Siracusa. Deposito di droga in un buco alla parete: presunti pusher incastrati dalle Volanti

Centinaia di dosi di cocaina e marijuana, 11 panetti di hashish, per oltre un chilo e 100 grammi, circa mille euro. E’ quanto gli uomini delle Volanti hanno rinvenuto in un’abitazione di via Bartolomeo Cannizzo, nascosto all’interno di un buco praticato in una parete della camera da letto di un giovane di 25 anni e coperta da una piastra simile a quelle usate per coprire i cavi elettrici, avvitata al muro. Un rinvenimento importante quello degli uomini ai comandi del dirigente, Francesco Bandiera, frutto di un’attività attenta di controllo del territorio che sta riguardando le principali piazze di spaccio del territorio. Ieri, durante uno di questi servizi di prevenzione, disturbo e repressione, gli agenti di una pattuglia, in servizio nell’area di via Immordini e via Cannizzo, hanno notato un giovane venir fuori da un vano autoclave. Bloccato, l’uomo è stato trovato in possesso di una dose di cocaina e di banconote alla rinfusa per 118 euro in totale. Estendendo il controllo al vano autoclave del condominio, i poliziotti hanno rinvenuto 16 dosi di cocaina e 20 di marijuana. A quel punto è scattata anche la perquisizione domiciliare. In casa del 25enne, gli agenti hanno sorpreso un uomo in realtà sottoposto agli arresti domiciliari, residente nello stesso edificio. E’ stato l’acume degli investigatori a condurre al rinvenimento dell’ingente quantitativo di stupefacente. In un primo momento, infatti, il controllo aveva dato esito positivo: nulla che potesse lasciar ipotizzare che in casa fosse nascosta della droga. La piastra a copertura del muro, tuttavia, di colore leggermente difforme rispetto al contesto e con viti particolarmente nuove rispetto al resto del mobilio e degli altri elementi, anche elettrici, della camera da letto, hanno indotto in sospetto i poliziotti che, aprendo la cassetta, hanno rinvenuto 1 chilo di hashish ripartito in 11 panetti, 220 grammi di marijuana ripartita in 150 dosi, 72 grammi di cocaina suddivisa in 251 dosi, 3 bilancini di precisione, numeroso materiale per il confezionamento della droga, una pistola a salve tipo revolver calibro 380 magnum con 5 cartucce, una pistola a salve tipo semiautomatica modello 315 Bbm e 825 euro in contanti.
Il giovane, Luigi Cacciatore e il 59enne Francesco Salemi sono stati arrestati e condotti in carcere. Per Salemi è scattata anche l’accusa di evasione dai domiciliari. Le Volanti proseguono a tappeto l’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti.




Promozione per l’ospedale di Siracusa, in Regione recepito odg di Forza Italia

L’ordine del giorno sulla sanità siracusana predisposto da Forza Italia, presentato dal capogruppo in Ars Milazzo e accolto dal Governo, “rappresenta un primo passo avanti verso la correzione dell’ipotesi di Rete Ospedaliera”. Lo dice la parlamentare Stefania Prestigiacomo. “Confidiamo adesso che i sindaci della provincia aretusea, a partire dal sindaco Italia, e le altre forze politiche facciano propria una battaglia che riguarda tutti i cittadini del siracusano ed il loro diritto ad una sanità vicina, efficiente e dotata di tutti i presidi specialistici per i quali oggi l’utenza della Sicilia sud orientale è costretta a recarsi a Catania dove sono stati concentrati i tre ospedali di II° livello di tutto il bacino”.
L’invito al governo volto ad individuare il nuovo ospedale di Siracusa come Dea di II livello, assicurando la previsione di tutte le branche specialistiche, ed a definire l’Ospedale di Lentini, come presidio di I livello insieme al potenziamento dell’ospedale di area Avola-Noto e le branche oncologiche previste e mai avviate nel nosocomio di Augusta, è “un punto fermo su cui la collettività siracusana, e segnatamente le organizzazioni sindacali degli addetti alla sanità, non possono fare passi indietro”.




