Droga nascosta in bagno, arrestato un 49enne con 15 dosi di crack

Un 49enne è stato arrestato a Solarino per detenzione abusiva di stupefacenti. Era sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ma la misura non lo fatto desistere dalla sua “attività”. Una perquisizione domiciliare ha permesso infatti di rinvenire nella sua abitazione oltre 5 grammi di crack, suddivisa in 15 dosi preconfezionate. Lo stupefacente era nascosto all’interno di un faretto del controsoffitto del bagno, sopra la vasca idromassaggio. In casa trovato dai Carabinieri anche materiale per il confezionamento e la pesatura oltre a 1.035 euro in banconote di vario taglio, ritenuti provento di spaccio.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari presso la sua abitazione. E’ stato denunciato anche per furto di energia elettrica mediante allaccio diretto alla rete pubblica.




Trasportava carburante in bici nella notte, 46enne denunciato per ricettazione

Percorreva via Ungheria in bici. Alla vista di una pattuglia delle Volanti, l’uomo ha tentato di allontanarsi frettolosamente, attirando ulteriormente l’attenzione dei poliziotti. Bloccato in via Svezia, l’uomo è stato identificato. Si tratta di un siracusano di 46 anni, sorpreso mentre trasportava due bidoncini di plastica, di 20 e 5 litri, contenenti carburante di cui non ha saputo tracciare la provenienza. L’uomo è stato anche trovato in possesso di un coltello da cucina. Al termine delle incombenze è stato denunciato per ricettazione e porto illegale di coltello.




Tenta la truffa dello specchietto a Belvedere, denunciato 57enne

I Carabinieri di Belvedere hanno denunciato un 57enne, gravemente indiziato di tentata truffa. Hanno raccolto la segnalazione di un uomo che era stato avvicinato da una vettura che ha poi lamentato un danneggiamento allo specchietto, percorrendo una strada periferica della frazione nord di Siracusa.
La vittima, intuito il raggiro ha proseguito la marcia ed ha chiamato i Carabinieri che sono intervenuti intercettando e bloccando l’autore del reato. L’uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria aretusea alla quale dovrà rispondere di tentata truffa.




Siracusa, i monumenti e la loro fruizione: Granata lancia la proposta del “ri-guardo”

“La straordinaria partecipazione di cittadini, turisti e viaggiatori alle aperture straordinarie in questi fine settimana dei nostri siti culturali, musei e monumenti rappresenta un sorprendete segnale di attenzione popolare verso la nostra variegata identità culturale”. Sono le parole di Fabio Granata, assessore alla cultura di Siracusa, che apre il dibattito su nuove forme di organizzazione del patrimonio materiale e immateriale della città.
E, giocando con le parole, apre “ad un nuovo ri-guardo” nella doppia accezione di nuovo sguardo ma anche rispetto verso Siracusa. “Alcuni passi sono stati fatti”, sottolinea Granata. Ed elenca: “la riapertura del Teatro Comunale, di Palazzo Impellizzeri e della Latomia dei Cappuccini, la creazione di una piccola ma significativa rete di Musei civici, il recupero ancora parziale di Villa Reimann e del Gargallo, l’apertura di nuove piazze, i progetti di recupero di spazi monumentali, urbani e archeologici, insieme alla tanto sospirata istituzione del Parco Archeologico autonomo. Stiamo iniziando a donare alla Città una inedita immagine di luogo dell’Anima, colmo di segni e simboli che compongono come tasselli il grande mosaico della nostra identità e della stratificazione culturale in virtù della quale siamo entrati nel 2005 a far parte della W.H.L. Unesco di Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, spiega Granata consapevole che adesso vada consolidato “un sistema che dialoghi e progetti insieme, al di la delle burocratiche competenze attribuite per legge”.
Richiamo alla recente vicenda del canone per il teatro greco, tra governo centrale e Regione Siciliana. “E anche se il Ministero ha opportunamente inserito l’Inda tra le Istituzioni culturali che svolgono una funzione eminentemente pubblica di diffusione e promozione della Cultura, esentandola dal canone, la Regione poteva, e a mio avviso, doveva decidere autonomamente rivendicando quella specificità che, in altre stagioni, ha fatto la nostra fortuna”.
Inevitabile un passaggio sul tormentone concerti. “La scelta è stata quella di un nuovo contenitore dove accogliere eventi musicali e artistici, prolungando cosi la stagione culturale della Città. Vedremo che risultati produrrà ma evitiamo una nuova e leziosa discussione sugli eventi straordinari che l’Inda ha sempre organizzato al Teatro, e che anche quest’anno arricchiranno la stagione, senza analisi occhiute e ragionieristiche sui pochi giorni in più di copertura del teatro”.




