essere utile alla soluzione della vicenda una richiesta di accesso agli atti e dichiarazione pro-veritate. “La dichiarazione pro-veritate può far stato a fronte dell’asserita perdita di efficacia del regolamento di polizia mortuaria previgente a quello adottato con deliberazione nel 1996 del Consiglio comunale e di tutti i contratti stipulati prima del nuovo regolamento”, spiega un esperto contatto dalla redazione di SiracusaOggi.it. Negli anni passato ha seguito anche queste vicende, con un ruolo attivo negli uffici. Per ragioni di privacy ha chiesto di rimanere anonimo.
“Si tratta di contratti pluriennali che avevano durata di 99 anni ed erano stipulati in forma pubblico-amministrativa a rogito del Segretario Generale. Come tutti i contratti pluriennali – ci spiega – erano sottoposti ad imposta di registro ed annotati nel repertorio del Segretario Generale, vidimato trimestralmente dall’Ufficio del Registro di Siracusa. Il rinnovo della concessione a titolo oneroso può quindi avvenire solo dopo il termine di scadenza dell’atto originario, che è obbligo dell’Ufficio porre a disposizione degli aventi titolo. Solo i contratti stipulati dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento del 1996 – aggiunge – sono soggetti al rinnovo dopo 25 anni. Non si tratta di questione politica di maggioranza o di minoranza. E’ una questione di etica”.
Ogni cittadino, secondo questa tesi, potrebbe allora presentare una richiesta di accesso agli atti, se ritiene che i loculi di cui è concessionario non siano dovuti al pagamento del rinnovo oggi richiesto.




Il bel gesto di Confartigianato Siracusa: donato pulmino all’associazione Agape di Pachino

Confartigianato Siracusa ha donato un pulmino 9 posti, attrezzato per il trasporto di diversamente abili, all’associazione Agape “Dopo di noi” di Pachino. Il mezzo, ottenuto grazie ai fondi del 5 per mille di Ancos (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive di Confartigianato) è stato messo a disposizione degli ospiti del centro diurno della associazione pachinese che si occupa di sostenere i soggetti svantaggiati, in particolare coloro che rimangono senza famiglia.
È stato il vescovo di Noto, Antonio Staglianò, a benedire il pulmino tra i sorrisi degli ospiti del centro diurno e le lacrime di commozione dei loro familiari e degli operatori dell’associazione Agape “Dopo di noi”.
“Agape è una realtà molto importante che va oltre i confini del territorio pachinese e sono felice che Confartigianato abbia preso a cuore le sorti di questa eccellenza della solidarietà – ha esordito l’alto prelato –. Con questa iniziativa, i dirigenti di Confartigianato hanno messo in pratica un atto di giustizia offrendo a soggetti deboli qualcosa che gli era dovuto; un atto di giustizia che deve essere seguito dall’amore in maniera da garantire continuità all’opera caritatevole”.
A facilitare il compimento della preziosa donazione di Confartigianato Siracusa è stato il presidente di Anap (l’associazione che rappresenta i pensionati di Confartigianato), l’imprenditore pachinese Salvatore Campisi, che ha sottolineato l’importanza del ruolo sociale dell’associazione datoriale in un territorio che ha bisogno sempre di nuovi stimoli e di sentirsi parte integrante di un sistema virtuoso che non basa i propri successi solo sugli aspetti economici ed imprenditoriali.
Soddisfatto anche il presidente di Confartigianato Imprese Siracusa, Daniele La Porta, che non ha nascosto la sua emozione perchè direttamente coinvolto in un momento importante per l’associazione datoriale.
“La giornata odierna è un altro tassello fondamentale nella crescita di Confartigianato in questo territorio – ha detto La Porta – che, pur avendo come mission il sostegno alle piccole e medie imprese artigiane, non può fare a meno dell’impegno costante e fattivo sul piano squisitamente sociale e culturale”.




