Siracusa. Nuovo ospedale, Prestigiacomo a Razza: “Prima dell’area si definisca la tipologia”

Una lettera aperta, indirizzata all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. L’ha scritta la parlamentare Stefania Prestigiacomo, alla luce di quanto emerso rispetto alla vicenda legata all’individuazione di una nuova area per la costruzione del nuovo ospedale. “Da mesi- esordisce la deputata di Forza Italia- giriamo attorno al cuore del problema e la Regione fa finta di non capire, derubricando la questione a una querelle fra sindaci del comprensorio, peraltro colpevolmente alimentata.Ho letto le sue dichiarazioni fantasiose sul fatto che il nuovo ospedale di Siracusa possa essere “progettato e costruito per essere in fretta un DEA di II livello”, ipotizzando una futuribile “promozione” della struttura-dice ancora Prestigiacomo- La questione del nosocomio di Siracusa non può che essere affrontata all’interno della definizione della rete ospedaliera regionale che oggi prevede che i tre ospedali di II livello del bacino Catania-Siracusa-Ragusa siano tutti concentrati nel cuore di Catania”. Per Prestigiacomo, dunque, la realtà è un’altra. “E’ quella di un vassallaggio- dice la deputata siracusana- in materia di assistenza ma anche di tipo economico di Siracusa nei confronti di Catania. Le abbiamo già dimostrato, attraverso i dati del portale della Regione, che la sanità siracusana conta 45 milioni di euro di mobilità passiva, cioè di cure fatte fuori provincia, e di questi ben 33 milioni sono andati nella casse delle strutture sanitarie di Catania.
Siracusa vive una situazione insostenibile, con un ospedale del dopoguerra ormai assolutamente inadeguato, che deriva da una politica sanitaria “colonizzatrice” fatta a spese dei siracusani. Da noi venivano mandati i medici meno bravi da Catania, la nostra sanità fungeva da camera di compensazione di problematiche che riguardavano equilibri diversi e non la salute degli utenti del territorio.Oggi -prosegue Stefania Prestigiacomo- non si può più rinviare un impegno urgente per sanare colpe storiche, che questa giunta regionale tuttavia non sta sanando anzi perpetuando. Il nuovo ospedale di Siracusa non può partire come presidio di I livello. Se non vogliamo prenderci in giro, va subito chiarito – concretamente e non con dichiarazioni alla stampa – che l’ospedale finanziato, progettato e realizzato a Siracusa sarà di II livello e come tale deve essere previsto nel progetto di rete ospedaliera. E questo deve accadere prima che si definiscano area e progetti. Se si vuole essere credibili”. Prestigiacomo parla poi di “gioco furbo sulla salute dei cittadini”. Chiede un atto di “giustizia e buon governo”, partendo dalla definizione del tipo di ospedale da realizzare e discutendo solo dopo del resto.




Siracusa. Le perplessità dei capigruppo sulla scelta dell’area per il nuovo ospedale

Il tema nuovo ospedale e la novità rappresentata dalla super-perizia commissionata dall’Asp di Siracusa sono stati al centro della riunione dei capigruppo del Consiglio comunale. Il dibattito sull’area su cui realizzare la struttura sanitaria per ora non approda in aula.
I capigruppo hanno deciso di chiedere un approfondimento con una riunione supplementare allargata anche al sindaco di Siracusa ed al direttore generale dell’Asp. Non dovrebbero comunque trascorrere molti giorni prima di questo nuovo incontro, nel corso del quale dovranno essere chiariti alcuni punti che hanno sollevato alcune perplessità. Tra questi la natura stessa della perizia che non potrebbe essere considerata di per sè un atto o un provvedimento da cui può scaturire un procedimento come quello della indicazione di una nuova area (o conferma della già scelta) per il nuovo ospedale. Non solo: ci sarebbero anche diverse perplessità su quella che per alcuni sarebbe una forzatura. Nella relazione dell’Asp si lascia trasparire la volontà di costruire una struttura pronta per diventare Dea di II livello quando oggi il piano regionale assegna a Siracusa solo un Dea di I livello. Una promozione “promessa” che però non sarebbe basata su alcun documento regionale a conferma oltre alla buona volontà ed alle dichiarazioni del governo attualmente in carica. Basare il cambio di scelta su di una prospettiva ad oggi non confortata da fatti avrebbe fatto storcere il naso a più di un consigliere. Ecco perchè si è resa necessaria la convocazione anche del sindaco e del direttore Ficarra. L’ufficio di presidenza si è subito messo a lavoro per individuare a breve una nuova data per l’incontro.




