Siracusa. Festa del doppiaggio con il premio Tonino Accolla: stasera la finale

Prima serata del premio nazionale di doppiaggio Tonino Accolla ieri in piazza Minerva. Palco tecnologico come da tradizione e primi ospiti per il gala che apre la festa del doppiaggio e dei doppiatori italiani.
Madrina della manifestazione ideata e promossa da Arca, con Stefania Altavilla e Giuseppe Mandalari deus ex machina, è una sempre straordinaria Emanuela Rossi, “voce” tra le più amate e che rimanda ad attrici come Michelle Pfeiffer, Emma Thompson, Cate Blanchett, Robin Wright e tante altre.
Ha “giocato” sul palco con un altro ospite d’eccezione: Angelo Maggi, doppiattore per definizione. Sua la voce italiana di Iron Man (Robert Downey jr), Tom Hanks, Bruce Willis ma anche del commissario Winchester, personaggio dei Simpson, serie doppiata per anni insieme a Tonino Accolla.
Prima apparizione sul palco, insieme ai conduttori Mimmo Contestabile e Barbara Kal, per i 6 finalisti che questa sera si contenderanno la vittoria finale, doppiando dal vivo diversi anelli cinematografici. Sono stati selezionati da Fono Roma, partner storico della manifestazione. Si contenderanno la vittoria finale Alessandro Perilli (Scuola Teatro a Manovella, Firenze), Emanuele Di Simone (Voice Art Dubbing, Napoli), Luca Castiglione (Accademia Silvia Pepitoni, Roma), Jessica Tonchella (Accademia Da Ponte, Vittorio Veneto), Serena Pallacordi (Voice Art Dubbing, Roma) ed Elena Talenti (Scuola Teatro a Manovella, Firenze).




Trigona, Ficarra (Asp) chiude la porta al dialogo: “facinorosi dannosi per l’ospedale”

Tirato in ballo dal Comitato per il Trigona, il direttore dell’Asp di Siracusa non si tira indietro. Salvatore Lucio Ficarra non perde la sua calma ma risponde a tono. “La rete ospedaliera approvata è di esclusiva competenza della Regione. E’ stata approvata, regolarmente impugnata e ad oggi mai sospesa. Io non sono il legislatore, per cui debbo eseguirla per come è concepita al di là di ogni minaccia del dottore Adamo (presidente del Comitato, ndr), già candidato sindaco bocciato dagli elettori e già dirigente medico di ortopedia presso il presidio di Noto, in una posizione altamente conflittuale con lo stesso e da cui sono scaturiti diversi procedimenti nei suoi confronti. Peraltro è il sindaco di Noto l’autorità che, facendo parte della conferenza dei sindaci, ha titolo ad interloquire con l’Asp”, chiarisce Ficarra.
“Ho già dato mandato legale per chiamarlo a rispondere personalmente per i danni materiali già documentati e per la perdita di attività che sta subendo l’Asp a causa di alcuni facinorosi da lui capeggiati che saranno considerati corresponsabili”, aggiunge il manager dell’Azienda Sanitaria di Siracusa. Danni che, secondo alcune versioni, sarebbero quantificabili ad oggi in circa 500mila euro.
Il risultato del nuovo momento di scontro è tutto racchiuso in una frase: “da oggi in poi si procederà alla integrale attuazione della rete ospedaliera”. Parole pronunciate da Ficarra e che non mancheranno di provocare reazioni.
Il direttore generale entra poi nel merito della questione Trigona. “Gli impegni presi dall’Asp e dalla Regione sono stati mantenuti. Abbiamo chiesto collaborazione a Catania e Ragusa per riaprire la pediatria a Noto. Purtroppo ancora senza esito. Abbiamo pubblicato l’avviso per dare parte dei locali dell’ospedale di Noto ai privati. E’ stata chiesta l’attivazione della residenza sanitaria assistita con 20 posti letto a Noto, già autorizzata dalla Regione. E abbiamo approntato tutto quanto necessario per aprire Lungodegenza e Riabilitazione, reparti che non partono per colpa di Adamo”.




