Emergenza Aethina Tumida, distrutti 91 alveari con migliaia di api all’interno

Sono stati distrutti 91 alveari perchè infestati dal terribile coleottero Aethina tumida. Il Servizio Sanità Animale dell’Asp ha portato a compimento, a Lentini, la complessa operazione. La presenza di due coleotteri è stata confermata dal Centro di referenza delle Venezie. “Ancora una volta la provincia di Siracusa si ritrova coinvolta, incolpevole, nel terribile vortice delle malattie soggette a denuncia obbligatoria dell’Unione Europea”, spiega Giovanna Fulgonio, responsabile del servizio. “I fatti hanno inizio a maggio con la richiesta di intervento da parte delle forze dell’ordine che avevano rintracciato delle arnie che un apicoltore catanese fermato in Calabria, l’unica regione che ancora è sede di focolai di Aethina Tumida, fraudolentemente stava trasportando e che, anziché conformarsi alle prescrizioni impartite dal Servizio Veterinario di Reggio Calabria e dalla Polizia locale, aveva trasferito gli alveari sotto sequestro nella sua azienda a Lentini, laddove, ad un controllo senza preavviso operato congiuntamente dai Dipartimenti Veterinari di Siracusa e Catania e del Nucleo Investigativo Polizia Agroalimentare Ambientale e Forestale di Catania è stata rilevata la presenza di ulteriori 13 alveari, parte di un gruppo di 29 oggetto di denuncia di furto di apicoltore in Calabria, laddove sono stati rinvenuti due esemplari di quel coleottero”.
Tramite la Banca Dati Nazionale è stata individuata la zona di protezione in un raggio di 5 km dal luogo del focolaio che comprende i comuni di Lentini, Carlentini e Catania e gli apiari che vi insistono.
“Abbiamo proceduto all’abbattimento delle api in loco mediante fumigazione a base di zolfo alla presenza del NIPAAF e con la collaborazione di tre apicoltori siracusani. Quindi si è proceduto all’accatastamento e alla completa distruzione mediante incenerimento di 91 alveari. Le ceneri sono state raccolte ed infossate, il terreno arato e disinfestato con permetrina”. Controlli serrati per evitare la diffusione del coleottero che distrugge favi e colonie apiarie.




Siracusa. Via alla progettazione del canile comunale, espropriata con 3 euro l’area

Via libera alla progettazione del canile municipale. L’area individuata a Carancino, da tempo nella disponibilità del Comune, è adesso effettivamente di proprietà. Al costo simbolico di 3 euro è stata conclusa la procedura di esproprio. Mancava questo tassello per avviare le operazione che dovranno condurre alla creazione della struttura per cani.
Il terreno ha una estensione di circa 10mila metri quadrati buoni per un canile capace di ospitare un centinaio di cani ed un’area destinata allo sgambamento. L’idea è anche quella di realizzare il canile sanitario, destinato agli interventi necessari per contrastare il fenomeno del randagismo, come le sterilizzazioni. La struttura sarà a gestione pubblica ma aperta alle associazioni animaliste del territorio. Costo degli interventi: poco meno di 1 milione di euro
Attualmente le due strutture convenzionate ospitano circa 500 cani. La gara bandita dal Comune coprirà, per il momento, una gestione di due mesi in attesa dell’approvazione del nuovo Bilancio di Previsione.

foto: un sopralluogo sull’area dell’assessore Fabio Granata con la commissione consiliare competente




Siracusa. Sos della Polizia Municipale: “organico insufficiente, servono almeno 40 agenti”

