Siracusa-Catania, prudenza in galleria: fumo invade l’interno

Anche oggi situazione “calda” sul fronte incendi. Nel primo pomeriggio un incendio di sterpaglie proprio all’ingresso dell’ultima galleria della autostrada Siracusa-Catania, direzione Lentini ha gnerato una densa nube di fumo che ha invaso la galleria, in entrambi i sensi di marcia. Traffico rallentato, si consiglia massima prudenza a causa di una visibilità limitata. Una squadra di Vigili del Fuoco arrivata da Siracusa si è occupata dello spegnimento, in corso alle 14.45.

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Siracusa. Si ammorbidisce la linea per il rinnovo delle concessioni dei loculi cimiteriali

Dopo i giorni delle polemiche e delle proteste, pare “ammorbidirsi” la linea di Palazzo Vermexio per il pagamento del rinnovo delle concessioni al cimitero di Siracusa.
Confermato che non si tratta di ultimatum anzi, spiega l’assessorr Alessandra Furnari, si sta lavorando a dilazioni temporali e più rate per il canone di 600 euro (25 anni di concessione). Agevolazioni per chi ha più loculi da rinnovare e la possibilità di essere esentati dal pagamento dimostrando di aver acquisito in passato un diritto reale tuttora valido.




Teatro Greco, verità nascoste per il 2020: Baccanti, Ifigenia in Tauride e Le Nuvole

Le Baccanti di Euripide, Ifigenia in Tauride di Euripide e la commedia Le Nuvole di Aristofane sono i testi scelti per la 56ª stagione della Fondazione Inda. Nelle tre opere si possono individuare verità nascoste, tema della Stagione 2020, scene e personaggi che si presentano in maniera opposta rispetto a quello che sono davvero. A partire dall’ ultima tragedia di Euripide, Le Baccanti, un mosaico impossibile da comporre, dove ogni verità adombra il suo contrario, a Ifigenia in Tauride, dove ogni realtà cui si credeva si rivela falsa, alle Nuvole, dove ogni fede in certe soluzioni, in certa nuova cultura, si rivela illusoria.
Il presidente della Fondazione Inda, Francesco Italia, il consigliere delegato Mariarita Sgarlata e il sovrintendente Antonio Calbi hanno annunciato prima dell’ultima replica di Lisistrata, le tre produzioni inserite nel cartellone 2020. L’obiettivo dell’Istituto nazionale del dramma antico, che il 25 luglio chiuderà la Stagione 2019 con il concerto di Ludovico Einaudi, è consolidare il risultato eccezionale registrato quest’anno, con numeri da record nell’ultracentenari storia dell’Inda, e continuare la sfida di coniugare tradizione e innovazione.
Ifigenia in Tauride sarà messa in scena al Teatro Greco di Siracusa per la terza volta dopo le edizioni del 1933, regia di Franco Liberati con Maria Melato nel ruolo di Ifigenia, e del 1980 per la regia di Lamberto Puggelli e Anna Maria Guarnieri protagonista. Il testo di Euripide rappresentato per la prima volta probabilmente tra 414 e 412 avanti Cristo, racconta come, grazie all’intervento di Artemide, Ifigenia sia stata salvata durante il sacrificio compiuto dal padre, Agamennone. Trasferita in Tauride e divenuta sacerdotessa al tempio di Artemide, incontrerà il fratello Oreste, tormentato dalle Erinni dopo il matricidio, senza riconoscerlo. Agnizione, beffa ai danni del re locale, Toante, e fuga felice per mare rendono questa tragedia, chiusa da un lieto fine, alla pari di Elena e Ione, un caso unico nella complessa ed articolata storia della drammaturgia euripidea.
Settimo allestimento per Le Baccanti dopo le edizioni del 1922 con Annibale Ninchi nel ruolo di Dioniso e la direzione artistica di Ettore Romagnoli, nel 1950 con Vittorio Gassman (Dioniso) e Arnoldo Foà (Cadmo) e la regia di Guido Salvini, nel 1980 per la regia di Giancarlo Sbragia e Michele Placido protagonista, nel 1988 con Walter Pagliaro alla regia e Paolo Graziosi nel ruolo di Dioniso, nel 2002 quando il testo di Euripide fu diretto da Luca Ronconi con Massimo Popolizio nei panni di Dioniso e nel 2012 con la regia di Antonio Calenda e Maurizio Donadoni protagonista. La tragedia, scritta da Euripide nel 405 avanti Cristo e rappresentata postuma, narra larrivo a Tebe, del dio Dioniso, che ha assunto forma umana per punire, travolgendone le menti, le donne tebane che hanno dubitato della sua nascita divina. Solo il re Penteo sembra deciso ad opporsi alla follia ispirata dal dio. Quando le donne si recano sul monte Citerone per celebrare i misteri bacchici, Penteo si lascia convincere dal dio a seguirlo, travestito da donna, sul monte. La madre di Penteo, Agave e le baccanti in preda al delirio dionisiaco lo scambiano per un leone e lo fanno a pezzi. Quando Agave torna in sé, riconosce con orrore il capo del figlio nel trofeo che credeva la testa di un leone. La vendetta del dio è compiuta.
Le Nuvole di Aristofane sarà messa in scena al Teatro Greco di Siracusa per la quarta volta dopo gli allestimenti del 1927, il primo anno in cui la Fondazione Inda decise di aprire alle commedie il proprio programma di rappresentazioni classiche, con la direzione artistica di Ettore Romagnoli, nel 1988 con la regia di Giancarlo Sammartano e nel 2011 quando a dirigere la commedia fu Alessandro Maggi. Le Nuvole fu rappresentata per la prima volta ad Atene, alle Grandi Dionisie del 423 avanti Cristo e racconta del contadino Strepsiade, perseguitato dai creditori, che decide di mandare il figlio Fidippide alla scuola di Socrate dove potrà apprendere come prevalere negli scontri dialettici. Davanti alle reticenze del figlio sarà lo stesso Strepsiade a recarsi al Pensatoio del filosofo dove però non capirà nulla di quello che gli viene insegnato. Il figlio Fidippide, incuriosito dai racconti del padre deciderà di seguire gli insegnamenti di Socrate, alla ricerca del modo migliore per prevalere nei duelli verbali, fino ad assistere al dibattito tra il Discorso Migliore e il Discorso Peggiore, e infine a picchiare il padre, dimostrandolo di avere il diritto di farlo e spingendo lo stesso Strepsiade a incendiare il Pensatoio di Socrate.




