Siracusa. Operazione Double Check: sequestrati 82kg di pescato, 11.500 euro di multe

Cinque multe per complessivi 11.500 e un quantitativo totale di prodotto ittico sequestrato di circa 82 kg. E’ il bilancio finale dell’operazione Double Check condotta dalla Guardia Costiera di Siracusa. Nel dettaglio, un uomo è stato multato per 3.000 euro per trasporto di prodotto ittico a bordo di un mezzo privo di autorizzazione sanitaria; 3 sanzioni amministrative (4.500 euro) e sequestro di 32kg circa di prodotto ittico per mancata tracciabilità (il pescato è stato devoluto in beneficenza). Un altro uomo è stato sanzionato per 4.000 Quattromila euro per vendita di prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva, nello specifico Kg 50 circa di mitili bivalvi (cozze) trovati ancora vivi e rigettati in mare.




Cassibile-Rosolini, manutenzione del verde in autostrada: via ai cantieri

Sono stati avviati dal Consorzio Autostrade Sicilie gli interventi di manutenzione del verde lungo il tratto Cassibile-Rosolini della Siracusa-Gela, in entrambe le direzioni di marcia.
I lavori saranno eseguiti in orario diurno che notturno e riguardano tutti gli svincoli e le rampe d’uscita ed entrata oltre all’intero spartitraffico. Cantieri chiuse nelle giornate di esodo d’agosto.
Per effettuare le manutenzioni sarà necessario chiudere di volta in volta le corsie di emergenza, marcia e sorpasso, nonché le rampe di uscita e di entrata. Ad eseguire gli interventi è la ditta Mammana Michelangelo di Castel di Lucio.




Siracusa. Condannato posteggiatore abusivo: 5 anni per tentata estorsione

Condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione per Andrea Amato, uno dei posteggiatori abusivi accusato di tentata estorsione nei confronti dell’allora sindaco Giancarlo Garozzo e l’assessore Salvo Piccione. Nel corso del rito abbreviato con cui il difensore del 37enne ha ottenuto che venisse stralciata la sua posizione rispetto a quella degli altri imputati, il pm aveva chiesto una condanna ad 8 anni anche l’accusa di incendio doloso dell’auto di proprietà della moglie di Garozzo, episodio che ebbe una vasta eco. Per questa accusa, l’avvocato di Amato ha chiesto invece l’assoluzione. Una tesi accolta dal gip che lo ha condannato solo per i due episodi di estorsione che gli vengono contestati.
La tentata estorsione consisteva in minacce e pressioni psicologiche verso il sindaco Garozzo e l’assessore Piccione, al fine di garantirsi libertà nell’esercizio abusivo dell’attività di posteggiatore nei pressi della Neapolis.
Procedono, intanto, le udienze del processo che si celebra con rito ordinario nei confronti degli altri posteggiatori abusivi imputati (Francesco Mollica, 36 anni, Salvatore Urso, 59 anni, e Lucia Urso, 38 anni).




Siracusa in tv: su Real Time la puntata “ortigiana” di Assaggi d’Amore

Sabato 13 luglio, alle 15.50, in onda su Real Time la puntata girata a Siracusa di “Assaggi d’Amore”. E’ un nuovo format dedicato al dating show, condotto da Giorgia Palmas e Filippo Magnini. Le riprese sono state effettuate dal 10 al 13 marzo scorso.
Con la collaborazione della Film Commission comunale e della Pro Loco Siracusa è stata realizzata una selezione che ha premiato Dario Guastella e Alessia Giglio: i due giovani, accompagnati da Giorgia Palmas e Filippo Magnini, hanno percorso Ortigia mostrando l’aspetto romantico di Siracusa, dando l’opportunità di promuovere quindi il turismo di coppia. Insieme a Dario e ad Alessia, protagonista anche…la Fonte Aretusa.




Riavviato il depuratore consortile dopo il blocco per l’incendio di mercoledì

E’ tornato in funzione il depuratore consortile gestito da Ias. Dopo l’incendio dello scorso mercoledì, l’impianto è stato rialimentato ieri sera da Enel Distribuzione, permettendo così il riavvio. Solo l’intervento dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle squadre antincendio di Lukoil ha fatto sì che li fiamme – che hanno minacciato da vicino Ias – non arrecassero danni all’impiantistica. Il depuratore, durante le operazioni di spegnimento dell’incendio, era stato anche evacuato.
La società di gestione ha ringraziare per i soccorsi subito ricevuti, segnalando in una nota di aver effettuato attività di prevenzione incendi a giugno nelle sottostazioni di rilancio del collettore e nelle strutture sensibili
all’interno dell’impianto.




