Siracusa-Catania, tamponamento auto-moto in galleria: due feriti

Un’auto ed una moto di grossa cilindrata coinvolte in un incidente stradale nel tardo pomeriggio di ieri in autostrada, la Siracusa-Catania. Lo scontro in galleria, la San Demetrio, al km 5+200, in direzione Siracusa. Un tamponamento sulla cui dinamica indaga la Stradale. Sull’asfalto è finito il 45enne in sella alla Suzuki, trasportato al pronto soccorso di Lentini per gli accertamenti del caso. Lievemente ferito anche il 48enne alla guida della Dacia. Lieve rallentamento del traffico nella zona del sinistro fino al termine dei rilievi.

foto archivio




Siracusa. Teatro comunale, bando per la gestione: 80mila euro l’anno e 120 aperture

Sono partite le procedure di gara per l’affidamento in concessione dell’Artemision di piazza Duomo e del Teatro massimo comunale. Nel primo caso, il bando è stato pubblicato oggi sul sito del Comune e all’Albo pretorio: c’è tempo fino alle ore 12 del 5 agosto per la presentazione delle offerte; nel secondo, che richiede modalità più complesse, la pubblicazione avverrà la prossima settimana. Nel frattempo, in attesa dell’assegnazione delle nuove gestioni, sarà il Comune ad occuparsi dei due siti.
I due bandi sono stati illustrati dal sindaco, Francesco Italia, dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata, dal dirigente dello stesso settore, Giuseppe Ortisi, e dl soprintendente della Fondazione Inda, Antonio Calbi, che, forte della sua esperienza nella direzione di alcuni dei più importanti teatri italiani, ha collaborato gratuitamente alla preparazione del bando per il Comunale. Nelle fasi iniziali era stata valutata la possibilità di affidare la gestione del Teatro all’Inda ma ragioni statutarie e valutazioni economiche hanno consigliato di congelare questa ipotesi.
“Si tratta di bandi – ha spiegato il sindaco Italia – profondamente diversi da quelli precedenti e che si basano sul principio che pubblico e privato non sono contrapposti ma devono collaborare. La gestione dei siti comunali deve essere improntata alla sostenibilità e alla sussidiarietà. Soprattutto per il Teatro, l’Amministrazione indica la politica culturale e il privato potrà cogliere le occasioni che, coerentemente con il sito, possono portare utili come quelle legate alla convegnistica o alla gestione del bar, che sarà certamente aperto. Stesso discorso, applicato anche all’Artemision, varrà per il merchandising e per il bookshop. Il nuovo gestore – ha detto ancora il sindaco – sarà tenuto a garantire almeno 120 aperture l’anno e dovrà confermare le serate già programmate per i prossimi mesi”.
Fabio Granata ha sottolineato l’operazione trasparenza che si vuole operare con i due bandi. “È chiaro che l’attenzione è rivolta principalmente al Teatro comunale, che deve diventare un luogo centrale per la cultura in città e deve completare la missione che, unica al mondo, svolge oggi la Fondazione Inda. Altro aspetto importante è che i soldi incassati dal Comune saranno investiti sempre nel Teatro. Avrei voluto condividere questo percorso con la commissione consiliare competente ma i gruppi di opposizione hanno deciso di non partecipare alla riunione in segno di protesta per la questione della mostra Ciclopica”.
Chi vorrà gestire il Teatro comunale dovrà versare al Comune un canone minimo annuo di 80mila euro, che rappresenta la base d’asta. Nel caso di eventi organizzati direttamente dell’Ente, questi verserà al gestore il 15 per cento dell’incasso per l’attività di biglietteria. Altra condizione che dovrà essere rispettata è la nomina di un direttore artistico di prestigio da concordare con l’amministrazione. A carico del gestore, che avrà l’affidamento per tre anni, saranno anche le utenze. L’assegnazione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla quale peserà la parte finanziaria per il 30 per cento e quella culturale per il 70 per cento. La commissione di gara sarà mista e presieduta dall’Urega; il bando sarà pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione europea, sul sito dell’Anac, sulla piattaforma del Sistema informativo telematico appalti della Sicilia (Sitas), sulla piattaforma del Ministero delle infrastrutture, sul sito del Comune, all’albo pretorio, su due quotidiani nazionali e due locali a maggiore diffusione.
La gestione dell’Artemision, invece avrà la durata di due anni e l’offerta di base è stata fissata in 15 mila euro l’anno. Il bando riguarda anche l’utilizzo della giardino, dove si potrà accogliere eventi, e della ampia stanza adibita a biglietteria dove il gestore potrà ospitare il bookshop e vendere il merchandising.
Altra differenza rispetto al passato, ha aggiunto Granata, “è che Villa Reimann non sarà data in gestione ma sarà uno spazio aperto, anche alle associazioni, per le attività culturali. Quanto alla Latomia dei cappuccini, la gestione sarà affidata dopo che saranno completati i lavori di consolidamento”.




