Scossa di terremoto nella notte a 78km a sud di Siracusa, magnitudo 3.3

Una scossa di terremoto è stata registrata nella notte, al largo della costa sudorientale della Sicilia. Epicentro in mare, con magnitudo 3.3, a 78km a sud di Siracusa, alle 00.14, come rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il terremoto è stato avvertito dalla popolazione, come confermano anche le segnalazioni raccolte dal portale haisentitoilterremoto.it Non si segnalano danni a persone o cose.




Furto e resistenza a Pubblico Ufficiale, 27enne condannato a quasi 5 anni di reclusione

Quattro anni e 6 mesi di reclusione e 1.200 euro di multa. Dovrà scontarli un uomo di 27 anni per essere stato riconosciuto colpevole di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e furto aggravato commessi a febbraio del 2018 a Siracusa.
Nello specifico, i Carabinieri di Siracusa hanno arrestato il 27enne in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




“Il parco per la città”, al Museo Archeologico Paolo Orsi gli Emmeles

Gli Emmeles al Museo Archeologico Paolo Orsi di Siracusa. Il gruppo musicale siciliano, venerdì 12 aprile alle ore 19,30, trasporteranno il pubblico in un’avventura attraverso la storia, la cultura e l’identità della Sicilia. Lo spettacolo si inserisce nell’ambito della manifestazione “Il parco per la città”, promossa da Carmelo Bennardo direttore del Parco Archeologico di Siracusa, sotto la direzione artistica di Lello Analfino.
Con la loro musica, le canzoni e i brani strumentali, gli Emmeles riescono a catturare l’essenza più profonda della Sicilia, esplorando le sue radici culturali e mescolandole con influenze musicali provenienti da tutto il mondo. Il loro repertorio unisce diversi generi musicali come progressive, fusion, musica popolare e folk contemporaneo, creando così un suono unico e coinvolgente che incanta gli ascoltatori di ogni età.
La manifestazione “Il parco per la città” si propone di avvicinare la comunità locale al patrimonio archeologico e culturale di Siracusa attraverso una serie di eventi culturali e artistici. Lo spettacolo degli Emmeles si inserisce in questa visione, offrendo al pubblico un’esperienza coinvolgente che celebra la ricchezza della storia siciliana.




Generazione di incivili, parla l’esperto: “impreparati a noia, stress e rabbia”

Rifiuti abbandonati a bordo strada, spazzatura sulle spiagge, munnizza dentro i parchi pubblici dove dovrebbero correre e giocare i bambini. Ormai anestetizzati davanti a queste situazioni, non si riesce ad imbastire una reazione che sia sociale o dettata da sanzioni. E le situazioni spiacevoli aumentano. L’ultima in ordine di tempo dal parco Ozanam, un tempo uno dei più curati e ben tenuti in città. Ma la lista è lunga, da Fontane Bianche al centro città. Lasciare i luoghi nelle stesse condizioni in cui sono stati trovati è impresa titanica, specie per le comitive di giovani.
Si dice sia ormai colpa della moderna società, veloce e indolente. Invero, manca un aggettivo: incivile. Saremo mai meglio di così? Roba da psicanalisi.
“Gli atti di vandalismo o incuria possono essere dettati da una serie di motivazioni complesse, che spesso hanno radici profonde nei contesti familiari e sociali dei giovani”, sottolinea lo psicologo siracusano Dario Cataudella, indicando uno dei primi limiti dell’attuale modello formativo. “La prima educazione inizia in casa. I genitori sono co-costruttori dei modelli comportamentali dei loro figli. Fornire a questi ragazzi i giusti strumenti per fronteggiare lo stress, la noia, la rabbia e le ulteriori sfide emotive è indispensabile per evitare che questi modelli diventino inevitabilmente la loro modalità disfunzionale di stare al mondo”, spiega Cataudella.
Come intervenire, allora? Come cambiare rotta? “Per promuovere una sana crescita emotiva e comportamentale, bisogna iniziare con lo stabilire un sano contesto familiare, evitare conflitti distruttivi e aiutare il giovane mediante una relazione autentica genitore-figlio ad autoregolarsi e ad avere una maggiore consapevolezza di sé, degli altri e dell’ambiente”. Insomma, questi genitori amici pronti a giustificare l’ingiustificabile rendono i ragazzi impreparati al confronto corretto con il mondo esterno.
“La relazione con le proprio figure di riferimento primarie, se fondate su questi presupposti, possono diventare la base dalla quale il ragazzo può imparare a relazionarsi con l’altro e con l’ambiente circostante. Inoltre – aggiunge a proposito lo psicologo Dario Cataudella – è importante riconoscere le sfide psicosociali che le istituzioni, comprese le scuole e le organizzazioni giovanili, devono affrontare nel fornire un ambiente educativo e di supporto adeguato ai giovani”.
E qui entra in gioco, insieme alla famiglia, anche la scuola. “Una solida rete tra le istituzioni scolastiche e le famiglie è essenziale, poiché la scuola rappresenta un contesto fondamentale per la formazione delle relazioni sociali e lo sviluppo di regole e valori condivisi”. Questo disagio nel relazionarsi con gli altri e con gli spazi di tutti deve trovare un primo contrasto “nella prevenzione attraverso l’educazione familiare”. E il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche “può contribuire a creare una società più resiliente e consapevole”. In grado di non finire appiato su fonti modelli forniti da cinema e fiction dove, in una sorta di ribaltamento delle prospettive, il “cattivo” di una volta è diventato la figura “leader” di oggi.