Noto in lotta per il Trigona, corteo nella serata. Lunedì Consiglio comunale aperto

Torna in piazza Noto, a difesa dell’ospedale Trigona. Partecipato corteo ieri sera, dalla statua di San Corrado fino al Municipio: centinaia in strada, per rispondere alla chiamata del Comitato Pro Trigona. La chiusura del pronto soccorso per assenza di medici, dopo il caso di ginecologia, ha nuovamente alimentato paure e preoccupazioni circa una volontà politica che penalizzerebbe il nosocomio netino punto di riferimento anche per Pachino, Portopalo e Rosolini.
“Combattiamo insieme per ottenere i 120 posti letto che mancano all’ospedale Avola-Noto e per la revisione della rete ospedaliera”, hanno spiegato gli organizzatori del corteo. Tra loro Vincenzo Adamo, ex primario di ortopedia pronto a tornare ad indossare il camice pur di vedere riaperto il pronto soccorso di Noto. “Dopo l’incontro a Palermo nel maggio scorso, sembrava che la Regione avesse compreso le nostre ragioni. E invece no. Le promesse si sono rivelate parole vuote.
Lunedì ci sarà Consiglio comunale aperto a Noto. Abbiamo invitato l’assessore Razza, il presidente Musumeci e il direttore dell’Asp, Ficarra. Mi auguro che qualcuno di loro possa trovare il tempo per venire ed ascoltarci. Il Trigona è tutto meno che un piccolo ospedale. La strategia di spoliazione a vantaggio di altri non ci sta bene”.




Ospedale di Siracusa, il metaprogetto: cinque piani, forma di Pi greco, nuovi reparti

Non è ancora definita l’area su cui andrà costruito il nuovo ospedale di Siracusa, ma esiste già un metaprogetto redatto dall’ufficio tecnico dell’Asp. Una idea progettuale di massima che da ulteriori indicazioni su quello che potrebbe essere il nuovo nosocomio della città. Chi lo ha pensato, lo ha anzitutto immaginato a forma di Pi Greco, evidente omaggio al genio tutto siracusano di Archimede. Una struttura modulare e dall’elevato standard architettonico, che si ispira ad ospedali recentemente costruiti in Toscana e che segue i più recenti dettami Agenas.
Sviluppo principalmente orizzontale dei reparti, dislocati su cinque piani. A proposito di reparti: nel metaprogetto sono potenziati ed aumentati di numero, come si conviene ad un Dea di II livello, qualifica “promessa” dalla Regione con la recente delibera del 9 luglio. E Broncoscopia interventistica, Radiologia interventistica, Chirurgia pediatrica, Rianimazione pediatrica e Chirurgia toracica dovrebbero in effetti rappresentare le “novità” rispetto all’attuale Umberto I.
In progettazione, il metaprogetto è quella fase che ha gestisce ed indirizza il processo di transizione tra la fase di istruttoria di un progetto e la fase di formalizzazione e sintesi dello stesso. Non è il progetto definitivo e definito, ma la base di partenza da cui poi sviluppare l’esecutivo.

immagine dal web




Siracusa. Fa caldo, i turisti scappano dal museo Paolo Orsi: poca aria condizionata

