Incendi, bollino rosso: fiamme in città, situazione critica a Vendicari

Forte caldo e vento hanno alimentato un lungo fronte di fuoco che si è spinto sino a lambire il cortile di alcune abitazioni ed un box in via Santi Amato. Terreni incolti in fiamme, da via Immordini a via Italia. Vigili del Fuoco e Protezione Civile si alternano in una domenica particomarmente impegnativa, da nord a sud della provincia. A Lentini ed a Vendicari le situazioni più “calde” sul fronte incendi. Una quindicina alle 16.30 le richieste per incendio in coda nella infinita lista dei vigili del fuoco.




Siracusa si dota di un regolamento per coinvolgere i cittadini nelle scelte sociali

Il Comune di Siracusa si è dotato di un regolamento sulla democrazia partecipata
per coinvolgere i cittadini nelle scelte che riguardano principalmente la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale. Il provvedimento, immediatamente esecutivo per rispettare la scadenza del 30 giugno, è stato approvato ieri sera a larga maggioranza dal consiglio comunale, che si è riunito in seconda convocazione dopo che la seduta di venerdì non si era tenuta per mancanza del numero legale.
L’Assise inoltre ha dato il via libera al progetto “Le vie dei diritti e della legalità”, proposta avanzata da Andrea Buccheri, e ha respinto, con 4 sì, 6 astensioni e 4 no, un ordine del giorno di Sergio Bonafede sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Rinviato, al primo Consiglio utile, un atto di indirizzo sulla gestione della Casa del pellegrino proposto dalla prima
commissione consiliare.
Il regolamento per la democrazia partecipata, in applicazione di una legge del 2014, è stato illustrato in aula dall’assessore alle Relazioni con la città, il vice sindaco Giovanni Randazzo.
Esso intende regolare forme concrete di coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali su alcune tematiche riconducibili al governo del territorio. Nel rispetto del principio di trasparenza della pubblica amministrazione e della condivisione delle decisioni da parte della gente, si
promuove la cosiddetta “cittadinanza attiva” dei residenti che abbiano compiuto 16 anni fssando, per questi processi, uno stanziamento di bilancio minimo pari al 2 per cento dei trasferimenti della Regione per la spesa corrente relative al gettito Irpef.
La democrazia partecipata è stata pensata prioritariamente per “le politiche di rigenerazione e innovazione urbana con attenzione alla riqualifcazione delle periferie, all’inclusione sociale e all’accessibilità funzionale e fisica per gli ambiti con elevati livelli di
funzionalità”. La procedura prevede che, entro il 30 aprile di ogni anno, l’Amministrazione pubblichi per 30 giorni un avviso con l’indicazione delle aree tematiche e le risorse disponibili e con la convocazione di un’apposita assemblea per illustrare l’argomento e raccogliere stimoli dai cittadini. Entro i 15 giorni successivi alla scadenza dell’avviso, gli interessati devono presentare delle schede progetto (una per ciascuno) la cui ammissibilità verrà valutata dai dirigenti comunali competenti. Una volta pubblicate sul sito istituzionale, se le idee selezionate non sono più di 15, sarà indetta un’assemblea per loro valutazione; se sono più di 15, si procederà ad una votazione con apposite schede per la selezione dei progetti. In entrambi i casi, al termine dell’assemblea le 15 idee saranno sottoposte al voto sarà stilata una graduatoria.
Alla fne di questo iter, il Responsabile unico del procedimento, nella persona dal dirigente dell’Ufcio programmi complessi e rapporti con la città, in base alla graduatoria e in ragione dello stanziamento, provvederà all’assegnazione delle somme ai singoli progetti fino ad esaurimento delle stesse.