Casa Reclusione di Augusta firmato il “Protocollo di Intesa Locale per “creare le giuste condizioni”

Casa di Reclusione di Augusta firmato il “Protocollo di Intesa Locale (PIL). Dopo mesi di trattative “il buon senso è prevalso, riportando gli attori di questa trattativa nella corretta applicazione di quelle che sono le norme democratiche ed ormai consolidate che delimitano le funzioni delle organizzazioni sindacali e della parte Pubblica”, si legge nel comunicato stampa.
Il Protocollo di Intesa Locale, sottoscritto in data 26 marzo 2024 , è stato firmato dai rappresentanti sindacali, Fabio D’Amico per la FNS CISL, Giuseppe Argentino e Carmelo Gurreri di CGIL, Antonino Butera UIL PA.PP, Salvatore Argento per USP, la dott.ssa Angela Lantieri, la dott.ssa Francesca Fioria e il Comandante di reparto Dirigente dott. Dario Pietro Maugeri per la parte Pubblica, e non firmato Dalle OO.SS. SAPPE e SINAPPE.
L’obiettivo di questo protocollo è quello di creare “quelle condizioni, di pari opportunità, di certezze nei diritti del personale, che ricordiamo, non sono solo unità operative all’interno dell’istituto penitenziario, ma persone che hanno dei diritti e che vanno ascoltate da parte del Comandante e del Direttore”.
“Affinché le regole organizzative dettate nel PIL abbiano una seria applicabilità, è giusto che ognuno faccia la propria parte con senso di responsabilità. Non dimentichiamo inoltre che l’istituto penitenziario non è un ufficio nella quale se manca l’addetto al servizio, “si chiude bottega”, ma l’istituto penitenziario è un sistema attivo ed operativo 24 ore su 24. – continua la nota – I sindacati ribadiscono infine che, “il numero delle unità attualmente presenti non è adeguato alle esigenze dell’istituto Megarese, di fatto mancano almeno 70 unità di Polizia Penitenziaria , ma ciò non toglie che si possano creare quelle condizioni di certezza nell’organizzazione del lavoro e nei diritti del personale e che come OO.SS. ci crediamo, e fino alla fine non mancheremo di osservare, seguire e attenzionare affinché ognuno, e soprattutto chi è demandato alla corretta applicazione del servizio, faccia la sua parte al meglio delle possibilità”.




Corsi di formazione per i cittadini di Priolo, Giarratana “Un diritto fondamentale”

I corsi di formazione previsti per i cittadini di Priolo. È il tema sollevato, durante l’ultimo consiglio comunale, dal leader del gruppo Priolo Cambia, Diego Giarratana, che lo definisce di “vitale importanza”.
“Nonostante la notizia riguardo l’attivazione di numerosi corsi di formazione professionale, dobbiamo purtroppo informare la nostra comunità che soltanto il corso “Saldocarpenteria” per 15 persone è stato finanziato, mentre gli altri rimangono inattivi per mancanza di fondi”, sottolinea Giarratana.
Il gruppo Priolo Cambia sollecita, quindi, l’amministrazione a intervenire prontamente: “abbiamo elaborato una proposta che mira a garantire che tutti i nostri concittadini abbiano accesso alla formazione professionale necessaria per il loro sviluppo lavorativo”.
“Proponiamo un iter che possa consentire al Comune di Priolo di attivare, anche tramite fondi comunali, tutti i corsi di formazione originariamente previsti. Riteniamo che la formazione sia un diritto fondamentale di ogni cittadino e che investire in essa sia un passo cruciale per il futuro della nostra comunità”, conclude il gruppo Priolo Cambia.