Mancano almeno 40 agenti di Polizia Municipale. Se si vuole davvero tornare su strada, contrastare la pessima abitudine della sosta libera anche in seconda fila, l’abusivismo ed altre problematiche su strada, l’organico attuale è insufficiente. E i 9 pensionamenti previsti nel 2019 insieme ad una età media del Corpo di circa 56 anni non aiutano a gestire l’ordinario.
Lo ha spiegato bene anche il il comandante della Polizia municipale, Enzo Miccoli. “Nell’arco del biennio 2020-21 il Comune deve procedere all’assunzione di almeno 40 agenti”, ha detto rivolto al Consiglio comunale. Altrimenti si rischia di perdere definitivamente il controllo sui principali problemi su strada.
Attualmente, ci sono in servizio 124 agenti a fronte di un fabbisogno, in rapporto al numero di abitanti, di 245. “Nell’anno in corso è prevista l’assunzione di 8 unità, comunque non prima dell’approvazione del bilancio di previsione. Le assunzioni avverranno scorrendo la graduatoria del concorso del 2013”, aggiunge Miccoli.
E’ chiaro che si tratta ancora di misure insufficienti, considerato il numero di servizi che la Municipale dovrebbe svolgere e quelle che sono le criticità cittadine.
Si potrebbe, allora, pensare di “libera” alcuni degli agenti tenuti in attività di ufficio. “Ma bisognerebbe attivare una procedura di interpello interno per incrementare di 20 unità il personale amministrativo ed accrescere del 30 per cento le ore di straordinario”, risponde a proposito il comandante Miccoli.




Siracusa. Stabilizzazione degli ex Sotis, la Regione “dimentica” i fondi 2018-2019

Nel futuro dei 14 lavoratori ex Sotis c’è sempre la stabilizzazione. L’assessore al personale, Alessandra Furnari, ha chiamato in causa la Regione: “non appena stanzierà le somme, si procederà con la stabilizzazione”. Da Palermo, però, hanno ‘dimenticato’ intanto i fondi necessari per il 2018, che dovrebbero essere recuperati a giorni con un emendamento al collegato alla Finanziaria del 2019. L’ultimo accreditamento ricevuto da Palazzo Vermexio risale al 2017; per il 2018 la disponibilità è di 189mila 378 euro. Per il 2019, è stato chiesto alla Regione di emettere i decreti per i primi due trimestri. Il tema è stato oggetto di una interrogazione del consigliere Mauro Basile che ha evidenziato lo stato di disagio vissuto da questi lavoratori ed ha ricordato che tre ex Lsu, spostati negli anni scorsi a Melilli, attendono ancora oggi di tornare in servizio ed essere stabilizzati come è stato già fatto per i loro colleghi.




Siracusa. Donazioni di sangue in calo, scatta l’emergenza: appello dell’Avis

Scatta, purtroppo come ogni estate, l’emergenza sangue in città. Le donazioni sono in calo e l’Avis Comunale lancia un appello con l’obiettivo di fare fronte alle esigenze delle ultime ore in un momento dell’anno, quello estivo, in cui si registra quasi sempre un calo fisiologico delle donazioni effettuate ogni giorno. L’appello è rivolto a tutti i donatori, di tutti i gruppi sanguigni ma anche a chi non è donatore abituale ma vuole diventarlo. I cittadini in buona salute posso raggiungere le unità di raccolta sangue della città e dare così il proprio prezioso contributo per la vita. “Un modo per  assicurare – spiegano dall’associazione di via Von Platen – per quanto possibile, la continuità delle donazioni e una certa stabilità delle disponibilità delle scorte anche in questo periodo così difficile.




Nuovo ospedale, la scelta dell’area: la Regione vorrebbe “esautorare” il Consiglio comunale

La scelta dell’area su cui costruire potrebbe non dipendere più da Siracusa. E il Consiglio comunale rischia di venire, nei fatti, esautorato dalla decisione finale. Ogni ulteriore passaggio potrebbe passare nelle mani della Regione che starebbe valutando di procedere con una approvazione del progetto in variante, in quanto opera d’interesse sovracomunale. Dopo un trentennio segnato da molte ipotesi, progetti, riunioni e discussioni ma pochi fatti concreti, Palermo è tentata dal “commissariare” la politica siracusana quasi come ad accusarla di manifesta incapacità passata sulla delicata vicenda.
“La possibilità concreta esiste. E questo a prescindere dall’area che verrà individuata per la costruzione”, conferma il deputato regionale Stefano Zito (M5s). I tecnici Asp avrebbero già individuato la proceduta. Il punto di partenza è la necessità, per confermare la Pizzuta o scegliere una delle altre aree indicate, di ricorrere ad una variante al prg vigente. Per la Pizzuta serve a causa della decadenza dei vincoli preordinati all’espropriazione; se si vuole optare per Tremilia o un’altra delle aree indicate, per variarne la destinazione d’uso e riapporre i vincoli per pubblica utilità.
“La procedura standard sarebbe quella di una variante ordinaria, che però richiederebbe ancora molto tempo. L’alternativa tutt’altro che remota è l’approvazione del progetto in variante, direttamente da parte della Regione”, spiegano i parlamentari Paolo Ficara e Filippo Scerra (M5s). “Negli anni scorsi il M5S è stato l’unico a chiedere a più riprese tavoli tecnici e confronti perché l’area scelta non convinceva. Purtroppo quelle richieste non sono state tenute nel dovuto conto, spingendo sempre più verso quello che oggi appare come un vicolo cieco. Dal canto nostro – concludono i deputati – continuiamo a seguire con attenzione l’intera vicenda, convinti della necessità di una accelerazione nell’iter di costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Una attenzione vigile, per evitare che l’urgenza della realizzazione possa prestare il fianco ad eventuali interessi terzi e non legali”.