L’eccezionale ondata di calore degli ultimi giorni, con temperature anche oltre i 40 gradi, ha letteralmente messo in fuga i turisti che avevano deciso di visitare il museo Paolo Orsi. Troppo caldo nelle sale, a causa di una climatizzazione quasi assente. Boccheggianti, solo i più intrepidi hanno completato il percorso espositivo. La gran parte dei visitatori di questi ultimi giorni, invece, ha girato i tacchi e trovato rifugio in luoghi freschi.
Di questi accadimenti c’è traccia spulciando i commenti lasciati negli ultimi giorni sul guest book del museo. Alcuni degli sfortunati turisti hanno contattato la nostra redazione. Come Antonella, ex ricercatrice del Cnr che ora si occupa di perizie archeologiche con un master in crimini contro il patrimonio culturale. Insieme alla sorella aveva deciso di regalarsi una passeggiata tra i preziosi reperti esposti al Paolo Orsi. “Siamo arrivate fino al sarcofago di Adelfia e poi non ce l’abbiamo fatta più…”, racconta. “Faceva più caldo nelle sale che fuori. Impossibile così visitare il museo. Un ambiente inospitale che rende impensabile la fruizione degli ambienti”, taglia corto.
Il direttore Calogero Rizzuto non nasconde il problema. “Dei ripetuti abbassamenti di tensione hanno mandato gli impianti in protezione, specie quelli di climatizzazione. Non è operazione semplice ogni volta rimetterli in funzione. Sono state giornate di caldo eccezionale e abbiamo sofferto”, ammette con grande onestà. “La conformazione del museo, poi, non ci aiuta. C’è troppa dispersione termica. Non abbiamo alternative, dobbiamo metterci a lavoro per innalzare gli standard, come ci chiedono anche i visitatori”, spiega ancora. E in effetti nel suo taccuino ci sono appunti per una profonda ristrutturazione del museo: “nuova moquette, nuovo impianto di illuminazione, climatizzazione ed efficientamento energetico”.
Per non farsi trovare impreparato, ha già dato le prime indicazioni per la predisposizione di progetti di ammodernamento. In questa fase di transizione – non ha ancora i pieni poteri da direttore del parco autonomo e quindi anche sul museo – bisogna muoversi seguendo le linee del passato, non tra le più veloci. Ma la volontà è quella di far presto.
Il gran caldo, intanto, non metterebbe a rischio i tanti e preziosi reperti esposti. Qualche preoccupazione potrebbe sorgere per i materiali utilizzati per i restauri, collanti che potrebbero cedere e far rovinare in terra “pezzi” di vasi e suppellettili. Una evenienza che gli stessi specialisti considerano però remota.




Ha 62 anni il presunto piromane arrestato: un accendino per scatenare l’inferno

Ha 62 anni, messinese di origine ma siracusano d’adozione. Sarebbe lui, secondo le indagini dei carabinieri, il piromane che avrebbe dato origine all’incendio che ha devastato la riserva delle Saline di Priolo e minacciato da vicino la centrale Enel Archimede. Non solo, gli investigatori hanno raccolto elementi tali da ritenere che il 62enne possa essere responsabile anche dell’incendio scoppiato in contrada Petraro.
Non sono ancora chiare le ragioni che lo hanno spinto ad appiccare le fiamme e quale tipo di “attrezzatura” abbia utilizzato. Secondo le prime informazioni, non avrebbe fornito alcuna spiegazioni plausibile sulle ragioni del suo gesto. Per scatenare l’inferno ha usato un semplice accendino. Il resto, lo hanno fatto vento e caldo.
La notizia del suo arresto era stata comunicata già ieri sera in Prefettura, durante il vertice convocato in piena emergenza incendi. Un’attenta attività info-investigativa condotta dai Carabinieri ha permesso di arrivare al sospettato, oggi in stato di arresto in carcere a Cavadonna.
Il 62enne è stato sorpreso dai carabinieri mentre, con un accendino, appiccava fuoco alla folta vegetazione spontanea essiccata presente nella zona di contrada Biggemi, causando un incontrollabile incendio che si è diffuso su gran parte della macchia mediterranea, su alberi e casolari rurali circostanti. I carabinieri sono inoltre, riusciti a eseguire e sviluppare una specifica ed immediata attività info/investigativa che ha permesso loro di raccogliere inconfutabili elementi probatori a carico del 62enne, individuato anche quale responsabile di un altro incendio appiccato in contrada Petraro.




“La riserva della Saline di Priolo deve rinascere”: si muove la politica

La riserva Saline deve rinascere, dopo il devastante rogo di ieri. Prospettiva Priolo, con il consigliere Alessandro Biamonte, ha avviato le prime iniziative a sostegno. Intanto formalizzando una richiesta in commissione ambiente per la immediata pulizia dei valloni con costi addebitati agli enti inadempienti. Chiesto anche
un Consiglio comunale per decidere le azioni da intraprendere per fare risorgere Priolo.
Biamonte, accompagnato dal deputato regionale Giovanni Cafeo, ha poi visitato ciò che rimane della riserva. “Dobbiamo fare tutti fronte comune per trovare le soluzioni economiche che contano la ricostruzione della riserva”. Pronta a collaborare in questa operazione la protezione civile di Priolo. “E’ una macchina perfetta, alla quale va dato merito con un Encomio. Lo chiederemo al sindaco, la Protezione Civile di Priolo è stata straordinaria anche in questa occasione”.