Ponte sull’Anapo, la Regione “pronta ad intervenire per la messa in sicurezza”

“Così come avvenuto nei mesi scorsi per la frana di Cassaro, siamo pronti a intervenire tempestivamente sulla Sp 45 per mettere in sicurezza il ponte sull’Anapo e ripristinare la viabilità”. Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, a seguito del sequestro del ponte nei pressi del Comune di Cassaro, decretato dal gip del tribunale di Siracusa per la sussistenza di un rischio “grave e attuale” di crollo.
“Il Governo Musumeci già la prossima settimana interverrà a supporto del Libero consorzio aretuseo affinché un collegamento così strategico per i piccoli centri della zona non resti bloccato a lungo. Sempre in tale ottica – conclude Falcone -chiederemo inoltre un incontro con la Procura per illustrare e concordare le ipotesi di intervento”.




Siracusa. Randagismo, incontro in Prefettura: “è emergenza, servono misure ad hoc”

“La condizione dei cani randagi nella provincia di Siracusa è fuori controllo”. A sostenerlo sono i consiglieri comunali Francesco Burgio e Chiara Ficara (M5s), per i quali “il fenomeno del randagismo è generatore di accanimento sugli esemplari che vagano per le città e delle volte pericolo per gli esseri umani”.
Burgio e Ficara saranno ricevuti dal prefetto Pizzi domani, lunedì 8 Luglio, “perchè si possa partire -dicono- da una base solida per affrontare l’annoso problema. Punto di partenza, il rispetto dei doveri istituzionali a tutti i livelli da adempiere ognuno per il proprio settore di competenza”.
I due consiglieri cercano di riaccende i riflettori sul fenomeno, dopo il tavolo prefettizio del 2016. “Il randagismo rappresenta un tema molto delicato sul quale non può e non deve affievolirsi l’attenzione, soprattutto da parte delle istituzioni che nel passato hanno, invece, mostrato inadeguatezza rispetto ad un problema che in molti casi ha acquisito carattere emergenziale. Vi sono dati riguardanti la nostra provincia che rivelano la grave carenza ed inadeguatezza nella gestione del fenomeno da parte dei soggetti preposti. Occorre, pertanto, fare chiarezza su ruoli ed azioni e sul necessario rispetto delle norme di Legge in materia”. Secondo alcuni dati non verificati, sarebbero circa 30mila i cani vaganti in provincia di Siracusa. 