Noto, tensione alle stelle per il Trigona: monta la protesta e lo scontro con Avola

Torna alta la tensione a Noto per il caso dell’ospedale Trigona ed i reparti di Pediatria ed Ostetricia chiusi a cui si aggiunge l’attesa per Riabilitazione e Lungodegenza. Sembrava tornata la pace dopo gli incontri palermitani e le rassicurazioni. E invece si rischia di ritornare tre caselle indietro.
A dare fuoco alle polveri, il direttivo del Comitato Pro Trigona che non ha mandato giù un mancato incontro con i vertici dell’Asp di Siracusa “per avere notizie e giustificazioni per la mancata riattivazione presso l’Ospedale Noto/Avola dei Reparti Ospedalieri di Pediatria e Ostetricia, chiusi da più di tre mesi, dei Reparti di Riabilitazione e Lungodegenza”. Motivo per cui si annuncia il ritorno alla protesta in piazza: indetto uno stato di agitazione continuo. “Manifestazioni pubbliche di protesta a Noto, a Siracusa, presso i locali dell’Asp, della Prefettura e davanti ai cancelli del Tribunale di Siracusa”, dice il presidente del comitato, Vincenzo Adamo.
E a buttare benzina sul fuoco, arriva la polemica sul certificato di agibilità dell’ospedale Di Maria di Avola. “Nessuno dei soggetti interpellati è stato in grado di esibire il certificato”, ruggisce Adamo “L’Asp di Siracusa ha deliberato di spendere 3 milioni di euro per effettuare migliorie in quell’edificio pur in presenza del sospetto di abusivismo edilizio: abbiamo richiesto l’intervento dell’Anac di Cantone per la verifica della legittimità degli atti”. Praticamente, una dichiarazione di guerra sull’asse Noto-Avola con buona pace degli ospedali riuniti. “Siamo sicuri che la Prefettura di Siracusa e la Procura interverranno per verificare se i nostri dubbi hanno basi solide”, dicono ancora dal Comitato quasi tirando in campo le due istituzioni.




Siracusa. “Sepolto” dalle polemiche il pagamento rinnovo loculi: verso rinvio scadenze

Dopo giorni in cui la polemica è montata, il tema del rinnovo delle concessioni dei loculi al cimitero di Siracusa approda in Consiglio comunale. E’ stata presentata una mozione per una convocazione urgente di una seduta dedicata al tema.
Il Comune ha chiesto il pagamento (a partire da fine luglio) dei canoni di concessione, scaduti per circa 14.000. La somma per il rinnovo valido per altri 25 anni è stata fissata in 600 euro. Una decisione impopolare (ma in punta di diritto corretta) che nessuno prima aveva politicamente voluto percorrere. Ed è stata “sepolta” dalle critiche: a guidare la fronda il comitato Gli Angeli (“non pagheremo, al cimitero non c’è nessun servizio”) ma adesso monta anche il dissenso in Consiglio comunale.
Cantiere Siracusa spinge per una rateizzazione “di 12 mesi e la creazione di uno specifico capitolo in entrata e uscita, al fine di indirizzare l’intero incasso delle concessioni per lavori di manutenzione del cimitero e per la creazione di nuovi ossarietti”. I consiglieri Trigilio e Russoniello (M5s) anticipano la presentazione di un emendamento al Regolamento di polizia mortuaria comunale “per aumentare da 25 ad almeno 35-40 anni la concessione dei loculi”.
Anche dalle forze di centrosinistra si leva un suggerimento. “Diamo atto all’amministrazione di aver dato seguito ad un obbligo regolamentare, necessario per  attivare alcuni interventi utili alla riqualificazione del cimitero ma riteniamo utile qualche riflessione sul tema”, dicono i consiglieri Gradenigo e Gentile. “E’ fondamentale pagare il rinnovo per avviare un serio percorso di riqualificazione e riordino del disastrato camposanto di Siracusa, però è anche vero che alcuni utenti, avendo più loculi in concessione, si ritrovano a dover far fronte ad un esborso piuttosto elevato al quale difficilmente poter assolvere con un così breve preavviso. Chiediamo al sindaco e alla giunta  di valutare l’eliminazione per il primo anno della perentoria scadenza al 20 luglio 2019, aumentando contestualmente il periodo di rateizzazione per l’anno in corso e avendo cura di inoltrare gli avvisi di pagamento per tutte le concessioni in scadenza a partire dal prossimo settembre”.




