Migranti braccianti a Cassibile: “si” al villaggio, giovedì il protocollo in prefettura

Sarà sottoscritto giovedì alle 17,30 il protocollo per l’accoglienza dei lavoratori migranti stagionali. Il documento avrà in calce le firme del prefetto, Luigi Pizzi e del sindaco, Francesco Italia. Come preventivato, la prefettura metterà a disposizione del Comune, in comodato d’uso, 17 unità abitative prefabbricate. L’obiettivo è quello di garantire alloggi dignitosi e di non danneggiare il decoro, soprattutto nell’area di Cassibile, nei cui dintorni, come ogni anno, trovano alloggi, spesso di fortuna, i braccianti stagionali impiegati nella raccolta. Ogni unità abitativa, composta da due moduli, potrà ospitare 10 persone. Altre sei unità di servizi saranno installati nell’area individuata, nei pressi dell’ex depuratore di Cassibile. Il Comune, tramite bando, potrà affidare i moduli ad associazioni.




Siracusa. Parco della Neapolis gallina dalle uova d’oro, oltre 5 milioni d’incasso nel 2018

Il parco archeologico della Neapolis si conferma gallina dalle uova d’oro (per la Regione) e si conferma anche per il 2018 tra i siti più visitati. Incasso milionario con un ulteriore aumento rispetto al già positivo 2017: 5.039.141,50 euro. Per la prima volta sopra i 5milioni, con un +8,41% rispetto al già ragguardevole risultato dell’anno precedente. I dati sono forniti dall’Assessorato Regionale al Turismo.
Continua la crescita dei visitatori in Sicilia, superati i 5 milioni di presenze (+2,87% rispetto al 2017). Non si arresta la scalata della Valle de Templi di Agrigento che insidia ormai da vicino il primato di incassi detenuto anche per il 2018 dal teatro antico di Taormina. Sul terzo gradino del podio, il parco della Neapolis di Siracusa che dovrebbe a breve dotarsi di un suo management per una gestione autonoma che, tra speranze e perplessità, dovrebbe guidare verso la definitiva “esplosione” l’importante area archeologica siracusana.
A livello nazionale, teatro antico di Taormina e Valle dei Templi entrano nella top ten nazionale, rispettivamente all’8.o e 9.0 posto. Il parco della Neapolis è 13.o in Italia tra i siti più visitati. Sul tema interviene l’assessore alla Cultura, Fabio Granata. “A tutti i soloni e i giuriconsulti che intervengono con le loro dotte disquisizioni sul Parco Archeologico di Siracusa e la sua attesa Autonomia-dice- dedico i dati ufficiali degli incassi dei Parchi Archeologico Siciliani che dimostrano che, senza autonomia e organizzazione siamo terzi solo rispetto a Naxos/Taormina e Valle dei Templi, dove ovviamente i Parchi autonomi sono operativi da tempo e dove gli incassi restano tutti alle città e al territorio a differenza dei nostri che vanno a Palermo a coprire i buchi del Bilancio regionale”.




Una perimetrazione, molti vincoli: “rivedere regole attuative del parco archeologico”

Massimo Riili non rientra certo nella schiera dei più accaniti sostenitori del parco archeologico della Neapolis, almeno non come perimetrato dal decreto di istituzione. Il presidente di Ance Siracusa non si nasconde. “ Parco sì, ma non così. Si deve discutere tecnicamente sul futuro della città e dei siracusani. Con l’attuale perimetrazione del parco Archeologico non c’è spazio per un percorso reale di recupero e di rigenerazione urbana. Le norme di attuazione, così come proposte, bloccano nelle zone meno qualificate di Siracusa qualsiasi processo di trasformazione urbanistica di aree degradate. Per tutelare le zone pregiate tuteliamo tutto intorno, anche se si tratta di assoluto degrado”, il pensiero di Riili che torna così a sollevare perplessità di ordine tecnico.
Per fare un esempio: viale Ermocrate. “Ricade in area di riqualificazione urbanistica dell’attuale prg ma che oggi è inspiegabilmente ingessata dal vincolo di sostanziale immodificabilità che il parco si porta dietro. E così in tutte le cosiddette fasce di rispetto del Parco. In una parola, il Parco è dappertutto, passa anche su porzioni della città in cui non esiste nulla da tutelare”.
Ance Siracusa ha illustrato questa sua posizione, non nuova, anche al soprintendente Aprile. “Ha prestato molta attenzione alle nostre preoccupazioni, assicurandoci che potranno essere corretti subito questi errori evidenti. Confidiamo che, prima della pubblicazione in Gazzetta, un incontro di approfondimento possa portare a rivedere il Regolamento attuativo del Parco Archeologico. Nell’interesse di tutti e soprattutto del Parco”.