Avola. Ragazza investita e uccisa, arrestato 19enne: gli era stata ritirata la patente

Una ragazza di 21 anni ha perduto la vita in seguito ad un drammatico incidente stradale avvenuto nella notte ad Avola, in contrada Zuccara. Roberta Racioppo, questo il suo nome, stava camminando a piedi con un’amica nei pressi del lungomare di via Elsa Morante quando è stata investita da un’auto, una Ford Focus. Il 19enne alla guida è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale.
Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, la ragazza era già priva di vita. Il corpo giaceva sulla sede stradale, con vistose ferite. Sul lato opposto della strada, in bilico sul costone roccioso prospiciente la spiaggia, la Focus.
Alla guida della vettura, il 19enne Francesco Magliocco, trovato dai poliziotti in evidente stato di alterazione psico-fisica e con una ferita alla regione frontale. Pare che fosse persino senza patente in quanto ritiratagli.
La dinamica: la vittima, in compagnia di un’amica, dopo aver trascorso la serata nella vicina piazza Santa Maria del Mare, zona piena di locali e altamente frequentata da giovani, si stava dirigendo a piedi verso via Morante. Mentre le due giovani camminavano sul margine destro della carreggiata, l’autovettura condotta dal Magliocco, giungendo a forte velocità, ha investito Roberta Racioppo, uccidendola.




La morte di Roberta, “immane tragedia, giovani riflettano su valore della vita”

“Oggi la nostra comunità vive una tragedia immane che colpisce tutti. Ci stringiamo attorno alla famiglia, con un pensiero di sentito cordoglio per la perdita drammatica di una giovane vita”. Il sindaco di Avola, Luca Cannata, commenta così l’incidente mortale della notte scorsa, in cui ha perduto la vita la 21enne Roberta Racioppo.
“Ora più che mai, è necessario che i nostri ragazzi riflettano sul valore della vita. Il divertimento deve essere sano e deve essere vissuto nella piena consapevolezza che alla base deve esserci il rispetto dei valori e delle regole”, aggiunge con riferimento alla terribile dinamica ed all’arresto del 19enne che era alla guida dell’auto.




Allerta incendi: lungo fronte di fuoco in via Massoliveri. Guarda i video

Puntuale come ogni fine settimana, ritorna l’allarme incendi. Numerosi roghi vedono impegnati i Vigili del Fuoco di tutta la provincia.
In via Massoliveri, a Siracusa, la situazione peggiore. Sta bruciando un campo di grano con diverse rotoballe. Sono state lievemente danneggiate due autovetture parcheggiate e si sta provvedendo a fare spostare altre macchine in sosta, di proprietà di alcuni bagnanti. Polizia Municipale e Provinciale hanno chiuso l’accesso all’area, nei pressi della Pillirina e vicino al grand hotel Minareto.
Nei pressi della raffineria Sasol di Augusta altro fronte caldo. A lavoro la Protezione Civile di Priolo per contenere le fiamme.




Scieri, il generale Celentano indagato: Sofia Amoddio, “il mio faccia a faccia con lui”

