Siracusa. Peschereccio affondato a Malta, il sindaco: “Vicini alla famiglia”

 “La vicinanza mia personale, della Giunta, ma anche di tutta la città alla famiglia Sapienza e alla marineria siracusana per la tragedia che le ha colpite”: lo dichiara il sindaco, Francesco Italia che da stamani è in contatto con l’Ambasciata italiana a La Valletta per seguire da vicino l’evolversi della vicenda che ha coinvolto il peschereccio Zaira, naufragato nelle acque antistanti Malta.Il Sindaco è in contatto con la famiglia cui ha espresso vicinanza, anticipando la massima disponibilità per quanto rientra nelle possibilità dell’Ente. Solidarietà anche da parte della presidente del consiglio comunale, Moena Scala. “A nome mio personale e dell’intero Consiglio Comunale di Siracusa -dichiara-esprimo la massima solidarietà e vicinanza alla famiglia Sapienza per il tragico evento accaduto nelle acque maltesi a danno del peschereccio “Zaira” e del suo equipaggio. Padri e figli lontani dalle loro famiglie per svolgere un duro lavoro, continuano a pagare un prezzo altissimo. Vicinanza inoltre a tutta la categoria che con grande sacrificio porta avanti un mestiere difficile e che merita ancora maggiori tutele e garanzie”




Peschereccio affondato, appello dei parenti: “L’ambasciata ci aiuti. Non lasciateci soli”

Ore di apprensione, ma anche di difficoltà logistiche quelle che le famiglie dei componenti dell’equipaggio del peschereccio Zaira, affondato alle 4 di questa mattina al largo di Malta, stanno vivendo. La nuora del disperso è anche la moglie di uno dei ricoverati in ospedale. Nel pomeriggio prenderà il primo aereo disponibile per raggiungere il marito e seguire da vicino le operazioni di ricerca del suocero disperso, Luciano Sapienza. Il padre, Salvatore Scollo, chiede aiuto e supporto. “Chiediamo che l’ambasciata italiana non ci lasci soli- spiega il consuocero di Sapienza- Mia figlia raggiungerà Malta da sola, in uno stato emotivo che non è difficile immaginare e ci avevano assicurato che qualcuno l’avrebbe accolta per indirizzarla. Questa garanzia, man mano che passano le ore, sembra stia venendo meno e l’ambasciata non sembra disponibile in tal senso. Chiedo che, invece, tale supporto arrivi. Siamo cittadini italiani e ci troviamo in una situazione emergenziale in un Paese che non è il nostro. Il mio è un appello accorato, che spero possa essere accolto”.




Incidente a Scala Greca, lunedì i funerali. Il testimone: “volato dalla moto contro palo”

E’ stata effettuata questa mattina l’autopsia sul corpo di Simone Geracitano, il 17enne che ha perduto la vita in un incidente stradale lungo viale Scala Greca. Il medico legale Francesca Bellich ha eseguito i rilievi, a cui ha partecipato anche Francesco Coco come consulente della famiglia dello sfortunato ragazzo.
Le cause della morte sono state individuate nella gravità delle ferite riportate nella caduta e nell’impatto con il palo presente sul marciapiedi. “Politrauma” spiegano gli esperti. Sarebbe stata esclusa l’eventualità di un malore accusato dal ragazzo mentre si trovava sullo scooter e tale da fargli perdere il controllo del mezzo. Lunedì alle 10.30 saranno celebrati i funerali nella chiesa del Sacro Cuore.
“Scattiamo questa foto senza sapere che sarebbe stata una delle ultime, se non proprio l’ultima”. Affida al social network Instagram il suo racconto, Paolo. E’ l’amico che era con Simone nella drammatica notte dell’incidente in viale Scala Greca. Insieme come tante altre volte. “Tutto procede come sarebbe dovuto andare. Facciamo il video che dovevamo fare (per il compleanno di un terzo amico, ndr) e alle 00.58 decidiamo di tornare in casa”. A bordo dei loro scooter, si avviano verso le loro abitazioni “a solamente 23 numeri civici di distanza”.
Il messaggio diventa cronaca. Una cronaca in prima persona, con Paolo che scrive rivolgendosi ancora all’amico che oggi non c’è più. “All’1.05, non si sa come – scrive – mentre io sto guidando la mia moto seguendoti, voli dalla moto e finisci su quel palo. Quel palo che non c’è più perchè l’hai staccato con la forza della tua caduta”.
Paolo corre dall’amico in terra. Lo chiama, prova a toccarlo più volte. Ma Simone non risponde, non è cosciente. La chiamata al 118, l’ambulanza che arriva 8 minuti dopo l’incidente. Tocca all’amico, nel cuore della notte, avvisare la mamma ed il papà dell’amico. Tutti si precipitano in ospedale. “Dicono di doverti asportare la milza, una semplice operazione. Ti portano immediatamente in sala operatoria. Alle 3.30 circa la notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto ricevere. In quella sala operatoria ci hai lasciati appena entrato”.




