Lavoratore esposto all’amianto,Inps condannata alla rivalutazione contributiva

La Corte di Appello di Catania ha condannato l’INPS a riconoscere la rivalutazione contributiva di Francesco Castorina, uno dei tanti lavoratori del Petrolchimico di Priolo-Augusta esposti alle fibre di amianto originario di Catania e residente ad Augusta, dal 1984 ha lavorato per 35 anni come addetto alla manutenzione presso lo stabilimento del Polo Petrolchimico di Priolo-Augusta. In quel periodo l’amianto era un materiale comunemente utilizzato  e veniva impiegato in varie parti degli impianti industriali. Di conseguenza, l’uomo aveva respirato le fibre killer aerodisperse nell’ambiente. Quanto alle bonifiche, è emerso che vennero eseguite oltre l’entrata in vigore della Legge n. 257/1992 che prevedeva la tutela dei lavoratori esposti all’asbesto.
Ed è stata proprio la questione della durata dell’esposizione l’oggetto principale del braccio di ferro tra l’uomo e l’INPS perché l’operaio, dopo aver fatto richiesta del riconoscimento dei benefici pensionistici per l’esposizione all’amianto, negati dall’ente di previdenza, è andato poi in pensione con “Quota 100” percependo una rendita inferiore rispetto a quella a lui spettante. Nel 2020 la sentenza di primo grado del Tribunale di Siracusa che ha riconosciuto il diritto di Castorina alla rivalutazione contributiva. Decisione contestata dall’INPS che ha portato la vicenda presso la Corte di Appello di Catania che ha condannato l’ente e confermato il diritto dell’operaio alla rivalutazione contributiva consentendogli di ottenere la compensazione economica che gli spettava per gli anni di lavoro a contatto con la “fibra killer”.
“Questa vittoria -commenta il legale del lavoratore e presidente dell’Ona, l’Osservatorio Nazionale Amianto- è il risultato di anni di impegno e dedizione nel difendere i diritti dei lavoratori esposti sul posto di lavoro. Continueremo a lottare per garantire giustizia e equità per tutti i lavoratori che si trovano in situazioni simili. La nostra speranza è che questa sentenza possa servire da precedente. Tutti i lavoratori che hanno prestato servizio presso il polo Petrolchimico dovrebbero vedere riconosciuti i benefici amianto, almeno quelli esposti fino al 2000. “E’ assurdo -aggiunge Francesco Castorina- dover ricorre alle vie legali, sottostare a lungaggini burocratiche, per ottenere giustizia”.




“Il Parco per la Città”, al museo Paolo Orsi il recital musicale di Manutsa

Venerdì 5 aprile, alle 19.30, nuovo appuntamento con la manifestazione “Il Parco per la Città” organizzata dalla direzione del Parco Archeologico di Siracusa, con la direzione artistica di Lello Analfino. Al museo Paolo Orsi, concerto di Manutsa, cantautrice siciliana dallo stile unico e coinvolgente. Al pubblico siracusano regalerà un recital di brani di musica edita e inedita, tratti dal suo ultimo album “Parru cu tia – La voce delle Donne”. In questo spettacolo, Manutsa rivestirà i classici omaggi ad artisti come De Andrè, Giuni Russo e Balistreri di un sound moderno e contaminato, tipicamente cantautorale e made in Sicily.
Il progetto artistico di Manutsa nasce dall’esigenza di celebrare la donna siciliana in tutta la sua libertà, allontanandola dai pregiudizi e dai giudizi precostituiti che nel corso della storia culturale, economica, politica e sociale hanno influenzato la percezione di questa figura iconica. Attraverso la sua musica, Manutsa offre uno sguardo autentico e rispettoso sulla ricca e complessa identità femminile della Sicilia.
L’evento è gratuito ed aperto a tutti gli appassionati di musica e cultura, e rappresenta un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte e nella bellezza che caratterizzano il patrimonio storico e culturale della Sicilia.




