Incendi, non è finita: ripartono le fiamme all’interno di un silos di contrada Bondifè

Non è ancora finita per i Vigili del Fuoco. In contrada Bondifè continua anche oggi l’incendio del silos alla Cir componenti sud. Già ieri sera i pompieri erano intervenuti per l’incendio dell’attiguo container vernici. Con l’ausilio degli autorespiratori si sono spinti all’interno, mettendo in sicurezza l’area. Oggi l’incendio è ripreso nel silos che contiene segatura, anche ieri attaccato dalle fiamme. I vigili del fuoco sono intervenuti con l’ausilio di un’autoscala arrivata a supporto dal comando di Ragusa.




Melilli. “Muddica”, la Cassazione conferma: nessuna misura per il vice sindaco Elia

La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla Procura di Siracusa contro la scarcerazione disposta dal Tribunale del riesame di Catania, che aveva annullato la misura cautelare nei confronti del vice sindaco di Melilli, Stefano Elia.
Le accuse, per la Suprema Corte, “non sono sorrette da un quadro probatorio adeguato”. Le imputazioni mosse sono state valutate infondate e il ricorso presentato “evanescente”. Ascoltate le parti, la Cassazione ha rigettato il ricorso presentato perchè “inammissibile”. Confermate le statuizioni del Riesame per l’annullamento totale dell’ordinanza del gip del Tribunale di Siracusa.
Elia era stato arrestato e posto ai domiciliari lo scorso 13 febbraio con l’accusa di reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio in procedure di affidamento di lavori e servizi.




Vigili del Fuoco di Siracusa, eroici contro dodici ore di fiamme in tutta la provincia

Quando finalmente anche l’ultimo focolaio viene spento, possono finalmente passarsi una mano sulla fronte. Dopo 12 ore circa di battaglia continua contro muri di fumo e fiamme, i Vigili del Fuoco di Siracusa si guardano in faccia in silenzio. Una giornata così la ricorderanno a lungo. Hanno visto bruciare di tutto, hanno soccorso e salvato persone, auto, case, indossato respiratori sotto ai caschi per attraversare lingue di fuoco.
La battaglia dei pompieri siracusani è cominciata alle 11 di ieri mattina. Tantissimi i fronti caldi, in rapida successione: saline di Priolo, centrale elettrica Archimede, zone di confine a ridosso della Versalis, della Sonatrach e del relativo deposito, dell’Ias. Chiusa anche la tratta ferroviaria che attraversa la zona industriale. Chiusa per ore l’autostrada Siracusa-Catania. Infestata dalle fiamme la zona San Cusumano-Bondifè. E poi ancora Agnone Bagni e la costa saracena. E questa mattina ancora, con le fiamme nella zona collinare alle spalle di Avola.
Tutti i Vigili del Fuoco della provincia sono stati impegnati, inclusi i volontari di Sortino. I rinforzi sono arrivati da Ragusa (1 squadra) e persino da Vibo Valentia. E poi 3 canadair e un elicottero.
Una emergenza che sembrava infinita e che ha coinvolto anche forze dell’ordine, corpo forestale, protezione civile, volontari.
Gli eroi hanno una faccia normale, cotta dal sole e dal gran calore. Poche parole, tanto sacrificio. E il grazie della popolazione.




Il rogo di Priolo: per il sindaco Gianni e i 5 Stelle responsabilità anche della Regione

“Sugli incendi la Regione Siciliana ha pesanti responsabilità, specie a Priolo”. L’atto d’accusa al governo Musumeci parte dal Movimento 5 Stelle. “E’ dovuto intervenire in queste ore infatti il governo Conte a disporre il potenziamento dei servizi di soccorso dei vari comandi regionali dei Vigili del Fuoco, sostituendosi di fatto alla convenzione che la Regione avrebbe dovuto stipulare ad inizio stagione estiva e che non ha invece rinnovato. C’è poi la mancata riorganizzazione dei forestali che provoca il dimezzamento dei viali parafuoco in tutta la Sicilia e la flessione di oltre 700 postazioni operative in tutta la regione perché mancherebbero le somme in bilancio”. I deputati regionali Giampiero Trizzino, Stefania Campo, Nuccio Di Paola e Valentina Palmeri puntano il dito verso responsabilità precise.
“Lo stesso incendio che ha distrutto la riserva di Priolo è partito dal ciglio della strada dove, come dichiarato dal sindaco Pippo Gianni, la Regione non aveva fatto il viale parafuoco. Abbiamo quindi la prova empirica dell’inazione della Regione Siciliana sul fronte incendi e prevenzione”. E i piromani sarebbero solo un alibi.




