Depuratore consortile, in sciopero i lavoratori Ias: paura per il sequestro dell’impianto

E’ la giornata dello sciopero dei lavoratori di Ias. Braccia conserte nel piazzale del depuratore consortile che hanno risposto con alta adesione alla mobilitazione promossa da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil a fronte della vertenza riguardante il futuro incerto di 60 dipendenti. Sono preoccupati per un probabile provvedimento di sequestro effettivo dell’impianto da parte della magistratura che dovrà pronunciarsi in merito ad ore, il 23 marzo.
“Stiamo cercando un confronto con il governatore Musumeci perché è l’unico ad avere potere decisionale su questa annosa vicenda che coinvolge non solo i lavoratori dell’Ias ma tutta l’area industriale di Siracusa”, dicono a più voci i segretari provinciali di Filctem Cgil, Giuseppe D’Aquila, Femca Cisl, Emanuele D’Ignoti Parenti, e Uiltec Uil, Andrea Bottaro. “La salvaguardia e la prospettiva di questi lavoratori deve passare innanzitutto da una logica industriale”. Servono investimenti strutturati, chiesti anche dalla Procura, attualmente “ostacolati da un rimpallo di responsabilità inaccettabili”.
Il vertice dell’altra mattina in Prefettura avrebbe aperto qualche spiraglio all’ottimismo. Ma bisogna formalizzare intese, accordi ed impegni.




Siracusa. Intitolare a Pippo Scarso il “suo” ronco II a via Grottasanta: la proposta

Una via per Giuseppe Scarso, l’ottantenne che ha perduto la vita in seguito all’intrusione nella sua casa di alcuni ragazzi che poi gli cosparsero il capo con dell’alcol per poi appiccare le fiamme. A chiedere questo ricordo postumo per quello che tutti conoscevano come “Ziu Pippu” è l’associazione Valore Cittadino.
I due autori dell’intrusione e dell’omicidio sono stati condannati in primo grado, nel corso di due distinti procedimenti.
“Giuseppe Scarso era un uomo che subiva una delle peggiori angherie: lo stalking, così come tristemente accade a
tante persone che vivono una condizione di handicap. Per ricordare l’eguale dignità degli esseri umani e il diritto di cittadinanza di chi vive una qualsiasi forma di diversità chiediamo che il Ronco II a via Grottasanta sia dedicato alla sua memoria”, spiega in una nota Valore Cittadino.




Pedopornografia, il rapporto di Meter: segnalazioni in calo “ma servono più controlli”

Presentato a Pachino il report dell’associazione Meter, da anni in prima linea nella lotta alla pedopornografica. Don Fortunato di Noto ha illustrato i dati relativi al 2018 alla presenza anche di diversi rappresentanti delle forze dell’ordine che con Meter hanno avviato uno stretto rapporto di collaborazione.
Il web rimane un pericoloso canale di propagazione della pedopornografica anche se le segnalazioni inviate al Centro nazionale di contrasto gestito dalla Polizia di Stato si sono ridotte nel 2018 di circa il 50% passando da poco più di 3.000 a 1.780. Ma aumenta la quantità di foto rinvenute tramite il monitoraggio (oltre 3 milioni nel 2018) così come aumentano i video.
I domini con materiale pedopornografico sono sparsi ovunque nel mondo ma è il regno di Tonga (oceania) a detenere il record, seguito dall’isola Guernsey, nel canale della Manica e poi il territorio britannico dell’Oceano Indiano. L’Italia è 15esima.
Sconvolgenti i dettagli sui “gusti” dei cyberpedofili che scelgono – secondo i dati di Meter – foto e video di bambini fra gli 8 e 12 anni, considerati navigatori solitari ed inesperti. Il “materiale” viene poi caricato sulle piattaforme di file sharing che permettono scambi veloci e spesso anonimi attraverso il temuto deep web, il lato oscuro della rete difficile da individuare.
“Il lavoro di monitoraggio sulla pedofilia online rimane sempre argomento ignorato anche dalle forze politiche che non hanno interesse a mettere in agenda ed in prima linea questa importante lotta alla criminalità pedofila”, si legge nel report dell’associazione siracusana. Don Di Noto non molla e rilancia: “quanti hanno responsabilità di vigilanza e di giustizia si attivino affinché non rimanga il silenzio su ciò che accade giornalmente sul web”.




