Melilli. “Muddica”, il Riesame annulla i provvedimenti alle ditte di trasporto scolastico

Il Riesame ha annullato i provvedimenti interdittivi applicati ai titolari delle società di trasporto Vecchio srl, Biondi Franco e Zuccalà srl. Finiti coinvolti nell’operazione “Muddica”, si vedono ora “riabilitati” dal Tribunale di Catania per il quale non vi è stata turbativa negli appalti del Comune di Melilli.
“Nessun raggiro della legge, nessun accordo, collusivo, nessuna prestazione difforme, nessuna frode nei pubblici servizi e alcun mezzo non in regola con le disposizioni di legge relative alla circolazione stradale”, spiega l’avvocato Ezechia Paolo Reale.
Gli affidamenti operati dal Comune di Melilli, in materia di trasporto scolastico, sono per il Riesame legittimi e corretti. Non trovano conferme, nel giudizio dei giudici catanesi, le ipotizzate interferenze politiche o “potere persuasivo connesso al ruolo politico” da parte vice sindaco di Melilli, Stefano Elia.
“Le collusioni ipotizzate e mai direttamente provate, non potevano essere esistenti anche per il solo fatto che Elia ha ricoperto la carica politica parecchio tempo dopo lo svolgimento della gara, ovvero quanto la stessa era già definita”, aggiunge Reale.
Nell’ordinanza del Riesame si legge inoltre che non è possibile ravvisare carattere fraudolento delle determinazioni del Comune di Melilli, perché gli atti sono adeguatamente motivati e corretti, obiettivi e di indubbia valenza, scagionando i dirigenti municipali. Sono state valutate come non attendibili le dichiarazioni dell’ex segretario comunale, Loredana Torella, dopo la produzione documentale degli indagati che lamentano adesso peròil danno economico e di immagine che sarebbe stato cagionato dal clamore dell’operazione Muddica.




Furto di cavi elettrici nella notte: alimentavano i pozzi, Palazzolo in “emergenza”

Un furto, perpetrato nella notte, mette in ginocchio Palazzolo. Il sindaco, Salvo Gallo lo definisce un “grave atto di sabotaggio”. Ignoti hanno asportato circa 2 chilometri della linea elettrica che alimenta i due principali pozzi d’acqua: Pozzo osta e Pozzo Cava del Signore. L’erogazione idrica è attualmente garantita da due gruppi elettrogeni. L’Enel ha manifestato la propria disponibilità a fornirne altri. Il sindaco raccomanda, tuttavia, ai cittadini “un utilizzo d’acqua ai soli fini di necessità”. “Delinquenti in guerra con il Comune di Palazzolo- commenta il primo cittadino.  Quando si danneggia una comunità, togliendogli il bene più prezioso, bisogna porsi delle domande. Oltre al rame dove può stare il guadagno o l’interesse politico?”.




Siracusa. Interprete Lis per la commedia Lisistrata: “Teatro di pietra per tutti”

Anche quest’anno la comunità dei sordi siracusani e di altre parti di Sicilia ha potuto assistere alla rappresentazione teatrale di Lisistrata, al Teatro Greco , grazie alla presenza di un interprete Lis. Un’iniziativa della Fondazione Inda e dell’Associazione Amici dell’Inda riproposta anche quest’anno. Al termine dello spettacolo, incontro con il regista, Tullio Solenghi e con l’attore Massimo Lopez.  “L’evento, unico esempio al mondo di teatro di pietra “per tutti”- spiega Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione Sicilia Turismo per Tutti – , “è stata una grande occasione in cui si è data  la possibilità a tanti sordi (oltre 40 persone) appassionati di teatro di potersi avvicinare nuovamente agli importanti eventi messi in scena: un vero e proprio esempio di abbattimento delle barriere comunicative, nel segno della continuità della fattiva collaborazione tra la Fondazione Inda, l’associazione Amici dell’Inda, Sicilia Turismo per Tutti e l’Ente Sordi di Siracusa”.




Pronto Soccorso di Noto chiuso, l’assessore regionale dispone accertamenti

“Sono in costante contatto con i vertici dell’Asp di Siracusa per trovare in tempi molto rapidi una soluzione ai disagi relativi al pronto soccorso dell’Ospedale di Noto. Stiamo immaginando di procedere al reclutamento di professionisti in pensione per sopperire al disagio. Al tempo stesso ho chiesto ogni approfondimento utile sulla improvvisa assenza di alcuni medici che sarebbe causata da problemi di salute. Ho la sensazione, ma spero di sbagliare, che siano stati compiuti reati. Se fosse così, sarebbe una vergogna”. Lo dice l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in merito alla vicenda del pronto soccorso dell’ospedale di Noto, in provincia di Siracusa.




