“Muddica”, le intercettazioni: il sindaco Carta, l’assessore, l’imprenditore e un pizzino

Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, ed il suo assessore Elia “sfruttavano in modo costante il potere connesso al loro ruolo pubblico, in modo da influenzare la scelta dei soggetti imprenditoriali selezionati come contraenti del Comune di Melilli”. Lo scrive il gip del Tribunale di Siracusa nelle carte dell’indagine Muddica, che ha portato all’arresto (domiciliari, ndr) per i due amministratori. “In particolare riducevano fittiziamente, attraverso la scomposizione in più procedure, gli importi degli appalti da espletare, in modo da poter aggirare le rigorose procedure di selezione previste dalle soglie fissate per legge”, si legge ancora. Uno spacchettamento degli appalti per ottenere varie utilità.
Emblematico, in questo senso, l’episodio ricostruito dagli investigatori e relativo all’affidamento del servizio di conduzione e manutenzione ordinaria dell’impianto di depurazione. La durata sarebbe stata artificiosamente limitata a 4 mesi, ovviamente poi rinnovabili, pur sapendo che l’attività di gestione sarebbe durata un anno e, quindi, il totale del corrispettivo dovuto avrebbe superato i 40.000 euro. Cosa che avrebbe richiesto un bando di gara e non la possibilità di un affidamento diretto.
Significativo anche un altro episodio. Il sindaco Carta si trova all’interno del suo ufficio con Daniele Nunzio Lentini, il sindaco di Francofonte che all’epoca dei fatti era responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune di Melilli. Mentre i due discorrono di bandi pubblici, il sindaco comunica qualcosa al suo interlocutore annotandolo su di un post-it, un “pizzino” che subito dopo avrà cura di distruggere.
Sempre all’interno del suo ufficio, il sindaco Carta – alla presenza dell’assessore Elia e di un imprenditore amico e compiacente – a seguito delle lamentele di quest’ultimo perchè c’erano state riduzioni unilaterali del compenso, esordisce dicendo:

Imprenditore: Oh che c**zo vuoi (ndr fonico)… che mi avete scambiato per il “Fate bene fratelli”…
ELIA Sebastiano: A quattromila più iva (ndr ELIA in coro con CARTA)…
Imprenditore: “Fate bene fratelli”
CARTA Giuseppe: Tutte cose quattromila più iva!
Imprenditore: Tu ce la devi finire… ma tu mi sa che stai diventando…
CARTA Giuseppe: Ma che vuoi da me compare?
Imprenditore: Scambi gli amici con la… devi andare contro a quelli che… vogliono le spallate…
CARTA Giuseppe: Ma non è per me… non hai capito… a quelli non gli faccio toccare palla io… il
problema non è questo qua, il problema è che dobbiamo fare i lavori… quando c’è il
mollicone c’è il mollicone, quando c’è la mollica ci prendiamo la mollica…
Imprenditore: Eh… e qua mi hai fatto lo sconto… (p.i. Le voci si accavallano)
CARTA Giuseppe: Non ti ho fatto lo sconto, ti ho fatto questo qua per evitare che non si può fare..

Durante una conversazione telefonica tra l’assessore Elia e l’imprenditore in questione, l’assessore spiega il meccanismo in un modo, definito dagli investigatori, “inequivocabile”.

Dipendente Comunale: Pronto…
ELIA Stefano: G*** buongiorno, Stefano sono… Elia… A proposito del depuratore di Villasmundo… ma
sono state cambiate condizioni, periodi…
Dipendente Comunale: No… no…
ELIA Stefano: Cioè sempre per quattro mesi l’abbiamo fatta la manifestazione di interesse?
Dipendente Comunale : Si… per quattro mesi…
ELIA Stefano: Anche la manifestazione d’interesse era così? Per mesi quattro?
Dipendente Comunale : Si… per mesi quattro era… si…
ELIA Stefano: Io non mi ricordo che la manifestazione d’interesse… io pensavo che era un anno… come
mai?….
Dipendente Comunale : Mesi quattro è…
ELIA Stefano: E come mai?
Dipendente Comunale : E non lo so, lì poi lo ha deciso Daniele (ndr Daniele Lentini, Dirigente di settore) per
il discorso…. eh… si superavano i 40.000…
ELIA Stefano: Ah ho capito, ho capito… superavano i 40.000 quindi doveva essere…
Dipendente Comunale : Eh…
ELIA Stefano: E la somma è giusta… 8.000? Mi ricordavo che era 10.000…
Dipendente Comunale : No era dieci… allora 10.000 era con l’IVA…
ELIA Stefano: Ah con l’IVA… va bene, ok…
Dipendente Comunale : Si…
ELIA Stefano: Non riuscivo a capire…
Dipendente Comunale : Si va bene…