Il provvedimento è stato approvato senza dibattito e, nella sua stesura finale, è anche il frutto di alcuni emendamenti migliorativi approvati ieri dall’aula. Sei, illustrati da Carlos Torres, erano stati presentati dalla commissione Regolamenti; uno portava la frma di Buccheri.
Sempre Andrea Buccheri era il primo frmatario dell’atto di indirizzo – sottoscritto anche da consiglieri comunali di vari schieramenti – per l’adesione al progetto “Le vie dei diritti e della legalità”, seconda proposta approvata ieri, che ha l’obiettivo di mantenere viva la memoria di chi è morto per mano delle mafe. Il documento era stato depositato nel corso della seduta dello scorso 20 maggio in vista dell’anniversario della strage di Capaci.
L’atto prevede l’intitolazione di 5 strade cittadine a “chi ha combattuto perché questa difficile terra – si legge – diventasse più giusta e meno corrotta e dove venissero garantiti i diritti di
tutti”. I principali destinatari, ha detto Buccheri nella sua relazione, sono i giovani che non erano ancora nati ai tempi delle stragi; tra queste, ha ricordato quella della circonvallazione di Palermo del 16 giugno del 1982 dove fu ucciso il carabiniere siracusano Salvatore Raiti.
Non è stato, invece, approvato l’ordine del giorno a firma di Sergio Bonafede e proposto per verifcare il livello di applicazione, da parte dell’Ente, del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) dagli edifci e dagli spazi pubblici. Bonafede, illustrando l’argomento, ha evidenziato come lo strumento si riferisca non solo agli ostacoli fsici ma anche alle cosiddette “barriere senso-percettive” che sono motivo di disagio principalmente per i ciechi e gli ipovedenti. La loro mancata eliminazione è motivo di discriminazione e di violazione del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione, secondo Bonafede, che ha pure ricordato come ci siano in Italia comuni che sono stati condannati in seguito a ricorsi presentati da associazioni o da singoli
cittadini. Con questo atto, ha concluso, diamo un contributo per una città più solidale; all’Amministrazione toccherà “un compito arduo ma virtuoso” da completare nel più breve tempo possibile.
L’argomento, nonostante fosse l’ultimo all’ordine del giorno, è stato afrontato in apertura di seduta grazie a una richiesta di prelievo presentata da Ferdinando Messina ed è stato oggetto di
un lungo confronto. Michele Buonomo ha ricordato le tante barriere architettoniche ancora presenti in città, soprattutto nelle periferie; Franco Zappalà ha chiesto perché non trovi ancora piena applicazione una legislazione che risale al 1986; Rita Gentile ha riferito che l’Amministrazione ha inserito la questione nel Documento unico di programmazione (Dup), circostanza confermata anche dal vice sindaco Randazzo; Salvatore Costantino Muccio, dopo avere manifestato la sua contrarietà alla formulazione del documento, ha parlato dei tanti comportamenti incivili, come quelli di chi parcheggia davanti gli scivoli, che rendono difcile la vita diversamente abili; Messina ha proposto di modifcare l’ordine del giorno per impegnare l’Amministrazione, come previsto dalla legge, a destinare all’abbattimento della barriere il 10 per cento degli oneri di urbanizzazione e delle sanzioni.
Respinto da Bonafede un invito di Costantino Muccio afnché fl documento fosse ritirato per un approfondimento nella commissione consiliare competente, l’ordine del giorno è stato messo ai voti ed è stato bocciato dall’Aula. Dopo il voto, Bonafede ha lasciato i lavori in segno di protesta.