Avola. Litiga col suocero, lo minaccia e ne danneggia l’auto: 42enne denunciato

Nel corso di un acceso diverbio, un 42enne avrebbe minacciato il suocero con un coltello. Subito dopo, avrebbe danneggiato l’auto della vittima, tagliando un copertone. Le veloci indagini di Polizia, hanno portato alla denuncia di un avolese, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di minacce gravi, danneggiamento e porto e detenzione di strumenti atti ad offendere.
All’interno dell’auto del denunciato è stato rinvenuto e sequestrato un tondino in ferro lungo circa 43 cm.




Siracusa. La Fonte Aretusa apre al pubblico: acqua e mito per un viaggio antico

Concluso l’intervento di adeguamento strutturale e funzionale del sito, la Fonte Aretusa apre al pubblico il prossimo 6 agosto con un percorso di visita che consente di ammirarne dall’interno la bellezza, accompagnati dalle voci italiane di Isabella Ragonese, Sergio Grasso e Stefano Starna. L’audioguida è disponibile anche in lingua inglese, francese, spagnola e cinese.
Il percorso di visita restituisce l’emozione di un “viaggio” accanto allo specchio di acqua dolce popolato dai papiri nilotici e da animali acquatici, donati dai siracusani come devozione a una mitologia lontana dalle moderne religioni, superando le difficoltà di accedervi e permettendo di compiere una specie di percorso devozionale in piena sicurezza.
È il primo risultato del progetto di valorizzazione elaborato da Civita Sicilia come concessionario del Comune di Siracusa con la collaborazione della Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese. Il progetto, elaborato e diretto per la parte architettonica da Francesco Santalucia, Viviana Russello e Domenico Forcellini, ha visto la collaborazione della Struttura Didattica Speciale di Architettura di Siracusa e si è avvalso della consulenza scientifica di Corrado Basile, Presidente dell’Istituto Internazionale del papiro – Museo del Papiro.
“L’apertura della Fonte Aretusa è un traguardo a cui guardavo da tempo – afferma il Sindaco di Siracusa Francesco Italia – Attraverso un bando pubblico abbiamo individuato un partner privato serio e competente come Civita, insieme al quale tra pochi giorni renderemo visitabile per i cittadini e i turisti un luogo simbolo dell’identità siracusana. Nell’attesa, tutti possono già ammirare i primi risultati guardando i papiri della Fonte riportati a nuovo splendore con la consulenza di Corrado Basile. Il prossimo passo sarà la riapertura dell’Acquario comunale”.




Siracusa, colpo di scena: per la Serie D tutto da rifare, bando riaperto

Ancora un colpo di scena nella telenovela Siracusa. Il sindaco Francesco Italia ha riaperto i termini per il bando che dovrebbe permettere la partecipazione alla prossima Serie D. C’è tempo fino alle 10 di sabato. Lunedì il termine invece per l’iscrizione. L’offerta dell’imprenditore Travagin si è rivelata incompleta. Era l’unica giunta alla scadenza. Riprende quota, allora, l’ipotesi Cutrufo.




Priolo. Dipendente dell’Ufficio Tributi ai domiciliari, l’accusa: favori ad una ditta

Un dipendente dell’ufficio tributi del Comune di Priolo, il 64enne Vincenzo Iannì, e un dipendente della Belzona Service srl, Cesare Pozzoli, sono stati posti ai domiciliari. Gli agenti del commissariato hanno eseguito l’ordinanza del gip del Tribunale di Siracusa. I due sono ritenuti gravemente indiziati di aver commesso molteplici reati contro la pubblica amministrazione.
Secondo l’accusa, il dipendente comunale avrebbe attestato falsamente le dimensioni della sede di una società dell’indotto della zona industriale, permettendo a quest’ultima di eludere la tassazione sui rifiuti. I due soggetti, in concorso tra di loro, avrebbero permesso alla società di ottenere un cospicuo risparmio corrispondente a circa 42.650 euro.
Una illecita condotta che avrebbe garantito a Ianni’ diverse utilità da parte di Pozzoli, tra le quali uno smarphone, posto sotto sequestro, e l’assunzione del figlio nella società che sarebbe stata così avvantaggiata. Numerosi documenti sono stati sequestrati e sono attualmente al vaglio degli organi investigativi. Erano nella disponibilità del dipendente della Belzona Service.