PRESENTAZIONE OPERAZIONE MUDDICA Corretta

Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la pubblica amministrazione; falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale; abuso d’ufficio; interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità; corruzione per
un atto contrario ai doveri d’ufficio; turbata libertà degli incanti.
L’assessore Elia è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti
contro la pubblica amministrazione e per turbata libertà degli incanti.




Il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone: “disperato tentativo di eludere norme”

Il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, ha pochi dubbi. L’indagine ribattezza Muddica avrebbe svelato un modo di gestione della cosa pubblica “negativo”. Non si parla di grandi appalti pubblici, spartizioni o conclamati episodi di corruzione, piuttosto di “un disperato tentativo di eludere le norme” poste a garanzia di un corretto affidamento degli appalti pubblici.

Gli investigatori del commissariato di Priolo, guidati da Fabio Aurilio, segnalano in positivo la figura del segretario generale che provò in tutti i modi a difendere la legalità, finendo per questo “punita” fino a scegliere di trasferirsi in altro Comune. Alcuni “strani” comportamenti nell’affidamento di alcuni appalti hanno fatto scattare le indagini che hanno finito per svelare una trama dove gli appalti, come la “muddica”, erano da gestire in famiglia.




Operazione “Muddica”, sospesi i sindaci di Melilli e Francofonte Giuseppe Carta e Daniele Lentini

A seguito dell’operazione dell’operazione “Muddica”, immediata la sospensione di Giuseppe Carta e Daniele Lentini, dalla carica di sindaco rispettivamente di Melilli e Francofonte. L’ha disposta il prefetto Luigi Pizzi, ai sensi della legge Severino. Questo in virtù del fatto che, tra i reati contestati, figurano turbativa d’asta e corruzione in concorso. Carta è stato posto agli arresti domiciliari. Divieto di dimora, invece, per Lentini.




Operazione “Muddica”, bufera sul Comune di Melilli: arrestato il sindaco Peppe Carta

