Siracusa. Asacom, da domani riparte il servizio “con le modalità di sempre”

Riparte il servizio Asacom. La comunicazione arriva attraverso una stringata nota della ex Provincia Regionale. “Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Siracusa comunica che, a seguito di interlocuzioni intercorse con la Regione, da domani il servizio Asacom sarà riattivato con le stesse modalità dei mesi precedenti”.
Nessun dettaglio sulle “interlocuzioni intercorse” ma viene garantita la ripresa “con le stesse modalità”. Una frase che pare scongiurare il rischio di tagli alle ore di assistenza.




Asacom, si riparte: Castagnino termina lo sciopero della fame, “Floreno si dimetta”

“Le famiglie tirano un sospiro di sollievo”. Sono poche parole, ma significative, quelle scelte dalla presidente di Coprodis, Lisa Rubino, per salutare la ripartenza del servizio Asacom. Le famiglie in questione sono quelle dei ragazzi diversamente abili che si erano ritrovate dall’oggi al domani private dell’assistenza alla comunicazione ed al trasporto fondamentali per frequentare con regolarità le scuole della provincia.
“Adesso bisogna pensare ai prossimi interventi”, anticipa Lisa Rubino guardando al tavolo tecnico di domani alla ex Provincia Regionale. “Il 31 marzo è vicino e bisogna adoperarsi affinchè le risorse preventivate dalla Regione aumentino”, il suo pensiero.
Intanto, il consigliere comunale Salvo Castagnino ha interrotto lo sciopero della fame appena raggiunto dalla notizia del riavvio del servizio. “E’ evidente che il commissario del Libero Consorzio aveva torto. Infatti non è stato necessario alcun tavolo tecnico per riattivare il servizio. Le carte, com’erano il 29 gennaio così sono oggi. Si dimetta chi ha privato i ragazzi del servizio per due giorni, pur essendoci i soldi”, dice rinnovando quello che è stato il suo pensiero dal primo momento in cui si è palesato il rischio di uno stop all’asacom.




Siracusa. Il parco archeologico autonomo è vitale: via le contrapposizioni, si dialoghi

Si sotterri l’ascia di guerra e sul parco archeologico di Siracusa si trovi un’intesa. Non è più il tempo delle polemiche o delle contrapposizioni tra diversi interessi. Ora che il traguardo è a vista deve vincere la città ed il suo sistema economico-produttivo. Se Siracusa è città turistica, non può prescindere dal suo grande parco archeologico diffuso, valorizzato e soprattutto autonomo dalle disfunzionalità della Regione. Se la perimetrazione è il problema, si incontrino gli oppositori (Ance Siracusa) ed i favorevoli (amministrazione comunale) per trovare una necessaria posizione di sintesi. Il punto è semplice: se cresce l’economia di Siracusa, ne beneficiano tutti i settori.
Il clima attuale non sembra dei migliori. Ciò nonostante, il sindaco Francesco Italia prova a porgere un ramoscello di ulivo. “Basta barricate e polemiche personali, si discuta dei problemi per chiarirli ma senza bloccare un traguardo vitale per Siracusa”, dice aprendo di fatto ad un tavolo di confronto con i costruttori edili guidati da Massimo Riili. Anche quest’ultimo è favorevole ad un incontro che possa permettere di superare l’attuale contrapposizione che blocca la nascita del parco archeologico già oggetto di ricorsi al Tar. “Ma il clima deve essere diverso da quello attuale. Ho letto parole fuori luogo. Non sono interessato ad un nuovo fronte polemico ma occorre un riconoscimento reciproco di ruoli, competenze e capacità”, ammonisce Francesco Italia invitando Riili a maggiore moderazione.
“Non vogliamo paralizzare il territorio, vogliamo riuscire a mettere a reddito i tesori del nostro territorio attraverso una gestione manageriale, autonoma e competente del parco archeologico”, spiega ancora il sindaco. “Sono stato assessore alla cultura per cinque anni, ho visto le disfunzioni dovute all’assenza di questa benedetta gestione autonoma e rimpianto le potenzialità che non stiamo sviluppando. Ora, la storia di Agrigento parla chiaro (il parco autonomo è realtà e funziona, ndr). Abbiamo a Siracusa aree archeologiche non sfruttate, non aperte, chiuse al pubblico, i turisti inviperiti per le condizioni indecorose della Neapolis e dell’Eurialo…”.
Proprio per dare più corpo alla volontà di una intesa che possa mettere in discesa il cammino verso l’istituzione del parco autonomo, il Comune di Siracusa vede di buon occhio la nomina di un commissario regionale che in poco tempo verifichi le eventuali criticità della perimetrazione, limando le contrapposizioni. Sarà l’assessorato regionale ai Beni Culturali a decidere. “Non dobbiamo perdere ancora più tempo di quello purtroppo trascorso. Abbiamo comunicato a Palermo che questa è la nostra priorità”.
Da parte di Ance, Massimo Riili mostra prudenza. “Non siamo contrari al parco archeologico, ma non con la formula studiata così. Troppi vincoli che si sovrappongono ad altri vincoli. Se il tavolo di confronto si farà, noi andremo a parlare”.