Ospedale di Noto, l’assessore regionale Razza apre al dialogo: “no contrapposizioni”

L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, apre al dialogo per una soluzione condivisa del caso Trigona, l’ospedale di Noto. Ospite della manifestazione “La Sicilia hub nel Mediterraneo” promossa da Res e voluta dal deputato regionale Giovanni Cafeo, ha parlato del prossimo incontro a Palermo a cui sono stati invitati anche il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, e il presidente del comitato Pro Trigona, Vincenzo Adamo. “Le contrapposizioni non servono, con il dialogo si possono risolvere le problematiche”, dice Razza.

Quanto al nuovo ospedale di Siracusa, attesa per l’ufficializzazione della perizia che l’Asp di Siracusa ha affidato al professore di urbanista Pellegrina. Pare scontata la bocciatura dell’area indicata dal Consiglio comunale di Siracusa nel luglio del 2017.




Siracusa. “Basta becero campanilismo”, l’affondo del presidente Agen

“Basta con questo becero campanilismo, legato alle appartenenze, al territorio. Tutto questo non c’entra con lo sviluppo. Servono proposte, non i soliti “no” fini a se stessi”. Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio del Sud Est commenta senza mezzi termini il modo in cui alcune delle più importanti vicende sono state affrontate dai rappresentanti della classe dirigenziale del territorio. “Il ragionamento deve essere fatto in senso positivo- dice Agen- Qui tutti dicono no, ma nessuno propone”. Agen parla fuori dai denti e lancia un’accusa chiara. “La politica siracusana è perdente- tuona- Lo dicono i risultati. Vedo solo polemiche, peraltro portate avanti da persone superate dal punto di vista elettorale, alla ricerca, forse di consenso”. Il riferimento, in questo caso, è alla vicenda Sac, nel cui consiglio d’amministrazione non è stato inserito alcun siracusano, pur essendo una società di cui fanno parte sia la Camera di Commercio, sia l’ex Provincia regionale di Siracusa. “Ma cosa c’entra l’appartenenza?- chiede e si chiede Agen- Serve lo sviluppo, il buon lavoro. Il punto di vista è sbagliato”.




La scomparsa di Emanuele Nastasi: nuovi elementi, riaperte le indagini

Sono state riaperte le indagini sulla scomparsa di Emanuele Nastasi. Lo ha deciso la Procura di Siracusa alla luce dei nuovi elementi raccolti dai carabinieri della compagnia di Noto. Il 4 gennaio del 2015 venne ritrovata a Pachino la Panda di colore azzurro dell’allora 34enne, completamente bruciata. Ma di Nastasi nessuna traccia. Un presunto caso di lupara bianca. Non a caso oggi si parla di ipotesi di omicidio e soppressione di cadavere.
I sopralluoghi effettuati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto, su disposizione del sostituto Gaetano Bono, che dirige l’indagine coordinata dal procuratore Fabio Scavone, hanno fatto venire alla luce nuovi elementi ritenuti “interessanti” ed adesso al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

Le immagini delle ricerche (2015)




Sac, Prestigiacomo e Vinciullo contro Agen: “offende Siracusa”

Le parole di Pietro Agen e le sue valutazioni sulla politica siracusana provocano la reazione di due cavalli di razza: Enzo Vinciullo e Stefania Prestigiacomo.
La vicenda è quella relativa al nuovo cda della Sac ed alla mancanza di rappresentanti siracusani.
“Abbiamo, come territorio, in questi giorni, protestato perché, pur possedendo il 25% delle quote societarie della Sac, Siracusa non ha alcun rappresentante nel Consiglio di Amministrazione, quando perfino la provincia di Caltanissetta ha, inspiegabilmente, un proprio rappresentante. Il presidente della Camera di Commercio, anche di Siracusa – dice Vinciullo – nel replicare alle legittime attese e rivendicazioni del territorio, in modo saccente e supponente, ha fatto sapere che la mancata nomina di un siracusano è la giusta punizione per una classe politica da lui definita perdente. Della serie: noi siamo noi e voi siete nessuno, perché perdenti, brutti e sporchi.
Spero che, dopo questa esternazione, qualcuno si svegli, batta un colpo e ci dica che esiste. Ringrazio Agen per averci ricordato il nostro stato di sudditanza e prostrazione. Della serie: siete ormai colonia di Catania.
Stia sereno- ha concluso Vinciullo – sapremo riscattarci e si ricordi che questi comportamenti creano solcati e ferite difficilmente guaribili e rimarginabili nel prossimo futuro”.
Nel video sotto le parole di Stefania Prestigiacomo.