Siracusa. Fiume di scooter in sosta dove la sosta era vietata: chi comanda in Ortigia?

Una delle mosse studiate e messe in atto per cercare di snellire il traffico verso Ortigia ha mostrato tutti i suoi limiti. In Riva Forte Gallo erano stati eliminati gli stalli per gli scooter, in modo tale da garantire due corsie di marcia alle auto che, non potendo passare sul Santa Lucia (semaforo Ztl), si dirigono o verso il Talete o su corso Umberto direzione sud. Ma la stradina tra i due ponti si è presentata completamente invasa dalle moto in sosta, come se nulla fosse cambiato. Scooter posteggiati fin sopra il Santa Lucia.
E’ auspicabile una forte azione sanzionatoria da parte della Municipale perchè il rispetto dei segnali del codice della strada non è più “di moda”. Si possono studiare tutte le migliori soluzioni possibili per evitare l’asfissia del traffico da e per Ortigia, ma senza una decisa applicazione delle regole ogni tentativo è destinato a naufragare nell’indolente strafottenza generale.




Rita Gentile assessore al posto di Randazzo: l’indicazione di Lealtà & Condivisione

L’indicazione chiara arriva direttamente da Lealtà & Condivisione e conferma quanto riportato da SiracusaOggi.it: Rita Gentile in giunta al posto del dimissionario Giovanni Randazzo. Un cambio tutto interno al movimento politico fondato dallo stesso Randazzo, attuale titolare della Mobilità, che nelle settimane scorse ha ufficializzato la sua uscita dalla squadra di governo cittadino.
Attuale consigliere comunale, Rita Gentile assicurerebbe – secondo L&C – “la continuità del proficuo lavoro svolto da Giovanni Randazzo oltre che garantire efficacemente l’assolvimento di molteplici compiti congruenti con l’esperienza maturata a livello professionale ed amministrativo”.
Passerebbe anche da questo avvicendamento quel “cambio di passo” che viene chiesto alla giunta di fronte a problemi tuttora irrisolti ed elencati nel documento del direttivo di L&C: igiene urbana, mobilità, edilizia scolastica, manutenzione delle strade, abusivismo dilagante, inclusione sociale, rigenerazione delle periferie, turismo e gestione pubblica dei beni pubblici.
Particolarmente critica è poi Lealtà & Condivisione circa l’assenza di programmazione dell’azione di governo. “Siamo convinti che le legittime aspettative della cittadinanza possano trovare una risposta solo in presenza di uno sforzo collegiale ancora più sostenuto e sorretto da un visibile progetto di medio-lungo periodo. Abbiamo più volte sollecitato l’avvio di un confronto su questo terreno e continueremo a farlo perché siamo consapevoli che, senza questo approccio l’impegno posto in essere non solo dalla Giunta ma anche dal Consiglio comunale nel suo complesso è destinato a disperdersi”.
Il rimpasto di giunta è sempre più vicino. Insieme alla più che probabile staffetta Randazzo-Gentile, vi sarebbero altri due assessori in uscita e le indiscrezioni puntano su Nicola Lo Iacono (Bilancio) e Giusy Genovesi (Urbanistica).




Siracusa. Carrellati e mastelli mancanti a Tiche, nuovo tentativo anti-discariche

È una delle immagini simbolo degli ultimi giorni difficili a Tiche, sul fronte differenziata. Nonostante le ripetute bonifiche, continua a proliferare la spazzatura tra viale Santa Panagia e via Marzamemi.
La spiegazione, fornita nei giorni scorsi da SiracusaOggi.it, ha suscitato reazioni sorprese. Cosa è successo? Nonostante siano stati rimossi i cassonetti ed avviato il sistema del porta a porta, non tutti i condomini sono stati dotati di carrellati e non tutti i residenti hanno provveduto a ritirare i mastelli. Un cortocircuito informativo ed operativo che ha generato altre scene simili nella zona alta.
Dagli uffici comunali sono partite le prime telefonate di convocazione per sollecitare il ritiro gratutio dei mastelli o concordare la consegna dei carrellati. Altre 95 famiglie riceveranno nei primi giorni della prossima settimana una lettera-invito al ritiro dei kit per la differenziata, “da tempo disponibili” assicurano dagli uffici comunali mentre però diversi residenti raccontano di viaggi a vuoto per dotarsi degli strumenti base per la differenziata.




Siracusa. Si intrufola in casa della ex convivente e la attende: arrestato 37enne

Agenti delle Volanti hanno arrestato un siracusano di 37 anni accusato di maltrattamenti in famiglia e violazione di domicilio nei confronti della sua ex convivente.
La vicenda trae origine da una lunga storia di violenze a cui l’uomo avrebbe sottoposto la donna dalla quale ha avuto due figli, di sette e tre anni. Dopo dei guai con la giustizia, ha cambiato radicalmente il proprio comportamento verso la convivente, probabilmente anche a causa del suo stato di tossicodipendenza. Diventato violento, avrebbe causato a più riprese delle lesioni alla donna che, in un primo momento, non ha denunciato nulla, sperando che l’uomo cambiasse comportamento e si dedicasse alla sua famiglia. La situazione è però peggiorata e la donna si è decisa, nel maggio scorso, a denunciare l’uomo e a lasciarlo.
Quest’ultimo, non rassegnandosi alla fine della relazione amorosa, la notte scorsa si sarebbe introdotto nell’abitazione della sua ex convivente con l’intenzione di attenderne il rientro a casa. La donna, insospettitasi, ha chiamato la Polizia e gli agenti delle Volanti hanno trovato l’uomo nascosto in una casetta di gioco dei bambini, situata in un cortile adiacente. E’ stato arrestato, dopo aver opposto una strenua resistenza e minacciato ancora pesantemente la sua vittima.
Anche in questo caso è stato attivato il “Protocollo Eva”, acronimo di Esame Violenze Agite: il progetto che ha codificato in linee guida le Best Practice per la gestione degli interventi legati alla violenza di genere, in caso di primo intervento degli addetti al controllo del territorio, attraverso la elaborazione di una “Processing Card” composta di schede che i poliziotti devono compilare ed inserire negli archivi informatici di polizia quando intervengono a seguito di segnalazione di violenza di genere.