Siracusa. B&B abusivi, controlli a tappeto: sanzioni per 10 gestori

Sono numerose le strutture ricettive abusive scoperte dalla polizia della Divisione Pas in Ortigia. Servizio mirato ad arginare il proliferare di b&b e case vacanza che operano al di fuori della regolarità, a tutela degli operatori turistici che svolgono la propria attività nel rispetto della legge. Su impulso del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Questore, Gabriella Ioppolo, ha disposto dei controlli su tutte quelle strutture ricettive che pubblicizzavano la loro attività su internet attraverso i principali circuiti informatici di prenotazione e commercializzazione del settore turistico.
Gli Agenti di Polizia hanno, al termine della prima attività ricognitiva, hanno riscontrato svariate strutture ricettive totalmente abusive, sconosciute allo Stato, al Comune ed al libero Consorzio, così come i loro ospiti, i cui nominativi non venivano mai comunicati alla piattaforma della Questura “Portale Alloggiati Web”.
Per aprire un B&B occorre presentare Scia al Comune e farsi rilasciare dal Libero Consorzio una determina per la classificazione della struttura. Quindi, in Questura, è necessario ottenere user id e password per la comunicazione dei nominativi delle persone che alloggiano nella struttura ricettiva. Le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni in tutta la provincia.




Calzini spaiati: Siracusa aderisce alla giornata per la Sindrome di Down

Calzini spaiati addosso ai bambini, agli adulti, ma anche intorno alla parrocchia di San Salvatore, in via Necropoli Grotticella. Scena curiosa, questa mattina, che ha, tuttavia, un significato importante e profondo. Un invito alla riflessione, che non deve rimanere fine a se stesso.  Siracusa aderisce anche in questo modo alla Giornata mondiale della Sindrome di Down, che coincide quest’anno con i 40 anni dell’associazione Aipd (associazione italiana persone down). Lo slogan è “Diversi ma uguali”. I calzini spaiati servono proprio a riflettere su questo e a  guardare alle diversità come ricchezza e non più come “handicap”. Giornata di approfondimento all’Urban Center, con le scuole: tutti con i calzini spaiati ai piedi, un modo simpatico per far passare proprio il messaggio che essere diversi è normale. Un gesto simbolico che diventa anche una campagna da far viaggiare sui social. Non è un caso se l’associazione chiede foto, filmati e tutto ciò che possa poi essere condiviso attraverso il sito internet o i social network, rendendo gioiosa una battaglia che i familiari di persone down conducono ogni giorno per garantire la migliore qualità della vita possibile ai propri figli. Per questo sono stati avviati, anche in provincia di Siracusa, progetti di esperienze lavorative, da poter poi spendere per ottenere un’occupazione. I ragazzi che partecipano a questo progetto hanno anche avuto l’onore di preparare un caffè al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esperienza che ha caricato di entusiasmo tutti, dando anche la carica giusta per proseguire. Il territorio non sempre si mostra pronto e ricettivo. Ci sono ancora dei muri mentali da abbattere, dei pregiudizi da superare, a partire dai più giovani, i ragazzi delle scuole.




Siracusa. Uniday Expo, un grande successo firmato Unigroup SPA

Chiusura all’insegna del successo per Uniday Expo, l’evento dedicato al food&beverage che ha visto la presenza a Siracusa delle principali realtà del settore. Un’esposizione di alto livello che ha piacevolmente colpito i visitatori: tra fornitori e clienti, migliaia di presenze al giorno in ognuna delle tre giornate dedicate agli esperti della ristorazione.
Ad esaltare la bellezza dell’esposizione, una location d’eccezione come il Grand Hotel Minareto, ideale con i suoi spazi al chiuso ed all’aperto per la variegata e completa offerta di Uniday Expo.
Un successo che porta la firma di Unigroup, società sempre più leader in Sicilia nella distribuzione alimentare che ha annunciato la volontà di trasformare Uniday Expo in un appuntamento biennale fisso. Ad applaudire alla scelta anche Alessandro Borghese, il popolare chef testimonial di questa prima edizione. Nelle tre giornate di Uniday ha dispensato consigli e suggerimenti, dalla cucina all’organizzazione. Una presenza gradita che ha dato ancora più “sapore” alla tre giorni di Uniday Expo.
Media partner ufficiale dell’evento è stata FMITALIA, la radiovisione regina nel panorama siciliano che dal suo salotto all’interno del Grand Hotel Minareto ha raccontato Uniday Expo con continui collegamenti in diretta. Un lavoro di comunicazione attento che ha permesso di raccontare e spiegare l’importanza ed il senso di Uniday Expo anche al di fuori della pur ampia platea di addetti ai lavori.




