Siracusa. Ruba rame da villette della Fanusa e dai pali Telecom: arrestato 40enne

Aveva rubato 70 chili di cavi di rame da abitazioni della Fanusa, soprattutto nelle aree più isolate. Wahid Faraj, 40 anni, tunisino, disoccupato è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa nel corso di uno specifico servizio di controllo del territorio, in special modo nelle aree rurali. Durante l’attività di pattugliamento, i carabinieri hanno notato l’uomo a bordo di un ciclomotore che, con fare sospetto, si aggirava per la zona con una sacca carica di materiale ferroso. Seguito, i carabinieri lo hanno bloccato, rinvenendo il rame e na cesoia. Il rame era stato trafugato da due impianti di sollevamento acqua in due distinti appezzamenti di terra, nonché dalla palificazione “Telecom” per 50 metri circa.La refurtiva è stata sottoposta a sequestro mentre Faraj è stato dichiarato in arresto per furto aggravato di materiale ferroso. L’uomo è stato posto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo. I controlli in tal direzione proseguiranno ancora nei prossimi giorni.




Nuovo ospedale di Siracusa, una settimana per il “si” alla sua realizzazione

Qualcuno dei sindaci della provincia di Siracusa rumoreggia. “La Regione ha dato la comunicazione ai giornalisti quando ancora non ci è arrivata alcuna comunicazione ufficiale per l’incontro del 18 febbraio”. Il riferimento è all’incontro convocato fulmineamente dalla Regione per andare a chiudere la partita del nuovo ospedale di Siracusa. Nei primi giorni della prossima settimana partiranno gli inviti ufficiali, le convocazioni.
A giustificare l’improvvisa fretta sarebbero alcune frizioni tra sindaci del siracusano che potrebbero compromettere la riuscita dell’intera operazione. E invece la Regione il nuovo ospedale di Siracusa vuol farlo per davvero e si gioca parte della sua reputazione politica su questa vicenda. Rimanere in stallo per piccoli screzi tra sindaci non piace a Musumeci. Che allora ha convocato tutti a Palermo, compresa Asp e assessore alla Salute.
Il tema è più vasto della semplice localizzazione di un’area su cui costruire il nuovo ospedale di Siracusa. Di mezzo c’è la richiesta, pressante, di dotare la provincia di un ospedale Dea di II livello (il massimo) ed una mai compiuta definita diatriba tra gli ospedali di Noto e di Avola. Queste partite potrebbero dare finalmente il via libera all’iter che porterà in un decennio abbondante alla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa.
I primi cittadini siracusani ne hanno parlato pochi giorni fà, durante una riunione della conferenza dei sindaci. Entro il 18 devono trovare la sintesi delle loro posizioni da riportare in un documento da presentare al presidente della Regione. Un documento che riporti decisioni già prese e non ulteriori divisioni. Perchè Musumeci vuole essere risolutivo e non perdere più tempo di quello che già è trascorso.
Sul nuovo ospedale di Siracusa, le polemiche dei mesi scorsi sulla scelta dell’area (Pizzuta, ndr) sembrano aver segnato il passo. Tutti sono pronti a sostenere la scelta di Siracusa, se il terreno indicato dal Consiglio comunale si rivelerà idoneo alla prova dei fatti, ovvero alla prova del progetto redatto dall’Asp (si vocifera sia proprio ben fatto, ndr). Il Consiglio comunale potrebbe al limite tornare sui suoi passi e rivedere quella scelta, ma occorre un fattore nuovo per attivare quella revisione politica. Ed il fattore nuovo potrebbe essere il riconoscimento del nuovo ospedale di Siracusa come Dea di II livello.
In cambio del sostegno per l’obiettivo primario, la “provincia” vuole la sua parte, a cominciare dalla soluzione per la decennale diatriba tra Noto e Avola. Un ospedale unico con reparti divisi tra due città distanti 8km circa non è certo l’optimum. Ma chi deve rinunciare a cosa? Ecco, qui si rischia la rottura. Avola viaggia a mille in Regione e non ha intenzione di fermarsi ma Noto non può certo stare a guardare passivamente. E poi c’è Augusta con la posizione dei 5 Stelle che dà pensiero al governo Musumeci e Lentini che è troppo vicino a Catania per essere qualcosa in più di un presidio di base.
Una settimana per trovare la quadratura, con un nuovo punto di partenza: i sindaci del siracusano vogliono il nuovo ospedale per il capoluogo, senza dettare consigli per la sua posizione. E per quel sostegno però chiedono – è politica – una contropartita: spazio per le esigenze delle loro realtà particolari. La Regione guarda e attende, silente. Concede la possibilità di autodeterminarsi ai sindaci siracusani. Ma se si presenteranno divisi, tirerà una linea e deciderà di conseguenza. Vale a dire, nuovo ospedale alla Pizzuta e niente Dea di II Livello. Ora come non mai è il caso di giocarsi bene le proprie carte. Per i pokeristi è il momento dell’all in.