Arrestato in Germania latitante siracusano: Quattrocchi era ricercato per rapina violenta

E’ stato arrestato ad Amburgo, in Germania, il latitante siracusano Salvatore Quattrocchi. La Squadra Mobile di Siracusa ed il Servizio Centrale Operativo, con il coordinamento della Procura di Siracusa, da tempo avevano avviato approfondimenti investigativi sul conto del 34enne che si era sottratto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata e traffico di sostanze stupefacenti.
La rapina, in particolare, perpetrata nel mese di novembre 2016, era stata posta in essere con efferatezza. Quattrocchi, difatti, in concorso con altri 3 soggetti già arrestati, con il volto travisato ed armato di pistola, avrebbe fatto irruzione in una gioielleria. Nell’occasione, il gioielliere era stato minacciato con l’arma, malmenato con calci e pugni e colpito con il calcio della pistola. I malfattori si erano impossessati di gioielli per un valore di circa settantaquattro mila euro.

IL VIDEO DELLA RAPINA COMMESSA A SIRACUSA

L’attività investigativa cseguente, oltre ad evidenziare la responsabilità del latitante per la rapina, aveva consentito anche di acquisire elementi probatori di reità a suo carico per l’acquisto, il trasporto e lo spaccio di stupefacenti di tipo marijuana e cocaina.
Il monitoraggio di persone a lui vicine ed un laborioso lavoro di analisi delle fonti aperte hanno consentito alla polizia italiana di individuare in Germania, nei pressi di Amburgo, la località nella quale il latitante si era rifugiato, comunicando il dato alla polizia tedesca.




San Sebastiano, il giorno della festa a Melilli: arrivano i nuri, processione in mattinata

E’ il giorno di San Sebastiano e a Melilli è festa grande per il Patrono. Alle 4 del mattino, come tradizione, sono state aperte le porte della Basilica per accogliere i pellegrini al suono delle campane. In tanti anche quest’anno hanno raggiunto a piedi, camminando nella notte, la basilica di Melilli. E’ la via “a Sammastianu di Miliddi” che rappresenta per molti fedeli un momento di preghiera, conversione, guarigione fisica e spirituale. “Tutte grazie ottenute dal Signore per l’intercessione del Santo Taumaturgo, il martire Sebastiano”, dice padre Blandino, parroco della basilica di San Sebastiano.
Poi, nel corso della mattinata, l’arrivo scaglionato dei nuri di Melilli, di Palazzolo, di Sortino e di Solarino. Ad accoglierli le le invocazioni e le richieste di intercessione retaggio di una antica fede e del folklore: “E vinemu di tantu luntanu! Primu Diu E Sammastianu!”.
Alle 10.00 l’uscita del simulacro di San Sebastiano sul suo artistico fercolo argenteo, tra petali di fiori, carte colorate e fuochi d’artificio. Davanti al palazzo municipale, l’omaggio floreale della città prima del via ufficiale della processione diretta alla chiesa Madre.
In serata, alle 18.30, la processione riparte dalla Chiesa Madre diretta alla Basilica per un altro sentito momento della festa nella piazza antistante la chiesa.

foto da utente facebook




Dolce & Gabbana portano Palazzolo in passerella: la Sciuta sugli abiti degli stilisti

Non è passato inosservato l’abito firmato Dolce&Gabbana esposto nella vetrina della boutique milanese della griffe. Ennesimo omaggio alla Sicilia ed alla tradizione con Palazzolo Acreide in bella vista. Si perchè la foto stampata sulla giacca rappresenta lo spettacolare momento della “sciuta” di San Paolo, il patrono, che si svolge ogni 29 giugno. Un rituale entrato ormai nel circuito delle grandi feste patronali nazionali con il suo mix di devozione, folclore e mistero. Le immagini sono del fotografo Giuseppe Leone  e campeggiano sui capi di abbigliamento degli stilisti esposti a Milano nei giorni scorsi.
Ad accorgersi del “dettaglio” alcuni palazzolesi a Milano. Il loro video, finito sui social, è subito diventato virale.