Lavoratore esposto ad amianto nella zona industriale, ancora una condanna per Inps

La Corte di Appello di Catania ha condanna l’Inps al riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto di Carmelo Fazzina. Il Tribunale di Siracusa, sezione lavoro, aveva dichiarato inammissibile la domanda di prepensionamento del lavoratore ma la sentenza è stata impugnata dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona da poco nominato dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, nella Commissione Amianto. “Siamo riusciti nell’ennesima impresa di sanare un’ingiustizia manifesta e finalmente Fazzina può godere dei benefici per esposizione ad amianto. E’ l’ennesimo risultato positivo raggiunto dall’Osservatorio Nazionale Amianto”, dichiara soddisfatto il coordinatore regionale dell’associazione, Calogero Vicario. “Invito tutti i lavoratori alla mobilitazione generale, sciopero della fame, altri sistemi di protesta non violenta, manifestazione dei nostri orfani, presso le sedi dell’Inail e dell’Inps perché finalmente si giunga all’applicazione della legge benefici amianto”.
Bonanni, che difende numerosi altri lavoratori della zona industriale siracusana chiede “per il futuro che l’Inps riconosca i loro diritti senza costringerli ad avviare azioni legali, alla luce delle numerose pronunce di condanna del Tribunale di Siracusa e della Corte d’Appello di Catania ad accreditare i benefici contributivi per l’esposizione ad amianto”.




Basta tendopoli a Cassibile, per i braccianti agricoli migranti arriva un “villaggio”

Tutti conoscono la tendopoli di Cassibile. E’ il problema che si presenta ogni anno, puntuale, tra marzo e giugno quando decine e decine di braccianti stranieri arrivano da diverse parti d’Italia per lavorare nelle campagne della zona. Non trovando – o non potendo permettersi – un alloggio dignitoso, danno vita ad agglomerati di ripari di fortuna, in pessime condizioni igieniche e con tutta una serie di problemi anche di ordine sociale strettamente collegati tra cui il triste fenomeno del caporalato.
Una prima risposta arriva dall’accordo tra Comune di Siracusa e Prefettura, con il coinvolgimento di sindacati e organizzazioni datoriali: tutti insieme per creare un modello di accoglienza stagionale a costo zero per le casse pubbliche.
Il Comune ha siglato proprio oggi il contratto di comodato gratuito di un terreno nei pressi della frazione siracusana su cui troveranno posto le 17 unità abitative prefabbricate complete di servizi igienici, messe a disposizione dalla Prefettura con il placet del ministero dell’Interno. Altre spese saranno coperte dalle associazioni datoriali e, in parte, dai sindacati tramite contributo pari a 2 euro da parte di ciascun lavoratore. Questo almeno prevede l’accordo a cui Palazzo Vermexio ha dato il via libera.
Se le condizioni del terreno lo permettono, entro due settimane saranno piazzati i moduli abitativi. Nel caso in cui, per sue caratteristiche, l’area dovesse richiedere troppi lavori di adeguamento si potrebbe optare anche per delle tende.
I volontari delle associazioni di Protezione Civile si dovranno occupare della gestione del “campo”, vigilare ed assicurare – ad esempio – il cambio lenzuola settimanale. Dal canto loro, gli ospiti avranno obbligo di mantenere pulito ed ordinato il loro posto letto e dovranno essere registrati con le loro generalità.
Per il vicesindaco di Siracusa, Giovanni Randazzo, il modello di accoglienza stagionale per i braccianti agricoli potrebbe diventare modello di riferimento per altre realtà che condividono lo stesso problema e – nei prossimi anni – l’iniziativa può crescere attraverso finanziamenti europei.




Siracusa, porto più bello del Mediterraneo nella classifica di Gilmour: “Sedotto da Ortigia”

“Il porto di Siracusa, il più bello del Mediterraneo” . John Gilmour è un sessantenne statunitense, vive a Boston e da vent’anni viaggia via mare. Ha toccato praticamente tutti i porti che si affacciano sul Mar Mediterraneo, che ama particolarmente. Per quattro mesi l’anno, insieme alla compagna, Jennifer, vive sull’acqua, a bordo della sua imbarcazione, un Jeanneau Sun Odyssey 45. Il suo timing è sempre lo stesso: partenza il primo giugno, rientro il 3 luglio. Si riparte il primo settembre, si rientra il 31 ottobre. In realtà ci sono alcuni porti che mancano all’appello. Non è stato in Libano, Israele e Albania- confessa al Giornale della Vela- I porti del Mediterraneo, per lui,hanno un fascino particolare, in quanto già in città. Negli Stati Uniti funziona diversamente, con strutture portuali molto meno suggestive e paesaggistiche, a suo dire, e spesso posti in luoghi distanti dalle città. John Gilmour ha stilato una classifica dei 15 porti piu’ belli del Mediterraneo, “The Big Lake”, lo chiama. Ortigia è al primo posto assoluto. Si dicee “estasiato dalla bellezza di questo luogo, ricco di fascino e storia. Per me- dichiara- sconosciuto. La Sardegna (Maddalena) è al secondo posto. Poi Palma di Maiorca, Porto Ercole, in Toscana e via fino a Cannes, in Francia, che chiude la classifica delle top 15.