Contrabbando di prodotti petroliferi, maxi sequestro: 8mln di euro e un deposito

L’operazione è stata battezzata “Calderone”. Indagini articolate condotte dai militari della Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura di Siracusa che hanno portato alla luce un contrabbando di prodotti petroliferi, gasolio in particolare, proveniente dai Balcani e venduto “in nero” in Italia.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Augusta hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo “per equivalente”, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa, per complessivi 8,6 milioni di euro e un deposito carburanti nel territorio megarese.
Il carburante, acquistato dalla Slovenia tramite l’intermediazione di due società di diritto maltese e bulgaro, raggiungeva il territorio comunitario in regime di sospensione d’imposta, per poi essere destinato, da un deposito belga, ai terminal ferroviari di Milano e Catania Bicocca, sotto forma di olio lubrificante, tecnicamente definito M.L.O. (Mechanical Lubrificant Oil). Il prodotto è risultato poi essere – a seguito di specifiche analisi svolte dal personale delle Dogane – vero e proprio gasolio.
Dopo aver raggiunto il terminal FS di Catania Bicocca all’interno di container, il combustibile – formalmente destinato a Malta e in Bulgaria – confluiva in un deposito carburanti nel territorio di Augusta, gestito di fatto dalla L. S.r.l., reale destinatario di svariate partite di merce, ammontanti a oltre 13 milioni di litri, pari a circa 11.500 tonnellate, recapitate tra il settembre 2017 e l’aprile 2018. Il gasolio veniva quindi venduto in nero a una fitta rete di distributori su strada.
Tecnicamente il sistema escogitato sfrutta la cosiddetta triangolazione cartolare del prodotto tra due soggetti esteri e una società italiana (“cartiera”), con il solo scopo di celare la vera identità dell’effettivo destinatario del prodotto petrolifero, risultato essere il deposito augustano secondo le indagini.
Gli oneri fiscali sono rimasti interamente a carico della “cartiera”, la cui partita iva risultava essere cessata già dal dicembre del 2017, così pregiudicando ogni tipo di introito nei confronti dell’Erario. Un meccanismo fraudolento che, secondo la Guardia di Finanza, ha consentito l’evasione delle imposte per oltre 8 milioni di euro, somma oggetto del sequestro.
Al fine di rendere ulteriormente difficoltosa la ricostruzione e il riscontro dell’illecito, il carburante commissionato viaggiava scortato esclusivamente con lettere di vettura emesse dal soggetto belga, con indicazione di trasporto di M.L.O. anziché gasolio, in regime di sospensione d’imposta, essendo formalmente destinato all’estero.
Proprio nel corso di questi controlli, consistiti nel monitoraggio del deposito per diversi mesi, i Finanzieri, una volta accertata l’inequivocabile destinazione del prodotto al destinatario italiano, hanno sequestrato in flagranza di reato ulteriori 297.590 litri di gasolio per autotrazione, contenuto all’interno di 9 carro-cisterne provenienti dal Belgio e transitate sul territorio nazionale attraverso terminal ferroviari di Stato, con evasione di ulteriori 183.732 euro.




Primavera in ritardo, ritorna il forte vento. E la Prefettura si muove per i risarcimenti

La primavera si farà attendere ancora qualche giorno. Per le prossime 24-36 ore le previsioni parlando di un ritorno di venti da forti a burrasca sulla Sicilia sud orientale. La Protezione Civile comunale di Siracusa ha diramato l’alert attraverso il sistema di messaggistica via whatsapp. Il livello di allerta meteo è comunque gialla, livello due di quattro.
L’avviso di condizioni meteo avverse è stato inviato dalla Prefettura di Siracusa ai sindaci della provincia ed alle forze dell’ordine. Si tratta di una procedura usuale con cui si invitano i destinatari della nota di due pagine ad attenzionare “ove necessario” il dispositivo comunale di protezione civile a tutela della pubblica incolumità.
Intanto, proprio la Prefettura di Siracusa ha invitato la Protezione Civile l’esigenza del riconoscimento dello stato di calamità per i danni subiti a causa del maltempo di fine febbraio in particolare dalle aziende agricole dalla zona sud della provincia. Questo permetterebbe l’erogazione in deroga al Piano assicurativo nazionale delle provvidenze economiche nonchè l’eventuale sospensione dal pagamento dei tributi. Uno sguardo attento è stato rivolto anche alla questione Acqua Azzurra di Pachino, a rischio fallimento dopo i 16mln di danni causati dal maltempo alla struttura che si occupa di acquacoltura. Sarà la Prefettura siracusana a chiedere attenzione alle strutture ministeriali competenti affinchè anche le aziende di questo settore possano essere ammesse ai benefici previsti dalla legge solo per le imprese agricole.




Privatizzazione dell’aeroporto, il Vussia: “chi vuol fare fuori gli enti pubblici?”