Dalle prime ore di questa mattina, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Priolo Gargallo, su delega della Procura della Repubblica, sta dando esecuzione ad ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive ed interdittive, emessa dal gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura. Destinatari sono amministratori, pubblici dipendenti ed imprenditori, gravemente indiziati di aver commesso molteplici reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica ed il patrimonio, in relazione alle procedure di affidamento di lavori e servizi da parte di uffici pubblici.
L’operazione è stata battezzata “Muddica”. Coinvolto il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, e l’ex vice ed assessore comunale Sebastiano Elia entrambi posti ai domiciliari. Divieto di dimora a Melilli e Francofonte per il primo cittadino di Francofonte, Daniele Lentini, che entra nell’indagine come dipendente del Comune di Melilli.
I dettagli verranno divulgati in Questura a Siracusa, dal procuratore Fabio Scavone e dal sostituto Tommaso Pagano, che hanno coordinato e diretto le indagini, con la partecipazione di polizia giudiziaria.Gli altri coinvolti sono Reginaldo Saraceno, dipendente del Comune di Melilli, 54 anni, Giulia Cazzetta, responsabile del settore Servizi Scolastici Culturali, 59 anni, a cui è stata applicata la misura cautelare della sospensione dal pubblico impiego per la durata massima prevista dalla legge;Marilena Vecchio, imprenditrice di Augusta, legale rappresentante dell’impresa di trasporti Vecchio S.r.l; l’imprenditore siracusano Sebastiano Franchino;l’amministratore unico dell’impresa Zuccalà Travels s.r.l, Giovanni Zuccalà originario di Pietraperzia, in provincia di Enna. L’imprenditore Franco Biondi , legale rappresentante della ditta Euroviaggi,a cui è stata applicata la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare
attività imprenditoriale.Sono accusati a vario titolo di condotte delittuose commesse ciascuno nello svolgimento delle rispettive funzioni. Le indagini sono partite lo scorso marzo e condotte con l’utilizzo di metodologie investigative sia di tipo tradizionale che tecniche, sarebbe emersa un’organizzazione particolarmente complessa ed efficace messa in opera dal Sindaco Carta e dall’Assessore Elia, in particolare, con lo scopo di “gestire” in modo arbitrario e per il soddisfacimento di interessi
particolari le procedure amministrative finalizzate all’affidamento a privati di servizi e lavori da parte degli uffici comunali.
Le risultanze investigative hanno fornito elementi da cui desumere come ai vertici di questa organizzazione vi fossero il Sindaco di Melilli e
l’Assessore Elia, nei cui confronti, sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza raccolti nel corso delle indagini, il G.I.P. ha, infatti, adottato le misure cautelari più gravi, di tipo coercitivo, cui oggi è stata data esecuzione, ritenendo, peraltro, i due gravemente indiziati del delitto di associazione a delinquere. Il Gip ha, inoltre, individuato nel
Carta il promotore e capo del consesso organizzato per sfruttare in modo
costante il potere connesso al suo ruolo politico ed a quello di Elia, in modo da influenzare la scelta dei soggetti imprenditoriali selezionati come contraenti del Comune, esercitando pressioni sui vari dirigenti preposti alle procedure di selezione o di affidamento diretto affinché riducessero fittiziamente, attraverso la scomposizione in più affidamenti, l’importo degli appalti, in modo da eludere le procedure più rigorose previste dalla normativa vigente, invitassero alle selezioni ditte e imprese da loro indicate e, in caso di affidamento diretto, aggiudicassero l’appalto alla ditta da loro indicata.Il nome dell’operazione prende il nome dalle espressioni dialettali “muddica” o “muddicuni” (ovvero mollica
e mollicone) utilizzata dai principali indagati per individuare il beneficio ottenuto grazie alle loro condotte delittuose.




Appalti, la Regione mandò ispettori a Melilli. Pasqua: “Ora dia contributo a indagini”

“Agli organi inquirenti e magistratura giungano le nostre congratulazioni per quanto scoperto a Melilli. L’operazione Muddica è la dimostrazione però che i nostri sospetti erano assolutamente fondati. Proprio i gravi vizi di legittimità della gestione amministrativo-contabile del Comune di Melilli sono stati oggetto di una nostra interrogazione parlamentare e di una richiesta di ispezione da parte dell’assessore regionale alle autonomie locali Grasso lo scorso agosto”. Sono le parole del deputato regionale Giorgio Pasqua (M5s) che adesso incalza l’assessorato a pubblicare le risultanze di quella ispezione, effettuata in autunno.
“Dia un contributo alle indagini”, lo sprona Pasqua. “E’ stato proprio su mia sollecitazione che l’assessorato regionale agli Enti Locali ha disposto un’ispezione in quel Comune. Dato che l’assessore Grasso non lo ha fatto con noi, trasmetta a questo punto quanto è emerso agli organi inquirenti e contribuisca alle indagini. Su quel Comune – sottolinea ancora il deputato – c’erano gravissimi sospetti di gestioni opache di appalti e violazioni di legge che avevamo il dovere di valutare, violazioni che ci sono state peraltro sottolineate anche dall’ex segretario comunale. Oggi – conclude Pasqua – sono scattate le manette, ma il danno alla comunità locale è stato fatto”.




