Siracusa. Verso la richiesta dello stato di calamità: danni, moduli per la segnalazione

“La Giunta comunale è pronta a deliberare la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale a seguito dei danni al patrimonio pubblico e privato causati dalle eccezionali condizioni meteo verificatesi sul territorio nelle giornate di sabato e domenica scorse. Siamo in attesa della quantificazione dei danni al patrimonio stradale ed infrastrutturale del Comune che sono comunque ingenti”: lo dichiara il sindaco Francesco Italia. “Sotto il coordinamento dell’assessore Giusy Genovesi e del dirigente della Protezione civile Gaetano Petracca, tutto il personale dei settori interessati è al lavoro da stamani, dopo esserlo stato per tutte le giornate di sabato e domenica per gestire le emergenze. Invitiamo chiunque abbia subito un danno a predisporre la documentazione di rito corredata da foto e da qualsiasi altro atto che attesti il danno subito. Si tratta – dichiara l’assessore alla Protezione civile, Giusy Genovesi- di documentazione necessaria per la presentazione di eventuali e future istanze per chiedere il riconoscimento economico rispetto alle perdite subite. A questo proposito sono stati predisposti appositi moduli disponibili on line sul sito del Comune”.
Le informazioni utili alla predisposizione delle pratiche possono essere richieste presso gli uffici della Protezione Civile, in via Elorina, o telefonando al numero 0931/449211 ( interni 207/ 247 ) dalle 9 alle 12 di ogni giorno.




Agricoltura in ginocchio: l’assessore regionale a Siracusa, Pachino e Portopalo

Subito la richiesta di riconoscimento di stato di calamità naturale e la deroga per i non assicurati. L’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Edy Bandiera, ha avviato questa mattina i sopralluoghi nelle aree fortemente colpite dall’ondata di maltempo dello scorso fine settimana: Siracusa, Pachino, Portopalo.
E’ ancora presto per delle stime definitive, ma il quadro emerso è particolarmente serio. “Abbiamo potuto appurare che circa il 30 per cento delle strutture coperte, come serre e tunnel, hanno subito danni a cui si aggiunge un ulteriore 20 per cento ai relativi prodotti”, spiega l’assessore regionale.
“Le coltivazioni a campo aperto sono state pesantemente compromesse, visto che gli eventi climatici avversi non si sono limitati ai forti venti, ma anche ad un abbassamento repentino delle temperature, che ha di fatto bruciato le coltivazioni. Ci siamo subito attivati con le procedure che mirano alla richiesta di declaratoria dello stato di calamità naturale, con la deroga già decisa anche per la precedente alluvione. Abbiamo, inoltre, coinvolto alcuni deputati nazionali affinchè il ministro fornisca un riscontro in tempi brevi, evidentemente quelli previsti dalla legge”.
Mentre gli ispettori provinciali dell’Agricoltura continuano la loro opera per offrire una prima, concreta stima dei danni (“presupposto fondamentale per avviare qualsiasi iniziativa a tutela dell’agricoltura”), l’assessore Bandiera ha anche incontrato a Portopalo i rappresentanti della marineria, colpiti dalle mareggiate.




Siracusa. Maltempo, danni anche al Santuario della Madonna delle Lacrime. Le foto

Il vento ha provocato danni anche alla Basilica della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Dopo una prima ricognizione il rettore don Aurelio Russo ha riscontrato come una sia stata divelta una vetrata istoriata della capella di Santa Lucia; abbattuti alcuni alberi e pali dell’illuminazione lungo i viali del parco.
Ieri l’accesso è stato inibito ai pellegrini per motivi di sicurezza. Oggi la basilica è stata riaperta, dopo che la vetrata è stata ripristinata con vetri opachi.
La vetrata è precipitata sopra un quadro riproducente in foto la prima venuta del corpo della patrona a Siracusa con il simulacro argenteo, ma il quadro non ha subito alcun danno.
“Ci affidiamo alla Madonna delle Lacrime e a Santa Lucia, invocando la loro protezione affinché ci custodiscano dalle catastrofi naturali”, dice il rettore don Aurelio Russo.




La politica siracusana spinge per il riconoscimento dello stato di calamità naturale

“Nessuno sarà lasciato da solo e, come già fatto per i danni dovuti alle alluvioni di ottobre e novembre, siamo pronti ad affiancare le istituzioni locali nella richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale”. I deputati siracusani del MoVimento 5 Stelle (Paolo Ficara, Filippo Scerra, Maria Marzana, Pino Pisani, Stefano Zito e Giorgio Pasqua) hanno seguito nelle ore scorse l’evoluzione della situazione legata al maltempo che ha flagellato la provincia di Siracusa. In continuo contatto con la Prefettura ed i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti, confermano oggi la volontà di sostenere in Regione ed a Roma la giusta richiesta di supporto e assistenza avanzata in queste ore da tutti quei settori colpiti e gravemente danneggiati dall’eccezionale maltempo: attività commerciali, aziende agricole e ortofrutticole, privati. “Stiamo compiendo diversi sopralluoghi nei territori colpiti e sosterremo in Regione ed al Governo centrale le richieste della provincia di Siracusa. L’arrivo dell’Assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Edy Bandiera, dovrebbe garantire l’attenzione della Regione sui danni provocati dal maltempo, condizione imprescindibile per il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. Solo un lavoro sinergico, a difesa di tutte le componenti del nostro territori o, potrà portare ad un miglioramento della situazione”, concludono i deputati siracusani del MoVimento 5 Stelle.
Anche il deputato regionale del Pd, Giovanni Cafeo, spinge per il riconoscimento dello stato di calamità. “Sarà mia premura sollecitare il governo regionale affinché chieda di far riconoscere al più presto al governo nazionale lo status di calamità naturale per i Comuni vittime del maltempo, fornendo immediato sostegno a imprenditori e cittadini, per salvaguardare le nostre produzioni d’eccellenza e soprattutto tutelare i posti di lavoro”.




