A Viterbo “Tumarankè”, documentario con protagonisti i migranti minori di Siracusa

Proiettato a Viterbo, in anteprima, all’istituto Della Chiesa di Montefiascione il film-documentario “Tumatakè”. Protagonisti sono i migranti minori non accompagnati residenti a Siracusa. Progetto delle Dugong Films, curato da Camilla Paternò, Simona Coppini e Marta Tagliavia con il videoreporter Giacomo Zandonini.
Tumaranké è una parola della lingua bambara che definisce “chi si mette in viaggio alla ricerca di un futuro migliore”. E proprio i giovani “viaggiatori” sono i protagonisti dl documentario che ha coinvolto un gruppo di 40 minori stranieri non accompagnati in un workshop di educazione all’immagine e filmmaking.
Ne esce uno spaccato della loro vita in Italia, la comunità dove risiedono, le nuove amicizie, i sogni, le fragilità, i momenti di solitudine, e poi l’inserimento in un nuovo paese dove giorno dopo giorno, mentre imparano una lingua, scoprono e ci fanno scoprire una cultura dell’inclusione possibile, gettando così le fondamenta per un futuro comune.




Noto. Svolta “green” al Comune: due auto elettriche e sette colonnine di ricarica

E’ entrata in servizio la prima auto elettrica a disposizione degli uffici comunali di Noto. E’ utilizzabile per le attività esterne dei dipendenti. Totalmente green, è la prima delle due in servizio ad entrare in servizio. “Noto città verde ed esempio virtuoso nel rispetto dell’ambiente”, annuncia il sindaco Corrado Bonfanti. “Abbiamo anche completato l’installazione di due delle sette colonnine per le ricariche delle auto elettriche che saranno attive entro la fine della settimana”.




Sanità, Vinciullo: “Scippo alla Regione. Dove sono i soldi per l’ospedale di Siracusa?”

“Ennesimo scippo alla Sicilia, nel silenzio di tutti”. L’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo grida allo scandalo dopo la decisione assunta dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha deciso “di ripartire i 4 miliardi di euro destinati agli investimenti in sanità assegnando alla Regione Sicilia 334 milioni 231 euro circa”. Significa l’8,36 per cento della somma complessiva. Si tratta di fondi che serviranno per interventi di ristrutturazione edilizia, ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie e per la costruzione di nuovi ospedali. Anche la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, pertanto, rientra tra i progetti da finanziare con l’importo stanziato. Lo “scippo” a cui fa riferimento Vinciullo è legato al fatto che “la legge 191 del 2009 aveva destinato alla Regione oltre 803 milioni di euro “ma di questa somma, così significativa ed importante, alla Regione, con comunicazione del Ministero del 21/11/2017, sono stati assegnati solo 211.788.574,79 euro, dovevano essere ancora assegnati, quindi, 591.341.750,00 euro che dovevano essere oggetto di una nuova proposta programmatica da parte della Regione, non appena i Ministeri competenti avrebbero dato la disponibilità. Questa disponibilità non è mai arrivata, anzi i Ministeri competenti hanno accettato la proposta delle Regioni di utilizzare tutte le risorse residue della Legge 191/2009”.
Facendo dei calcoli, Vinciullo ne deduce che “nella migliore delle ipotesi, la Regione Siciliana verrebbe scippata di 591.341.750,00 euro, quasi 1200 miliardi delle vecchie lire. Cosa farà-si chiede l’ex deputato regionale- il Governo regionale? Mi auguro-conclude- che, prima che il provvedimento venga approvato dal Cipe, il Presidente della Regione sconfessi l’Accordo, pretenda il rispetto della Legge 191/2009, revochi l’incarico a chi ha firmato questo Accordo, convochi tutti i Deputati e Senatori della Sicilia per intraprendere idonea azione di lotta al fine di scongiurare questo ennesimo scippo”.




Siracusa. Ripitturata la Casa del Pianto di via degli Orti: nuovi progetti per il Santuario

Ripitturata, grazie alla generosità di “un’innamorata della Madonna delle Lacrime”, l’abitazione di via degli Orti in cui, dal quadretto raffigurante Maria, sgorgarono lacrime umane in quegli storici giorni del prodigio,d al 29 agosto al primo settembre 1953. La Casa del Pianto è stata ritinteggiata nei giorni scorsi, a partire dall’8 maggio, giorno dedicato alla Supplica alla Madonna di Pompei. Da domenica 12 maggio, l’abitazione di via degli Orti è stata restituita alla preghiera dei fedeli e dei pellegrini.
La generosità di un’altra devota della Madonnina ha permesso il restauro della porticina del tabernacolo dell’Eucarestia della Casa del Pianto.
Il Rettore,Padre Aurelio Russo, ha espresso gratitudine “per la generosa partecipazione di tanti fedeli che in vario modo sostengono le opere del Santuario, patrimonio della Chiesa siracusana e di tutta la Città di Siracusa.
Durante la Veglia della notte di Pasqua, il Rettore ha comunicato “il sogno di poter ristrutturare la Casa della Carità del Santuario, progetto che diventerà realtà con il generoso contributo dei benefattori”.
Confermata, intanto, “dopo un periodo di discernimento, la “Casa Famiglia della Comunità Giovanni XXIII – La Madonnina e Santa Lucia”, ispirata al carisma del santo prete don Oreste Benzi, più volte pellegrino nel nostro Santuario. L’Associazione di don Oreste è presente in 42 nazioni, con 300 famiglie solo in Italia. Il film “Solo cose belle” che, martedì 14 maggio alle 20.00, sarà trasmesso presso la Multisala Planet Vasquez di Siracusa, presenta la viva realtà di queste Case Famiglie che non si nascondono dietro a strutture convenzionate con operatori o figure non familiari, ma sono semplicemente famiglie con una mamma e un papà che accolgono, insieme ai propri figli naturali, anche “figli rigenerati nell’amore””.
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Uilm, Santo Genovese è il nuovo segretario provinciale