“Costruiamo insieme un mondo reale e di pace”, gli auguri dell’arcivescovo Lomanto per la Pasqua

“Dobbiamo costruire innanzitutto un mondo reale. Un mondo di pace che ci veda tutti uniti. Un mondo concreto, visibile. Un mondo in cui è presente la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale, la tecnologia, nuovi strumenti che devono servire per nobilitare l’uomo. Ma tutto questo non può annullare il cuore umano, la mente umana, la personalità. È necessario ridare un cuore all’umanità. Un cuore che sia il centro non solo della persona, ma che possa esprimere il senso vero della comunione con gli altri”. Sono le parole dell’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, che ha incontrato i giornalisti e gli operatori della comunicazione per il tradizionale scambio di auguri in occasione della Pasqua.
Un incontro che ha visto la consegna del “pane”, simbolo della comunione, che poi sarà consegnato alla Parrocchia Sacra Famiglia a Siracusa, per essere distribuito alle persone meno fortunate. .
“La Pasqua, che è dono di Dio per il nostro cammino di fede, deve avere un riflesso nella nostra vita concreta”, ha detto Francesco Lomanto, che poi ha ricordato che “il mondo che siamo chiamati ad abitare, a vivere, a rinnovare, a costruire è un mondo sacro, non l’abbiamo costruito noi. Lo abbiamo trovato: è dono di Dio e dono dell’Assoluto. Ma è un mondo sacro, non profano. Noi lo rendiamo profano con le nostre opere, con le nostre azioni, con la nostra cattiveria, con i nostri atti di violenza, con gli inquinamenti di ogni genere, lo allontaniamo dal suo vero senso. Invece dobbiamo santificarlo”.
Riferendosi poi alle guerre e ai conflitti nelle diverse parti del mondo, l’arcivescovo di Siracusa ha ricordato che è fondamentale la preghiera “ma possiamo impegnarci nel nostro piccolo mondo a costruire la nostra pace. Anche se siamo in un oceano di guerra, una goccia di pace fa sempre bene. Anche se siamo nel buio più fitto della storia, un barlume di luce spezza sempre le tenebre. Quella goccia di pace e quel seme di pace porterà attorno a noi in mezzo a noi non non raggiungerà sicuramente questi scenari di guerra. Però è sempre un seme che viene dall’alto e che porterà il suo frutto: magari tutti potessimo fare un’azione del genere. Tante tante gocce o tanti semi potrebbero costruire un giardino o un nuovo oceano di pace. Perché siamo chiamati a camminare verso una meta e questo deve infonderci fiducia, gioia, speranza. Malgrado le cose non si svolgono secondo le nostre vedute, secondo i nostri desideri, malgrado le cose affrontano i passaggi obbligatori dei drammi della storia o delle croci. Ma dentro di noi deve albergare quella luce, quella speranza che dopo i giorni della croce vengono sempre quelli della risurrezione”.
E’ intervenuto subito dopo il segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente, che ha rivolto un pensiero ai colleghi che si occupano tutti i giorni di raccontare la guerra: “a chi ci racconta cosa stanno vivendo quei popoli”. E rivolgendosi all’arcivescovo ha ringraziato per “l’incoraggiamento a trasmettere speranza nella società”. Il tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, e segretario nazionale UCSI, Salvatore Di Salvo, ha citato il messaggio di papa Francesco del 2014 “quando dice che non bisogna costruire una rete di fili ma una rete umana. Noi siamo qui raccontiamo. A volte la guerra l’abbiamo nelle nostre città. Ci sono dei muri e noi dobbiamo avere la capacità di scovare le storie dimenticate. Che non hanno la possibilità di venire alla ribalta e allora dobbiamo narrare le periferie con un occhio di riguardo e non c’è intelligenza artificiale che lo può fare”.




La Spirale di Archimede diventa permanente al “Brancati”

La sicurezza domestica al centro di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi all’istituto comprensivo “Brancati” di Belvedere con il coinvolgimento degli alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado. Un tema importante in termini di prevenzione, affrontato con i Maestri del Lavoro-Consolato di Siracusa. L’istituto scolastico di Belvedere prosegue, così, lungo la scia delle iniziative che la dirigenza, con il corpo docente, porta avanti per arricchire le conoscenze e le esperienze degli alunni. Non è un caso se nel cortile dell’istituto Brancati campeggia dal “Pi Greco Day” la Spirale d’Archimede, realizzata dai ragazzi, con il coordinamento degli insegnanti D’Amico e Alì. La Spirale di Archimede rimarrà lì in maniera permanente, perché sia un colpo d’occhio e perché i concetti che esprime possano essere in questo modo “fissati”. Dal punto di vista didattico, le giornate dedicate al genio siracusano sono state caratterizzate da laboratori interattivi, giochi matematici, competizioni che hanno reso stimolante e divertente l’apprendimento della matematica e della geometria. Si sono svolte sessioni didattiche incentrate sul calcolo del Pi Greco, la sua storia, le sue applicazione nel mondo attuale. La Spirale rappresenta, con il filo, la connessione, il legame tra due punti della città. Il concetto è quello della continuità e del movimento, mentre il filo simboleggia la connessione, la comunicazione tra luoghi distanti tra loro. La scuola come dovrebbe essere, com’è bello che sia.