Bufera sul Comune di Melilli: Ecco come funzionava la “Muddica”

Un sistema ben studiato, che avrebbe avuto al vertice il sindaco, Giuseppe Carta insieme all’assessore Sebastiano Elia. “Muddica” era l’espressione dialettale utilizzata dai principali indiziati come riferimento ai vantaggi ottenuti in cambio delle dinamiche illecite seguite. Di rilievo alcuni degli episodi emersi nel corso delle indagini, partite a marzo dello scorso anno. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, con l’utilizzo di metodologie investigative sia di tipo tradizionale che tecniche, l’organizzazione sarebbe stata complessa ed efficace. Lo scopo: la gestione arbitraria di diversi servizi per il soddisfacimento di interessi particolari. A capo, Carta ed Elia, che sarebbero anche indiziati di associazione a delinquere. Il sindaco di Melilli sarebbe stato il promotore, sfruttando costantemente il potere connesso al suo ruolo politico, cosi’ da influenzare la scelta di imprenditori per servizi da svolgere per il Comune e facendo pressioni sui dirigenti affinchè affidassero i servizi direttamente, riducessero fittiziamente gli importi degli appalti per poter aggirare l'”ostacolo” delle eventuali gare da celebrare. In alcuni casi si ipotizza il raggiungimento di veri e propri accordi collusivi.
Emblematiche, in questo senso, alcune vicende emerse, come quella relativa all’affidamento all’imprenditore Franchino di alcuni interventi di manutenzione, in cui determinante sarebbe risultato l’intervento del sindaco,che avrebbe favorito il pagamento di una fattura “gonfiata”. Altro episodio è legato all’affidamento del servizio di trasporto degli alunni della scuola materna e dell’obbligo, direttamente e senza alcuna procedura di selezione, all’impresa Vecchio, che, poi, grazie all’accordo illecito raggiunto con i titolari delle imprese concorrenti, Zuccalà e Biondi, avrebbe continuato a prestare il servizio, incassandone i proventi, nonostante venisse formalmente affidato alle altre ditte e sebbene la Vecchio non disponesse di mezzi di trasporto adeguati ed in possesso dei requisiti di legge, il tutto seguendo le indicazioni e le direttive di Elia che avrebbe istigato le condotte illecite, agevolandole attraverso indebite pressioni e
interferenze in procedimenti amministrativi e scelte decisionali di esclusiva
competenza dei dirigenti preposti.
Nel corso delle indagini, le attività compiute hanno, infine, consentito di accertare anche un’ipotesi di accordo corruttivo tra il sindaco Carta e la responsabile di una cooperativa sociale, la quale, supportata nei suoi progetti di accoglienza di minori stranieri non accompagnati con la prospettiva di una convenzione con il Comune di Melilli, avrebbe promesso al primo cittadino l’assunzione di persone da lui indicate. Il nome dell’operazione prende il nome dalle espressioni dialettali “muddica” o “muddicuni” (ovvero mollica e mollicone) utilizzata dai principali indagati per individuare il beneficio ottenuto grazie alle loro condotte delittuose.




Melilli. Sono nove le persone coinvolte nell’operazione Muddica: anche 4 imprenditori

Sono nove le persone coinvolte nell’operazione “Muddica” della polizia di Siracusa, scattata stamane nel centro di Melilli: amministratori, pubblici dipendenti ed imprenditori, accusati di aver commesso molteplici reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica ed il patrimonio.
Agli arresti domiciliari sono stati posti il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, l’ex vice sindaco ed ex assessore Sebastiano Elia, detto Stefano. Un provvedimento di divieto di dimora nei comuni di Melilli e Francofonte per il primo cittadino di Francofonte, Daniele Lentini. Coinvolti nell’operazione del commissariato di Priolo anche due dipendenti del Comune di Melilli e quattro imprenditori.




