Siracusa. Comuni esclusi dai finanziamenti per la riqualificazione: “Via ai ricorsi”

Pubblicate, in via provvisoria, le graduatorie linea A e B per il finanziamento di progetti presentati da comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti: nessuno in provincia di Siracusa. Su questo dato si sofferma il presidente emerito della Commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo, dopo l’emanazione del decreto del Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti.
“Le risorse-puntualizza Vincenzo Vinciullo- risalgono alla precedente legislatura. Con la pubblicazione provvisoria giunge finalmente a conclusione questo percorso, anche se i Comuni, a cominciare da Portopalo, hanno 30 giorni di tempo per presentare osservazioni e contestazioni.
Colpisce, ancora una volta, come al solito, l’assenza fra i progetti finanziati di quelli presentati dai Comuni della Provincia di Siracusa, come se i nostri Amministratori Comunali non fossero capaci di presentare progetti per essere finanziati dalla Regione”. Entrando nello specifico, la graduatoria inserisce Cassaro al 51esimo posto, Palazzolo al 107esimo, Francofonte al 112esimo, Buscemi al 114esimo. Sortino si trova al 123esimo posto. Nessun progetto ammesso, invece, per quanto riguarda la linea B. Fra gli esclusi, Canicattini e Portopalo.




Siracusa. In fiamme l’auto della moglie del presidente dell’Ordine degli avvocati

Un incendio ha danneggiato una macchina nella disponibilità della moglie del presidente dell’Ordine degli avvocati di Siracusa, Francesco Favi.
Le fiamme, di origine dolosa, si sono scatenate intorno dopo l’una e trenta della scorsa notte, coinvolgendo una Land Rover parcheggiata in via San Simeone, nella zona di San Giovanni.
Sull’episodio indagano i carabinieri, che stanno in queste ore acquisendo le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Anche la moglie del presidente Favi è un avvocato. I militari non escludono un legame tra il rogo doloso e l’attività professionale della coppia.




Siracusa. A fuoco l’auto della moglie di Favi: la solidarietà della società civile

Solidarietà al presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa, Francesco Favi, dopo l’incendio, di probabile origine dolosa, che ha danneggiato, nella notte, l’auto della moglie, anche lei avvocato. La esprime il sindaco, Francesco Italia . Il primo cittadino parla di “un grave atto nei confronti di un cittadino e di un professionista impegnato sul fronte della legalità a titolo personale e a nome di tutti gli avvocati siracusani. Colpire una persona così in vista – prosegue il sindaco Italia – e che non è stata in silenzio su alcune delle vicende giudiziarie più buie avvenute a Siracusa, significa lanciare un messaggio inequivocabile a chi è impegnato sul fronte della legalità e della trasparenza. Sono certo che l’avvocato Favi proseguirà nel suo impegno con la stessa determinazione, sapendo di poter contare sul sostegno e la collaborazione dei siracusani onesti”.
“Una piena solidarietà, a nome mio personale e dell’intero Consiglio Comunale, ed un forte incoraggiamento ad andare avanti”: li manifesta il presidente, Moena Scala, al presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa, Francesco Favi, vittima di un grave atto intimidatorio.
“L’auspicio- aggiunge Scala- è che le autorità facciano piena luce al più presto su questo ennesimo episodio che, di per se gravissimo, sarebbe ancor più inquietante se collegato al ruolo di Favi come presidente dell’Ordine, e quindi all’intera categoria degli avvocati, impegnati nel prezioso lavoro a difesa dei diritti delle fasce più deboli”.
“Un vile gesto nei confronti di un’intera comunità”: i deputati nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra, Paolo Ficara, Pino Pisani, Maria Marzana, Stefano Zito e Giorgio Pasqua esprimono solidarietà nei confronti del presidente dell’Ordine degli avvocati, Francesco Favi e della moglie. “Dopo quanto accaduto pochi giorni fa al giornalista Scariolo, oggi l’ennesimo segnale criminale. Un atto doloso che lede ancora una volta tutta la città”.
Solidarietà anche da parte dell’Adu, l’associazione dei Difensori d’Ufficio, attraverso il presidente e il segretario, Giuseppe Giuliano e Salvatore Belfiore. L’Adu parla di “atto spregevole” ed esprime vicinanza “al collega in questo momento di grande concitazione. Questo vile gesto- dichiarano il presidente ed il segretario dell’associazione – colpisce, non solo Favi, ma tutti gli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Siracusa. E’ un inaccettabile attacco alla Toga e, come tale, va immediatamente isolato. L’avvocato, nella sua figura, costituzionalmente garantita, di difensore dei diritti dei propri assistiti-concludono Giuliano e Belfiore-  deve essere considerato figura inviolabile”.
“Al presidente Francesco Favi giunga la voce dei dipendenti della giustizia di Siracusa per il vile attentato subito a causa del suo ruolo e per il lavoro svolto con coraggio e determinazione in tante occasioni ed in ultimo in quel coacervo di interessi e di corruttele che hanno portato Siracusa al centro delle attenzioni dei media nazionali”, dice invece il coordinatore provinciale del settore giustizia della Cgil, Gigi Muti.
Anche la presidente del centro antiviolenza Ipazia, Daniela La Runa, porta la sua solidarietà a Favi ed alla moglie. La Runa, anche lei avvocato, ha subito in passato una simile intimidazione: la sua auto è stata data alle fiamme.