Siracusa. Tavolo Ambiente in Prefettura sui miasmi: un’App per segnalarli

E’ tornato a riunirsi questa mattina il Tavolo tematico Ambiente sulla qualità dell’Aria, convocato dal prefetto Luigi Pizzi con i sindaci di Augusta, Priolo, Melilli, gli Industriali di Siracusa, il Cnr e i rappresentanti di Arpa Sicilia. Ribadita la bontà del progetto “Studio sull’impatto odorigeno” elaborato dal Cnr per indagare sull’origine dei miasmi e sulle modalità di trasmissione di questi. L’Associazione degli Industriali ha manifestato disponibilità a finanziare il progetto, ma dopo un censimento delle attività che potrebbero essere all’origine delle emissioni moleste. Altri incontri tecnici seguiranno nelle prossime settimane. Si partirà intanto con un’App che i cittadini potranno utilizzare per segnalare odori molesti, indicando anche la posizione geografica, l’intensità e gli eventuali effetti sulla salute.




Siracusa. Niente aria condizionata in Consiglio comunale, seduta interrotta per “afa”

Temperature roventi in Consiglio comunale a Siracusa e questa volta la politica non c’entra nulla. Con l’impianto di climatizzazione guasto, l’aula Vittorini raggiunge temperature insostenibili. Succede così, ad esempio, che la seduta consiliare di ieri sera sia stata interrotta per eccessivo calore. La mancanza di numero legale non c’entra nulla: faceva caldo, troppo caldo. Al punto che un consigliere, Salvo Castagnino, ha accusato una malore e non più stato in grado di partecipare ai lavori. Un momento di preoccupazione diffusa che non ha più consentito all’assise di lavorare con la dovuta serenità. Accelerazione su di un punto all’ordine del giorno, poi il rompete le righe.
Tutti in aula questa mattina alle 10.30. Tra i presenti c’è anche Salvo Castagnino, ancora abbattuto ma pronto al dibattito. “Ho interrogazioni importanti che attendono risposta”, dice.
Ma il caso rimane serio: si può costringere un Consiglio comunale a lavorare (male) in una sala con temperature percepite elevate, al punto da causare malori?




Siracusa. Pressing del centrodestra: “ospedale, si chieda la qualifica di Dea di II Livello”

Il Consiglio comunale chiede ufficialmente che il nuovo ospedale di Siracusa sia un Dea di II livello: il massimo dell’offerta sanitaria oggi possibile per reparti, posti letto e servizi offerti. Le semplici rassicurazioni di Regione ed Asp non convincono e il centrodestra compatto ha presentato un atto con cui chiede una delibera ad hoc per ottenere nero su bianco la qualifica di “Dea di II livello – Funzione di Hub”. Cantiere Siracusa è primo firmatario con Forza Italia, Siracusa Protagonista, Progetto Siracusa e Amo Siracusa.
I proponenti illustrano le loro ragioni con una serie di dati. Intanto la constatazione che nel bacino Catania-Siracusa-Ragusa i tre Dea di II livello sono tutti concentrati a Catania. Poi ricordano la presenza di un polo industriale nel siracusano, con i rischi connessi, e l’incidenza di malattie tumorali sul territorio. Infine l’annotazione relativa ai posti letto: secondo la Balduzzi, a Siracusa ne spetterebbero 1.499 mentre quelli assegnati dalla Regione sono 787.
Tutte motivazioni che spingono il centrodestra a chiedere un intervento in pressing dell’amminsitrazione comunale per ottenere con un documento, e non solo come generica rassicurazione, la qualifica di Dea di II livello.
La mossa è propedeutica alla discussione in merito alla scelta dell’area su cui costruire l’ospedale. Prima di ogni scelta, il centrodestra vuole la certezza che la struttura sia “promossa” e non che possa essere promossa in futuro.