“Crisòtemi – Hikikomori ad Argo” al Teatro Massimo di Siracusa

“Crisòtemi – Hikikomori ad Argo” al Teatro Massimo di Siracusa. Su testo scritto da Francesco Randazzo, interpretato e diretto da Alessandra Fazzino, produzione Nutrimenti Terrestri in collaborazione con Spazio Franco Palermo, andrà in scena sabato 6 aprile alle ore 21.
“L’idea di questo spettacolo – scrive Alessandra Fazzino nelle note di regia – nasce dalla lettura del testo di Francesco Randazzo in una particolare fase della nostra vita, il periodo post Covid in coincidenza con lo scoppio della guerra in Ucraina, periodo che ci/mi ha messo a confronto con un senso di precarietà, di fragilità, di immensa solitudine interiore, di inutilità e svilimento dell’essere artisti in questo preciso momento storico”.
Personaggio chiave dello spettacolo è Crisòtemi, una delle figlie di Agamennone e Clitennestra, sorella di Elettra, di Ifigenìa e di Oreste. Di fatto, un personaggio minore della saga degli Atridi. Crisòtemi è la scomparsa, la dimenticata. Sfiorata dal racconto del mito, menzionata di sfuggita, praticamente cancellata. La sua colpa? Non essersi schierata nella faida familiare, aver rifiutato la violenza e la storia crudele della sua famiglia. L’autore la immagina chiusa nella sua camera, appartata dal mondo, in una solitaria e perenne osservazione e fuga dalla realtà e in continuo dialogo con i suoi fantasmi che la perseguitano e la accompagnano. In quel luogo solitario, Crisòtemi si racconta toccando il cuore con la fragilità di chi ha perso tutto ma non la speranza di un cambiamento.
Lo spettacolo si districa tra il monologo interiore, sviluppato in un flusso di coscienza, il teatro fisico e il teatro di narrazione, dove l’interprete si fa portavoce di diversi personaggi, rappresentandoli e restituendoli al pubblico attraverso gli strumenti principali dell’attore: la voce e il corpo. La drammaturgia di Francesco Randazzo – che è rarefatta, essenziale e poetica – si conclude lasciando intravedere una luce, nella convinzione che proprio i più deboli, i cosiddetti invisibili, “gli eremiti urbani, gli hikikomori dell’anima” saranno i portatori di una nuova umanità che cambierà le sorti del mondo. Un inno alla speranza in cui non sembra di poter più sperare.




“Freme la vita – I sogni di Goffredo Mameli” di Francesco Randazzo al Teatro Massimo di Siracusa

(cs) “Freme la vita- I sogni di Goffredo Mameli” (Graphofeel), è il titolo dell’ultimo libro di Francesco Randazzo che verrà presentato dalla giornalista Monica Cartia domani alle 18 al Teatro Massimo di Siracusa. All’incontro interverranno l’assessore alla Cultura Fabio Granata, il direttore del Teatro Massimo Orazio Torrisi e la libraia Marilia Di Giovanni. Ad impreziosire l’incontro il reading dell’attore Attilio Ierna che si alternerà alla conversazione con l’autore. La biografia di Mameli, patriota e scrittore, viene romanzata senza mettere da parte l’entusiasmo e la gioia di vivere che lo caratterizzarono. Figura di spicco del Risorgimento, ebbe una grande influenza nella cultura del suo tempo oltre ad essere l’autore del testo dell’inno d’Italia che fu musicato da Michele Novaro. Francesco Randazzo riporta alla luce attraverso fonti storiche una figura che forse ancora non molti conoscono. Vissuto tra genova, Milano e Roma, fu amico di Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini, amato dalle donne e venerato dagli amici. L’incontro sarà un modo per conoscerlo meglio e per raccontare un periodo storico importante che porto all’Unità d’Italia.
Francesco Randazzo si è laureato in Regia nel 1991 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Lavora in Italia e all’estero come regista e autore per importanti teatri e festival. È fondatore della Compagnia degli Ostinati – Officina Teatro, della quale è stato direttore artistico. Ha pubblicato testi teatrali, poesie, racconti e due romanzi; ha ottenuto numerosi premi di drammaturgia e letteratura nazionali e internazionali. Suoi testi teatrali sono stati tradotti in spagnolo, ceco, francese e inglese e rappresentati in Canada, Usa, Croazia, Slovenia, Belgio, Spagna, Francia, Cile. Per Graphofeel ha pubblicato I duellanti di Algeri (2019) e Il vero amore è una quiete accesa (2021).