Siracusa. Il Consiglio comunale corre in soccorso di Radio Radicale: “no alla chiusura”

E’ stato approvato dal Consiglio comunale di Siracusa l’atto di indirizzo (primo firmatario Ezechia Paolo Reale) con il quale si invita il sindaco ad “attivarsi presso il Governo Nazionale per consentire la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale mediante la proroga del vigente regime convenzionale con il Centro di Produzione Spa”. Il presidente del Consiglio comunale dovrà pra inviare il documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza del Partito Radicale e alla redazione di Radio Radicale.
La legge di bilancio 2019 dimezza la Convenzione tra l’emittente e il Mise, che risale al 1994 quando Radio Radicale vinse una regolare gara per seguire le trasmissioni delle sedute del Parlamento italiano. Dal prossimo 20 maggio, l’emittente, a seguito dei tagli, non potrà più assicurare questo servizio. L’atto di indirizzo ricorda la funzione svolta da Radio Radicale il cui palinsesto “ruota intorno ai lavori del Parlamento del quale è riuscita a trasmetterne circa il 60%” e a quelli di altre Istituzioni. La società, oltre alla radio, offre anche il servizio “di videoparlamento ed un fornitissimo archivio, enorme giacimento culturale costituito da oltre 540mila registrazioni, 102mila interviste, 23.500 udienze dei più importanti processi degli ultimi due decenni, 3.300 giornate di congressi di partiti, associazioni o sindacati, 32mila dibattiti e presentazioni di libri, 6.900 comizi e manifestazioni, 22.600 conferenze stampa e più di 16.100 convegni”. Ferdinando Messina, che ha illustrato l’atto in aula, ha accusato il Governo nazionale di voler “ridurre gli spazi di libertà democratica in questo Paese, tanto più se si pensa al servizio pubblico svolto da Radio Radicale”. Prima della sua approvazione a maggioranza si è svolto il dibattito al quale hanno dato il loro contributo i consiglieri Reale, Castagnino, Zappalà, Gradenigo, Russoniello, Favara, Basile e Catera e l’assessore Moschella.
Il Consiglio ha successivamente approvato all’unanimità un atto di indirizzo, primo firmatario Paolo Reale che l’ha illustrato in aula, sul “Diritto alla conoscenza contro la Ragion di Stato”, una campagna internazionale che vede tra i suoi promotori anche il Siracusa Institute, per affermare il diritto umano alla conoscenza come “diritto civile e politico del cittadino di essere attivamente informato su tutti gli aspetti relativi alla gestione dei beni pubblici durante l’intero processo decisionale, al fine di consentire la piena partecipazione al dibattito pubblico su tali beni”. L’atto di indirizzo prende lo spunto dai dati Osce sulla fiducia dei cittadini nei confronti dei loro Governi, dato che per il nostro Paese si attesta attorno al 28%. “Tra le aree individuate per accrescere la fiducia – ha continuato Reale- ci sono la trasparenza e la partecipazione pubblica al processo decisionale. Il nostro Governo, insieme ad altri nel mondo, è stato impegnato dai rispettivi Parlamenti a farsi promotori presso le Nazioni Unite di un’azione finalizzata a codificare a livello universale il nuovo diritto umano alla conoscenza”. Con l’atto approvato, si delibera di “sollecitare il Presidente della Repubblica, quello del Consiglio ed il ministro degli Affari esteri a proseguire l’azione in sede Onu verso lo Stato di Diritto ed il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato; e di invitare l’Ars, dove è in trattazione un apposito disegno di legge, di tenere conto degli sviluppi scientifici e giuridici di questo Diritto in fase di elaborazione dello strumento normativo sulla trasparenza amministrativa”.