Dipendenti costretti a restituire metà stipendio: sei rinvii a giudizio, prima udienza a settembre

Compariranno il 24 settembre  davanti al giudice del tribunale di Siracusa i sei imputati, tutti incensurati, accusati di estorsione ai danni di tre dipendenti di un distributore di benzina della zona sud della provincia di Siracusa. Avrebbero lavorato 8 ore al giorno per 500-600 euro. La loro busta paga sarebbe, però, stata di mille e 200 euro. La differenza tra quanto percepito e quanto “scritto” sarebbe stata versata mensilmente al titolare. Prima udienza per S.F., 56 anni; C.M.G., 29 anni; C.P., 54 anni; C.C., 52 anni; C.M.C., 51 anni; e C.V., 27 anni.  Un danno economico per i dipendenti quantificato in circa 200 mila euro. Sia per non aver percepito lo stipendio per intero, sia per aver comunque dovuto pagare le tasse per denaro mai incassato. La denuncia risale a 4 anni fa. I carabinieri avviarono un’indagine arrivando al sequestro della società per un anno circa. Rinviati a giudizio con l’accusa di estorsione quelli che erano i soci che gestivano distributore e bar . Secondo l’accusa, per assicurarsi il regolare svolgimento di questo meccanismo, i soci avrebbero minacciato i dipendenti di licenziamento. Anche la richiesta di alcuni giorni di malattia sarebbe stato un “problema”, con atteggiamenti vessatori. Dopo un anno in amministrazione giudiziaria, la società è stata restituita ai proprietari. Solo uno di loro avrebbe ripreso tale attività.

 

(Foto: repertorio)




Pachino. In un tragico rogo perde la vita una 60enne

Una donna di 60 anni ha perduto la vita in un drammatico incendio poco fuori Pachino, in viale Miramare, in contrada Chiappa. Per cause ancora in fase di accertamento, le fiamme si sono sviluppate all’interno di una proprietà privata, distruggendo un casotto di legno, nel giardino della villetta.
Era avvolto dalle fiamme e quando i vigili del fuoco di Noto hanno spento le fiamme hanno rinvenuto, disteso nel bagno, il corpo carbonizzato della donna.
La donna si trovava da sola in casa e le esalazioni non le avrebbero lasciato scampo. Le indagini sono affidate ai carabinieri.




Siracusa. Catrame nel mare di Stentinello, Arpa e Guardia Costiera avviano i controlli

E’ giallo sulla presenza di una sostanza viscosa, forse catrame, nelle acque di Stentinello, costa nord di Siracusa. Da ieri sera sul posto si alternano tecnici di Arpa, Guardia Costiera e agenti della Municipale. In corso anche prelievi per campionamenti ed esami di laboratorio.
La segnalazione circa la presenza di una sostanza viscosa in acqua risale al pomeriggio di ieri. Dopo un primo sopralluogo da terra, è stato chiesto l’intervento di Arpa e Capitaneria di Porto. Una motovedetta ha setacciato un tratto di circa 20 metri di mare lungo la linea di costa. Questa mattina gli uomini del comandante D’Aniello sono tornati sul posto.
In attesa dei risultati dei test di laboratorio condotti da Arpa, sono in corso anche verifiche sui documenti di presenza e passaggio di petroliere nella zona per capire se possa trattarsi di un eventuale sversamento o comunque “materiale” legato al loro transito nell’area, poco distante da un pontile industriale. Tra le ipotesi, quella dell’avvenuto (ma non consentito, ndr) lavaggio di vasca avvenuto nell’area. Da terra, il tratto interessato dalla presenza di presunto catrame è di circa 100 metri.