Lutto nel mondo della radio: è scomparso Marco Testaferrata, voce storica di Fm Italia

Dopo una battaglia coraggiosa contro la malattia, oggi è venuto prematuramente a mancare Marco Testaferrata. Voce storica dell’etere siracusano, dalla metà degli anni 80 è stato una colonna nella programmazione di Fm Italia. Seguitissimo il suo programma del mattino, uno dei primi riusciti morning show della radiofonia locale. Per oltre vent’anni ha tenuto compagnia a migliaia di ascoltatori, contribuendo significativamente – ed insieme a tutto il team di Fm Italia – al successo dell’emittente e del suo progetto radiofonico.
Marco Testaferrata è stato anche brillante mattatore in decine di riusciti spettacoli di piazza in occasione del Carnevale e del Capodanno e degli eventi live in diretta dalle più famose e storiche discoteche di Siracusa, dalle spiagge ed in occasione dei concerti e dei principali eventi di spettacolo sempre in diretta su Fm Italia.
Lunedì alle 11, nella chiesa di San Salvatore, saranno celebrati i funerali. Le redazioni e la proprietà di Fm Italia e Siracusaoggi.it esprimono il loro cordoglio e partecipano al dolore di quanti hanno avuto modo di apprezzarlo per le sue spiccate doti professionali ed umane.




Siracusa. Asili nido comunali, diffida delle operatrici: “Escludere le ditte che violano i diritti”

Una diffida, con cui un gruppo di dieci operatrici di asili nido comunali
chiedendo la tutela dei diritti che ritengono siano stati violati, in passato, da alcune cooperative che hanno gestito le strutture in città e che starebbero anche partecipando alle gare ancora in corso per l’affidamento del servizio per l’anno in corso. La lettera è stata consegnata al sindaco, Francesco Italia, dopo una serie di interlocuzioni che hanno preceduto la stesura del documento. Con la diffida protocollata nelle scorse ore, le operatrici degli asili nido comunali invitano il sindaco a “monitorare le condizioni di gestione degli asili nido comunali da parte delle cooperative sociali che si aggiudicano il servizio, verificando l’effettivo andamento degli asili nido e procedendo, se del caso, al commissariamento della ditta che si è aggiudicata l’appalto. In caso contrario, si agirà in sede civile e penale con le azioni giudiziarie del caso”. Il riferimento è alla retribuzione mensile, all’equa distribuzione delle ore, alla giusta mansione, al materiale didattico, alla spesa alimentare e a quanto, fino a giugno 2018, secondo quanto hanno sostenuto le operatrici, qualche cooperativa aggiudicataria non avrebbe rispettato. La protesta riguarderebbe vicende specifiche, legate a pagamenti erogati con mesi di ritardo e a Tfr mai corrisposti.




Siracusa. Si getta nella Fonte Aretusa, volo di 7 metri: non è in pericolo di vita

Un momento di sconforto personale sarebbe alla base del gesto di un uomo di 45 anni, residente a Cassibile. Ieri sera, prima della mezzanotte, ha tentato di togliersi la vita gettandosi all’interno della vasca della Fonte Aretusa.
Dopo avere scavalcato le ringhiere, si è lanciato nonostante l’arrivo dei carabinieri ed il tentativo di dissuaderlo dall’insano gesto.
La poca acqua della fonte ha parzialmente attutito l’impatto. L’uomo è stato accompagnato in ospedale, cosciente. Non ha riportato fratture e non è in pericolo di vita. Ha trascorso la notte in osservazione nel nosocomio siracusano.




“Vecchia Maniera”, un altro arresto: di ritorno dalla Germania, bloccato in aeroporto

Arrestato Giuseppe Aprile, rosolinese di 45 anni, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catania. Era uno dei due ricercati nell’ambito dell’operazione “Vecchia Maniera”, eseguita nelle prime ore della mattinata di ieri. Di ritorno da Francoforte (Germania), è stato boccato e tratto in arresto all’aeroporto di Catania e, successivamente, condotto in carcere.




