Siracusa. Raid vandalico alla Raiti: allagata la palestra, danneggiati distributori di snack

Raid vandalico nella notte. Preso di mira l’istituto comprensivo Raiti di via Pordenone. Ignoti si sono introdotti all’interno della scuola, presumibilmente nottetempo, ed hanno danneggiato i distributori automatici di snack e bevande, forse per trafugare le monetine che contenevano. Si sono poi diretti verso la palestra, dove hanno aperto gli idranti, allagando lo spazio dedicato alle attività sportive.
“Colpire una scuola è colpire il futuro di tutti noi, il futuro della nostra comunità. Ci affidiamo alle forze dell’ordine per l’individuazione dei colpevoli”, il commento del sindaco Francesco Italia.




Il boss di Pachino, Salvatore Giuliano, al 41 bis: pronto il ricorso

Il boss pachinese Salvatore Giuliano è stato posto al regime del 41 bis. Un mese era stato posto in isolamento, adesso il provvedimento del Ministero della Giustizia richiesto dalla Procura distrettuale di Catania.
Giuliano è stato arrestato nel corso di una operazione antimafia che avrebbe accertato nella zona sud della provincia di Siracusa la presenza di un’associazione mafiosa (clan Giuliano, ndr), in grado di condizionare le attività economiche della zona e dedita ad estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti, furti in abitazioni e aziende agricole.
Il difensore di Salvatore Giuliano, Giuseppe Gurrieri, ha presentato un reclamo al Tribunale di Sorveglianza di Roma avverso alla decisione di disporre il cosiddetto carcere duro. Attesa ora la fissazione di una udienza per la discussione.




Patto d’Amicizia tra Noto e Nardò: promozione turistica comune e reciproca

Un Patto d’Amicizia per la valorizzazione del patrimonio culturale e lo sviluppo turistico delle comunità territoriali. È quello che il Comune di Noto ha già ratificato con il Comune di Nardò (Lecce), anch’esso conosciuto per il suo Barocco, dando così il via a una collaborazione futura per la promozione turistica e l’organizzazione di iniziative per valorizzare i territori.Saranno il sindaco Corrado Bonfanti e il collega salentino Giuseppe Mellone a firmare un Patto di Amicizia che punta su arte, cultura, natura, storia ed enogastronomia.Lo stile Barocco farà da trait d’union principale, ma Noto e Nardò condividono anche la presenza sui propri territori di siti archeologici e riserve naturali; un turismo enogastronomico in continua ascesa grazie alla produzione di vino e l’aver ospitato set di produzioni televisive importanti.La casualità, inoltre, ha voluto che le due città fossero indicate per questo 2019 come Capitali di Tesori d’Italia Magazine, il network che lavora per la valorizzazione delle eccellenze d’Italia.«Siamo certi che la collaborazione con la bella città salentina di Nardò – spiega l’assessore alla Cultura Frankie Terranova – ci darà l’occasione di condividere e rafforzare buone pratiche di governo su temi importanti quali il turismo, la cultura e l’enogastronomia. Temi sui cui entrambe le comunità abbiamo puntato per lo sviluppo del territorio. Già a fine marzo un convegno “Tra Sicilia e Salento: il Barocco del sud”, organizzato dal Cumo (Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale) in collaborazione con la Fondazione Teatro Tina Di Lorenzo di Noto, con protagonisti docenti del nostro consorzio dell’Università del Salento, ci permetterà di presentare le possibilità di sviluppo dell’intesa».




Sorpresa, cresce il tasso di occupazione nella provincia di Siracusa: i dati Istat

Sorpresa, il tasso di occupazione sale a Siracusa. Secondo i dati resi noti dall’Istat, nel 2018 la provincia aretusea si attesta tra quelle del Mezzogiorno in cui c’è una sensibile crescita degli occupati (tra 5,2 e 3,3 punti rispetto all’anno precedente).
Nel complesso, il 2018 si caratterizza per un incremento dell’occupazione simile nelle tre ripartizioni. Il tasso
di occupazione dei 15-64enni aumenta nel Nord di 0,6 punti, nel Centro e nel Mezzogiorno di 0,5 punti. Tuttavia, mentre nel Centro-nord il tasso di occupazione raggiunge livelli superiori a quelli del 2008, arrivando al 67,3% nel Nord e al 63,2% nel Centro, nel Mezzogiorno è più basso di 1,5 punti percentuali (44,5%).