La Fondazione Sant’Angela Merici di Siracusa incontra Papa Francesco “Accompagnare chi è nel dolore”

“La capacità di piangere con chi piange” è un antidoto all’indifferenza e all’individualismo che rendono insensibili “alle sorti di chi ci sta accanto”. Sono le parole con cui Papa Francesco si rivolge ai membri della Fondazione Sant’Angela Merici di Siracusa, ricevuti in udienza ieri mattina, sabato 6 aprile, nella Sala Clementina, in occasione del 50° anniversario di attività.
L’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, e il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, don Alfio Li Noce, hanno guidato all’udienza straordinaria il gruppo formato da 170 persone in rappresentanza dei vari centri gestiti dalla Fondazione: i centri di riabilitazione a Siracusa e Canicattini Bagni; le case di riposo “Mons. Gozzo” e “San Giuseppe”; la Casa alloggio “Madonna delle Lacrime” per le persone sieropositive; il centro di Prima accoglienza “Villa Mater Dei” per le famiglie di immigrati, donne vittime di tratta e altri casi fragili e vulnerabili.
“Sono felice di incontrarvi e vi ringrazio di essere qui, in occasione dei 50 anni della Fondazione Sant’Angela Merici di Siracusa che, continuando l’ispirazione e l’impegno di Mons. Gozzo, si pone quotidianamente a servizio delle persone più fragili”, sottolinea il Pontefice.
“La vostra storia, e tutto ciò che nei diversi Centri operativi portate avanti con tanta generosità, si radica in quell’evento che ha segnato la città di Siracusa quando, nel 1953, un quadretto raffigurante la Madonna iniziò a lacrimare nella casa dei coniugi Iannuso. Sono le lacrime di Maria, la nostra Madre celeste, per le sofferenze e le pene dei suoi figli. Maria piange per i suoi figli che soffrono. Sono lacrime che ci parlano della compassione di Dio per tutti noi. Dobbiamo pensare a questo: la compassione di Dio. Egli, infatti, ha donato a tutti noi la sua Madre, che piange le nostre stesse lacrime per non farci sentire soli nei momenti difficili. Allo stesso tempo, attraverso le lacrime della Vergine Santa, il Signore vuole sciogliere i nostri cuori che a volte si sono inariditi nell’indifferenza e induriti nell’egoismo; vuole rendere sensibile la nostra coscienza, perché ci lasciamo toccare dal dolore dei fratelli e ci muoviamo a compassione per loro, impegnandoci a sollevarli, rialzarli, accompagnarli”, continua il Santo Padre, ricordando la “storia” della Madonna delle Lacrime. Infatti, fra l’agosto e il settembre del 1953 un alto-rilievo in gesso nella casa dei coniugi Iannuso iniziò a lacrimare, segnando la città di Siracusa per sempre.
“Questa è la ricchezza della vostra storia, queste sono le radici che non dovete smarrire e, soprattutto, questo è il significato della vostra opera. – continua Papa Francesco – La Fondazione, infatti, portando avanti un lavoro quotidiano dove si mescolano professionalità e spirito di sacrificio, esiste per esprimere in gesti concreti le lacrime versate dalla Vergine Maria e nello stesso tempo il suo desiderio materno di asciugare il pianto dei suoi figli. E voi, fratelli e sorelle, cercate di fare proprio questo: asciugare le lacrime di chi soffre, accompagnare chi è nel dolore, affiancare i più deboli della società, prendersi cura dei più vulnerabili, accogliere e ospitare chi vive particolari situazioni di fragilità”.
L’arcivescovo mons. Lomanto ha manifestato gratitudine al Santo Padre “per averci accolto; per le parole che ci ha rivolto invitandoci ad essere attento al bisogno dell’altro; per l’attenzione che ha avuto nel salutare tutti e rivolgere un pensiero a chi non ha potuto partecipare”. All’incontro hanno preso parte anche don Salvatore Spataro, don Alessandro Genovese e don Gianluca Belfiore.
Don Alfio Li Noce, presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, sottolinea come “la Fondazione S. Angela Merici è veramente un “Opera di Chiesa” o meglio, è la “Chiesa all’opera”! Che non si ferma, non si può fermare e non si vuole fermare, per essere ogni giorno all’altezza di rispondere ai bisogni di tutte le Persone che bussano alle nostre porte, senza distinzione alcuna, a partire proprio dai più fragili e deboli”.
“La Madonna delle Lacrime vi protegga, vi custodisca e interceda per voi. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me”, conclude Papa Francesco.