Rada di Augusta, il Ministero dell’Ambiente vuole riavviare “le attività di bonifica”

Il Ministero dell’Ambiente annuncia di voler “riavviare nel più breve tempo possibile le attività di bonifica della rada di Augusta”. Lo fa con una nota ufficiale della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque, con cui viene convocato un incontro a Roma, per il prossimo 17 giugno. Ci saranno rappresentanti della Regione e della ex Provincia Regionale di Siracusa, Asp, Arpa e Ispra, tra gli altri. “Si torna a parlare concretamente di bonifica della rada di Augusta, le nostre sollecitazioni sono state accolte”, commentano i parlamentari nazionali del M5s Pino Pisani, Paolo Ficara, Filippo Scerra, Maria Marzana ed i deputati regionali Pasqua e Zito (M5s). In delegazione, poche settimane addietro, si erano recati proprio al Ministero dell’Ambiente per parlare, carte alla mano, della situazione nel sito Sin di Priolo.
“Finalmente c’è un credibile interlocutore: ringraziamo il ministro Costa e la struttura del Ministero dell’Ambiente per aver compreso e raccolto la necessità di riprendere con decisione il cammino delle bonifiche”, concludono i parlamentari M5S.




Siracusa. Ipermercato ex Spaccio Alimentare, primo passo verso la riapertura

Primo passo in avanti nella vicenda dei lavoratori ex Spaccio Alimentare di Siracusa. Il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha autorizzato l’omologa al concordato proposto da Distribuzione Cambria (Spaccio Alimentare), cosa che sblocca la procedura per la compravendita dei rami aziendali (le licenze), tra cui il grande punto vendita di Siracusa all’interno del centro commerciale Archimede.
Non è un mistero che il gruppo Arena, con il marchio Decò, è pronta a subentrare anche se vi sarebbero ancora dettagli da limare sulla superficie di vendita ed il canone di locazione. Ma la prima questione da affrontare è quella della ristrutturazione dei locali di Necropoli del Fusco. La proprietà del centro commerciale, pur di agevolare una veloce riapertura dell’ipermercato, si è detta pronta a sostenere il costo dei lavori necessari con l’impegno, da parte della subentrante, di rifondere le spese sostenute.
I lavoratori siracusani attendono fiduciosi, sperando che un eventuale “taglio” della superficie di vendita deciso da chi subentrerà nei fatti a Distribuzione Cambria non si ripercuota sui livelli occupazionali o la retribuzione. Sindacati vigili. “L’obiettivo è quello di non perdere un solo posto di lavoro”, chiarisce subito il segretario provinciale della Filcams Cgil, Alessandro Vasquez.