Siracusa. Rottamazione di tasse e multe locali, verso l’approvazione finale

Il collegio dei revisori legali ha depositato oggi all’Ufficio di presidenza del Consiglio comunale il proprio parere sul regolamento per la definizione agevolata dei tributi non versati al Comune fino al 2017 e per i quali è stata già emessa ingiunzione di pagamento. E’ la cosiddetta rottamazione ter, estesa alle multe ed alle tasse locali notificate dal 2000 al 2017.
Il documento è stato immediatamente inviato alla commissione Bilancio e Tributi per il rilascio del suo parere e per eventuali emendamenti, passaggio che precede la discussione in consiglio comunale per l’approvazione finale. A chiedere la trattazione del tema in aula era stato lo scorso mese di maggio il Movimento 5 Stelle, con i consiglieri Roberto Trigilio, Chiara Ficara, Silvia Russoniello e Francesco Burgio.
I revisori legali hanno espresso parere favorevole al regolamento ma con un invito a rivedere i termini per la presentazione delle istanze, previsto per il 15 luglio, che sarebbe incompatibile con i tempi per l’approvazione della proposta, entro l’1 luglio, e di pubblicazione della stessa. Lunedì alle 9 conferenza dei capigruppo per definire la trattazione del tema in aula.
La proposta, stilata dall’Ufficio tributi, riprende i contenuti del “decreto crescita” e fissa l’iter per pagare senza sanzioni ed interessi, e con la possibilità di rateizzarli, i tributi non versati ma gravati da ingiunzione. Sarà possibile sanare anche i tributi già in corso di pagamento prima del decreto del Governo e quelli per i quali c’è pendente una lite davanti all’autorità giudiziaria.




Siracusa. Tartarughe marine e come rispettarle: corso per gestori lidi all’Amp Plemmirio

Siracusa si prepara ad accogliere le tartarughe marine con un appuntamento programmato dall’Area Marina Protetta Plemmirio. Lunedì 24 giugno alle 10, la sala “Ferruzza-Romano” della sede dell’AMP ospiterà un corso gratuito di formazione, della durata di un’ora, rivolto principalmente agli operatori ecologici, impegnati nella pulizia delle spiagge del litorale della provincia di Siracusa, e ai gestori dei lidi.
Il corso sarà tenuto da Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe” e del “Progetto Life Euroturtles” e sarà incentrato sul riconoscimento delle tracce della Caretta caretta, la più diffusa tra le specie di tartarughe marine del Mediterraneo.
“Visto che le tartarughe marine hanno ripreso a popolare il nostro mare e a scegliere le nostre spiagge come luogo di nidificazione – afferma la presidente dell’ AMP del Plemmirio, Patrizia Maiorca – è importantissimo riconoscerne le tracce e fare sì che i nidi vengano protetti. Fondamentale chiarire come la normativa non preveda in alcun modo la chiusura della spiaggia o preclusioni ai bagnanti. Per i gestori dei lidi, e per tutto il territorio siracusano, il ritorno della Caretta caretta è una considerevole opportunità dal punto di vista turistico, sono certa che il lido o la spiaggia che potrà fregiarsi della dicitura “Spiaggia delle Tartarughe” vedrà un notevole incremento delle sue presenze. Ringrazio caldamente la dottoressa Oleana Olga Prato per la sua passione e disponibilità”.