Pronto Soccorso di Siracusa, la crisi nei numeri: da 22 a 6 medici, ora 13 nuove unità per ripartire

I tre Pronto Soccorso degli ospedali della provincia di Siracusa soffrono per l’endemica carenza di medici. Nessuno può realmente definirsi un’isola felice, si può però individuare quella malato grave: ed è il reparto di emergenza dell’ospedale Umberto I di Siracusa. “C’è un’estrema carenza di personale medico. Dovremmo essere 22 medici più il direttore, siamo rimasti titolari in 6+1. Prima del covid eravamo circa 18 unità. Se non si risolve questo problema, non ci può essere miglioramento nei servizi di pronto soccorso”. La crisi è nei numeri, rivelati da Carlo Candiano, già direttore del delicato reparto e oggi segretario aziendale Cimo.
Mancano medici, mancano soprattutto per l’ospedale del capoluogo dove il Pronto Soccorso è il reparto in sofferenza anche perchè è uno di quelli chiamato al maggiore sforzo. “L’Asp ha fatto negli anni quanto nelle sue possibilità per avere maggiore personale. Recentemente, sono stati immessi in servizio 13 medici. Ma le nuove unità – spiega il dirigente medico e sindacalista – hanno bisogno di affiancamento, sono giovani medici vanno formati bene e non ancora autonomi. Parlare di miglioramenti in questa fase è ancora prematuro. Se resteranno in Pronto Soccorso, e magari arriveranno anche altri medici, allora potranno fare la differenza”.
Ma spesso un medico non resta in servizio al Pronto Soccorso più di qualche anno e il personale formato finisce poi dirottato (o trasferito a richiesta) verso altri reparti. Senza trascurare le sirene della sanità privata. Anche su questi aspetti bisognerà intervenire.
I segnali di prospettiva non mancano. A giorni il reparto verrà trasferito in nuovi e più spaziosi locali, permettendo così anche il ritorno di Oncologia a Siracusa. Sono in programma altre assunzioni e con le nuove direttive impartite dal commissario straordinario Alessandro Caltagirone si tenta di ridurre sovraffollamento e permanenza di pazienti oltre le 24-48 ore in osservazione breve. Prevista l’attivazione di ulteriori posti letto in Area Medica all’ospedale di Siracusa, oltre ai 14 posti già resi liberi nelle scorse settimane e poi la creazione di un’Area di pre-dimissioni al pronto soccorso dove trasferire entro le 9 del mattino i pazienti in attesa dei parenti, pronti per tornare a casa.




Ruspe in via Algeri, la Polizia abbatte altre baracche abusive

Ancora ruspe in azione per abbattere baracche abusive. Questa volta, l’operazione della Polizia di Stato si è sviluppata in via Algeri, altra zona ritenuta “sensibile”. Sul posto le ruspe sono arrivate scortate da decine di agenti e con unità cinofile al seguito anche per fiutare la presenza di armi e droga.
Nelle settimane scorse, con le stesse modalità, erano state abbattute baracche in legno abusive nella zona di via Cannizzo.
Seguendo la linea decisa in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Raffaela Moscarella, è stato disposto l’abbattimento di baracche abusive nelle adiacenze delle palazzine di edilizia popolare, in alcune zone ove, nel tempo, sono stati costruiti manufatti che contribuiscono ad alimentare un’immagine di degrado urbano e di diffuso senso dell’illegalità.
Dalla mattinata è in corso un’operazione di demolizione e bonifica, coordinata dalla Questura di Siracusa, con l’impiego di personale del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine, delle unità Cinofile della Polizia di Stato, oltre che delle forze dell’ordine territoriali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale.
L’operazione, svolta con il supporto di personale e funzionari del Comune e dell’Asp, vedrà l’impiego di mezzi d’opera messi a disposizione dal Comune che, qualora gli stessi occupanti non provvederanno immediatamente a rimuoverli, demoliranno i manufatti abusivi.
“Una pronta risposta delle istituzioni della Città consentirà il ripristino delle condizioni di salubrità, igiene e legalità in aree sensibili ove la presenza dello Stato deve essere riaffermata con decisione”, spiegano dalla Questura.