Chiude il Pronto Soccorso di Noto: pochi medici. L’Asp manda i certificati medici in Procura

Disposta l’immediata e provvisoria chiusura del Pronto soccorso di Noto. L’Azienda Sanitaria ha preferito mantenere aperto quello principale di Avola, in quanto sede nella nuova rete ospedaliera del Polo per acuti.
Le carenze di organico nei Pronto soccorso di Avola e Noto avevano portato nei giorni scorsi le due strutture ad avere in servizio soltanto nove dirigenti medici. La Direzione aziendale dell’Asp di Siracusa ha pubblicato un avviso interno per l’espletamento in regime di plus orario di turni aggiunti presso i pronto soccorso dei due nosocomi. Una procedura che purtroppo è risultata vana. E’ stato allora necessario predisporre una turnazione obbligatoria presso i due Pronto soccorso dell’ospedale riunito Avola-Noto, ricorrendo al personale degli altri reparti dei nosocomi.
Ma subito dopo cinque dei nove dirigenti medici hanno improvvisamente presentato certificazione di inidoneità al lavoro per motivi di salute, riducendo di fatto l’organico disponibile a soli quattro medici. Da qui, inevitabile, la scelta di chiudere temporaneamente il pronto soccorso di Noto.
Contestualmente sono stati attivati turni di reperibilità presso i reparti di Rianimazione, Cardiologia e Medicina di Avola per fare fronte all’emergenza dello stesso Pronto soccorso avolese.
La Direzione aziendale ha trasmesso cautelativamente gli atti alla autorità giudiziaria considerato che l’assenza contemporanea per motivi di salute di cinque unità di personale su nove è apparsa quantomeno insolita e meritevole dei dovuti approfondimenti.
La Direzione aziendale, nel manifestare disappunto per quanto accaduto, si augura che la procedura concorsuale di reclutamento del personale già avviata possa al più presto concludersi con esito positivo ripristinando la piena funzionalità dei servizi.
Anche il Comune di Noto è pronto a rivolgersi alla magistratura. “In questo caso bene fa l’Asp a invocare l’aiuto dell’Autorità Giudiziaria. Chi svolge la professione di medico non può mai smettere di interrogarsi sul suo ruolo, sulla imprescindibilità delle sue prestazioni e sulla diretta conseguenza di sconsiderate forme di protesta, nella vita di ciascuno di noi. Come Comune di Noto, faremo analogo esposto alla Procura della Repubblica per interruzione di Pubblico Servizio e accertamento di eventuali violazioni di legge”.




Siracusa. Lavori in via Crispi, mini rivoluzione della viabilità dall’8 luglio

Cambia dall’8 luglio, quattro giorni dopo la prima previsione avanzata,  la viabilità nell’area tra piazzale Marconi , Corso Umberto e via Malta. Nuova ordinanza in vista  dell’avvio dei lavori di riqualificazione di via Crispi, che comporteranno una serie di modifiche alla viabilità, tali da consentire lo svolgimento degli interventi. Tra i cambiamenti in vista, lo spostamento del terminal dei bus, divieti di sosta, sensi obbligatori . Una mini rivoluzione che, per step, durerà un anno circa, tempo previsto per il completamento dei lavori di ripavimentazione di via Crispi. A spiegare i dettagli dell’ordinanza del settore Mobilità e Trasporti è il funzionario, Peppe Vinci.