Siracusa. Bus navetta fermi per revisione fino a marzo: lo zampino della Motorizzazione

E’ diventata un piccolo caso la sospensione del servizio di bus navetta. Da oggi e fino al 5 marzo, le navette comunali rimarranno in deposito perchè è scaduta la revisione e l’appuntamento per il collaudo è stato fissato per il 4 marzo.
Diverse le critiche mosse agli uffici per presunti ritardi. In verità, però, questa volta tutto era avvenuto per tempo. E’ bene, anzitutto, chiarire che la revisione era scaduta a gennaio e – come consentito dalle norme – per tutto il mese scorso comunque i minibus hanno continuato a circolare. Oltre, però, non era più possibile.
Nel frattempo, un cambio di dirigente alla Motorizzazione ha provocato una rimodulazione di diversi meccanismi interni a quell’ufficio. Con conseguenti problemi di prenotazione.
Le procedure per la revisione sono state avviate dal settore Mobilità del Comune di Siracusa a gennaio. La Motorizzazione – unico centro autorizzato per quel tipo di mezzo – aveva dato disponibilità al collaudo a metà aprile. Un’attesa insostenibile. A forza di sollecitazioni, l’appuntamento è stato anticipato al 12 marzo e poi al 4. Ecco, in sintesi, cosa è successo.
Nel frattempo, è ormai pronta la nuova gara per l’affidamento del servizio. Per la prima volta, il Comune di Siracusa opererà su piattaforma digitale, la Sitas. Garanzia di massima trasparenza e importante test per il futuro delle gare d’appalto del Comune di Siracusa.




Siracusa. Rifiuti abbandonati: il vicinato non perdona e annuncia foto a raffica

“Attenzione: dalle finestre di sopra, di destra e di sinistra, riusciremo a fotografarvi e una bella denuncia penale non ve la toglie nessuno. Comunque porci siete, miserabili e incivili”, firmato il vicinato. Il messaggio è molto più che chiaro. E’ stato appeso ad un palo di via Mosco, accanto alla cabina telefonica che molti utilizzano come parete d’appoggio per l’abbandono dei loro rifiuti indifferenziati, creando una discarica abusiva che si rigenera costantemente. Come campagna di sensibilizzazione, non c’è male. Incisiva, certamente. Ironia a parte, risulta evidente la stanchezza e la rabbia dei residenti, alle prese con tutti i problemi che possono essere connessi ad una situazione intollerabile. Il giudizio espresso nei confronti di chi abbandona i propri rifiuti per strada non non lascia spazio ai dubbi ed è del resto anche condivisibile. I toni sono aspri. Le segnalazioni, in effetti, possono davvero essere inviate alla Polizia Ambientale. Scatti fotografici che incastrano gli “incivili” a cui fa riferimento il “vicinato” (definizione che ricorda la regia di una nota trasmissione televisiva di Michele Guardì, in quel caso il “comitato”), possono davvero essere utilizzati da chi di competenza per risalire all’identità di chi abbandona rifiuti e avviare i provvedimenti del caso, in termini di sanzioni, di recente inasprite e di qualsiasi altra eventuale responsabilità accertata. I “miserabili” sono avvertiti. Il vicinato non perdona.




“Muddica”: interrogati i sindaci di Melilli e Francofonte, negato ogni addebito

Sono comparsi davanti al gip Carmen Scapellato i sindaci di Melilli, Giuseppe Carta, e di Francofonte, Daniele Lentini, coinvolti nell’operazione “Muddica”. Hanno risposto alle domande del magistrato, negando gli addebiti che vengono loro contestati.
Carta, difeso dagli avvocati Francesco Favi ed Emanuele Scorpo, in circa tre ore, avrebbe respinto le accuse, negando di aver fatto pressione sugli uffici comunali per dirottare gli affidamenti. Avrebbe parlato di procedure sempre regolari, sottolineando come al segretario comunale fosse scaduta la convenzione e sarebbe stato questo il motivo per cui la collaborazione è terminata. Nessun intento punitivo, quindi, nei confronti della dirigente che aveva presentato un verbale di controlli interni piuttosto duro verso alcuni atti amministrativi. Il primo cittadino è quindi tornato agli arresti domiciliari ma la difesa probabilmente domani presenterà al gip istanza di scarcerazione.
Interrogato anche il sindaco di Francofonte, all’epoca dei fatti vice dirigente del II Settore del Comune di Melilli. A suo carico disposto un provvedimento di divieto di dimora a Melilli e Francofonte. Daniele Nunzio Lentini, difeso dall’avvocato Stefano Rametta, ha respinto le accuse e si è proclamato innocente. Ha rilasciato una lunga dichiarazione spontanea spiegando di aver sempre operato nella massima autonomia e ha prospettato di volersi fare interrogare dal pm che ha coordinato le indagini per chiarire i due episodi di falso e turbativa d’asta che gli vengono contestati.