Nel 2018 anche la disoccupazione si riduce in tutte le ripartizioni ma i divari rimangono accentuati: il tasso nel Mezzogiorno (18,4%) è quasi tre volte quello del Nord (6,6%) e quasi il doppio di quello del Centro (9,4%).
Nel Mezzogiorno la crescita del tasso di occupazione interessa tutte le regioni con l’eccezione di Campania (-0,4 punti) e Basilicata (-0,1 punti). Gli incrementi più accentuati si stimano in Sardegna e Molise (rispettivamente +2,3 +1,7), seguiti da Calabria, Abruzzo e Puglia (+1,3, +1,2 e +1,0 punti). Tra le regioni del Mezzogiorno, solo la Sardegna supera i livelli del tasso di occupazione del 2008 (+0,4 punti), seppure per la Basilicata lo scostamento sia minimo (-0,2 punti). Rispetto al 2017 il tasso di disoccupazione si riduce in quasi tutte le regioni, specie in Puglia (-2,8 punti). In Calabria e Sicilia invece l’indicatore rimane invariato.
Tra le province del Mezzogiorno, si registrano incrementi pronunciati del tasso di occupazione – tra 5,2 e 3,3 punti – a Oristano, Sud-Sardegna, Teramo, Sassari, e Siracusa. La riduzione più marcata del tasso di occupazione
contraddistingue le province di Enna e Trapani (-1,4 e -1,2 punti). Il tasso di disoccupazione si riduce con maggiore intensità (oltre 4 punti) nelle province di Oristano, Lecce e Brindisi; la crescita è invece più accentuata in quelle di Agrigento, Cosenza e Isernia (+4,6, +2,3 e +2,0 punti).
Nei grandi comuni del Mezzogiorno il tasso di occupazione aumenta dappertutto fatta eccezione per Catania, dove risulta stabile, e per Messina (-2,7 punti); la crescita dell’indicatore è inoltre più sostenuta nel comune di Bari (+1,2 punti). Il tasso di disoccupazione diminuisce in tutti i grandi comuni del Mezzogiorno, a eccezione di Messina (+0,3punti).
Per maggiori info: https://www.istat.it/it/files//2019/03/Mercato-del-lavoro-IV-trim-2018.pdf




Siracusa. Incendio al circuito, sprigionata una colonna di fumo nera e densa

Un incendio si è sviluppato all’interno dell’ex autodromo di Siracusa. Una densa colonna di fumo nero e acre si è levata alta in cielo ed è visibile a chilometri di distanza. Sul posto la Polizia Provinciale e i Vigili del Fuoco.
Secondo le prime informazioni, a prendere fuoco sarebbero state decine di pneumatici accatastati all’interno quasi come fosse una discarica. Sono in corso indagini dopo che poche sera fa erano state dati alle fiamme i rifiuti accatastati davanti al cancello d’ingresso. La sensazione, da tempo, è che sarebbe potuto accadere qualcosa di simile e da mesi denunciamo come l’autodromo abbandonato e pieno di pneumatici accatastati non solo in pista potesse trasformarsi in una bomba ecologica. Il vento sta spingendo i fumi verso Epipoli, zona dove peraltro è presente un ospedale.