Ex Set Impianti-Synergo, vertenza senza fine: monta la rabbia dei lavoratori

Resta sempre alta la tensione tra i lavoratori ex Set Impianti. Il mancato completamento del passaggio al gruppo Synergo rende ancora più complessa la vertenza.
I lavoratori della Ro.Ca ormai da un anno, come i lavoratori Tecnomecc e Simont, “sono imprigionati in un’infinita querelle giudiziaria che sembra non vedere soluzione”, le preoccupazioni di Fiom e Uilm. “Il Tribunale di Catania ha posto i sigilli all’aria cantiere in uso alla Ro.Ca presso Versalis. E oggi questi lavoratori si ritrovano ancora una volta senza certezze. Nell’indifferenza totale della committente e subendo l’arrogante gestione della Synergo”, l’accusa dei sindacati.
Monta la rabbia e nonostante l’ordinanza anti-blocchi, non è da escludere una reazione dei lavoratori “che vedono mettere in discussione il sostentamento delle loro famiglie nell’indifferenza più assoluta”.
La ricaduta a cascata di questa vicenda sugli assetti occupazionali della zoma industriale spaventa Fiom e Uilm. Le due sigle sindacali vedono “messa in discussione pericolosamente la
tenuta sociale del territorio”. Inevitabile allora l’accenno alla gestione degli appalti ed al tavolo prefettizio, a cui i sindacati guardano come ultima spiaggia per allontanare lo spettro di nuovi casi simili.




Siracusa. Incidente in via Elorina, in ospedale 30enne alla guida di uno scooter

Ancora un incidente stradale con un ferito. È accaduto in via Elorina. Coinvolte sarebbero due auto ed uno scooter. Ad avere la peggio, l’uomo alla guida della moto. È stato subito soccorso dal presidente della Misericordia di Priolo, infermiere professionale, presente sul luogo, poco prima dell’arrivo dell’ambulanza del 118. L’uomo avrebbe riportato una frattura alla gamba ed un trauma toracico-addominale. È stato condotto in ospedale per le cure del caso. Una seconda ambulanza ha accompagnato al pronto soccorso due bimbe che si trovavano all’interno di una delle auto coinvolte. Per loro non si sospetta nla di allarmante.
Non è ancora chiara la dinamica, si sospetta che un probabile sorpasso azzardato possa aver generato lo scontro. Sul posto, la Municipale.




La gestione del depuratore consortile resta ad Ias: da completare le prescrizioni

Proroga di un anno ad Ias per la gestione del depuratore consortile finito nei mesi scorsi coinvolto nell’indagine No Fly della Procura di Siracusa. Proprio per poter consentire il completamento delle operazioni necessarie per il rispetto delle prescrizioni imposte dai magistrati, la gestione potrà essere ulteriormente prorogata alla scadenza di altri 12 mesi. Lo ha stabilito il commissario liquidatore dell’ex consorzio Asi, proprietario dell’impianto.