Siracusa. Si chiude la vertenza Simply, esubero volontario per 11 lavoratori

Si chiude con 177 esuberi su base volontaria la vertenza regionale che riguarda i punti vendita Simply. Questi i numeri definitivi in attesa dell’appuntamento del 20 giugno al Ministero dello Sviluppo Economico dove si discuterà anche della cessione del marchio in Sicilia al gruppo Arena.
Tornando alla procedura di licenziamento collettivo con criterio di volontarietà, sono 11 i lavoratori dei punti vendita siracusani che hanno accolto la proposta che li accompagnerà alla vicina pensione. Interessati sono 3 dipendenti del punto vendita di viale Tisia, 2 a Priolo e 6 a Lentini.




Siracusa. Mafia e Politica, Caselli: “Legalità scelta vantaggiosa. Stop negazionismo”

“La legalità come scelta più conveniente”. Questo, secondo l’ex Procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli, il giusto approccio per superare quelle che possono essere le ragioni per cui il malaffare resiste nella società di oggi. Il magistrato antimafia sarà tra i relatori di un convegno sul tema “Mafia e Politica” domani al Santuario della Madonna delle Lacrime. Questa mattina, Su FMITALIA, Caselli ha fatto delle importanti premesse. “E’ più comodo- spiega- avere l'”aiutino” della mafia per un politico che voglia  sopravanzare gli altri e la stessa cosa per vincere la concorrenza nel campo economico. In poche parole, c’è domanda”. Quello che serve è creare “anticorpi”. Per il magistrato “occorre partire dai giovani, dalla scuola.  I nostri programmi scolastici arrivano a malapena alla Seconda Guerra Mondiale. Di questi problemi, che hanno radici nell’immediato passato ma sono attuali, non si parla affatto. Di legalità- prosegue Caselli -si dovrebbe parlare,  non come fosse un problema astratto, teorico, da vuote nozioni per qualche interrogazione. Va spiegata , piuttosto, la legalità come scelta che conviene, da cui dipende la qualità della nostra vita, perchè significa recupero di risorse, meno evasione, meno corruzione, meno mafia. Vuol dire la possibilità di destinare cio’ che è rapinato dal malaffare alla collettività, con la speranza, quindi, di vivere meglio”. La legalità, insomma, come vantaggio e non di certo come problema di “guardie e ladri”.  Caselli evidenzia come “la fiducia nella giustizia sia venuta meno da parte dell’opinione pubblica, sia per i tempi estenuanti, sia per i costi elevati. Situazioni a cui si aggiunge una percezione che peggiora tutto, con gli scandali, la crisi del Consiglio superiore di Magistratura, i rapporti con alcuni politici. I fatti sono in fase di accertamento, ma la perdita di fiducia per la percezione che di tutto questo ha l’opinione pubblica è una certezza”. Il magistrato parla di “corto circuito, con  possibili derive illiberali”. Infine un passaggio sulla separazione delle carriere. “C’è chi vuole meno giustizia-sostiene Caselli- soprattutto se tocca i suoi interessi. C’è chi ha lo scopo di ridurre l’indipendenza della magistratura,cosicchè  possa comodamente intervenire. La separazione delle carriere sarebbe una iattura perchè, ovunque nel mondo, questo  significa che il pm riceve per legge ordini, direttive e orientamento dal ministero della giustizia, dal Governo. Un patrimonio dei cittadini andrebbe perso, che è il principio della legge uguale per tutti. Se il pm può ricevere ordini da qualcuno-chiarisce infine – si tradurrebbe in un appannamento della democrazia, da evitare in ogni modo”.

 




Siracusa. Il vicesindaco Giovanni Randazzo: “si, mi dimetto”. Ma è giallo sui tempi