Altro piromane sorpreso in azione a Portopalo: appiccava focolai a bordo strada

Un altro piromane è stato fermato dalla Guardia Costiera di Siracusa. Mentre una pattuglia stava raggiungendo Portopalo, all’altezza di contrada Torrefano, si è imbattuta in una persona intenta ad appiccare dei focolai alla macchia mediterranea adiacente la strada.
Lo hanno immediatamente bloccato e spento i pericolosi focolai. Hanno poi contattato i carabinieri che hanno condotto l’uomo in caserma. Gli è stato sequestrato il materiale combustibile rinvenuto nell’auto. E’ stato denunciato.




Emergenza incendi, attivata unità di crisi: il nodo prevenzione, richiamati i sindaci

Il giorno dopo è sempre quello delle polemiche. A iosa dopo la grande paura vissuta da chi si è ritrovato le fiamme sotto casa o è dovuto scappare dalla spiaggia o ancora ha visto una muraglia di fumo circondare la strada, il posto di lavoro o la propria cittadina.
Il tema caldo è quello della prevenzione: i Comuni fanno abbastanza? Ci sono le ordinanze anti-incendio, quelle che intimano la pulizia dei terreni e delle aree incolte, pubbliche e private, la necessità di corridoi taglia fuoco ed il divieto di fuochi liberi. Il prefetto di Siracusa, Luigi Pizzi, ha convocato un vertice ieri sera negli uffici di piazza Archimede. Ed ha voluto anche i sindaci dei territori più colpiti dagli incendi per richiamare la necessità (“massima”) di garantire il rigoroso rispetto delle ordinanze che dispongono la pulizia dei siti privati, sterpaglie e canneti. “Hanno causato la propagazione delle fiamme, messo a rischio l’incolumità delle persone e l’integrità di varie strutture”, ha sottolineato tra le altre cose Pizzi, guardando dritto negli occhi i sindaci. Questa mattina, intanto, è stata attivata una unità di crisi provinciale dei Vigili del Fuoco, coordinata da un dirigente della Prefettura.
Prefettura che ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno concorso in sinergia a superare l’emergenza. Lo stato di allerta resta comunque massimo per evitare e prevenire il riaccendersi di focali.




Siracusa. Atti persercutori verso l’ex cognata, divieto di avvicinamento per un 40enne

Un uomo di 40 anni è stato denunciato per il reato di atti persecutori. Agenti delle Volanti di Siracusa gli hanno notificato un provvedimento d’urgenza, disposto dall’Autorità Giudiziaria, con cui gli viene fatto divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dall’ex cognata, vittima delle condotte illecite, scaturite da ragioni familiari.