C’era una volta la Casa del Pellegrino, dopo l’incendio intimata la chiusura degli accessi

L’incendio della notte scorsa è solo l’ultimo oltraggio patito dalla ex Casa del Pellegrino. Dopo il fallimento della gestione alberghiera e il tentativo non fortunato di ripartenza, si erano fatte diverse ipotesi per il futuro della struttura: covid area durante la pandemia, poi un progetto di social housing. Ma le porte dell’edificio di proprietà comunale, in concessione all’ente Santuario Madonna delle Lacrime, dal 2019 non sono mai più state aperte.
Anche per via di un lungo contenzioso giudiziario, dalle alterne sorti, concluso dal Cga della Regione Siciliana nelle settimane scorse, con la decisione di restituire la ex Casa del Pellegrino alla disponibilità del Santuario, bocciando la mossa del Comune che aveva revocato la concessione.
Solo che, nel frattempo, i malintenzionati avevano già visitato a più riprese gli interni. Prima hanno razziato qualunque cosa potesse avere un qualche valore, compresi i cavi elettrici in rame; poi è stata la volta del vandalismo senza senso. Oggi quell’edificio abbandonato e senza “funzione” è una sorta di ricovero clandestino per senza fissa dimora. Forse dalla disattenzione di uno di loro (candela, accendino?) è partito il rogo della notte scorsa. Danni contenuti, il grosso era già stato consumato.
I Vigili del Fuoco hanno intimato la chiusura di tutti gli accessi, per ragioni di sicurezza. In parole povere, significa che porte e finestre del piano terra vanno tutte murate, rese inaccessibili. E già si intravede il vecchio scontro che riaffiora: chi dovrà occuparsene? Il Comune proprietario dell’edificio o l’ente Santuario Madonna delle Lacrime che lo detiene in concessione?




Incendio alla ex Casa del Pellegrino, fiamme all’interno nella notte

Un cumulo di rifiuti dato alle fiamme ha causato l’incendio che si è sviluppato all’interno della ex Casa del Pellegrino, a Siracusa. Poco prima delle 22, sono intervenuti i Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme ed accertarsi che nessuno fosse all’interno. L’intervento è stato concluso attorno alla mezzanotte e il funzionario di turno ha annotato le “condizioni di devastazione all’interno della struttura”.
Non è tutta colpa del rogo, anzi il grosso del danno è da imputare ai vandali che, in questi anni di chiusura dell’edificio finito al centro di un lungo contenzioso tra Comune di Siracusa e Santuario della Madonna delle Lacrime, hanno più volte visitato l’interno, divenuto anche “casa” per qualcuno senza fissa dimora. E una fiamma libera ieri sera ha dato origine al rogo, non particolarmente pericoloso se non per l’elevata fumosità prodotta.
I sigilli all’ingresso sono già stati rimossi da ignoti. Ulteriore motivo per cui i Vigili del Fuoco hanno intimato a Comune e Santuario di chiudere definitivamente ogni ingresso, porta o finestra, rendendo impossibile per chiunque penetrare all’interno dell’ex Casa del Pellegrino.