Siracusa caos. Si blocca il traffico, tutti in coda…davanti al comando della Municipale

Il traffico si è letteralmente fermato questa mattina, per quasi trenta minuti. Ironia della sorte, la coda di bus e auto si è formata proprio davanti al comando di Polizia Municipale. Tutto intasato, pare a causa di alcune vetture parcheggiate male. E con l’afflusso di bus turistici di questi giorni c’è voluto un attimo per creare l’ingorgo. Molto più difficile venirne a capo e infatti ci sono voluti circa venti minuti, durante i quali sono rimaste paralizzate via Elorina, via Bengasi e via del Porto Grande. “I vigili? Sembrava dovessero arrivare da un’altra parte della città…”, lamentano a più voci alcune persone rimaste imbottigliate nell’incredibile situazione.
Non appena informato del caos, anche il comandante della Municipale, Enzo Miccoli, è sceso in strada per dare manforte e assistenza e accertarsi che la situazione ritornasse alla normalità.




Siracusa. Suolo pubblico, l’aumento ci sarà: +20%. “Provvedimento ostico, lo sapevamo”

Per il suolo pubblico alla fine l’aumento ci sarà comunque. Tariffa su del 20%, scaglione unico senza differenze tra aree di pregio o le cosiddette super. Il sindaco Francesco Italia lo ha spiegato intervenendo al telefono su FMITALIA. “Siamo aperti a valutare proposte perequative. E’ chiaro che bisognerà rideterminare voci del bilancio sulla base delle nuove indicazioni. Resta ferma la volontà di non incidere sulle fasce più deboli. Per il suolo pubblico, l’aumento della tariffa del 20% dovrà esserci. Quanto al resto, dovremo stabilire le pesature degli aumenti sui vari servizi per l’introito che viene a mancare”.
La presa di posizione del Consiglio comunale, che ha chiesto la revoca della delibera con cui la giunta disponeva tre fasce di aumento, non pare aver sorpreso il primo cittadino. “Ci sono provvedimenti che trovano ampio consenso ed altri che non passano. Sapevamo che questo era un provvedimento difficile. L’attuale regolamento sul suolo pubblico crea iniquità. Bene ha fatto il Consiglio comunale a determinarsi. In giunta – prosegue Italia – avevamo pensato di adeguare le tariffe del suolo pubblico a quelle normalmente applicate altrove. Ma l’idea era soprattutto quella di riportare equità tra le diverse attività: alcune, pur essendo piccole o piccolissime si ritrovano però in aree di eccellenza ed hanno una utenza maggiore rispetto a chi, ad esempio, paga di più in altre aree della città. Mi aspetto ora che il Consiglio comunale si doti di un regolamento migliore, rivisto per eliminare queste difformità”.
A chi si domanda se questa nuova bocciatura in Consiglio (dopo la Tari, ndr) avrà ripercussioni sul futuro dell’amministrazione, Italia manda un messaggio diretto. “Ho un impegno che intendo mantenere: tenere a posto i conti per evitare il dissesto. Se dovessimo dover dichiarare default, scatterebbero automaticamente e senza Consiglio comunale gli aumenti di tutte le tariffe e problemi per il personale di servizi a supporto”.