Siracusa. Differenziata, il “caso” Tiche: alcuni condomini lasciati senza carrellati

Ancora un nuovo caso per il sofferto sistema di raccolta differenziata a Siracusa. Mentre si prova a far decollare il porta a porta nel quartiere Tiche, si scopre che in alcune zone del rione non sono stati forniti ai condomini i carrellati per poter conferire i rifiuti, nonostante siano stati tolti i cassonetti dell’indifferenziato dalla strada. E così non c’è alternativa alla spazzatura in strada.
A confermare l’esistenza del problema è anche il comandante del nucleo Ambientale della Polizia Municipale. “A giorni saranno consegnati. Non so perchè non sono stati messi subito a disposizione. Ed ho anche chiesto a Tekra perchè non sono stati messi a disposizione i calendari della differenziata a Tiche”. E cita il caso di viale Santa Panagia 105, dove le bonifiche straordinarie sono all’ordine del giorno anche per questo motivo.
La distribuzione di carrellati e mastelli doveva essere completata nella prima fase di gestione del servizio. Ma tra i tanti inghippi tra ricorsi, contratti annullati e gare da rifare finirono anche i kit per differenziare. Il Comune di Siracusa ha tentato quindi la soluzione “in house”, acquistando i mastelli e i carrellati che servivano per poter fornire le utenze. Ma sul fronte distribuzione non è andata come si pensava. E così c’è chi deve per forza di cose lasciare i sacchetti per terra, davanti casa. Una tentazione per chi non cerca altro che una scusa per lasciare la spazzatura in strada.
Sul fronte del contrasto all’abbandono di spazzatura, si sta giocando la carta dei controlli incrociati soprattutto in Ortigia e Borgata. “Ma possiamo incrociare dati comunali, non altre utenze. Per le quali, peraltro, i tempi si allungherebbero a dismisura prima di riuscire ad individuare qualcosa”. Restano come deterrenti multe e fototrappole che non paiono però spaventare più di tanto. Perchè se è vero che i ricorsi presentati contro le sanzioni sarebbero circa il 20% delle contravvenzioni elevate, sarebbe interessante capire se il restante 80% è stato pagato. Quanto alle telecamere, stratagemmi quasi criminali (cappucci di felpa sul volto, sacchi di plastica in testa, berretti, etc…) vengono ormai adottati pur di continuare a buttare in strada la propria indifferenziata.
Si torna allora ai controlli a campione dei sacchetti abbandonati. Squadre miste di Ambientale e Tekra si occuperanno di risalire agli sporcaccioni attraverso “elementi” utili trovati tra i rifiuti abbandonati. “Non è violazione della privacy. Se si apre un sacchetto lasciato davanti alla porta di casa, si. Ma qui parliamo di sacchetti buttati in mezzo alla strada”.
Sembra sempre più una “battaglia” tra civili ed incivili, con in mezzo contrattempi vari. Per combatterla bastano una decina di agenti in servizio all’Ambientale ed una ventina di telecamere?




Siracusa. Arriva in porto la Rainbow Warrior di Greenpeace, “uniti per il clima”

La Rainbow Warrior di Greenpeace, l’imbarcazione più famosa dell’organizzazione ambientalista, nel suo tour europeo tocca anche Siracusa. “Uniti per il clima” è lo slogan scelto, per sensibilizzare sui cambiamenti climatici e sugli impatti che questi hanno, anche in Italia, e per proporre soluzioni alla emergenza climatica in corso.
“I cambiamenti climatici sono ormai una realtà nella vita quotidiana di tutti gli italiani”, dichiara Luca Iacoboni, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. “Alluvioni, bombe d’acqua, siccità, non sono maltempo, ma le conseguenze del clima che cambia. Abbiamo bisogno di scelte politiche decise, che ci indirizzino verso un rapido abbandono dei combustibili fossili, ma chi ci governa continua a non voler abbandonare la principale causa della crisi climatica in corso”.
La Rainbow Warrior ormeggerà in banchina 4, al Porto Grande, il 25 e il 26 giugno. Visite gratuite a bordo dalle 16 alle 19.30 (25 giugno) e dalle 9.30 alle 12.00 (26 giugno). Prima di salire a bordo, sarà inoltre possibile visitare un vero e proprio “villaggio Greenpeace”, con un’area per bambine e bambini, una mostra sui cambiamenti climatici in Italia e in Europa (e sulle soluzioni per contrastarli), un angolo di realtà virtuale e un “rinfresco”, ovviamente #plasticazero.