Antincendio, più giornate lavorative per gli operai forestali “settantottisti”

“Mettiamo in campo una risposta concreta per prevenire gli incendi e contestualmente migliorare le condizioni di lavoro degli operatori della forestale – dichiara Sammartino – Un primo passo per la salvaguardia di un intero comparto. L’intervento è adottato nelle more della riforma complessiva del settore forestale che approderà all’esame della giunta di governo entro un paio di settimane. Una riforma attesa da anni, fortemente voluta dal presidente Schifani e già condivisa con le organizzazioni sindacali, che presto vedrà la luce”. Sono le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, riguardo all’incremento delle giornate lavorative per gli opererai forestali “settantottisti”, impegnati nella prevenzione e nel contrasto agli incendi. Lo stabiliste lo stesso assessore regionale all’Agricoltura con un decreto, che incrementa di 23 il numero delle giornate di lavoro per questa categoria (che attualmente ne svolge 78), portandole a un totale di 101.
Gli operai saranno impegnati in lavori di pulizia nelle aree private incolte e abbandonate che spesso diventano “veicolo” di propagazione degli incendi verso aree boschive e centri abitati. Toccherà ai Comuni, attraverso proprie ordinanze, individuare le aree oggetto di intervento, dando priorità a quelle più sensibili e a rischio. Il provvedimento garantisce, inoltre, un rafforzamento dell’azione di spegnimento, destinando i lavoratori in possesso delle qualifiche richieste al completamento delle squadre antincendio del Corpo forestale.




Anche a Siracusa la Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo: “Noi ci Siamo”

Una manifestazione dal titolo “Noi ci siamo” organizzata dalla Neuropsichiatria infantile dell’Asp di Siracusa in collaborazione con il Comune di Siracusa, i cui protagonisti saranno gli alunni degli Istituti comprensivi di I grado assieme agli insegnanti e alle associazioni dei familiari e sportive di categoria che operano sul territorio. L’iniziativa, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo, si terrà venerdì 5 aprile a partire dalle ore 9, nel piazzale del presidio ospedaliero A. Rizza”, in viale Epipoli a Siracusa.
“E’ una giornata importante – sottolinea il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone – che richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con spettro autistico per promuovere la consapevolezza del rispetto della persona, della necessità di realizzare un’integrazione rispettosa delle peculiarità di ognuno e migliorare la qualità della loro vita e delle loro famiglie.Nell’ ultimo decennio si è assistito ad un aumento esponenziale di casi, i dati riportati a livello internazionale coincidono con quelli della nostra provincia, con circa 150 nuove diagnosi ogni anno.Il Centro di diagnosi dei Disturbi dello spettro Autistico, all’ interno della Neuropsichiatria Infantile, svolge attività di diagnosi precoce e trattamento intensivo secondo protocolli validati e riconosciuti a livello internazionale”. Dal 2010 ad oggi il Centro segue circa 700 minori.
La giornata si aprirà con una esibizione del coro del XIV Istituto comprensivo diretto da Mariuccia Cirinnà, la presentazione da parte del direttore f.f. della Neuropsichiatria Infantile Massimo Gramillano e il saluto istituzionale del commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, del sindaco di Siracusa Francesco Italia e del garante regionale per la persona con disabilità Carmela Tata responsabile del Centro Diurno per l’Autismo di Noto. Interverranno, inoltre, Rosario Pavone direttore f.f. del Dipartimento Salute Mentale e Rio Bianchini coordinatore del Centro diagnosi e Trattamento intensivo precoce dell’Azienda.
La manifestazione vedrà la realizzazione di laboratori artistici e di performance a cura dell’Istituto Gagini e degli Istituti comprensivi partecipanti, l’adesione delle associazioni Co.Pro.Dis, ANGSA, Siracusa Città Educativa, 20 novembre, Padre Pio, Insuperabili, AIPD. Saranno organizzati percorsi di motricità inclusivi e integrati, con la collaborazione del Comitato regionale Sicilia Rugby e delle società sportive di categoria che operano nel territorio, Terapia Multisistemica in acqua, Archimede, Syrako Rugby e Ragnorok, momenti di canto e di recitazione con l’animazione delle Associazioni Carovana Clown e Superheroes.