Siracusa. Rottamazione di multe e tasse locali, proposta dei cinquestelle

Autorizzare la rottamazione di multe e tasse locali, come previsto dal Decreto Crescita. Ci prova il Movimento 5 Stelle tramite una proposta di delibera urgente, indirizzata all’Ufficio di presidenza del Consiglio comunale di Siracusa e una mozione inviata all’assessore al ramo Nicola Lo Iacono.
Il pentastellato Roberto Trigilio è il consigliere proponente delle due iniziative firmate anche da Silvia Russoniello, Chiara Ficara e Francesco Burgio.
I 4 portavoce del Movimento 5 Stelle al Consiglio comunale di Siracusa spiegano: «L’articolo 15 del Decreto Crescita apre a questa possibilità al fine di sanare vecchi debiti tributari per le cartelle notificate dal 2000 al 2017, esonerando i cittadini che aderiscono dal pagamento di sanzioni e interessi». Perciò chiedono che l’argomento venga inserito all’Odg e che l’amministrazione comunale «alleggerisca la pressione fiscale sui siracusani, adottando uno specifico regolamento».




Siracusa. Un bosco in città, accordo tra il Comune e il Comitato Aria Nuova

Sembra concretizzarsi l’idea di creare un bosco nella zona alta di Siracusa, nell’area di proprietà comunale che arriva fino in viale Scala Greca. Il protocollo d’intesta tra il Comune e il  “Comitato Aria nuova” sarà firmato nei prossimi giorni. Servirà per attuare il progetto previsto dalla legge 10 del 2013 (Un albero per ogni nuovo nato). La prospettiva è quella di implementare e tutelare il patrimonio arboreo.
I Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti sono tenuti alla messa a dimora di un albero nel proprio territorio nei sei mesi successivi alla nascita di un neonato o all’adozione di un minore. Con l’adesione alla proposta, il Comune di Siracusa si impegna ad individuare le aree da destinare alla realizzazione dei “Boschi di città” nell’ambito della pianificazione urbanistica; e ad attivare rapporti con l’Azienda Forestale per reperire le essenze arboree,soprintendendo alle attività di manutenzione e controllo. L’Ente trasmetterà al “Comitato” l’elenco dei neonati o dei minori adottati a partire dal febbraio 2013, ed aggiornerà i dati ogni tre mesi. Dal canto suo il “Comitato” (costituito dalle associazioni Auser, Aria Nuova, Stop Veleni, Legambiente, Lipu, Naturalchemia, Natura Sicula, Rifiuti Zero e Slow Food) si impegna ad effettuare la piantumazione e manutenzione degli alberi di alto fusto o arbusti della macchia mediterranea, e ad implementare il censimento del patrimonio arboreo esistente.
“Sono molto soddisfatta, oggi è un giorno estremamente importante per la nostra città. La Giunta Italia ha approvato un’importante delibera: l’accordo tra il Comune ed il Comitato Aria Nuova per la tutela ed implementazione del patrimonio arboreo cittadino rappresenta infatti un importante ed imprescindibile passo in avanti verso la costruzione di una nuova politica di governo della città basata sulla sostenibilità ambientale”: lo dichiara l’assessore all’Urbanistica e al Verde Giusy Genovesi che aggiunge: “In un solo atto sono racchiusi obiettivi importanti quali il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, la lotta ai cambiamenti climatici e la resilienza urbana derivanti dalla presenza di aree di bosco in città. A questo aggiungiamo il principio di sussidiarietà orizzontale, ovvero la partecipazione dei cittadini alle attività di pubblico interesse. Ringrazio pertanto il Comitato Aria Nuova per l’importante stimolo offerto all’Amministrazione, per la proficua collaborazione e supporto. Adesso è il momento di pianificare e realizzare insieme”.
L’accordo avrà una durata di quattro anni.