Il vicesindaco, Giovanni Randazzo lascerà la giunta, ma con modalità e tempi che concorderà con il sindaco, Francesco Italia e con il resto della giunta. E’ quanto ribadito  questa mattina dall’assessore alla Mobilità e dal presidente del gruppo politico che lo esprime, “Lealtà e Condivisione”, Ezio Guglielmo. “Lealtà e condivisione” conferma il proprio appoggio all’attuale amministrazione comunale, ma con un’esigenza espressa in maniera chiara, che è quella di “delineare meglio obiettivi e progetti con traguardi chiari da raggiungere entro la fine dell’attuale sindacatura”. Il principale obiettivo riguarda “un’attenzione incisiva per le periferie e per i beni comuni”.  Randazzo ha confermato la propria stanchezza e la volontà, pertanto, di uscire dalla giunta, ritenendo utile un turn over. Un’idea che maturava da un po’ di tempo e che Randazzo aveva confidato nei giorni scorsi al suo gruppo politico durante un incontro interno. La confidenza è, però, trapelata ed è diventata una notizia di pubblico dominio, tanto da spingere il vice sindaco a fare delle puntualizzazioni attraverso una dichiarazione ufficiale.  “È solo  un intenzione-precisa Randazzo- Non ho presentato ancora dimissioni ufficiali”. Un momento che, ad ogni modo, arriverà. “Concorderò-ha spiegato l’avvocato siracusano, ex candidato alla carica di sindaco-  le modalità di uscita insieme al primo cittadino e insieme al resto della giunta”.I tempi restano, pertanto,da definire, così come la scelta di chi dovrà sostituirlo in seno all’esecutivo comunale. A sostituire in giunta Randazzo potrebbe essere Pippo Ansaldi, estromesso a suo tempo dal consiglio comunale per ragioni legate a cause di incompatibilità.




Siracusa. Supermarket della droga in casa, arrestato 26enne

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa hanno tratto in arresto il 26enne Giovanni Cacciatore.
A destare i sospetti dei militari, l’insolita frequenza entrava ed usciva da casa. Convinti che potesse essere impegnato in attività illecite, i carabinieri sono intervenuti. La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare oltre duecento grammi di cocaina, contenuti in due confezioni in plastica sottovuoto; circa quaranta grammi di crack e ben sette panetti di hashish per un peso complessivo di 700 grammi.
Inoltre i Carabinieri rinvenivano e sottoponevano a sequestro una radio ricetrasmittente verosimilmente per ricevere comunicazioni da soggetti impiegati come vedette alle piazze di spaccio.
Dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente, è stato tradotto presso il carcere di Cavadonna, come disposto dall’autorità giudiziaria.




Siracusa. Marciapiedi lungomare di Levante, prove di carico per misurarne la tenuta

Prove di carico per i marciapiedi a sbalzo del lungomare di Levante. Nel tratto tra forte Vigliena ed il Maniace ci sono circa 100 metri di affaccio sul mare vietati al transito pedonale. Il provvedimento risale ad agosto dello scorso anno. La settimana prossima saranno effettuati test di tenuta statica, affidati con relativa procedura pubblica. Una misura di scrupolo per decidere le prossime mosse.
Se le prove di carico dovessero confermare un rischio per la pubblica incolumità, verrà riconfermato il divieto di transito pedonale aggiungendo una recinzione più decorosa ed in qualche modo integrata con il panorama. Una prima ipotesi vedrebbe l’impiego di pannellature in legno a varie altezze e comunque non oltre il metro, colorate in maniera tenue.
Quei marciapiedi a sbalzo, di ceto, non possono essere lasciati così: armature in ferro a vista, tondini piegati, distacco di elementi. Esiste una indicazione, contenuta nel piano particolareggiato di Ortigia, circa la loro eliminazione. Nessuna amministrazione ha però mai dato seguito a quel passaggio ppo del centro storico. I marciapiedi vennero realizzati negli anni 70, innestandoli direttamente sui bastioni di Ortigia.
Esiste un ampio progetto per il consolidamento e la protezione proprio dei bastioni. Gli ultimi lavori vennero realizzati in occasione del G8 Ambiente del 2009. Poi quel piano redatto nel 2002 è tornato nel cassetto. Oggi bisogna rimettere mano alla progettazione, da aggiornare, ed alla ricerca di fondi (regionali o europei) per una operazione tanto necessaria quanto costosa. In Regione potrebbero esserci risorse disponibili intanto per l’aggiornamento del progetto. Su questa altra vicenda si misurerà la capacità di intervento della macchina pubblica siracusana. La preoccupazione di molti, però, è che l’interdizione dei marciapiedi del lungomare di Levante possa divenire pressochè eterna.