Siracusa. Multe Ztl, sono tutte nulle? Il consigliere Trigilio: “si rischia pioggia di ricorsi”

C’è una spada di Damocle che pende sui conti del Comune, tale da ingrassare la voce dei debiti fuori bilancio. Lo sostiene il consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle, Roberto Trigilio. Da avvocato, prima della sue elezione, ha seguito circa 200 ricorsi presentati da utenti della strada multati. Il 90% sono stati vinti, con il Comune che ha dovuto farsi carico anche di spese accessorie. “Chiarisco subito, a scanso di equivoci, che si tratta di ricorsi presentati prima delle elezioni. Non esiste quindi una benché minima ombra di incompatibilità con il ruolo attuale. In ogni caso – puntualizza Trigilio – il fatto che abbia vinto il 90% dei ricorsi significa che il Comune è in evidente fallo nella vicenda, cosa questa che espone le casse pubbliche ad una pioggia di ricorsi e conseguenti debiti fuori bilancio”.
Lo stesso Roberto Trigilio si era messo a disposizione per aiutare l’ente a chiudere la falla che rischia di costare migliaia e migliaia di euro. “Da avvocato, ben prima delle elezioni, avevo inviato anche comunicazioni via posta elettronica certificata chiedendo che, a costo zero, venissero annullate in autotutela le multe, segnalando che il Comune avrebbe rischiato di soccombere in una serie di ricorsi”, spiega Trigilio. “Ed oggi il rischio è ancora più grande, perché si continua ad andare avanti come se nulla fosse pur di non correggere gli errori di fondo, relativi alla segnaletica ed alla comunicazione agli utenti. Capisco che il Comune tema e di dover annullare le sanzioni elevate e non ancora incassate, ma così continua ad esporsi a ricorsi che al 90% vengono vinti dagli automobilisti con le spese accessorie. Ribadisco la mia disponibilità a fornire ogni contributo professionale per eliminare i vizi della Ztl”.
Per la vicenda dei ricorsi, Trigilio è stato oggetto di polemiche che il diretto interessato definisce sterili. “Curioso come dicerie tra i banchi dell’aula Vittorini siano poi finite sui giornali, chissà forse c’è un suggeritore esterno a cui magari suggerirei di dedicarsi alla soluzione del problema per le casse del Comune. Mi sembra più importante del sottoscritto. C’è chi vede la pagliuzza ma la trave proprio no…”.




Colpo in banca da 4.000 euro, arrestati i presunti autori della rapina alla Mps di Lentini

Sono stati arrestati i due presunti autori della rapina dello scorso 7 gennaio ai danni della banca Mps di Lentini. Al termine delle indagini coordinate dal sostituto Gaetano Bono e dirette dal procuratore Scavone, eseguita la misura di custodia cautelare in carcere per Marco Sortino e Francesco Liberto.
Alle 10.00 del 7 gennaio, due malviventi travisati (uno con parrucca e l’altro con scalda collo), facevano irruzione all’interno dei locali della banca, in piazza della Resistenza. Sotto la minaccia di due taglierini di colore arancione, tenevano in ostaggio alcuni clienti ed il personale, compreso il direttore. Riuscivano ad impossessarsi di 4.000 euro circa, in contanti, posti nelle due casse.
Sortino già a febbraio era stato fermato perché gravemente indiziato di aver commesso la rapina insieme a
Liberto: i due stavano cercando di fuggire al nord Italia e rendersi così irreperibili. Tuttavia, nonostante il gip avesse convalidato il fermo dei due pregiudicati, confermando i gravi indizi di colpevolezza per ambedue, disponeva invece l’immediata scarcerazione per Sortino per via di un quadro indiziario non univoco per la conferma della misura cautelare in carcere.
Le successive indagini hanno permesso di individuare nuovi ed ulteriori elementi che hanno indotto la magistratura a decidere per la carcerazione




Siracusa. A spasso in piazza Santa Lucia con una pistola clandestina: denunciato

E’ stato denunciato da agenti delle Volanti un 42enne siracusano. Lo hanno sorpreso nei pressi di piazza Santa Lucia, nel centrale rione della Borgata, con addosso una pistola clandestina. Fermato per un controllo dai poliziotti, è stato trovato in possesso dell’arma. Non è chiaro per quale ragione andasse in giro con la pistola, su questo aspetto indagini in corso.