Una operazione negli Usa può salvargli la vita: un aiuto per il 19enne Tancredi

“Non ho grandi risorse finanziarie per poter affrontare i costi che la vita mi chiama a pagare per viverla dignitosamente e per questo ti chiedo un piccolo contributo che mi aiuterà a vivere”. Sono le toccanti parole con cui il 19enne floridiano Tancredi Santangelo presenta la sua campagna di crowfunding per potere raggiunger gli States e quella operazione che potrebbe rappresentare la salvezza.
Tancredi ha quasi 19 anni, è uno studente del Fermi di Siracusa e sta per conseguire la maturità in Informatica.
“Sono nato prematuro alla trentesima settimana. Sono tetraplegico dalla nascita per uno shunt artero-venoso, ma, grazie a una serie di interventi chirurgici, oggi posso camminare. All’età di dieci anni circa mi è stata diagnosticata una Chiari di tipo 1 con siringomielia, trattata chirurgicamente”, racconta senza veli nella pagina che ha creato per la raccolta fondi. “Tre anni fa circa i sintomi sono tornati e dopo vari controlli si è riscontrato che la siringomielia si è ripresentata, aumentando la sua ampiezza e la sua lunghezza, da un controllo all’altro”. Non ci sono strutture italiane capaci di proporre un intervento risolutivo ma Tancredi non vuole darla vinta alla rara sindrome che può condurlo prima ad uno stato vegetativo e poi inevitabilmente al decesso.
“Ho sottoposto la mia situazione clinica al Chiari Institut di New York, altamente specializzato e qualificato in questa patologia. Mi hanno dato una speranza: un intervento chirurgico con una percentuale di riuscita dell’80%”.
L’operazione è stata programmata per l’11 settembre 2019 ed ha un costo di circa 200mila euro a cui vanno aggiunte le somme necessarie per la permanenza negli Stati Uniti. In totale, almeno 250mila euro.
In appena 24 ore, la pagina Pro Tancredi su gofundme ha raccolto quasi 1.500 euro. Serve l’aiuto di tutti, e in fretta, per raggiungere la somma necessaria. Ogni contributo, anche piccolo, è fondamentale. Si può donare attraverso la pagina Pro Tancredi al link: https://www.gofundme.com/f/pro-tancredi?fbclid=IwAR01KZvFxTv3oVw1vap1XlOfifF9HV-JjCyQo2f_Rvf6Lok9MkSpShBuoXw