Servono 250mila euro, la Regione ne mette sul piatto 97mila. Ecco perchè è saltata Asacom

E’ convocato per domani alla ex Provincia Regionale di Siracusa un nuovo vertice sul servizio Asacom. Alle 12, intanto, sono attese comunicazioni da Palermo su di un nuovo riparto delle risorse magari dando il via libera all’utilizzo delle somme residue del 2018, già in cassa del Libero Consorzio.
Attualmente l’assistenza alla comunicazione per gli studenti diversamente abili è sospesa. Al tavolo con la commissaria Floreno siederanno anche le associazioni del terzo settore ed in particolare il Coprodis della presidente Lisa Rubino. “Il rammarico per la sospensione del servizio è grande. Avevamo chiesto di evitarla, ma se non ci sono i soldi come fare a firmare un contratto di servizio che avrebbe avuto dieci giorni di vita?”, dice al telefono.
La politica ha puntato l’indice sulla commissaria Floreno, minacciando esposti per interruzione di pubblico servizio e lamentando miopia amministrativa. In realtà, però, non ci sarebbero state alternative. A fronte di un fabbisogno mensile di 250mila euro per garantire il trasporto a scuola e l’assistenza ai circa 140 ragazzi seguiti dall’Asacom, la Regione ne ha messo a disposizione 97mila. E’ facile capire che così i conti non tornano ed il servizio diventa insostenibile se non a fronte di ulteriori tagli: di ore di assistenza e di trasporti da e per le scuole della provincia. Secondo alcune fonti interne al Libero Consorzio, la Regione avrebbe commesso un grossolano errore di conteggio nel riparto delle risorse, spalmando sul semestre somme che erano sufficienti per un trimestre.
“Le proteste della politica siracusana mi paiono strumentali”, commenta la presidente del Coprodis. “Se vogliono fare la loro parte, i politici, intervengano a Palermo piuttosto. Ed evitino che accada una cosa fastidiosa anche più della inevitabile sospensione: un ennesimo taglio all’assistenza dei soggetti più deboli della nostra società”.




Siracusa. I disubbidienti della differenziata, inizia la battaglia a Tiche e Acradina

La scena non è insolita, purtroppo. La differenziata ha scarso appeal per diversi siracusani che, pertanto, fanno ricorso all’abbandono dei sacchetti di spazzatura in luogo pubblico. Piazze, strade, vicoli: ogni area è buona per lasciare la propria spazzatura (non differenziata). E siccome non ci sono più i cassonetti, c’è chi si sente legittimato all’abbandono a dispetto di chi continua a comportarsi correttamente.
Aumentano le segnalazioni e le multe. Le foto a corredo dell’articolo si riferiscono a quanto accaduto ieri in via Toscano, nei pressi del parco Robinson di Bosco Minniti. Tiche, Acradina e Grottasanta sono i quartieri che in questi giorni stanno vivendo il passaggio alla differenziata porta a porta. E’ bene ricordare che sono entrate in servizio le fotocamera trappola: piazzate settimanalmente in diverse aree della città, raccolgono foto con targhe ed altri elementi per risalire a chi lascia la sua spazzatura per strada.




Siracusa. Bilancio di previsione 2018, “perchè non c’è sull’albo pretorio del Comune?”

La consigliera comunale di Progetto Siracusa, Cetty Vinci ha rivolto un’interrogazione per conoscere i motivi per i quali non è stata ancora effettuata la pubblicazione all’albo pretorio del Comune, obbligatoria per legge, del Bilancio di previsione del 2018.
“Non solo il bilancio è stato approvato con un ritardo abnorme – scrive la Vinci – ma a febbraio dell’anno successivo i siracusani non ne conoscono ancora il contenuto e ciò in violazione non solo delle norme di legge ma soprattutto di quei principi di trasparenza che sono di fondamentale importanza quando si tratta dell’utilizzo del denaro pubblico. Non sappiamo quindi neanche se abbiano trovato applicazione concreta gli emendamenti approvati, dopo lunga trattazione, dal consiglio comunale. Peraltro non è stato ancora portato in consiglio neppure il rendiconto del 2017 e siamo già nel 2019”.