Siracusa. Vertenza Sma/Simply, i sindacati proclamano lo stato di agitazione regionale

Lo spauracchio spezzatino pare prendere forma ed i sindacati lanciano l’allarme dopo l’apertura della procedura di trasferimento di ramo d’azienda inviato da Sma. “Si scherza col pane delle persone”, il commento a caldo del segretario provinciale Filcams, Alessandro Vasquez. “Il gruppo Sma/Simply ha formato 4 newco alle quali conferire i vari rami aziendali e niente trasferimento diretto in capo al gruppo Arena. Da adesso è ufficiale, si andrà incontro ad un vero e proprio spezzatino, temo che verranno create delle good company e delle bad company con meno garanzie ovviamente per i lavoratori interessati da tali cessioni”.
Una mossa legittima che, però, per i sindacati finisce per tutelare l’azienda subentrante più che i lavoratori. Per questo hanno proclamato lo stato di agitazione regionali. “Attendiamo che venga esperita la procedura in questione. Prevedibile che vedremo transitare i punti vendita con i nuovi marchi senza omogeneità nella cessione”.




Siracusa. Thysia: percorso sensoriale all’Orecchio di Dionisio illuminato di notte

Un percorso sensoriale, un connubio tra teatro e ricerca, un momento studiato per rivivere esattamente le emozioni dei fedeli di un santuario greco. Questo sarà “Thysìa. Il rito segreto: un’esperienza sensoriale nella religione della Sicilia greca”. Si tratta dell’’evento in programma all’Orecchio di Dionisio dal 24 al 26 giugno, con ingresso libero, organizzato da Fondazione Inda e Istituto per i Beni archeologici e monumentali del Centro nazionale delle ricerche in collaborazione con il Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici e la Erg.
Nella settimana in cui la Latomia del Paradiso al parco archeologico della Neapolis è resa ancora più suggestiva dall’illuminazione serale, il pubblico sarà condotto per mano attraverso una performance teatrale degli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, lungo un cammino emozionale che consentirà di scoprire e rivivere l’esperienza religiosa individuale dei fedeli nella Sicilia greca.
«La Fondazione Inda – ha dichiarato Mariarita Sgarlata, consigliere delegato dell’Istituto nazionale del dramma antico – partecipa al progetto nel quale le tecniche del teatro immersivo si contaminano con quelle del laboratorio di ricerca, mettendo a disposizione le grandi capacità dei suoi addetti alle scene e ai costumi, tra gli altri in particolare Enzo Campailla, Tony Fanciullo e Marcella Salvo, e coinvolgendo gli allievi e le allieve della sezione Fernando Balestra dell’Accademia d’arte del dramma antico coordinata da Sebastiano Aglianò, con la partecipazione dei docenti Serena Cartia, Mariuccia Cirinnà, Michele Dell’Utri, Elena Polic Greco e Giulia Valentini. Alla società Erg va il merito di avere assicurato un fondo che l’INDA ha destinato alla realizzazione del progetto. Tradizione e innovazione è il binomio inscindibile per il nuovo corso inaugurato dalle rappresentazioni classiche e dalle attività collaterali della Stagione 2019».
Thysìa. Il rito segreto è nato da un’idea di Antonella Pautasso e Fabio Caruso, due ricercatori dell’IBAM-CNR, con il contributo scientifico di Angela Bella, ricercatrice Marie Curie IBAM-CNR, esperta in archeomusicologia che ha curato l’aspetto della musica e della danza, e il supporto del team multidisciplinare dell’IBAM-CNR formato da Samuele Barone, Giovanni Fragalà, Silvia Iachello, Tania Marchesini, Giusi Meli e Danilo Pavone.
Dal 24 al 26 giugno i percorsi sensoriali sono previsti alle 21 e alle 22, con ingresso libero. Un’esperienza unica per vivere la Latomia del Paradiso nelle ore serali e per assistere a una performance che ha il suo punto di forza nel coinvolgimento emotivo dei partecipanti: performances e coinvolgimento emotivo sono elementi che sempre più frequentemente ritornano nella ricomposizione dell’esperienza religiosa greca e che implicano un’estensione della ricerca verso aspetti del rituale che il più delle volte non lasciano traccia concreta nella documentazione archeologica, ma possono essere ricostruiti attraverso un approccio filologico ad una serie di testimonianze (letterarie, epigrafiche, iconografiche, etno-antropologiche) che arricchiscono e completano il dato archeologico.