Furto in abitazione, una coppia sorpresa con le mani nel sacco: arrestati

Un uomo e una donna, rispettivamente di 33 e 43 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri di Noto per essere gravemente indiziati di furto aggravato in abitazione.
I militari sono intervenuti a seguito della segnalazione di movimenti sospetti all’interno di un’abitazione e hanno riscontrato l’effrazione della porta d’ingresso e, una volta all’interno, hanno sorpreso la coppia intenta a trafugare argenteria e monili vari, in parte rinvenuti nello zaino della donna.
La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario mentre gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




GameUpi, concluse le finali provinciali studentesche di scacchi all’istituto Lombardo Radice

Sessanta partecipanti hanno dato vita alla finale provinciale dei campionati studenteschi di scacchi Fsi-Fide. All’istituto comprensivo Lombardo Radice sono stati assegnati i titoli Under 8, 10, 12, 14, 16, 18 con i vincitori che hanno acquisito il diritto di partecipazione alle finali nazionali Under 18. L’evento si è svolto grazie alla collaborazione della ASD Paolo Boi e della dirigente scolastica Alessandra Servito con un prologo – la prima fase provinciale, riservata a Cadetti e Ragazzi (Unica), Allievi e Juniores – che si era svolta qualche giorno prima.
L’iniziativa rientra nel ricco programma di appuntamenti di GameUpi, progetto dell’Unione delle Province d’Italia, finanziato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale per promuovere nelle Province, eventi di sport di comunità il cui obiettivo è quello di sensibilizzare a uno stile di vita sano, favorire la diffusione della partecipazione alla pratica sportiva ed alle attività che sviluppano le abilità motorie attiva dei giovani con disabilità e delle loro famiglie e costruire una società più inclusiva. Siracusa è l’unica provincia siciliana coinvolta nel progetto.
Come hanno sottolineato gli organizzatori, le gare, con ragazze e ragazzi provenienti da tutta la provincia e non solo, sono state caratterizzate da correttezza nel gioco, entusiasmo e fairplay. Per gli Under 18 hanno vinto Anita Galeota (femminile), Danilo Santoro (maschile) davanti all’etneo Leonardo Gangemi; per gli Under 16 Pierfrancesco Mazza; per gli Under 14 Diego Christian Alfò davanti a Pietro Caico ed Andrea Sauli. Seguono ex aequo, sempre a 3 punti, solo per spareggio tecnico: Salvatore Infanti; Alberto Gallaro; Francesco Palì e Wijekoon Sajana Randinu Ranbandara. Per gli Under 12 maschili ha vinto l’etneo Cristian De Luca, davanti a Wijekoon Sanjana, Nethsara Ranbandara e Alessandro Musumeci. Seguono ex aequo sempre a 4 punti, solo per spareggio tecnico: Matteo Schiavone, Samuel Campailla e Francesco Alberto Spataro. Per gli Under 12 Femminili la campionessa provinciale è stata Francesca Pirruccio davanti ad Amira Giuliano e Ye Ruoxi (segue ex aequo sempre a 3,5 punti, solo per spareggio tecnico: Lin Jiahui). Per gli Under 10 Maschile vittoria per Cristiano Formosa davanti a Gabriel Rossitto e Federico Di Stefano (seguono ex aequo sempre a 4 punti, solo per spareggio tecnico: Gabriele Signorino ed Antongiulio Romano). Per gli Under 10 femminili la campionessa provinciale è stata Serena Marino davanti a Clelia Randieri e Diletta Formisano. Le premiazioni si sono svolte in presenza del deputato regionale Carlo Gilistro. Gli arbitri della manifestazione sono stati Lorenzo Miano ed Alessandra Servito, per uno staff composto anche da Simone Miano, Paolo Bottini, Piergiacomo Conigliaro, Salvatore Tondo, Ada Strano, Arianna Bassi ed Amanda Castrogiovanni.