Siracusa. Suolo pubblico, no agli aumenti: il Consiglio comunale sconfessa la giunta

Con una presa di posizione quasi all’unanimità (25 su 26), il Consiglio comunale di Siracusa ha detto “no” all’aumento delle tariffe per il suolo pubblico a Siracusa. Accolto l’ordine del giorno con primo firmatario il consigliere Salvo Castagnino che chiedeva la revoca della delibera 52 del 23 aprile 2019 che prevedeva l’aumento del 20% per bar e ristoranti, l’aumento del 100% per le occupazioni di suolo pubblico realizzate su strade di I e II categoria e l’aumento del 120% per le occupazioni su strade appartenenti alle categorie Super.
In 25, tra cui anche consiglieri di centrosinistra, hanno chiesto la revoca immediata della delibera ed il ripristino delle tariffe esistenti alla data antecedente alla stessa, fino ad una nuova delibera. Un’unica astenuta, la presidente del consiglio comunale Moena Scala. Una linea super partes che a molti appare però sempre più politica e distante dalle posizioni del gruppo del Movimento 5 Stelle, contrario all’aumento delle tariffe. Criticata l’assenza in aula del sindaco Italia e dell’assessore al ramo Fabio Moschella.
“Non vogliamo parlare alla pancia della gente ma è anche vero che questi sacrifici enormi richiesti con questa proposta della Giunta sono figli dei cinque anni precedenti, assolutamente dissennati della giunta precedente”, ha tuonato in aula il consigliere Paolo Ezechia Reale. “Un’intera aula contro, anche gli stessi che stanno col sindaco e la giunta. Perché questa umiliazione? Un sindaco scompare dinanzi a queste scelte difficili? Avrebbe dovuto parlare ai cittadini, parlare e spiegare alla gente. Il sindaco ha il dovere di parlare con i cittadini, non può scomparire, fare una delibera e poi sparire. Cosa accadrà, ora ci chiediamo, al bilancio di previsione che aveva previsto di incassare queste cifre?”
Nella stessa seduta di ieri è stata votata anche la mozione con cui viene censurata la scelta di concessione di tre anni per l’utilizzo, senza bando di gara e affidamento diretto, dell’ex convento di San Francesco, all’agenzia Sicilia Musei. Presente in aula l’assessore Fabio Granata.




Suolo pubblico: pagare con l’aumento o attendere la revoca? Il dubbio degli esercenti

E’ la domanda che molti operatori commerciali si stanno ponendo: cosa succederà ora che il Consiglio comunale ha votato per la revoca degli aumenti sul suolo pubblico? Diversi proprietari di bar, ristoranti e pizzerie hanno ricevuto nei giorni scorsi il bollettino per il pagamento della Cosap che però riportava già l’aumento di cui si chiede ora la revoca.
L’annullamento della delibera che ha introdotto le nuove tariffe a scaglione non è però automatico, per effetto della votazione del Consiglio comunale. Servirà un altro provvedimento di giunta, con il quale si prende atto della votazione a larga maggioranza e si modifica il tariffario. Ma l’amministrazione potrebbe anche decidere di non tenere conto del parere del civico consesso e andare avanti. Cosa che, però potrebbe rendere ancora più incandescente il clima in aula in previsione dell’arrivo del bilancio.
In attesa di capire secondo quale tariffe va calcolata la Cosap, in molti potrebbero scegliere di non versare ancora nulla, fino a chiarimento.




Sequestrato capannone industriale: omessa bonifica e conferimento abusivo di rifiuti

I Finanzieri della Compagnia di Augusta hanno sequestrato un’area industriale in contrada San Cusumano, ad Augusta. Era stato impropriamente abbandonato un ingente quantitativo di rifiuti industriali e scarti di lavorazione, rinvenuti all’interno e all’esterno di un capannone.
L’attività ispettiva condotta con l’ausilio di tecnici dell’Arpa di Siracusa, del Libero Consorzio e dell’Asp di Augusta, ha consentito di circoscrivere un’area di circa 5.000 metri quadrati e sottoporla a sequestro preventivo.
Effettuata una campionatura dei rifiuti presenti: rilevata la presenza di polvere di pirite, particolarmente nociva per la salute pubblica qualora non correttamente gestita e smaltita.
Ulteriori accertamenti investigativi posti in essere dai militari hanno consentito di denunciare il curatore fallimentare della società proprietaria del sito interessato dal sequestrato preventivo. A lui viene contestata l’omessa bonifica e il conferimento abusivo di rifiuti.