Siracusa. E’ allarme sicurezza al cimitero, tornano in azione i vandali: lapidi distrutte

E’ allarme sicurezza al cimitero di Siracusa. Ancora una volta, ignoti hanno fatto irruzione nottetempo, probabilmente dal quarto cancello. Una volta dentro la struttura dove riposano i defunti, non hanno trovato di meglio da fare che distruggere decine e decine di lapidi, senza alcun rispetto. Prese di mira varie zone del camposanto, diverse palazzine in particolare quelle di fronte al viale alberato del terzo cancello.
“Dovevano essere un esercito”, commentano i primi visitatori entrati questa mattina al cimitero per andare a trovare i loro cari. “E’ una tristezza. Ormai non c’è cura e rispetto neanche per i morti”, aggiunge una signora poco distante, intenta a raccogliere i fiori che qualcuno ha buttato per terra.
Era fine marzo quando il cimitero di Siracusa finì di nuovo al centro di notizie di cronaca: ladri di rame in azione e ancora danni ai loculi nuovi ed a quelli pre-esistenti. Vennero subito avviati lavori di ripristino dal Comune, anche nella camera mortuaria. E si era parlato di videocamere – fototrappola – per garantire sicurezza all’interno del cimitero. Tra i mille problemi della struttura, questo diventa con ogni probabilità il principale.




Ristrutturazione e ampliamento del Pronto Soccorso di Avola, pubblicato il bando

L’Asp di Siracusa ha pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione ed ampliamento del Pronto soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola con l’obiettivo della Direzione strategica aziendale di puntare al miglioramento della ricettività del Pronto soccorso, incrementandone i livelli, nel rispetto degli standard previsti dal Decreto assessoriale sull’accreditamento delle strutture sanitarie e delle linee guida Inail in materia.
Ne dà notizia il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra a conferma dell’impegno da parte dell’Azienda a favore di tutti i Pronto soccorso degli ospedali della provincia dove sono in corso, nel rispetto delle disposizioni del Governo regionale, sia interventi di immediata attuazione contro il sovraffollamento, per il miglioramento dell’accoglienza degli utenti e l’adeguamento delle strutture delle aree di emergenza, che interventi più complessi e più a lungo termine come questo riguardante l’ospedale di Avola previsto nel Piano degli investimenti della GSA dell’Assessorato regionale della Salute.
Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 3 giugno 2019. L’importo dei lavori è di 1 milione 930 mila euro più Iva a base d’asta e il completamento è previsto in undici mesi.
Il complesso intervento di ristrutturazione ed ampliamento del Pronto soccorso di Avola, il cui progetto è stato predisposto dall’Ufficio Tecnico aziendale, prevede una programmazione del cantiere in due fasi, tra di esse indipendenti, al fine di continuare ad assicurare il funzionamento del Pronto Soccorso durante i lavori di ristrutturazione ed ampliamento, indispensabile per la prosecuzione delle altre attività sanitarie all’interno del presidio ospedaliero.
Ad intervento ultimato il Pronto soccorso di Avola trarrà un indubbio beneficio in termini di spazi utili con un incremento delle superfici del cento per cento. La nuova struttura avrà nuovi impianti elettrici, di climatizzazione estiva e invernale e dei gas medicali e disporrà di nove box ambulatori distinti per codici, uno spazio dedicato all’isolamento, un ambiente per il trattamento dei codice rossi attrezzato con tavolo e lampada scialitica e box aggiuntivo di osservazione.
E’ prevista la realizzazione di una nuova camera calda all’ingresso con annesso spazio multifunzione per ospitare anche il posto di polizia ed annesso locale coperto per la sosta delle ambulanze, ingressi pedonali, adeguato locale per attesa parenti, triage, attesa deambulanti e barellati, studi medici e tutti gli altri locali accessori. All’interno del P.S., inoltre, è prevista la realizzazione di un locale per l’osservazione breve intensiva (O.B.I.) adeguato per sei posti letto ed i locali per la medicina d’urgenza (MCAU) con ulteriori posti letto dedicati.