“L’iscrizione nel registro degli indagati del generale Enrico Celentano è notizia che rende giustizia ad un fatto che destava non poco imbarazzo. Non poteva non sapere cosa era accaduto dentro la caserma Gamerra”. A parlare è Sofia Amoddio, l’ex parlamentare Pd che alla guida della commissione parlamentare di indagine sul caso della morte del parà siracusano Lele Scieri ha lavorato notte e giorno per due anni, sino ad ottenere la riapertura delle indagini a quasi vent’anni dai fatti.
La Procura di Pisa sta muovendosi decisa. Mettendo sotto indagine il generale che all’epoca era alla guida della Folgore, si toccano i piani alti, coinvolgimento quel “livello” che ha superato indenne i processi dell’epoca. Favoreggiamento e false informazioni al pm le accuse contestate all’ex ufficiale, oggi 76enne, in pensione. Famoso, all’epoca, il suo “Zibaldone” inviato ai suoi ufficiali, nove mesi prima della tragedia: una raccolta di scritti, barzellette sulla vita militare e atti di nonnismo e antimeridionalisti. “Ho letto i verbali di vent’anni fa e in commissione ci chiedevamo come era possibile che non fosse mai finito sotto indagine o sotto processo. Nella relazione che abbiamo inviato al Parlamento ed in quella inviata alla Procura si parla di una visita ispettiva apparsa strana e di una telefonata agganciata ad una cella vicina alla caserma. Il generale ha sempre detto di non sapere nulla. Anche ai nuovi pm di Pisa che indagano per favoreggiamento. A nostro avviso, non poteva non sapere”.
Sofia Amoddio ha avuto un celebre faccia a faccia con il generale Celentano, convocato in audizione in commissione parlamentare d’indagine. “Signora”, era l’appellativo scelto dall’ufficiale per rivolgersi alla presidente della commissione. “Ho avuto come l’impressione che non riconoscesse altra autorità all’infuori della sua. Di certo non quella istituzionale della commissione. Ha tenuto un atteggiamento poco rispetto verso Scieri, la sua famiglia e noi che lo interrogavamo”, ricorda oggi la Amoddio.

A questo punto si attende la conclusione delle indagini e le probabili richieste di rinvio a giudizio. Con il generale Celentano salgono a 4 gli indagati per l’omicidio di Lele Scieri. Nelle prossime settimane sarà depositata la consulenza medico-legale effettuata sui resti del parà siracusano, estumulati dal cimitero di Noto. Le nuove tecnologie, anche a distanza di anni, permettono di “vedere” la traccia di traumi alle ossa ed altri segni che potrebbero essere utili alle indagini. “Non vedo l’ora che arrivi il momento della chiusura delle indagini”, confessa Sofia Amoddio che della ventennale richiesta di verità e giustizia per Lele ha fatto principale ragione professionale e umana, insieme agli amici del Comitato che mai hanno mollato, sempre a fianco di mamma Isabella.
Ma era così difficile arrivare già nel 2000 al punto in cui sono oggi le indagini? “No, da avvocato penalista vi dico che non era difficile. C’era una pista di indagine all’epoca, che io ho ripreso. E portava già alle conclusioni di oggi”.




Gli osservati speciali: viadotto di Targia, ponte Cassibile e ponte Portopalo-Marzamemi

Dopo il sequestro del ponte sull’Anapo (sp45 Cassaro-Ferla) disposto dalla Procura di Siracusa per un concreto rischio crollo, si accendono i riflettori sulla sicurezza di questo tipo di infrastrutture nel territorio siracusano. “Non ci sono grosse criticità”, rassicura il presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri, Sebastiano Floridia. Tre gli osservati speciali: ponte Cassibile, ponte sulla Portopalo-Marzamemi e il viadotto di Targia.
Nei primi due casi, sono state disposte da anni misure di restringimento della carreggiata con senso unico alternato in modo da diminuire il carico sulle strutture che attendono necessari interventi di manutenzione e messa in sicurezza. “Purtroppo, però, i new jersey o le transenne finiscono spesso spostate e le auto continuano a passare sopra questi ponti come se niente fosse…”, dice amareggiato Floridia. Il paradosso è che bandi e finanziamenti abbondano ma a mancare sono i progetti esecutivi. “Le procedure di finanziamento sono snelle ormai, ma servono i progetti. Bisogna tornare ad investire in progettualità”, insiste il presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri.
C’è poi l’annosa storia del viadotto di Targia. Chiuso e sostituito temporaneamente dalla famosa bretella di Targia che, però, è per definizione soluzione provvisoria. “Il progetto per il viadotto è allo studio del Dipartimento regionale di Protezione Civile. Purtroppo i tempi erano e rimangono incerti. E dire che sarebbero anche state individuate le fonti di finanziamento. C’è però un problema di fattibilità. Per costruire il nuovo viadotto si deve chiudere la strada, ovvero l’ingresso ed uscita nord di Siracusa, per almeno due mesi”. E qui gli interrogativi: abbattere o consolidare? E come immaginare di lasciare Siracusa per mesi tronca a nord (industrie, autostrada, area commerciale), senza alternative?