Rosolini. Tunnel scoperchiati e raccolti compromessi: “la Regione non ci dimentichi”

Anche a Rosolini il forte vento del fine settimana ha lasciato una lunga scia di danni. E’ soprattutto il settore dell’agricoltura a pagare il conto più salato. “Le raffiche di vento e la grandine – dice il consigliere comunale Giovanni Spadola – ha distrutto le nostre colture. Sono ingenti i danni causati alle aziende agricole, tantissimi i tunnel che sono stati scoperchiati dalla furia del vento e servono tanti soldi per rimetterli in sesto. Bisognerà anche valutare il prodotto che andrà perduto per questa giornata di calamità. Le nostre aziende agricole – prosegue Spadola – danno tanto lavoro e se non ci sarà l’intervento pubblico, centinaia e centina di agricoltori resteranno senza lavoro. Il sindaco Incatasciato deve subito attivarsi con l’assessore regionale Edy Bandiera. Rosolini non deve essere lasciata da sola. Si provveda a fare una stima dei danni e subito dopo la giunta dichiari lo stato di calamità naturale”.




Siracusa. Inagibile l’ufficio tecnico del Libero Consorzio: controlli in più strutture

Sono in corso i controlli negli uffici pubblici e nelle scuole del siracusano. In molti Comuni i sindaci ne hanno disposto la chiusura precauzionale proprio per le verifiche del caso, dopo l’intenso maltempo del fine settimana. Non sono mancate le prime “brutte” sorprese come ad esempio l’ufficio tecnico del Libero Consorzio, inagibile. Il controsoffitto ha ceduto in più punti, rovinando sulle sottostanti scrivanie che- per fortuna – erano al momento vuote per la chiusura nel fine settimana degli uffici.




Priolo. Auto cappotta e finisce dentro una vasca a bordo strada: illeso

Brutta avventura per un automobilista a Marina di Priolo. Ieri sera, erano da poco passate le 23, si è improvvisamente trovato cappottato dentro una vasca bordo strada. E’ riuscito ad uscire autonomamente dal mezzo ed a mettersi in salvo in attesa dei soccorsi. Sono poi stati i vigili del fuoco ad occuparsi del mezzo, estratto dalla vasca in cui era finito.
Il maltempo delle ultime ore avrebbe avuto un ruolo non secondario. “Pezzi” del muretto che cingeva la vasca sarebbero infatti stati divelti dal forte vento e finiti per strada. L’uomo alla guida della vettura li ha forse notati all’ultimo istante, producendosi in una sterzata che ha causato la perdita di controllo del mezzo e il cappottamento all’interno della vasca.




Sabbia in strada, tralicci pericolanti, muri abbattuti: gran lavoro per i soccorritori

Sono stati pochi meno di 200 gli interventi operati dai vigili del fuoco del comando provinciale durante la burrasca che ha flagellato Siracusa e diversi Comuni dell’hinterland. Ancora questa mattina una cinquantina le uscite per danni da maltempo. Tetti divelti, muretti abbattuti, cartelloni pubblicitari sradicati e soccorso ed assistenza ad automobilisti e cittadini. Tra gli interventi più complessi, quello operato ieri mattina in via Mineo sul traliccio radio pericolante per il forte vento. E’ stata comunque una corsa continua a cui i vigili del fuoco hanno cercato di far fronte anche grazie a colleghi giunti in supporto dai dipartimenti di Messina ed Enna.
Importante e degno di nota anche il prezioso contributo offerto dalle associazioni e dai volontari di Protezione Civile che, coordinati dai tecnici comunali di settore, sono intervenuti con mezzi e uomini su vari fronti. Come sulla provinciale Portopalo-Marzamemi dove il manto stradale è stato completamente ricoperto da diversi centimetri di sabbia che il forte vento ha “spostato” dalle vicine spiagge.
Intanto sono in corso verifiche per valutare le condizioni delle strade provinciali Portopalo-Pachino, Portopalo-Marzamemi, Cozzoflua-Scivolaneve, Pachino-Maucini. La Portopalo-Marzamemi è transennata all’uscita di Portopalo da ieri.




La provincia di Siracusa tra neve e vento di burrasca: la video-story

Nella videostory, raccolte alcune delle immagini inviate alla nostra redazione e che documentano l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Siracusa nel corso del fine settimana.




Carnevale Sicuro, mascherine e parrucche sequestrate ad Avola dalla GdF

Continuano i controlli della Guardia di Finanza per un carnevale “sicuro”. Sequestrati ad Avola oltre 58.000 prodotti in vendita ma non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa dell’Unione Europea e nazionale.
I prodotti, per un valore complessivo di 30.000 euro (maschere, cappelli, parrucche e vestiti di carnevale) erano privi delle indicazioni previste come le informazioni recanti la provenienza ed il Paese di origine, le istruzioni d’uso e le relative precauzioni. Gran parte della merce, inoltre, era completamente priva di informazioni in lingua italiana.
Il titolare del punto vendita, di origini cinesi, è stato segnalato alla Camera di Commercio per le violazioni della normativa contemplata dal Codice del Consumo e dalle direttive comunitarie. I prodotti non conformi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e al trasgressore è stata applicata una sanzione pecuniaria.