Al Consorzio del Plemmirio di Siracusa, il Vussia dice la sua sui piani di privatizzazione della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania. Il Comitato dei Viaggiatori e Utenti Sicilia del Sud In Aeroporto (Vussia) guarda con sospetto ai progetto elaborato dalla Camera di Commercio del Sudest.
“Con tutta la cautela del caso, considerato che la Camera di Commercio finora ha spesso contraddetto sé stessa, siamo determinati a impedire una vendita fatta con metodi, ragioni, incomprensibili”. A dichiararlo è Claudio Melchiorre, presidente dei Comitati Vussia.
Secondo i comitati, gli aeroporti di Catania e Comiso sono gestiti in modo poco trasparente, così come poco trasparenti sono anche i conti della super Camera di Commercio del Sudest. Il Vussia sottolinea infatti che la condizione di dissesto camerale è stata dichiarata dalla stessa Camera di Commercio e riconosciuta dal ministero dello Sviluppo Economico che ha infatti decretato l’autorizzazione a elevare i diritti camerali catanesi del 50%. “Se è in dissesto, la Camera va commissariata e cambiata la gestione; se non lo è, va revocato il decreto di autorizzazione al prelievo aggiuntivo motivato dal dissesto”.
I viaggiatori del Vussia non si fermano a questo. “Qualche mese fa sapevamo che la Camera di Commercio voleva vendere le proprie quote, oggi veniamo a sapere che il progetto è quello di vendere le quote degli altri enti pubblici, per restare nella futura compagnie societaria con il 30% delle quote totali. Sapremo domani quale sarà l’ultima versione aggiornata della privatizzazione. Di certo, noi siamo contrari alla privatizzazione delle tasse aeroportuali mascherata da richiesta di efficienza privatistica. Se oggi gli aeroporti non sono efficienti, allora si deve indagare su comportamenti poco rispettosi della cosa pubblica”.
Polemiche anche sull’articolo del collegato alla Finanziaria regionale che è stato svelato dal Movimento 5 Stelle e che ha dato il via libera alla privatizzazione. “Chi ha ideato una norma che costringa degli enti pubblici a vendere le quote nelle società aeroportuali è nemico degli interessi dei siciliani e dobbiamo conoscere il suo nome. A nostro avviso, oltretutto, quella formulazione è anche anticostituzionale”.




L’attacco dei Cinquestelle: “Ias e il sequestro, fallimento della politica regionale”

E’ un duro attacco alla Regione quello lanciato dai deputati nazionali e regionali del M5s eletti in provincia di Siracusa. Lo scontro verte su Ias e il depuratore consortile che – secondo i pentastellati – si prepara a passare in mani private per inerzia della politica ed evidenti carenze.
“Gli ultimi risvolti nel caso del sequestro del depuratore consortile di Priolo, gestito da Ias, segnano inequivocabilmente il fallimento della politica regionale. Se il pubblico dovrà adesso uscire dalla gestione dell’importante impianto, lasciandola ai privati, la colpa ricade tutta sulla disastrosa politica regionale degli ultimi venti anni almeno, del governo Crocetta e in parte anche sull’attuale governo Musumeci”, dicono i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, Pino Pisani, Filippo Scerra, Maria Marzana e i deputati regionali Stefano Zito e Giorgio Pasqua. “Una cosa deve essere subito chiara, e per questo ci batteremo alla Regione e sottoporremo la questione all’attenzione del Ministero dell’Ambiente: il sistema dei controlli, che andranno potenziati, deve rimanere in mani pubbliche, a prescindere dalla titolarità della gestione, con il coinvolgimento di Arpa e Ispra”.
I cinquestelle plaudono al lavoro della Procura di Siracusa “che si è dovuta sostituire agli enti ed agli organi di controllo regionale che avrebbero dovuto funzionare negli anni”. Adesso la priorità è scongiurare il rischio di uno stop degli impianti di depurazione, dei licenziamenti e le conseguenti ricadute su tutto il sistema industriale, “con un occhio più che attento alla protezione ed alla salvaguardia dell’ambiente”.
Ficara, Scerra, Marzana, Pisani, Zito e Pasqua non hanno dubbi: “le storture attuali sono figlie del fallimento del governo Crocetta, in particolare. Non si è mai andati oltre le proroghe e gli anni sono passati senza mettere mano ad una situazione che già allora appariva precaria. Parlare di disattenzione è quasi eufemistico. Quanto a Musumeci, più volte il suo governo ha dichiarato l’indisponibilità a finanziare i lavori necessari dell’impianto, e ha solo prodotto un bando di gara nato a quanto pare già morto. E così sembra quasi inevitabile il passaggio della gestione del depuratore consortile in mani private”.
Uno scenario che – questo il sospetto avanzato – era già scritto. “Forse, ma questo lo appureranno i giudici che stanno indagando anche sul sistema Montante. Ma al di la dei sospetti una cosa deve essere chiara, il M5S non arretrerà di un passo continuando a chiedere un potenziamento dei controlli ed una maggiore tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, unitamente alla salvaguardia dei posti di lavoro”.