Cormorano ferito salvato sulla spiaggia di San Lorenzo dalla Guardia di Finanza

Portato in salvo un cormorano adulto della specie protetta “Phalacrocorax carbo”. Il ritrovamento è avvenuto sulla spiaggia di San Lorenzo (Noto), grazie al pronto intervento delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Siracusa.
Ricevuta la segnalazione da parte di alcuni cittadini, i finanzieri hanno recuperato il volatile che, digiuno da diverse ore, era rimasto bloccato sulla spiaggia a causa di un’ala lussata. Grazie anche all’intervento volontario di un veterinario esperto, l’uccello è stato soccorso e rifocillato per poi essere assicurato al Centro Recupero Fauna Selvatica di Messina.




Siracusa Risorse, si alza la tensione: bilancio in negativo, stipendi fermi. Il futuro?

Torna alta la tensione dentro Siracusa Risorse. Nervi scoperti durante l’assemblea di questa mattina, nella sede della società partecipata dalla ex Provincia Regionale. Pronta a ripartire la mobilitazione, con nuove azioni di lotta dopo mesi di calma apparente.
Il problema è sempre lo stesso: la regolarità nel pagamento degli stipendi ma più in generale il futuro della stessa Siracusa Risorse alla luce della situazione della ex Provincia.
A fine dicembre è stato pagato lo stipendio di novembre. All’appello mancano dicembre, gennaio e la tredicesima. “Così è difficile andare avanti. Chiediamo che la commissaria Floreno sblocchi i 2/12 derivanti dall’esercizio provvisorio e dalla liberazione delle risorse dovute alle accise”, anticipa il segretario della Filcams, Alessandro Vasquez. Ma dalla regione invece trapela l’intenzione di affrontare il problema solo dopo il via libera alla finanziaria.
La situazione è sempre più critica. A differenza degli altri anni, infatti, c’è anche un bilancio 2018 in negativo cosa che vincolerebbe le prime somme in arrivo da Palermo non per gli stipendi ma al ripianamento del debito.




Floridia. Presunto pusher arrestato dai carabinieri: in casa 25 dosi di cocaina

Arresto in flagranza di reato, a Floridia, per Massimo Privitera accusato di spaccio di sostanze stupefacenti.
La sua costante presenza in via Scevola ed un frequente via vai di giovani hanno insospettito i carabinieri che hanno deciso allora di procedere ad un controllo.
Nel corso della perquisizione domiciliare, rinvenute in un ripostiglio dell’abitazione 25 dosi di cocaina per un peso complessivo di 8 grammi circa, un bilancino di precisione, un coltello da cucina con lama intrisa di sostanza stupefacente, materiale vario atto al confezionamento e una somma in denaro pari ad euro 180, in banconote di piccolo taglio, probabile provento spaccio.
Il 46enne floridiano è stato dichiarato in stato di arresto e posto ai domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Siracusa. La Consulta Civica non “perdona” Noi Albergatori: “47 curricula e scuse ai siracusani”

La vicenda Sea Watch sembra già lontana. Eppure alcuni strascichi restano. Dalla Consulta Civica parte una provocazione. E’ indirizzata all’associazione “Noi Albergatori” e al suo presidente, Giuseppe Rosano. La disponibilità a dar lavoro ai 47 migranti dell’imbarcazione che per giorni è rimasta ancorata nelle acque di Targia, in attesa delle decisioni circa il destino dei passeggeri, è stata letta da alcuni come un affronto nei confronti dei tanti disoccupati siracusani. Il presidente della consulta, Damiano De Simone è tra quanti si sono sentiti offesi dalla “discriminazione”. “Siamo pronti a consegnare 47 curricula all’associazione che aveva avanzato la proposta di assumere i migranti della Sea Watch”. A Rosano, De Simone scrive una lettera. “Noto indifferenza- dice il presidente della consulta-  verso la disapprovazione manifestata”. De Simone parla di “oltraggio”  rispetto “ai diritti dei residenti. Chissà, magari una triste manovra di marketing dai risultati opposti a quelli sperati-la definisce-  Mi sono permesso di raccogliere 47 curriculum vitae di naufraghi economici siracusani, tra cui un giovane nigeriano ed un giovane senegalese entrambi con regolare permesso di soggiorno, titolari tutti dei medesimi diritti umani e comunitari. E non è stata cosa difficile vista la crisi occupazionale” . A Rosano viene chiesto un incontro pubblico e, alzando il tiro,  “le pubbliche scuse ai siracusani, popolo aperto all’accoglienza e rispettoso dei valori e dei diritti umani, da sempre degni ed umili lavoratori”. Infine una sollecitazione. ” La prossima volta -dice De Simone- sarebbe auspicabile essere più sensibili verso coloro ai quali ogni giorno si chiede di accogliere il prossimo”.