Siracusa. Agenti di Polizia Penitenziaria “sequestrati” a Cavadonna: denuncia del Sippe

Ancora agenti di Polizia Penitenziaria aggrediti in carcere, questa volta a Cavadonna. I fatti sarebbero accaduti il giorno di Pasqua quando nelle due sezioni di detenuti comuni gli agenti sarebbero stati “sequestrati” e costretti ad aprire le celle per consentire socialità che però non è consentita nella casa circondariale di Siracusa. Quando hanno finito, ognuno ha fatto rientro nelle proprie celle. A denunciare l’accaduto è la segreteria provinciale del sindacato Sippe. “È imbarazzante ed incredibile il silenzio dell’amministrazione carceraria. La sensazione è che non sia adeguatamente affrontato il problema del sovraffollamento delle carceri e la carenza di organico della Polizia Penitenziaria”, scrive in una nota il segretario del Sippe, Salvatore La Rocca.




Siracusa. Via Elorina e via Madre Teresa di Calcutta, due incidenti nella serata

Serata segnata da due incidenti stradali, quella scorsa. In via Elorina coinvolti più mezzi in uno scontro avvenuto poco prima delle 22. Sul posto tre ambulanze e traffico in tilt. Le condizioni dei feriti non desterebbero preoccupazioni.
Altro scontro in via Madre Teresa di Calcutta, poco dopo le 22 all’altezza dell’impianto semaforico che regola l’incrocio con via Specchi. Per cause ancora in fase di accertamento, un’auto è finita dentro l’aiuola spartitraffico evitando per un soffio il frontale con un albero. All’interno, una coppia di anziani coniugi. Per loro tanto spavento ma, per fortuna, nulla di grave. Sono intervenuti i vigili del fuoco. Per alcuni minuti l’incrocio è stato chiuso.




Noto. Atti incendiari e piccoli imprenditori: la preoccupazione di Cna

“I recenti eventi incendiari a danno di piccoli imprenditori di Noto ci preoccupano profondamente” Inizia così la nota di Cna Noto con cui viene espressa dall’associazione solidarietà agli imprenditori colpiti. “Nell’attesa delle indagini degli organi inquirenti sentiamo di esprimere loro vicinanza e richiamare una azione decisa e rapida affinché vengano chiariti gli eventi. Siamo disponibili a sostenere l’imprenditoria sana – afferma Giovanni Casto presidente di Cna Noto – mettendo a disposizione il nostro supporto per scongiurare la chiusura di micro imprese nel territorio”.




Mega-impianto fotovoltaico, anche la giunta comunale di Siracusa dice “no”

La giunta comunale di Siracusa ha approvato un atto di indirizzo contro la realizzazione di un impianto fotovoltaico con tecnologia di inseguimento monoassiale da 67,421 megawatt di potenza massima. L’infrastruttura, di tipo industriale proposta dalla Lindo srl, dovrebbe nascere su un’area che abbraccia anche i comuni di Canicattini e Noto ed è attualmente alla Regione per il procedimento unico di valutazione di impatto ambientale (Via). L’area interessata è oltre un milione di metri quadrati (esattamente 1.129.777) di cui 512mila 836 in territorio comunale; più ampia quella che interessa Canicattini Bagni, che però si è già espresso negativamente nei giorni scorsi. La richiesta di parere da parte della Regione passa adesso al Consiglio comunale, a cui spetta la decisione finale. Canicattini si è già espressa contro.
“Abbiamo espresso il nostro indirizzo politico – ha detto l’assessore Giusy Genovesi, che che guida il settore Territorio – ad un intervento che non rispetta l’alto valore paesaggistico del sito in cui dovrebbe sorgere e non rispetta le finalità che ci auspichiamo di portare avanti con la nostra azione politica. L’impianto, inoltre, non è coerente con i principi dell’istituendo parco nazionale degli Iblei e neppure con la Carta dei comuni custodi della macchia mediterranea di cui Siracusa è ente firmatario dal 2016. Confidiamo ora nella deliberazione del consiglio comunale affinché, come avvenuto a Canicattini Bagni e come espresso anche dal Libero consorzio di comuni, dica no a questo nuovo insostenibile intervento industriale. Il paesaggio siciliano – conclude l’assessore Genovesi –è un unicum, apprezzato da sempre dai viaggiatori di tutto il mondo ed anche per questo ne va tutelata l’immagine in quanto essa stessa essenza del luogo”.
La Giunta ha valutato che l’impianto, visibile anche dalla città, avrebbe un impatto ambientale negativo anche perché comporterebbe l’estirpazione di circa 1.600 piante tra le quali carrubi e olivi. L’area, per altro censita dalla Regione per le sue caratteristiche naturalistiche di macchia mediterranea, secondo la Giunta sarebbe compatibile solo con progetti rispettosi dell’ambiente e dalla vocazione agricola “secondo i principi di tutela e valorizzazione dei caratteri tipici ed unici del luogo”.