Santo Genovese è il nuovo segretario della Uilm Siracusa. Composta anche la nuova segreteria provinciale con Domenico Burlando (segretario organizzativo), Concetta Giarratana, Giovanni Spadaro e Giorgio Miozzi, alla presenza del segretario nazionale Uilm Rocco Palombella, il segretario organizzativo nazionale Uilm Roberto Toigo, il coordinatore regionale della Uilm Sicilia Silvestro Vicari, il segretario generale territoriale della UIL Siracusa-Ragusa-Gela, Stefano Munafò.




Esclusivo. L’eroe normale: parla l’uomo che ha bloccato il rapinatore dei postamat

Marco, il nome è di fantasia, è una persona normale. Un tranquillo lavoratore che non ha esitato un attimo a difendere la sua famiglia e gli affetti. Se il rapinatore seriale dei postamat di Siracusa è stato arrestato, gran parte del merito è suo. Ha avuto il coraggio e la lucidità di fare una cosa folle quanto coraggiosa e decisiva: mettersi all’inseguimento del rapinatore che aveva appena puntato un’arma contro sua moglie, intenta a prelevare.
Eppure a sentirlo al telefono, sembra reduce dalla più normale delle avventure. Voce pacata, incline al sorriso ed alla battuta. Marco accetta ben volentieri di raccontare cosa è accaduto. Mancano pochi minuti alle 22 di ieri sera. Si ferma con l’auto in viale Tunisi per prelevare una somma al postamat. Scende la moglie, dentro la macchina restano lui e la figlia. Mentre la donna si avvicina allo sportello, nota dallo specchietto retrovisore un uomo con il casco che fa il giro dell’auto e si fionda contro il fianco di sua moglie. Punta una pistola e le intima di non gridare, prelevare e consegnargli i soldi. La signora, però, viene colta dal panico ed urla. Chiama a gran voce il compagno che si fionda fuori dall’auto ed in pochi secondi si scaglia contro il rapinatore. “Ho visto che mia moglie era in piedi e stava bene e mi sono messo all’inseguimento di quella persona armata”, ci dice. “Non ci ho pensato su molto. Lui scappava, io l’ho rincorso. Mi urlava di lasciarlo stare altrimenti mi avrebbe sparato e mi puntava la pistola contro. Ma non mi ha messo paura. Avremo corso forse per 200 metri. Ad un certo punto si è infilato in una traversa di via Grottasanta, io non l’ho visto più. C’era solo il casco per terra ho seguito la traccia e l’ho trovato. Dovevo prenderlo. Nel frattempo è partita la chiamata alla polizia. L’ho agguantato e l’ho tenuto bloccato, scaraventandolo a terra. Con le ginocchia sul suo petto gli ho impedito di muoversi. Si dimenava ed ha perduto la pistola. Mi supplicava di lasciarlo andare”. Nel frattempo arrivano gli agenti e si ritrovano l’insolita scena davanti. “Ho fatto il mio dovere, non mi aspetto alcun riconoscimento. Se succede qualcosa alla mia famiglia o ad un soggetto debole, io entro in azione”. Bravo “Marco”!

foto: il postamat di viale Tunisi, a dx l’uomo arrestato




Contromano in autostrada, inseguimento ad alta velocità: arrestato a Lentini

Un’auto contromano ad alta velocità in autostrada. È intervenuta la Stradale, all’altezza della galleria San Demetrio. Il conducente, nonostante l’alt intimatogli, tentava di investire il poliziotto e si dava alla fuga. Ne seguiva un rocambolesco inseguimento che terminava , dopo aver percorso un tratto della vecchia SS. 114, all’interno dell’Ospedale di Lentini, durante il quale l’autista del mezzo in fuga cercava più volte, con manovre pericolosissime, di seminare le autopattuglie delle forze di Polizia. Sul posto giungevano equipaggi della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Lentini che, in ausilio alle autovetture della Stradale e della Volante del Commissariato di Librino (Questura di Catania), riuscivano a bloccare ed a trarre in arresto il conducente, Orazio Privitera, 42 anni. È risultato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.