Chiassosi e senza regole: i giovani ed i loro ritrovi, controlli dei Carabinieri

Alta vigilanza dei Carabinieri nelle zone di maggiore aggregazione giovanile, soprattutto nel periodo estivo. I militari della Compagnia di Augusta si sono concentrati su contrada “Santuzzi”, a Carlentini. Diverse segnalazioni lamentavano i comportamenti di giovani patentati, protagonisti di intemperanze alla guida dei loro motocicli.
Sono stati controllati 46 veicoli, identificate 95 persone, contestati 11 verbali (uso del casco protettivo per gli utenti di veicoli a due ruote) mentre tre ragazzi sono stati segnalati alla Prefettura di Siracusa per possesso di marijuana e cocaina.
Durante le operazioni, inoltre, sono stati controllati tre esercizi pubblici; una sala giochi, una pizzeria ed un chiosco/bar, durante i quali il personale dell’ASP di Siracusa ha contestato violazioni di ordine amministrativo, elevando contravvenzioni ammontanti a circa 2.000 euro, e penali relativamente al cattivo stato di conservazione di alcuni alimenti con contestuale sequestro dei medesimi.




Sortino. Espiazione pena, tre anni per un 26enne: scippo violento

Tre anni di carcere, 600 euro di multa ed interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, nei confronti di Andrea Zappulla. Il 26enne è stato ritenuto responsabile di un fatto di cronaca avvenuto nel 2015 a Sortino. Insieme ad un complice, a bordo di un motorino, si avvicinava ad un’anziana donna e, dopo averle puntato al collo una pistola poi rivelatasi giocattolo, le strappava con violenza la collana d’oro. Le indagini condotte dai carabinieri della Stazione di Sortino consentivano non solo di individuare ed identificare i responsabili della rapina ma anche di recuperare il monile che, nel frattempo, era stato venduto ad un negozio “compro oro”. Espletate le formalità di rito il rapinatore è stato associato alla Casa di Reclusione di Brucoli.




Due e quattro mesi per rapina, in carcere 39enne di Melilli

Eseguita dai carabinieri di Augusta una misura cautelare in carcere, emessa del Tribunale di Taranto, nei confronti del melillese Antonio Annino, 39 anni. Deve espiare una pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione in quanto ritenuto responsabile di una rapina commessa nel luglio del 2017 in provincia di Taranto.
Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato nella Casa di Reclusione di Brucoli.




Siracusa. Piazza Santa Lucia, allerta igiene: La situazione rischia di sfuggire di mano

Condizioni igieniche pessime in  piazza Santa Lucia. La denuncia parte dai residenti della zona, stanchi di dover convivere con una situazione che, più passa il tempo, più assume proporzioni che preoccupano i cittadini che vivono nel cuore della Borgata, ad un passo dalla Basilica dedicata alla Patrona di Siracusa. Non sono più soltanto le cartacce e quanto resta del mercato settimanale della domenica  nessuno andrebbe poi a ripulire l’area). Si tratterebbe anche di animali morti, insetti che rendono difficoltoso anche semplicemente un dialogo, le siringhe, abbandonate da chi, evidentemente, utilizza piazza Santa Lucia anche come luogo in cui drogarsi. I cittadini parlano perfino di prostituzione in quella piazza, che di giorno è , però, la piazza in cui i bambini giocano, la piazza in cui gli anziani trascorrono i loro pomeriggi. La richiesta è quella di un intervento immediato, risolutivo e soprattutto  duraturo. C’è anche chi si mette a disposizione, come volontario, per garantire il rispetto di uno dei luoghi del cuore della città, che si trova in una zona che sarebbe l’estensione del centro storico da piano regolatore, ma che vive una serie di problematiche che poco hanno a che fare con il decoro e con la valorizzazione.