L’anniversario della Fondazione della nuova Avola al Teatro Garibaldi

Nella giornata di ieri, sabato 6 aprile, al Teatro Garibaldi è stato celebrato l’anniversario della Fondazione della nuova Avola avvenuta il 16 marzo 1693, con la posa il 6 aprile 1693 della prima pietra della Chiesa Madre e della Sepoltura Comune. La Prof.ssa storica dell’arte Francesca Gringeri Pantano, con la collaborazione della dott.ssa Vanessa Leonardi, ha ripercorso i 331 anni di storia. Presentata la nuova riproduzione della pianta esagonale con i dati storici della città e svelata la nuova targa in Piazza Umberto I che reca anche il primo nome di Area Principalis, già Piazza Maggiore. “Valorizziamo e celebriamo con orgoglio la nostra identità avolese”, ha detto il sindaco Rossana Cannata.




L’Etna ed i suoi curiosi anelli di vapore, lo spettacolo in una foto di Kevin Saragozza

L’hanno già soprannominata “la Signora degli Anelli”, ma non c’è bisogno dei mondi fantastici di Tolkien per spiegare il fenomeno di cui è protagonista ancora una volta l’Etna. Dal cratere sommitale di Bocca Nuova, la risalita di un intenso getto di gas ha originato curiosi anelli di vapore. Nessun fotomontaggio, sono decine le foto ed i video realizzati nelle ultime ore e finiti sulla rete. La foto che accompagna questo articolo è stata realizzata dal fotografo siracusano Kevin Saragozza.
Anche i vulcanologi dell’Ingv hanno dedicato la loro attenzione al fenomeno spiegando come non si tratti di novità assoluta. Anzi, nessun vulcano attivo al mondo produce così tanti “volcanic vortex rings” come l’Etna. Era successo negli anni scorsi e si è ripetuto.
“Questi cerchi perfetti che emergono dal vulcano stanno suscitando la curiosità di molti osservatori e turisti. Questi anelli spettacolari ed estremamente precisi si formano attraverso un processo complesso e affascinante che prevede la risalita di un intenso getto di gas all’interno di un condotto aperto e sufficientemente stretto, come il cratere a pozzo appena aperto all’interno del cratere sommitale di Bocca Nuova”, racconta Saragozza.
La formazione degli anelli di vapore è dovuta alla risalita di un intenso getto di gas, con velocità maggiore nella porzione centrale del condotto e minore lungo le pareti, per via dell’attrito. Quando si verificano queste condizioni – spiegano gli esperti – il gas si “arrotola” su se stesso, rafforzandosi lateralmente e rimanendo “vuoto” all’interno, dando così una forma concentrica all’emissione gassosa. E disegnando quindi la forma del condotto stesso.

Tra scienza e mistero, suggestione e scaramanzia, gli anelli di vapore dell’Etna continuano ad affascinare con il loro spettacolo.




Trapani-Siracusa, mister Spinelli “Siamo pronti. Le assenze? Abbiamo 22 titolari”

Alla vigilia di Trapani-Siracusa mister Fernando Spinelli, che debutterà sulla panchina azzurra, è chiaro: “Siamo pronti. È stata una bella settimana di lavoro. Il gruppo ha grande cultura del lavoro e la personalità per questo tipo di gare”, sottolinea il mister.
Una sfida che “vale doppio”, con l’obiettivo primario di ritornare alla vittoria, dopo i due pareggi consecutivi, e di “rinviare” la festa del Trapani. Infatti, gli uomini di Antonini hanno la possibilità di festeggiare la promozione matematica contro i Leoni.
“Sarà una partita con le due squadre più forti. Loro meritano la classifica che hanno, sarà un grande match”, sottolinea Spinelli.
“Serenità, determinazione, voglia e grinta” sono i punti chiave, che evidenzia il mister, necessari per poter affrontare la partita nel miglior modo possibile al “Provinciale G. Basciano”.
Sulle assenze Spinelli chiosa “non sono un problema, abbiamo 22 titolari”.
Il Siracusa dovrà fare a meno dei propri tifosi vista la decisione del Prefetto di Trapani di vietare la vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Siracusa.