Siracusa. L’ultimo saluto a Luciano Sapienza: Cattedrale gremita e commozione

Era gremita, questa mattina, la Cattedrale di Siracusa. In tanti hanno voluto dare l’ultimo saluto a Luciano Sapienza, vittima del naufragio del peschereccio a bordo del quale, con il suo equipaggio, svolgeva una battuta di pesca nelle acque al largo di Malta. La città si è stretta intorno alla famiglia, sindaco in testa, presente con altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, i vigili urbani, il gonfalone del Comune, i rappresentanti della Capitaneria di porto e, in tanti, a rappresentare la marineria locale. La funzione religiosa è stata celebrata dal padre Tito Marino, concelebrata con padre Marco Serra. Un pensiero di preghiera è stato rivolto anche all’altra vittima della tragedia in mare, il giovane marocchino Zakaria. Durante la cerimonia è stato letto un passaggio tratto dal Libro della Sapienza: “le anime dei giusti sono amati dal Signore. La morte per noi è un evento tragico- ha detto il parroco durante la sua omelia. Ma Luciano, nel momento della sua morte, non era solo. Era con Cristo. Quando moriamo, facciamo un salto, nelle mani di Dio. Luciano- aggiunto- rimane comunque con noi, dentro di noi, nel ricordo e nella fede”.




Arrestato il rapinatore seriale dei bancomat: bloccato dopo un nuovo “colpo”

Arrestato nella serata di ieri, in flagranza di reato, il presunto rapinatore seriale dei bancomat. Si tratta di Diego Tortorici. L’uomo è ritenuto il responsabile di almeno quattro episodi, che si sono susseguiti dal 6 maggio scorso fino, appunto, alla notte scorsa. L’uomo colpiva soprattutto le donne, in ore prevalentemente serali, agli sportelli bancomat delle Poste di Siracusa.
Questa notte, l’ennesima tentata rapina ai danni di una donna che aveva prelevato del denaro allo sportello di viale Tunisi. E’ stato il compagno della donna ad allertare le forze dell’ordine mentre inseguiva il rapinatore. Secondo la testimonianza dell’uomo, Tortorici l’avrebbe anche minacciato intimandogli di interrompere il tentativo di raggiungerlo. “Se mi fermi- gli avrebbe detto- ti sparo, ti ammazzo”. Nel frattempo, sono sopraggiunti i poliziotti. Ne è scaturito un inseguimento, terminato in via Grottasanta.
L’accusa di cui dovrà rispondere è di tentata rapina aggravata. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna. Le indagini sono state condotte in tempi ristretti. Gli episodi avevano creato apprensione in città. Gli investigatori hanno sequestrato all’uomo il casco con cui travisava il suo volto prima di entrare in azione e la pistola utilizzata per obbligare le vittime a consegnare lui il denaro: una pistola a salve Bruni modificata. In casa di Tortorici, gli agenti delle Volanti hanno rinvenuto anche le chiavi di un’auto che era stata rubata nel corso di una precedente rapina.




La festa dei Santi e i fuochi d’artificio: “invisibili” per Lucia, contrastati per Domenico

I fuochi d’artificio sono tradizionalmente elementi della festa di una città per il patrono. Un elemento colorato e chiassoso, non condiviso da tutti ma da tutti comunque atteso. Naso all’insù, a guardare i colori ed i giochi che colorano il cielo.
Ma sulla scorta di nuove sensibilità e nuove misure di sicurezza, sono diventati oggetti di mille polemiche. Prendiamo ad esempio Santa Lucia (Siracusa) e San Domenico (Augusta). La festa del patrocinio di maggio della patrona del capoluogo si è conclusa ieri sera, con il rientro del simulacro in Cattedrale. Un momento seguito in piazza Duomo da centinaia di fedeli e devoti che hanno accompagnato Lucia sino al suo rientro. Da piazza Duomo, però, i fuochi non li hanno visti ma solo sentiti. E il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione, ha sentito il bisogno di prendere il microfono in Cattedrale e scusarsi con tutti per l’accaduto. “E’ un sistema sempre più complesso. Ogni volta c’è sempre un problema e mai nessuno che voglia aiutarci a risolvere. Richieste su richieste: il piano di protezione civile, il conta persone, la nave in porto. Dobbiamo correre per organizzare la festa mentre quando ci sono altre manifestazioni risolvono tutto con semplicità. Va bene le regole, va bene la legalità. Ma deve valere solo per Santa Lucia?”, si domanda Piccione. I fuochi sono stati sparati dal Molo Sant’Antonio, area autorizzata. Da piazza Duomo erano invisibili.
Ad Augusta si avvicina la festa del patrono San Domenico. Spettacolo pirotecnico autorizzato a pochi metri dall’area protetta delle Saline Regina. E Natura Sicula che avvisa: “così a rischio migliaia di uccelli acquatici che lì vivono”.