Ospedale Trigona, ancora chiuso il punto nascita: litigano Asp e sindaco di Noto

E’ scontro tra il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, e il commissario dell’Asp di Siracusa, Lucio Ficarra. Al centro della vicenda, l’ospedale Trigona e le preoccupazioni sulla chiusura del punto nascita. “Ad oggi risulta chiuso dai direttori dei Dipartimenti competenti in materia per mancanza di pediatri e non è stato trasferito ad Avola ma a Siracusa, a tutela della sicurezza di mamme, neonati ed operatori. L’Asp, come è risaputo, ha cercato in
tutti i modi di reperire pediatri di cui è ben nota la carenza a livello nazionale”, spiega Ficarra. Poi l’affondo diretto a Bonfanti, che non aveva risparmiato critiche all’Asp. “Il sindaco di Noto omette di dire che era a conoscenza di questa situazione e che in mancanza di pediatri, tali reparti non potranno essere riattivati. E non dice che nel nosocomio di Noto sono stati mantenuti gli ambulatori di Pediatria e di Ostetricia proprio per garantire le prestazioni agli utenti. Sono gravi le sue affermazioni anche perchè Bonfanti dimentica che l’ospedale di Noto, con il suo accordo sottoscritto dal precedente governo regionale e con la precedente direzione dell’Asp di
Siracusa, di cui risultano prove scritte, era stato destinato ad ospitare reparti di Riabilitazione e Lungodegenza
e omette di dire che detto accordo è stato da lui stesso avallato. Non riesco a comprendere il suo atteggiamento e le sue dichiarazioni”, dice ancora Ficarra riferendosi al sindaco di Noto. “Non lo capisco perchè si sta attuando quello che lui stesso ha avallato ed in più si sta potenziando l’ospedale con l’inserimento di ulteriori specialità e avviando l’iter per il suo rilancio mai iniziato nel passato”.
Dal canto suo, il sindaco Bonfanti rilancia. “L’Asp è in totale confusione: non ricorda che la rifunzionalizzazione della sanità in Sicilia risale a inizio secolo e che si consuma definitivamente dieci anni fa. E questo a me sembra molto grave”. Quanto al reparto di Pediatria, “l’Asp non si ricorda che è stato comunicato alla sua direzione che poteva essere riattivato il 28 marzo e che quella comunicazione è rimasta senza risposta. E che oltre alla dichiarazione dei Capi Dipartimento ed a quanto scritto nel comunicato della stessa Azienda del 28 febbraio 2019, il direttore sanitario Anselmo Madeddu, il 25 marzo 2019, durante il consiglio comunale svoltosi a Noto dichiarava che non si sarebbe spostata una virgola da Noto e parlava di un reparto modello al terzo piano. E poi belle parole per Riabilitazione, Geriatria e Lungodegenza. Come faccio a non arrabbiarmi quando l’Asp si contraddice così?”.




Avola. Ai domiciliari per atti persecutori ma gira in moto sotto casa della ex: in carcere

E’ stato condotto in carcere un 25enne avolese accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex convivente. Nonostante fosse già sottoposto agli arresti domiciliari, approfittando di un’autorizzazione concessagli per sottoporsi ad una visita medica, a bordo di un ciclomotore ha effettuato diversi “passaggi” nei pressi dell’abitazione della donna.
Il gip del Tribunale di Siracusa ha rilevato una condotta ossessiva nei confronti della persona offesa, anche al fine di intimidirla e controllarne i movimenti. Pertanto ha ritenuto opportuno aggravare la misura cautelare
in atto con la custodia in carcere.




Comunità alloggio di via Lazio, selezione pubblica per la gestione e tutela operatori

L’immobile di via Lazio, di proprietà comunale, deve rimanere una “comunità alloggio”. Lo ha chiesto la presidente della II Commissione consiliare, Pamela La Mesa, presentando l’atto approvato in Consiglio comunale che impegna l’amministrazione “a confermare la destinazione dell’immobile all’uso di comunità alloggio”. Il servizio sarà affidato “attraverso una procedura di selezione pubblica che tenga conto, nella quantificazione dei costi, della necessità di integrazione dell’assistenza rispetto agli standard regionali della comunità alloggio per inabili, al fine di garantire il livello di sicurezza e tutela degli ospiti già in carico”. Come ricorderete, l’attuale gestore – in proroga – non avrebbe offerto copertura piena agli standard regionali, motivo per cui si era paventata anche una possibile chiusura della comunità. Non avverrà, come chiarisce anche l’atto approvato dai consiglieri e che prevede una “raccomandazione” all’amministrazione proposta da Buonomo e Di Mauro affinchè nel nuovo bando sia tutelata la posizione occupazione dei lavoratori attualmente impiegati nel servizio.