Floridia. Chiama i carabinieri: “mi uccido”. Aveva saturato la casa di gas, soccorso

Il pronto intervento dei carabinieri ha permesso di scongiurare i propositi suicidi di un 38enne di Floridia. L’uomo aveva chiamato il 112, manifestato la volontà di voler togliersi la vita. Una pattuglia ha subito raggiunto l’abitazione e, dopo qualche momento di difficoltà, i carabinieri sono riusciti ad entrare.
Un forte odore di gas ha investito i militari che hanno così verificato come l’uomo avesse aperto la valvola del gas della bombola in cucina per saturare l’appartamento. Una scintilla avrebbe causato una esplosione evitata grazie alla perizia degli operanti che hanno immediatamente messo in sicurezza l’abitazione.
Il 38enne è stato affidato a personale sanitario per i trattamenti di competenza.




Siracusa. Spartitraffico a Targia, la commissione urbanistica dice si: idea deflettori

Anche la I Commissione consiliare ha sposato l’idea di realizzare uno spartitraffico a Targia per ragioni di sicurezza. Approvato all’unanimità l’atto di indirizzo con il quale si impegna l’amministrazione alla redazione di un progetto che preveda la realizzazione di un guardrail centrale a norma lungo l’asse viario di contrada Targia e una rotatoria all’altezza della stazioncina ferroviaria.
“Una soluzione a basso costo, atta a favorire l’inversione di marcia ed evitare l’attraversamento della carreggiata”, spiega il consigliere Carlo Gradenigo.
Quanto allo spartitraffico, starebbe prendendo piede l’idea di ricorrere a deflettori in plastica che segnalano rumorosamente l’avvenuta invasione di corsia. Cosa che permetterebbe di superare eventuali preoccupazioni di protezione civile. Diverse istituzioni hanno intanto suggerito garbatamente un economico e veloce ricorso a jersey in plastica riempiti d’acqua, con rotatoria a metà.

Foto a titolo di esempio, dal web




A Siracusa non si può fare l’esame per il “patentino” (A1, A2, A): manca il percorso

A Siracusa non si possono fare più gli esami per il conseguimento del patentino. Chi vuole la patente A1, A2 o A deve sostenere la prova pratica a Melilli o ad Augusta ma non nel capoluogo. Siracusa, infatti, da gennaio non ha più un percorso idoneo. Per il patentino ragazzi e famiglie devono emigrare in provincia.
Come è possibile che il principale comune della provincia non abbia uno spazio autorizzato per sostenere questo genere di prove? Tutta colpa di una nuova normativa. Un decreto ministeriale entrato in vigore dal primo gennaio ha cambiato i criteri per le prove pratiche, rendendo necessarie piste più lunghe (almeno 125 metri) e strumentazione per cronometrare le prove tramite fotocellule. Questo perchè le due prove che compongono l’esame di guida sono a tempo e dall’esattezza del risultato cronometrico dipende il conseguimento o meno del patentino.
La pista sin qui utilizzata, messa a disposizione dalla Motorizzazione di Siracusa nei pressi di via Turchia, non risponde più ai requisiti minimi per far gli esami. La ricerca di terreni di proprietà della Regione da adibire allo scopo aveva, allora, condotto a valutare l’area nei pressi dell’eliporto, zona Pantanelli. Servirebbero però dei lavori, in particolare per asfaltarne alcuni tratti, di cui la Regione non vuole farsi carico.
In maniera lungimirante, la Motorizzazione ha allora aperto un canale di dialogo con la ex Provincia Regionale per arrivare alla stipula di una convenzione (a pagamento) per l’utilizzo dell’autodromo. Lì le dimensioni minime sono più che rispettate, si potrebbero svolgere le sessioni di esame e quelle di “allenamento” con le scuola guida. E si potrebbero montare in forma stabile le fotocellule per il cronometraggio. Ma la ex Provincia ha fatto presente di non avere risorse per ripulire l’ingresso della struttura e per rimuovere gli pneumatici abbandonati sul tracciato o fissati sul rettilineo di arrivo per ragioni di sicurezza. A nulla è valso spiegare che la convenzione con la Motorizzazione poteva diventare anche una piccola fonte di introito per un ente in difficoltà ed una struttura in abbandono totale. Niente.
L’unica speranza, a questo punto, è che – come avvenuto a Melilli e ad Augusta – alcune autoscuole di Siracusa si consorzino per realizzare in proprio il percorso con le attrezzature richieste (200 birilli e fotocellule) la patente A, A1 e A2. Anche Floridia ed Avola sono quasi pronte. A breve Rosolini. Il capoluogo, invece, resta a guardare.
E il Comune? Ha offerto alla Motorizzazione il piazzale antistante il parco Robinson di Bosco Minniti. La Motorizzazione, però, non ha personale per allestire di volta in volta il percorso con i tracciati sull’asfalto ed i birilli e provvedere al piazzamento delle fotocellule. E così, almeno per ora e probabilmente per i mesi a venire, i giovani siracusani che vogliono conseguire il patentino (da 16 anni a salire) devono andare a far gli esami in trasferta.