Siracusa. Fa caldo e il Consiglio comunale “trasloca” all’Urban Center

La notizia riportata da SiracusaOggi.it sul malessere ed i malori dei consiglieri comunali in una aula Vittorini senza aria condizionata è stata oggetto di decine di commenti di scherno. Ma a conferma dell’esistenza del problema, arriva la comunicazione ufficiale di Palazzo Vermexio. Dalla prossima seduta, in calendario martedì 2 luglio alle 19, i consiglieri saranno convocati “presumibilmente” all’Urban Center.
La decisione è stata assunta dal presidente Moena Scala, alla luce del perdurare del guasto all’impianto di climatizzazione della Sala Vittorini. “La tutela dei diritti dei consiglieri si realizza anche attraverso la garanzia di un luogo idoneo allo svolgimento dei lavori, in particolare sotto il profilo della salubrità”, ha detto in aula. Poi, a margine dei lavori, ha dichiarato: “Da circa un anno, causa il mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione, l’aula consiliare presenta condizioni del tutto proibitive per l’eccessivo caldo in estate ed il freddo insostenibile in inverno. Prova ne è stata questa seduta svolta per senso di responsabilità per l’approvazione di un provvedimento con scadenza 30 giugno ma necessariamente aggiornata subito dopo, in altra e diversa sede. Il caldo intollerabile ha causato il malessere fisico di un consigliere, costretto ad abbandonare i lavori prima della loro conclusione oltre alla sofferenza evidente di tutti i presenti. Pur considerando le difficoltà di ordine pratico legate alla riparazione delle macchine probabilmente obsolete, non si può più attendere oltre sebbene lo spostamento dei lavori del Consiglio determinerà non pochi disagi quali per esempio la mancanza della diretta streaming. Ci auguriamo che questo stato di cose abbia carattere temporaneo e che trovi una pronta risposta da parte degli uffici preposti”.




Siracusa. Asili nido e impianti sportivi, rinvio a giudizio per ex consiglieri e dirigenti comunali

In nove tra ex consiglieri comunali, dirigenti del Comune di Siracusa e imprenditori sono stati rinviati a giudizio per abuso d’ufficio dal gup del tribunale di Siracusa perché coinvolti nell’inchiesta sui presunti affidamenti illegittimi da parte del Comune di alcuni servizi pubblici, tra cui la gestione degli asili nido e degli impianti sportivi. Rinviati a giudizio i tre ex consiglieri Roberto Di Mauro, Giuseppe Assenza e Alberto Palestro, i tre dirigenti comunali Rosario Pisana, Rosaria Garufi e Loredana Caligiore, e i rappresentanti legali delle cooperative e delle associazioni sportive, Giuseppina Gallitto,Carolina Li Vecchi, Sebastiano Porchia, che, secondo la ricostruzione degli inquirenti avrebbero beneficiato delle assegnazioni. Il gup ha emesso un provvedimento di non luogo a procedere per Antonio Rinauro. Le indagini sono scattate dopo le denunce dell’ex consigliera comunale, Simona Princiotta, che aveva paventato l’irregolarità di questi affidamenti, assegnati tra il 2013 ed il 2015. Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle hanno acquisito atti e documenti.

(Ansa)




Siracusa. Nuova viabilità in piazza Archimede, ecco come funziona

Cambia la viabilità in piazza Archimede. Lo ha disposto il settore Mobilità e Trasporti, con un’ordinanza che – sivenuta divenuta effettiva – prevede la chiusura alla circolazione veicolare del tratto tra l’edificio della ex Banca d’Italia e il Bar Centrale, fatta eccezione per i veicoli dei residenti ma per il tempo necessario al raggiungimento delle loro rimesse private o all’uscita dalle stesse.
Nel tratto interposto tra il bar Centrale e l’intersezione con via Roma, sul lato destro del senso di marcia, viene istituito il divieto di sosta con rimozione coatta 0-24; e nella restante parte della piazza sarà in vigore il senso unico con direzione da corso Matteotti a via della Maestranza.
Revocati lo stallo per le persone diversamente abili ubicato davanti l’ingresso dell’Unicredit, e al suo posto previsti 2 stalli taxi da realizzarsi a pettine.
Cambia anche la fermata del bus, che sarà prevista in corso Matteotti, prima dell’intersezione con via Scinà, sul lato destro del senso di marcia, affiancata al marciapiede. Previsti ancora 2 stalli per le operazioni di carico e scarico merci, sul lato destro del senso di marcia, immediatamente dopo lo stallo fermata bus, da realizzarsi affiancati al marciapiede. Disposto inoltre che queste operazioni possano essere svolte solo nei giorni feriali, dalle 7 alle 10 e dalle 15 alle 17.
Prevista infine la chiusura alla circolazione veicolare in via dell’Amalfitania, nel tratto interposto tra via Landolina e piazza Archimede.