Nuovo ospedale di Siracusa, l’assessore Razza: “pensato per essere Dea di II livello”

Una delle battaglie collegate alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa è quella relativa alla sua qualificazione, in tema di servizi sanitari: Dea di I livello o la migliore etichetta di Dea di II livello?
Al momento, nel piano regionale, Siracusa è ancora Dea di I livello. Ma che possa (e debba) ambire al più presto alla massima qualità in termini di reparti e servizi sanitari lo si capisce dalle parole dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Raggiunto al telefono dalla nostra redazione conferma che “il nuovo ospedale di Siracusa è progettato e costruito per essere in fretta un Dea di II livello”. Nel progetto dell’assessore Razza c’è spazio per una super-dorsale della Salute che unisce il polo sanitario di Catania con l’ospedale nuovo di Siracusa, spingendosi sino a Ragusa. Strutture moderne, pubbliche e di qualità per una offerta sanitaria che dovrebbe presentarsi come la migliore dell’Isola.
Che l’ospedale di Siracusa possa vedere da vicino la promozione a Dea di II livello, una volta realizzata la nuova struttura, è certificata anche dalla perizia del’Asp che ricorda, nelle premesse, come “la localizzazione e la dimensione dell’area del nuovo ospedale di Siracusa dovranno essere adeguati anche nella previsione di una promozione della struttura a Dea di II livello, ovvero di una struttura che oltre alle prestazioni di Pronto Soccorso e di osservazione, breve degenza, rianimazione e interventi diagnostico-terapeutici di base (competenze delle D.E.A. di I livello) sia in grado di erogare anche prestazioni altamente qualificate legate all’emergenza specialistica. Per questo è prevedibile una futura espansione che, come detto in precedenza, è opportuno che avvenga in aree contigue a quelle occupate dal complesso da edificare”.
Lo scorso gennaio, l’ufficio tecnico dell’Asp di Siracusa ha predisposto un “metaprogetto” per il nuovo ospedale di Siracusa, “non applicato ad una localizzazione reale”, che poggia su “impianti planivolumetrici a blocchi con prevalente sviluppo orizzontale, variamente articolati e connessi da grandi spazi comuni attrezzati, limitando al massimo le altezze e/o i piani fuori terra per consentire future prevedibili espansioni senza soprelevazioni e/o interventi eccessivi sulle strutture esistenti”.




Nuovo ospedale a Tremilia? Servirà anche variante urbanistica in Consiglio comunale

Perchè l’area di contrada Tremilia, individuata nella super-perizia dell’Asp come “idonea”, possa diventare quella “indicata” per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa, serve un passaggio in Consiglio comunale. Domattina si riuniranno i capigruppo per individuare la prima data utile per una seduta sul tema.
La volontà, della maggioranza in particolare, è di fare in fretta. Il pensiero ricorrente è che prima si indica quell’area – correggendo il precedente pronunciamento del luglio 2017 – prima si sblocca anche l’iter di progettazione e finanziamento per il quale, assicurano dalla Regione, “non ci sono problemi”.
Ci sono però tempi tecnici da rispettare, come ad esempio quelli necessari agli uffici comunali per le relazioni che devono accompagnare l’atto in aula. Ma se anche si dovesse arrivare all’individuazione della nuova area prima della pausa estiva di agosto, non sarebbe ancora finita per il Comune. I terreni da espropriare in contrada Tremilia risultano da Prg, in parte, “aree agricole” (E1). Bisognerebbe quindi procedere ad una variante urbanistica per cambiarne la destinazione d’uso in “attrezzature ospedaliere”.
Solo che l’operazione non si presenta veloce: occorrerebbero infatti anche studi geologici e perizie che porterebbero via altro tempo prima che Regione ed Asp possano dare il via ai bandi per progettazione e costruzione.
La vicenda del nuovo ospedale di Siracusa assomiglia sempre più ad un grande gioco dell’oca. Se la relazione dell’Asp segna un passo avanti nello stallo degli ultimi due anni, pare però spingere l’iter complessivo indietro di tre caselle (Consiglio comunale, variante urbanistica, perizie).