Siracusa. Il porta a porta futuro: si alle zone balneari, diminuisce frequenza dell’indifferenziato

Altre novità in arrivo, in un futuro prossimo, per il servizio di raccolta differenziata a Siracusa. Due sono le principali e costituiscono parte integrante del nuovo bando di gara, ormai quasi pronto. Dopo la gara ponte, il Comune di Siracusa ci riprova con un affidamento pluriennale nella speranza di tutti meno tormentato del precedente (annullato dai giudici amministrativi).
Rimane confermata l’estensione del porta a porta anche alle contrade marinare, quanto meno quelle considerate residenziali e non più stagionali (contrada Isola su tutte). Nella volontà del Comune, la fase sperimentale dovrebbe partire già a metà giugno, in ragione anche dello spostamento di molti residenti dal centro urbano. Un esperimento “istituzionalizzato” e messo a sistema dal nuovo bando di gara.
Diminuirà, invece, la frequenza dei passaggi per l’indifferenziato: da due a settimana ad uno, per le utenze domestiche. Sono molte le città italiane che hanno “ritoccato” la frequenza ed a Siracusa la giustificazione è contenuta in un passaggio della rettifica della determina a contrarre il nuovo servizio: “dato che il 30 marzo il Consiglio comunale non ha approvato” il piano finanziario Tari, diventa necessario “rivisitare i servizi previsti, in termini di quantità e di frequenze” in modo da ottenere un risparmio in linea con i costi previsti del servizio. In sostanza, in assenza di quell’aumento di circa 1,7 milioni di euro previsto nel bocciato piano Tari si rende necessario – giocoforza – rivedere al ribasso alcuni servizi. E questo per garantire la sostenibilità economica dell’intero appalto, come modulato nel capitolato d’appalto.




Il Corpo di Santa Lucia a Siracusa: nuova visita delle spoglie prima del previsto