Siracusa. Targia, una soluzione alternativa allo spartitraffico: la terza corsia “protetta”

Chiesto a gran voce dall’opinione pubblica, lo spartitraffico a Targia non si farà. Dopo l’incidente mortale dello scorso febbraio, l’ufficio tecnico del Comune di Siracusa aveva preparato il progetto per dividere fisicamente le due corsie di marcia dello stradone all’uscita nord del capoluogo. Non se ne è fatto nulla per via del parere della Protezione Civile, che ha stoppato l’idea: in caso di calamità, lo spartitraffico creerebbe problemi di evacuazione.
Eppure Targia è via di fuga dalla zona industriale verso Siracusa e non via di fuga per chi sta a Siracusa, in quanto vi scatterebbero i cosiddetti “cancelli” di protezione civile. Nè ha aiutato a superare il parere negativo la considerazione che dall’area commerciale sin quasi a Priolo la strada (ex ss 114) sia dotata per lunghi tratti di spartitraffico.
C’è però una soluzione alternativa che metterebbe tutti d’accordo. Considerato che il problema principale di Targia è l’attraversamento delle corsie, spesso dovuto ad una impropria (e vietata) inversione di marcia per entrare o uscire dalle tante attività commerciali presenti nell’area, si potrebbe realizzare una terza corsia per “canalizzare” il traffico in entrata ed in uscita dai negozi tra la discesa di Targia e la prima rotatoria area commerciale. Per questa terza corsia si può utilizzare la striscia (in rosso nella foto) disponibile con l’arretramento dei muri perimetrali, percorribile solo in direzione nord e quindi da Siracusa verso Priolo. Per tornare indietro verso Siracusa, svolta possibile alla rotatoria area commerciale.
Le due corsie di marcia principali non sarebbero così minimamente interessate da attraversamenti o inversioni, eliminando la necessità di uno spartitraffico. A separarle dalla terza corsia, uno spartitraffico largo un metro e alto circa 20 cm per tutta la lunghezza della corsia, onde evitare “invasioni”.
Proposta interessante e con diversi vantaggi. Di certo non il costo, vero problema del momento. Non esiste uno studio tecnico ma è possibile ipotizzare una forbice di 5/600mila euro per la realizzazione della terza corsia e tutte le opere accessorie, segnaletica inclusa.




Siracusa. Sboccia l’intesa tra il Pd e il sindaco Italia dopo le dimissioni di Moschella. Ma…

Non c’è tema meno appassionante della politica d’estate. E meno ancora appassionano le vicende di un rimpasto, lungo nella sua genesi, quando ci sono almeno tre grandi problemi nel frattempo da affrontare e risolvere. Ma si sa, l’orchestra del Titanic non ha mai smesso di suonare.
Sia come sia, le dimissioni di Moschella risvegliano improvvisamente il Pd a Siracusa. Del partito non si avevano tracce da almeno un anno. Adesso con una nota, il gruppo dirigente del Partito Democratico si smarca da eventuali responsabilità circa le dimissioni dell’ex assessore allo Sviluppo Economico. “Dimissioni non concordate”, si legge ma non è un mistero che pochi giorni prima ci sia stato un incontro con il sindaco Italia – a cui viene confermato sostegno – mirato proprio ad una ripresa del dialogo con la forza politica di centrosinistra. “Nei prossimi giorni il Pd valuterà tutta la vicenda per dare al sindaco Italia il proprio contributo finalizzato al rafforzamento dell’esecutivo ed al raggiungimento degli obiettivi del programma presentato agli elettori”, recita la nota. Tradotto dal politichese, sembra proprio la richiesta di un assessore che sia espressione diretta del Pd nella giunta comunale.
Le dimissioni di Moschella sorprendo – e mettono politicamente all’angolo – il movimento Prossima, che lo aveva sostenuto. “Abbiamo fatto parte di quel gruppo di movimenti che, un anno fa, dopo attenta e ponderata discussione al nostro interno, hanno sostenuto prima Moschella e poi Italia al ballottaggio. Siamo stati parte attiva nelle discussioni e nei confronti. Ci siamo fidati e affidati alle parole di ognuno senza mai venire meno ai nostri principi. Dopo le dimissioni di Giovanni Randazzo prima e di Fabio Moschella dopo, riemerge, a nostro avviso, quel solito modo di intendere la politica”. Prossima lamenta una mancata condivisione delle scelte e dei passaggi di questi concitati momenti. Ma più di ogni altra cosa, la mancanza di “coerenza”.