Muddica: l’ex segretaria, “isolata e criticata per essere dalla parte della legalità”

Il procuratore Fabio Scavone l’ha definita “baluardo di legalità”. Loredana Torella è l’ex segretario generale del Comune di Melilli. Schiena dritta, non ha svenduto la sua funzione al “potere politico”, come invece avrebbero fatto altri dirigenti dell’ente secondo il gip del Tribunale di Siracusa negli atti dell’indagine Muddica. Ai domiciliari sono finiti il sindaco Giuseppe Carta e l’assessore ed ex vicesindaco Elia.
Loredana Torella, 40 anni, nata a Messina, una laurea in Giurisprudenza, ha fatto una cosa semplice quanto “sorprendente”: ha avuto rispetto delle sue funzioni e delle regole. Ed in una durissima relazione, scritta a luglio 2018, ha messo nero su bianco le “numerose e ripetute irregolarità” emerse nei controlli a campione di alcuni atti amministrativi del Comune di Melilli. Motivo per cui invitava i responsabili “ad attenersi rigorosamente a quanto contenuto nel verbale nella redazione dei prossimi atti”. Una raccomandazione che, da quanto emerge dall’indagine, non sarebbe stata tenuta in nessun conto.
Anzi, è stata messa alla porta al termine di un Consiglio comunale del 29 luglio scorso, poche settimane dopo la sua relazione (7 luglio, ndr) che evidenziava qualcosa di poco lineare in alcuni atti amministrativi del Comune di Melilli. In tutta fretta venne revocata la convenzione a scavalco che ha destinato, di fatto, la Torella in servizio nel catanese e via da Melilli. “Serve un segretario generale a tempo pieno”, aveva argomentato Carta. Parole che suonano oggi come una scusa.
“Oggi provo una profonda tristezza”, ci racconta al telefono. “Spero di non vivere mai più una esperienza professionale come quella avuta in 8 mesi a Melilli. Il clima è sempre stato pesante nei miei confronti. Mi hanno isolata, controllata, criticata…”, si sfoga la segretaria generale. “Mi hanno tenuta fuori anche dal Consiglio comunale. Sceglievano le date in cui non ero a Melilli per convocare le sedute. Ma tenere la schiena dritta non è difficile, non richiede coraggio. Per me, almeno, non è stato difficile. Ma bisogna sempre studiare, formarsi e saper leggere le carte”, dice ancora Loredana Torella.
Dell’indagine non era a conoscenza. Ha scoperto tutto ieri, leggendo i giornali. “Sono comunque sorpresa dai provvedimenti della magistratura. Speravo che i diretti interessati tenessero in considerazione i miei rilievi ed invece, niente”. E’ stata anche lei ascoltata dai magistrati siracusani, a luglio. L’attività di indagine era già partita a marzo. Il suo giudizio sulla vicenda è chiaro. “Ho l’impressione che non fosse presente a tutti la distinzione tra attività politica e gestione della cosa pubblica. Arroganza ed ignoranza in questa storia? Forse, a più livelli. Una maggiore formazione, anche tra dipendenti e dirigenti aiuterebbe in questi casi”, il consiglio della determinata Torella.
Che regala un’ultima, interessante considerazione. “In 8 mesi a Melilli non si è firmato un solo contratto di appalto. Solo proroghe, affidamenti a tre mesi, mancate rotazioni negli inviti e negli affidamenti. Eppure il Comune era già monitorato dall’Anac…”.




Il silenzio della politica sui fatti contestati a Melilli: parla solo l’opposizione e il M5s

Poche le reazioni politiche all’arresto del sindaco di Melilli, Peppe Carta, insieme all’assessore Elia. L’opposizione, rappresentata dal gruppo consiliare melillese Ritorniamo al Futuro, ha convocato per domani una conferenza stampa. Sarà il capogruppo, Salvo Sbona, a dare una lettura del momento.
In silenzio i partiti tradizionali ed i loro esponenti provinciali, da Forza Italia al Pd. A parlare sono allora i deputati del Movimento 5 Stelle Stefano Zito e Paolo Ficara. “L’indagine della Polizia di Priolo, coordinata dalla Procura di Siracusa, rivela come sia ancora pericolosamente presente nella politica di casa nostra il rischio di una gestione arbitraria della cosa pubblica. Se le accuse verranno confermate in giudizio, emergerebbe un grave inquinamento della vita pubblica di Melilli”, dicono prima di sottolineare che è stato “proprio il MoVimento 5 Stelle Sicilia, con una interrogazione a prima firma del deputato Giorgio Pasqua, a contribuire ad accendere i riflettori sul comune di Melilli, con una interrogazione parlamentare che risale al mese di agosto”. Dopo quella interrogazione, la Regione ha disposto una ispezione le cui risultanze non sono, però, ancora note. “Il cambiamento spesso non è solo un fatto di volti ed età ma di proposta politica ed impegno”, rimarcano ancora Ficara e Zito. Che rivolgono un ringraziamento alle forze dell’ordine ed alla magistratura per l’importante attività di indagine. “Siamo convinti che non bisogna mai abbassare la guardia contro la corruzione, una battaglia che ci vede impegnati con il decreto ‘spazza-corrotti’ approvato a dicembre 2018, che prevede, tra l’altro, l’aumento delle pene per questo tipo di reati”.