Siracusa. Parcheggio Von Platen e area camper: Buccheri ne chiede il rilancio

Il parcheggio pubblico di via Von Platen prova il rilancio. Approvato dal Consiglio comunale un atto di indirizzo con primo firmatario Andrea Buccheri. Proprio Buccheri ha ricordato come la gestione dell’area di sosta (unica attrezzata per i camper, ndr) stia accusando un deficit che determina anzitutto una riduzione degli incassi del 20% da quando è stata interrotta l’apertura per tutte le 24 ore (attualmente è aperto per 12 ore al giorno, ndr). Con meno incassi, difficile aumentare il livello dei servizi, come la pulizia. E c’è poi il problema delle recensioni negative sui social di tanti camperisti. Eppure, per la sua collocazione strategica, il parcheggio potrebbe essere un importante contenitore di autobus turistici e camper. “Per quanto riguarda questi ultimi – prosegue il consigliere comunale dei Democratici per Siracusa – consente le operazioni di carico acqua e scarico reflui perché sorge all’interno di un’ampia area attrezzata per le operazioni di stazionamento e campeggio. Sono tanti i siracusani che, non possedendo un garage o uno stallo adatto in un cortile condominiale, affittano il posto per il proprio mezzo al parcheggio di via Von Platen. Ricordo inoltre che lo scorso 6 maggio il consiglio comunale ha approvato il Pums e il Pgtu che hanno, tra i loro obiettivi, quello di incentivare l’utilizzo di parcheggi scambiatori decentrati dal centro storico. Per questo motivo è importante rilanciare le potenzialità di un’area – conclude Buccheri – strategicamente importante per la città”.
Le richieste avanzate da Buccheri: l’incentivazione delle fruizione notturna anche per i residenti; un collegamento con navette con piazza Pancali e, nel periodo delle Rappresentazioni classiche, con il Parco archeologico; la riapertura sorvegliata per 24 ore.
Il documento è stato approvato a maggioranza senza dibattito. Sul punto, il sindaco Italia si è impegnato a risolvere la questione, spiegando che sull’argomento si sono già tenute delle riunioni.




Arrestato il piromane presunto autore del maxi rogo scoppiato a Priolo

È stato identificato ed arrestato dai carabinieri il presunto piromane che avrebbe appiccato le fiamme nei pressi della centrale Enel di Priolo. Le fiamme hanno poi distrutto anche la vicina riserva delle Saline e creato danni lungo il litorale di Marina di Priolo.
Non è stata ancora resa nota l’identità dell’uomo ma la notizia del suo arresto è stata confermata durante il vertice convocato in Prefettura nella serata.
In corso la conta dei danni. Diverse utenze di Priolo ed Augusta sono prive di energia elettrica a causa del grosso incendio che ha causato problemi alle linee dell’alta tensione.
Il vertice convocato dal prefetto Pizzi ha visto convocato anche i sindaci a cui è stato chiesto massimo impegno nelle iniziative di prevenzione degli incendi. Fatto poi il punto suo roghi che hanno flagellato il siracusano causando anche la temporanea chiusura al traffico dell’autostrada Siracusa-Catania. In azione 3 canadair ed un elicottero.




Paura per i fenicotteri rosa di Priolo: Saline distrutte dalle fiamme, i volatili in acqua

Erano il simbolo di un’altra Priolo, non solo le ciminiere e le industrie. Quei fenicotteri rosa che dal 2015 nidificano nella riserva delle Saline regalavano anche un’altra narrazione della cittadina siracusana, con la natura che vince comunque su tutto. Al punto che per molti dovevano diventare il nuovo logo di Priolo, un marchio, un’insegna, un vanto.
Quei fenicotteri sono in queste ore assediati dal fumo e dalle fiamme. Le stesse che hanno cinto e attraversato per quasi l’80% la riserva naturale orientata, gestita dalla Lipu. Sono nei pantani, restano in acqua ma della riserva attorno a loro è rimasto ben poco.
Presto per parlare di danni. Presto per capire se scapperanno o torneranno ancora. “Ricominceremo e torneremo forti come prima”, si fa coraggio il direttore della riserva Fabio Cilea. Da quando due canadair stanno volando su Priolo per aiutare dall’alto nello spegnere le fiamme ha dovuto abbandonare la riserva, insieme ai suoi collaboratori. Segue da lontano, in un via vai di vigili del fuoco, protezione civile, municipale. “Abbiamo visto un muro di fumo levarsi davanti a noi. Oltre quaranta metri di altezza, un disastro”, racconta al telefono sforzando di mantenere la calma. “Ripartiremo, la riserva sarà sempre operativa”, ripete. Ma sa che le fiamme hanno mangiato gran parte della vegetazione e notevoli sono i rischi anche per la fauna. “I fenicotteri sono lì, restano in acqua. Fumo tutto attorno a loro. Ma ricostruiremo il loro ambiente perfetto. Non lasceranno Priolo”, assicura mentre sirene e vento fanno da torva colonna sonora ad un pomeriggio d’inferno.

foto da utente facebook