Siracusa. Spartitraffico a Targia: probabile l’utilizzo di barriere jersey

Arriveranno in giornata sul tavolo dell’assessore comunale alla Mobilità, Giovanni Randazzo le diverse ipotesi al vaglio degli uffici per l’avvio di una soluzione temporanea da adottare per migliorare la sicurezza stradale sul rettilineo di contrada Targia nuovamente teatro, nei giorni scorsi ,di una tragedia che ha strappato alla vita un giovane di 24 anni a seguito di un terribile incidente stradale, l’ennesimo lungo quel rettilineo. La decisione del Comune è stata comunicata ufficialmente nella tarda mattinata di ieri, dopo una serie di passaggi concitati, con un vertice convocato dal sindaco, Francesco Italia, subito dopo avere appreso dell’esistenza di una pre-esistente idea per realizzare uno spartitraffico, come svelato in anteprima da SiracusaOggi.it. Nelle more che si possa lavorare al progetto di una soluzione definitiva, con il Fondo di Riserva del Sindaco si provvederà ad un primo provvedimento temporaneo, probabilmente con l’utilizzo di jersey da riempire con acqua perchè possano fungere da barriera e da limite fisico che impedisca sorpassi azzardati e invasioni improvvise della corsia opposta, come molti hanno l’abitudine di fare per raggiungere gli esercizi commerciali e gli stabilimenti artigianali della zona. I tecnici del Settore Mobilità dovrebbero sottoporre all’assessore Randazzo più di un’ipotesi. Una volta analizzate, il Comune deciderà su quale puntare e avvierà gli interventi, lavorando al contempo alla predisposizione dell’opera pubblica che sarà poi definitiva, con le relative risorse economiche da impiegare. “Entro oggi, mi hanno garantito i funzionari, le relazioni saranno pronte- commenta Randazzo- Le studieremo insieme e in un breve lasso di tempo, procederemo. Il tratto di competenza del Comune è di circa 800 metri.Non è escluso che si possa porre la barriera per quella lunghezza o fino alla prima rotatoria, ma tutto questo potremo saperlo con certezza soltanto dopo aver valutato i mini progetti e le cifre necessari per realizzarli”.




L’arcivescovo Pappalardo sferza la politica: “trovi soluzioni per i lavoratori disperati”

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha convocato i parlamentari siciliani eletti a Roma per un nuovo tavolo risolutivo per il caos ex Province Regionali. Ma Siracusa non ha più tempo per attendere, la situazione è drammatica e nessuno pare sentire o vedere quanto sta accadendo in via Roma. Al punto che i dipendenti si sono fatti fotografare abbigliati come fantasmi ed il carnevale, in questo caso, non c’entra nulla.
E anzichè rivolgersi ad una politica incapace in 5 anni di trovare una soluzione, si sono votati ai Santi. Santa Lucia anzitutto: nel pomeriggio di ieri un piccolo gruppo di lavoratori si è recato in Cattedrale. È stato accolto dal vicario generale dell’Arcidiocesi, Sebastiano Amenta, che ha parlato con loro cercando di rincuorarli e poi ha celebrato una messa nella Cappella di Santa Lucia.
Anche l’arcivescovo Salvatore Pappalardo ha incontrato i lavoratori. Li ha ricevuti in arcivescovado. Accolti nel salone dell’Episcopio, hanno raccontato storie di quotidiana difficoltà. Stipendi che mancano, certezze che si erodono, dignità personale in caduta libera. Pappalardo ha ascoltato le loro parole di sconforto e rabbia. Si è detto preoccupato per il futuro di persone che, insieme alle loro famiglie, vivono una situazione di estremo disagio e difficoltà.
Nell’assicurare loro la sua costante preghiera, ha auspicato che la situazione possa sbloccarsi ed ha rivolto un appello “alle Istituzioni affinché si trovi una soluzione definitiva che possa far cessare questo stato di precarietà che si ripete ciclicamente”.




Siracusa. Più sicurezza stradale a Targia, c’è il si: il Comune realizzerà le opere

“Il Comune interverrà realizzando le opere necessarie sulla strada Targia-Priolo, per limitare al massimo il pericolo del ripetersi di incidenti come quelli di ieri, che ha causato la morte di un giovane motociclista”. Inizia così la nota ufficiale del Comune di Siracusa, al termine di una mattinata concitata con tanto di vertice convocato dal sindaco, Francesco Italia, appena appreso dell’esistenza di una pre-esistente idea per realizzare uno spartitraffico a Targia come svelato questa mattina in anteprima da SiracusaOggi.it.
E’l’assessore alla Mobilità, Giovanni Randazzo, a confermare i lavori imminenti, proprio dopo un confronto avvenuto questa mattina con i funzionari e i dirigenti del settore, “ai quali sono state chieste apposite relazioni”.
In attesa dell’opera definitiva, saranno effettuati gli interventi necessari in via provvisoria, attingendo al Fondo di riserva del sindaco. Il Comune tutto si unisce al lutto della famiglia e dell’intera città.