Siracusa. Ex Spaccio Alimentare, vertice senza Carrefour e Arena

Si è svolto quest’oggi, alla presenza del prefetto Pizzi, dei tre segretari provinciali delle organizzazioni sindacali del Terziario (Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs), dei rappresentanti delle aziende Distribuzione Cambria, Cds Holding e dei funzionari dell’Inps, un tavolo prefettizio volto a fare luce sull’ingarbugliata vertenza che coinvolge i 76 lavoratori di Spaccio Alimentare (distribuzione Cambria), ipermercato dell’ormai ex centro Commerciale i Papiri.
Come noto all’opinione pubblica, il nuovo Centro Commerciale Archimede ha aperto i battenti senza la presenza dell’ipermercato, in quanto ancora, nonostante l’omologa del concordato presentato da distribuzione Cambria e che vede l’acquisizione del ramo d’azienda aretuseo da parte del Gruppo Arena, insistono due grossi nodi da sciogliere: chi fa i lavori di ristrutturazione? Per quanti metri quadri?
Gli assenti al tavolo, Carrefour, in qualità di proprietario delle mura dell’ipermercato, ed il Gruppo Arena, che rileverà la licenza una volta sciolti questi nodi, hanno determinato una discussione monca.
“Apprezziamo lo svolgimento del tavolo e gli intenti chiarificatori dimostrati dal prefetto Pizzi, affinché venga fatta luce sulla riapertura dell’ipermercato”, dichiarano i tre segretari delle organizzazioni sindacali. “Ma annotiamo viceversa il grande silenzio fin qui mostrato da parte di Carrefour e del gruppo Arena. Prendiamo anche atto delle dichiarazioni dei funzionari INPS che hanno assicurato che i pagamenti della CIGS dei mesi di Aprile e Maggio, verranno effettuati entro il mese di Luglio, con il primo pagamento giorno 9 di questo mese. Sui lavori di ristrutturazione inoltre, si conferma la disponibilità da parte della proprietà del Centro Archimede, la Cds Holding, di voler accelerare l’iter e se possibile intervenire ed anticipare le somme anche a proprie spese.”
Dunque appare ancora lontana la risoluzione della vertenza che comunque vedrà i sindacati impegnati anche nella fase di cessione del ramo d’azienda in favore del Gruppo Arena, con la speranza di riuscire a mantenere inalterati i livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori e delle lavoratrici.
“Siamo di fronte ad una vertenza complicatissima”, dicono.

Foto: una delle proteste degli ex Spaccio Alimentare




Augusta. Aggressione in carcere: detenuto si scaglia contro agenti della Penitenziaria

Ancora un aggressione in carcere, a Brucoli. Tre agenti di Polizia Penitenziaria hanno faticato non poco a contenere l’improvvisa rabbia di un detenuto rumeno, recentemente trasferito da San Cataldo pare per lo stesso motivo. Non appena aperta la cella per consentire l’ingresso del medico per una visita, avrebbe aggredito gli agenti. “Si tratta dell’ennesimo episodio in cui i poliziotti penitenziari devono affrontare i soggetti più violenti senza avere i mezzi necessari”, l’accusa congiunta di Sippe, Sinappe e USPP Cisl.
Espressa solidarietà agli agenti coinvolti che hanno riportato lievi contusioni che hanno comunque richiesto l’intervento dei medici del pronto soccorso.




Whatsapp down: impossibile scaricare foto, video e gli audio ricevuti

Problemi tecnici per Whatsapp e Instagram, un nuovo down per l’app di messaggistica e il popolare social. Gli utenti siracusani non ne sono esenti. Su Whatsapp non è possibile scaricare le foto, gli audio e i video ricevuti, in privato o sui gruppi, o si riesce a fare con molta fatica. Centinaia in poco più di un’ora le segnalazioni di malfunzionamento. Per verificare la situazione è possibile contattare il sito DownDetector, che monitora app, siti e social network.




Noto. Maestra “manesca” patteggia: due anni per gli schiaffi ai bimbi della Montessori

Ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione, con la concessione della condizionale, la maestra di Noto accusata di maltrattamenti ai bambini dell’istituto Montessori di Noto. Rosaria Belfiore, 66 anni, ha chiesto ed ottenuto tramite il suo legale l’applicazione della pena su accordi delle parti.
Era finita sotto indagine per maltrattamenti di minore dopo la denuncia sporta dai genitori di due bambini, che si sono presentati in Commissariato a Noto preoccupati per l’atteggiamento irascibile ed inquieto manifestato dai loro figli ogni qualvolta sapevano che in classe vi fosse quella maestra.
Al fine di acquisire eventuali elementi di responsabilità a carico dell’insegnante, è stata installata una telecamera all’interno dell’aula. Un mese di osservazione ha permesso di riscontrare “condotte reiterate di maltrattamento”, spiegano gli investigatori. Strattonamenti, percosse, schiaffi al viso e alla nuca, umiliazioni ed isolamenti.
L’insegnante, una volta indagata, era stata intanto sospesa dall’insegnamento. Non rientrerà più in classe.