foto dal web




Siracusa. Roghi di rifiuti, nuova emergenza. Fiamme a Tivoli, urgono bonifiche

Ancora cumuli di rifiuti dati alle fiamme. Questa volta i piromani sono entrati in azione a Tivoli, lungo il margine stradale dove da giorni si accumulano sacchetti di spazzatura non raccolti. A chiedere l’intervento dei vigili del fuoco sono stati gli agenti del nucleo ambientale della Polizia Municipale, impegnati in controlli continui per contrastare l’abbandono di rifiuti.
Quella dei roghi di spazzatura rischia di diventare una vera emergenza, specie se si tarderà ancora con le azioni di bonifica nelle contrade extraurbane. Se prima venivano dati alle fiamme i cassonetti, adesso si appicca il rogo direttamente a livello strada, con notevoli rischi anche per le campagne limitrofe oltre che per l’ambiente.
Serve un cambio di marcia, con maggiore impegno anche di Tekra e del settore comunale che si occupa di disporre le bonifiche. Il fuoco non è la soluzione.




Siracusa. Chi ce l’ha più grossa (la discarica abusiva)? Gioco a premi con vergogna

Se fosse un gioco a premi, sarebbe davvero difficile scegliere un vincitore. Concorrenza serrata per il titolo di discarica abusiva di rifiuti più estesa e meno considerata del territorio: Carancino, Tivoli, Serramendola, Caderini. Parafrasando un noto film, una poltrona per quattro.
Peccato che di voglia di scherzare ce ne è poco su questo delicatissimo tema. Mentre i sacchetti si ammucchiano ed alcuni vengono anche dati alle fiamme, solo i vigili urbani paiono preoccuparsi del problema. Tra fototrappole e agenti destinati alla “vigilanza” delle discariche (per evitare che si continui a gettare rifiuti), pochissime notizie arrivano da Comune soprattutto Tekra per la pulizia delle vaste aree invase dai rifiuti.
A Carancino si contano almeno 400 metri lineari di spazzatura abbandonata sulla strada ed a rischio rogo. D’accordo che la causa è la dilagante maleducazione di residenti e cittadini in genere, e ben vengano le multe e le imboscate, ma perchè i rifiuti restano sulle strade per così tanti giorni, fino a diventare quasi “tollerate”? Ieri uno “zozzone” è stato colto sul fatto e pesantemente multato: 600 euro. La Municipale risponde ancora presente.

Non tutte le situazioni segnalate sono, però, identiche. In traversa Caderini, ed in generale in zona Isola, vige il sistema di raccolta di prossimità. La discreta partecipazione dei residenti è stata mortificata dalla lamentata mancata raccolta. Contenitori delle varie frazioni lasciati pieni e strabordanti ben giorni e giorni: il peggior disincentivo per proseguire a casa nella differenziata e darsi all’abbandono indiscriminato di ogni sorta di rifiuto. Tanto, alla fine, tutto rimane per terra e tutto intorno i contenitori pieni all’inverosimile. Una situazione intollerabile e che vede adesso un primo esposto alla Procura. A presentarlo gli avvocati Aldo Ganci e Pierfrancesco Rizza (legale del Wwf) su richiesta dei residenti che puntano il dito contro il Comune di Siracusa.