Siracusa. In corso esercitazione di protezione civile coordinata dall’ANVF in congedo

In corso l’esercitazione di protezione civile, coordinata dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo regionale in collaborazione con la delegazione locale. Da ieri e fino a domani, saranno simulati scenari vari, per testare le capacità di risposta delle squadre e le competenze tecniche.
Siracusa è il teatro dell’esercitazione che vede coinvolte unità di soccorso in quota e speleologiche, le unità cinofile da soccorso e le associazioni di protezione civile Ambiente e Salute Onlus, Nuova Acropoli Siracusa, VSPC ANPAS Noto.
Una simulazione di operazioni di emergenza si è svolta nei pressi della fonte Ciane. Mobilitate squadre sanitarie, ricerca e soccorso e sommozzatori. Presenti anche Maria Cavallaro e il dirigente del servizio volontario del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, Calogero Di Chiara. “Ci troviamo a Siracusa che per assistere a questo episodio esercitativo ma anche e soprattutto per respirare questa bell’aria di cui è impregnato il mondo del volontario di protezione civile, fatto di generosità e solidarietà”, ha detto proprio Di Chiara.
L’esercitazione è patrocinata dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, del Libero Consorzio Comunale di Siracusa nonché del Comune di Siracusa e vede la fattiva collaborazione del Comune di Canicattini Bagni tramite il proprio gruppo comunale di Protezione Civile.




Siracusa. Anche gli infermieri chiedono più sicurezza al Pronto Soccorso: polizia h24

Anche il sindacato autonomo degli infermieri Nursind chiede di ripristinare il posto di polizia h24 al pronto soccorso dell’Umberto I di Siracusa. Chiesto un incontro urgente in Prefettura per conoscere “i provvedimenti che le autorità vorranno adottare per scongiurare il ripetersi di simili episodi”. Il commissario dell’Asp, Lucio Ficarra, nei giorni scorsi, ne ha già parlato con la Prefettura e non è escluso che a breve possa essere esteso il servizio oggi garantito dagli agenti per 12 ore al giorno.
Il Nursind racconta che, soprattutto nelle ore notturne, “si verificano spesso momenti di tensione che per fortuna non sfociano in vere e proprie aggressioni fisiche”. Il segretario Vito Fazzino ricorda quindi che “è necessario intervenire il prima possibile per scongiurare che accada il peggio”.
Nei giorni scorsi i vertici del sindacato autonomo hanno portato in Senato le proposte da inserire nella legge che dovrebbe proprio tutelare gli operatori del settore. Più dipendenti, campagne mediatiche, corsi di formazione, più fondi per la sanità. Tra i punti trattati anche la previsione che sia a carico del datore di lavoro l’obbligo di denunciare d’ufficio alla Procura della Repubblica chi aggredisce il personale sanitario, in modo che non sia direttamente il lavoratore a esporsi.




Sortino conserva l’ambulanza medicalizzata “grazie” ad una strada provinciale chiusa

Sortino conserva la “sua” ambulanza medicalizzata. Nel piano regionale della rete sanitaria, il Comune montano si era ritrovato privato del medico rianimatore a bordo del mezzo di soccorso. Ma per un centro lontano circa 30 minuti di auto dall’ospedale di Augusta ed impossibilitato a raggiungere con semplicità il nosocomio di Lentini (c’è una strada chiusa, ndr) sarebbe stata una follia.
Il sindaco Enzo Parlato già nei mesi scorsi aveva annunciato battaglia per convincere l’assessorato regionale alla Salute a tornare sui suoi passi. Dopo alcune rassicurazioni verbali, arriva adesso la certezza contenuta, nero su bianco, nel decreto di adeguamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Regione.
Proprio la chiusura della provinciale Sortino-Carlentini “giustifica” nel decreto la necessità di mantenere l’ambulanza medicalizzata di Sortino.




Il sindaco di Noto, Bonfanti, passa in Forza Italia

Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha ufficializzato il suo ingresso in Forza Italia. Lo ha fatto durante una conferenza stampa organizzata a Siracusa ed a cui erano presenti il deputato nazionale, Stefania Prestigiacomo, e il coordinatore provinciale del partito, Bruno Alicata.
“Sono convinto che l’Italia – ha detto Bonfanti – abbia oggi bisogno di una forza moderata che incentri i suoi sforzi sui temi vicini alla gente, fuori dal populismo, attraverso il dialogo su temi importanti quale generosità, solidarietà, contrasto alla povertà e amore per il lavoro in tutte le sue forme. Una forza moderata e progressista che, dentro una colazione di centrodestra, faccia proprio anche dopo 100 anni l’appello di Don Sturzo, attuale e ancora oggi innovativo”.
Bonfanti era stato eletto a capo di una coalizione di centrosinistra.