Incredibile episodio: lite tra ragazzine in gita scolastica, una col setto nasale rotto

E’ finita con la rottura del setto nasale un’incredibile episodio di violenza che ha per protagoniste due ragazzine 15enne. La lite durante una gita scolastica. Le due adolescenti frequentano lo stesso istituto superiore di Lentini, dove è avvenuto l’episodio.
Secondo una prima ricostruzione, le due avrebbero avuto un diverbio. Una volta a casa, la 15enne autrice dell’aggressione avrebbe contattato la compagna e, con una scusa, le avrebbe dato appuntamento in centro a Lentini. In pochi istanti, dagli insulti si è passati alle vie di fatto. La vittima sarebbe stata raggiunta da calci e pugni, sino al determinante intervento di un passante che avrebbe diviso le due.
Al momento, non sarebbero state presentate denunce sull’accaduto. Ma l’episodio è chiaramente al centro di approfondimenti investigativi.




La terrazza del Talete come un grande spazio sportivo per tutti, ecco il progetto esecutivo

Il Talete non piace (quasi) a nessuno. Ma magari può avere un qualche senso, visto che c’è e di abbatterlo non se ne parla. Casermone parcheggio sotto, area viva per la città sopra. Come? Con un progetto esecutivo che conta già anche sulla necessaria dotazione finanziaria e che quindi potrebbe davvero diventare realtà. Una rifunzionalizzazione che trasformerebbe quella desolata terrazza in uno spazio per lo sport e il gioco per tutte le abilità, all’aria aperta, gratis e ogni giorno dell’anno.
Era un pallino dell’assessore Giuseppe Gibilisco che finalmente può parlare di traguardo in vista, dopo mesi di lavoro sottotraccia. “E’ una visione di città che ho condiviso con il sindaco Francesco Italia”, racconta in anteprima su FMITALIA. “Quella terrazza deve diventare un lungomare accessibile. Il progetto è esecutivo, proprio oggi abbiamo avanzato richiesta per i pareri del Demanio, della Capitaneria, della Soprintendenza. Vogliamo realizzare sulla terrazza del Talete un campo da basket, una palestra attrezzata a cielo aperto, un’area kalistenics, un pump track per bici e skate con curve paraboliche, uno spazio gioco inclusivo per tutte le abilità e tutto intorno, tracciata sul pavimento, una pista di atletica. Ovviamente il progetto prevede il recupero dei servizi igienici e un chiosco bar”. Non solo, prima del Talete insiste una strada chiusa con dei massi e direttamente a vista mare. Da lì si realizzerà una discesa a mare, “per prendere un bagno anche al Talete” per dirla con Gibilisco.
Di bei progetti sono pieni i cassetti, questo diventerà realtà? L’assessore ne è certo. “Il progetto è esecutivo, i fondi ci sono. Mancano solo i pareri degli altri enti. Raccolti quelli, spero presto, ci metteremo all’opera per realizzare tutto. So che la burocrazia è una macchina incredibile. Noi ci impegneremo per fare bene e presto, dal momento in cui incasseremo i pareri positivi”, le parole di Giuseppe Gibilisco.
Bisogna riconoscere che l’ex campione del mondo di salto con l’asta ci sta mettendo tempo e idee per portare un ritmo ed un’aria freschi a Siracusa. “Bisogna dare un volto nuovo a questa città, chi viene se ne innamora mentre chi ci vive non ci riesce. Io sono dovuto andare via a 17 anni ma ho sempre sentito l’attrazione magnetico del ritorno a Siracusa. I ragazzi qui devono avere le stesse opportunità di chi vive al nord. Mi sono messo in gioco, mi sto impegnando e ringrazio quanti hanno deciso o decideranno di credere in me e seguirmi sulla strada dell’impegno in prima persona per Siracusa”.