Il Ponte Cassibile ha bisogno di interventi: doveva essere abbattuto, attende manutenzione

Visto da vicino, il ponte Cassibile mostra evidenti i segni del deterioramento. Non sarà a rischio crollo però è anche vero che non si possono più rinviare le operazioni di messa in sicurezza. Tra luglio ed agosto dovrebbero essere finalmente aggiudicati i lavori che richiederanno 31 settimane per il completamento.
Il ponte è un osservato speciale dal 2014, quando venne persino decisa la sua demolizione e ricostruzione, con cantiere già allora avviato da Anas ma poi stoppato dalla Soprintendenza di Siracusa perchè l’opera di epoca fascista rientrava tra quelle tutelate. E’ nata così l’esigenza di ripensare l’intero intervento, con un nuovo progetto finalmente esecutivo.
Nella gallery, le foto del ponte Cassibile oggi. Immagini riprese anche sotto il piccolo manufatto sul quale ogni giorno passano centinai di veicolo lungo l’asse Avola-Siracusa.




Siracusa-Noto in treno, passando per le spiagge di Avola e Fontane Bianche: possibile nel 2020?

I consiglieri comunali Michele Buonomo, Andrea Buccheri e Salvatore Costantino hanno incontrato a Palermo l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone. Al centro dell’incontro, la possibilità di collegare in treno, con fermate dedicate, Siracusa e Noto passando per le spiagge di Avola e Fontane Bianche “utilizzando la linea Siracusa-Gela”, spiega Andrea Buccheri. “Ma le domeniche e i festivi deve resa effettiva. Sara’ nostra cura produrre un atto d’indirizzo perché la cosa non sfugga all’amministrazione”.
Buonomo ha ricevuto una telefonata dall’assessore Falcone nelle ore scorse. “Ha offerto la sua disponibilità per ottenere questo risultato. L’unica cosa possibile adesso è la programmazione in vista del periodo compreso tra maggio e settembre 2020. E’ fondamentale però che dal Comune giunga una richiesta ufficiale”.




Siracusa. Ex Provincia in dissesto, ai creditori il 40-60% delle somme vantate

I creditori della ex Provincia Regionale si vedranno riconosciuti il pagamento di una somma variabile tra il 40 ed il 60% del credito vantato. Questo è il massimo che l’ente in dissesto può offrire per chiudere tutte quelle “partite” ancora aperte. Le aziende ed i fornitori che avanzano somme, anche cospicue, dovranno riflettere sulla possibilità di incassare solo una parte del dovuto in tempi rapidi oppure insistere per altre vie e attendere il tempo che sarà necessario.
La proposta per la procedura semplificata, destinata ai creditori che hanno presentato le loro istante di pagamento, è stata stilata dalla Commissione Straordinaria di liquidazione ed adottata dal commissario dell’ente, Carmela Floreno.
Esclusi dalla procedura, i debiti relativi alle retribuzioni per prestazioni di lavoro subordinato che saranno liquidati per intero. Peraltro l’adesione alla proposta della Commissione consente alla ex Provincia di accedere all’anticipazione di liquidità prevista dalla legge.