Siracusa. Ancora un incidente a Targia, coinvolte più auto: solo contusi

Ad appena tre giorni dal tragico incidente stradale in cui ha perso la vita il giovane Gianluca Ruvioli, ancora uno scontro a Targia. Il punto è pressochè identico, fortunatamente diverse le conseguenze: non ci sono feriti gravi. Secondo le prime informazioni, si sarebbe trattato di un tamponamento che ha coinvolto tre auto. Impazzito il traffico, con code fino alla zona commerciale di contrada Spalla.
In attesa di una precisa ricostruzione della dinamica, resta attuale e necessario un intervento urgente per garantire maggiore sicurezza su quel tratto di strada. Le condizioni dell’asfalto non sono delle migliori ma sono le cattive abitudini alla guida a dover ricevere maggiori attenzioni. La costruzione di una barriera fisica, come uno spartitraffico, potrebbe comportare – da quel punto di vista – qualche beneficio. A breve dovrebbe essere realizzata una prima barriera divisoria ma temporanea tra le due corsie. Altri deterrenti come il telelaser ed il sistema scout di cui è dotata la Polizia Municipale potrebbero completare l’opera di “moralizzazione” a suon di contravvenzioni.




Siracusa. Si fermano i bus navetta, revisione a marzo

Il settore Mobilità e trasporti comunica che da domani sarà momentaneamente sospeso il servizio di bus navetta. I mezzi devono essere sottoposti a revisione e, per quanto gli uffici si siano mossi per tempo, la Motorizzazione ha previsto che i controlli saranno effettuati il 4 marzo. Si prevede di riprendere il servizio l’indomani, 5 marzo.




Siracusa. Le regole per intitolare nuove strade: marmo in Ortigia, bachelite altrove

Il Comune di Siracusa si dota di un suo “Regolamento per la toponomastica e la numerazione civica”. Il Consiglio ha infatti approvato all’unanimità la proposta della Quarta Commissione consiliare, illustrata in aula dal suo presidente, Ferdinando Messina ed integrata con un emendamento di Andrea Buccheri, che per la prima volta disciplina in maniera organica tutta la materia.
A cominciare dall’apposita Commissione che, di nomina sindacale, sarà formata dal Sindaco, dal Soprintendente, dall’Ingegnere capo del Comune, o loro delegati, e poi dal delegato del Servizio turistico regionale, da 3 studiosi uno dei quali di Storia Patria e dal responsabile del servizio Statistica, Toponomastica e Censimenti del Comune. Per i componenti non è previsto alcun compenso.
Alla Commissione è deferito il parere consultivo obbligatorio per la denominazione di nuove strade o per la modifica all’attuale toponomastica; per l’intitolazione di tutte le strutture pubbliche e la posa di monumenti, e per l’apposizione di targhe commemorative. Le istanze potranno essere presentate al Sindaco da Enti pubblici e privati, da partiti politici e sigle sindacali, dal Consiglio comunale, da Associazioni, Comitati e Fondazioni, e anche attraverso delle petizioni popolari.
Requisito per l’intitolazione, oltre ai meriti del defunto, la sua morte che deve essere avvenuta almeno 10 anni prima della proposta, escluse specifiche deroghe di legge. Il Regolamento inoltre disciplina il modello e le dimensioni nonchè il materiale delle targhe, che saranno in marmo bianco nel centro storico di Ortigia e della Borgata, in bachelite nelle altre zone; fuori dal centro cittadino e nelle località balneari potranno essere posizionate targhe “a bandiera”. La seconda parte del Regolamento disciplina la “Numerazione civica” sia esterna, sulla pubblica via, che interna; ed individua le caratteristiche della targhetta, dalle dimensioni al suo colore, che sarà bianco con scritte nere.