Le spoglie di Santa Lucia potrebbero tornare a Siracusa prima del previsto 2024. Un ritorno che, come è accaduto nel 2004 e poi nel 2014, non sarà, ovviamente, definitivo, ma che consentirà ai fedeli siracusani di poter rendere omaggio alla Patrona . La possibilità che il corpo della Santa siracusana possa far tappa nella sua città ogni dieci anni è una sorta di accordo non scritto. Una consuetudine stabilita, più o meno implicitamente, tra Venezia e Siracusa. Le spoglie di Santa Lucia sono custodite nel Santuario veneto dedicato alla Patrona siracusana. Un tempo si chiamava chiesa dei Santi Geremia e Lucia. La Deputazione della Cappella di Santa Lucia, presieduta da Pucci Piccione, è al lavoro per fare in modo che il corpo della Santa della Luce possa far tappa a Siracusa prima dei dieci anni preventivati. Dal Santuario di Venezia non sembra ci siano chiusure in tal senso. Segnali positivi sarebbero emersi anche nei giorni scorsi a Erchie, in Puglia, dove il corpo di Santa Lucia si trova attualmente in visita fino al 4 maggio. Ad accogliere le spoglie, una delegazione guidata dal sindaco, Francesco Italia. “Grande speranza -ha detto il primo cittadino- quella di riabbracciare la nostra patrona nella sua città natale”.Tra Siracusa, Venezia ed Erchie si sarebbe stabilito un buon legame, insomma, e questo rende i rapporti equilibrati. Sembrano dimenticate, quindi, le tensioni che parecchio tempo fa sembravano caratterizzare i rapporti, in particolar modo, tra Siracusa e Venezia. “Il ruolo di Siracusa nel culto di Santa Lucia- spiega Piccione- è riconosciuto come centrale e questo è emerso anche a Erchie senza alcun dubbio o resistenza”. Intanto la Deputazione prepara la Festa del Patrocinio di Maggio.




Noto. Una notte di fuoco: in fiamme due paninoteche a pochi minuti di distanza

Sono pochi i dubbi degli investigatori sull’origine dolosa degli incendi che hanno colpito due furgoni adibiti a panineria, a Noto. Nella notte, è stata avvolta dalle fiamme la paninoteca ambulante Scacco Matto di piazza Risorgimento. I Vigili del Fuoco intervenuti hanno domato l’incendio in meno di un’ora. Quasi in contemporanea, a fuoco anche il furgone di una seconda panineria in via Antonio Canova.
Le indagini sono condotte dai carabinieri. Tra le piste, non si esclude un “avvertimento” ai proprietari delle attività commerciali. Elementi utili potrebbero essere forniti dalla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Il sindaco Corrado Bonfanti, a nome personale e dell’amministrazione comunale, ha espresso solidarietà ai due venditori ambulanti. Solidarietà espressa anche al titolare della pizzeria da asporto danneggiata a inizio settimana. “Sono gesti difficili da commentare, ma sono sicuro che le indagini, condotte da seri e competenti professionisti quali sono i rappresentanti delle nostre Forze dell’Ordine, riusciranno a stabilire la verità e permettere, così, di assicurare eventuali responsabili alla giustizia”, le sue parole.




Siracusa. Casa-famiglia di via Lazio, operatori senza stipendio da 4 mesi

Settimane decisive per il futuro della comunità alloggio di via Lazio. La struttura è stata al centro di un acceso confronto politico, anche in Consiglio comunale. Scongiurata la sua chiusura ma in attesa di definire la nuova formula di gestione, gli operatori sono rimasti senza stipendio da gennaio ad oggi. Nonostante la difficile situazione, hanno continuato a svolgere il loro servizio a favore degli ospiti della comunità alloggio.
Il Comune di Siracusa, proprietario dell’immobile, sta cercando di accelerare i tempi. Per la definizione complessiva della vertenza deve essere indetta la gara per l’affidamento della gestione secondo gli standard regionali. Palazzo Vermexio ha completato le procedure di competenza, attende adesso il via libera dagli altri uffici competenti. Ed è questo un passaggio che permetterà di regolarizzare anche i pagamenti dei mesi rimasti ad oggi “scoperti”. L’assessore Alessandra Furnari sta monitorando la situazione, ben comprendendo le difficoltà degli operatori e delle loro famiglie. “E’ prioritaria la definizione economica delle loro spettanze. Il mandato di pagamento del mese di gennaio è in ragioneria”.
Dalla casa famiglia di via Lazio, però, seguono l’evoluzione con poca fiducia. “Di fatto non ci vogliono fare chiudere, bene. Ma senza soldi come si manda avanti una struttura che ha tante spese per gli ospiti? Anche noi operatori, poi, abbiamo famiglia ed i nostri stipendi non sono da favola”, si sfoga uno dei lavoratori della struttura.