Siracusa. Sit-in con fascia tricolore, sindaci aderiscono alla mobilitazione “#scendeteli”

Anche oggi, presidio di associazioni ed attivisti in pressing sul governo per chiedere lo sbarco dei migranti a bordo della Sea Watch. E’ il quinto giorno di mobilitazione. Appuntamento a partire dalle 17 ancora in Largo XXV Luglio per un un sit-in promosso da associazioni di volontariato, da organizzazioni sindacali e da enti a favore dello sbarco, esclusivamente per ragioni umanitarie. L’hastag sui social rimane sempre “#scendeteli!”.
Dovrebbero partecipare anche diversi sindaci siciliani con fascia tricolore. Hanno confermato i primi cittadini di Siracusa, Ferla, Pachino, Canicattini e Lentini per la provincia di Siracusa. Ma arrivano adesioni alla spicciolata da Riesi, da Mazzarino mentre dalla lontana Crema il sindaco ha inviato un video di condivisione dell’appuntamento. “Sarebbe auspicabile creare una catena di solidarietà, organizzando eventi e manifestazioni nella propria città a partire dalle 17, in concomitanza con il sit-in di Siracusa”, l’appello-invito lanciato da Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla.




Siracusa. Curiosità, strisce pedonali “alternate” in viale Teocrito

Strisce pedonali “alternate” in viale Teocrito. La curiosa foto è stata scattata da un lettore di SiracusaOggi.it che ha poi segnalato la curiosità alla nostra redazione. Non è ben chiaro il motivo, e magari sarà ampiamente giustificato, ma colpisce ritrovarsi ad attraversare strisce pedonali dipinte a metà sull’asfalto. Per essere precisi, quattro sono state regolarmente tracciate in bianco ma di due non c’è traccia. e il “buco” è facilmente visibile ad occhio nudo.
Si può ipotizzare che vi sia previsto a breve uno scavo e quindi non sono state dipinte le due strisce mancanti. Ma perchè – se fosse così – non attendere la fine dei lavori e ricolorare l’attraversamento pedonale per bene?




Siracusa. Igiene urbana, si va avanti con Tekra: aggiudicazione-bis della gara ponte

Come era stato ipotizzato, prima della scadenza dell’ordinanza che ha regolato la gestione del servizio rifiuti, il Comune di Siracusa ha ri-aggiudicato la gara-ponte. La ripetizione dell’ultima parte del procedimento per l’affido semestrale del servizio era stata disposta dal Tar di Catania.
Ricevute le integrazioni documentali richieste e con integrazioni alla motivazione, gli uffici hanno nei fatti confermato la precedente aggiudicazione con la campana Tekra che continuerà quindi ad occuparsi della raccolta differenziata e della pulizia urbana a Siracusa. Non più con una ordinanza ma in virtù di una gara con regolare capitolato. Cosa che dovrebbe permettere di far partire quei servizi rimasti al palo nelle more della definizione della vicenda. Tekra attende il verbale di aggiudicazione prima di commenti ufficiali.
Il Comune di Siracusa vorrebbe adesso concentrarsi sulla preparazione della gara d’appalto “definitiva”, per l’aggiudicazione pluriennale del delicato servizio. Ma potrebbe dover ancora una volta essere chiamato in causa in un procedimento davanti ai giudici amministrativi. Il precedente gestore, Igm, potrebbe infatti presentare un nuovo ricorso per contestare il ricorso all’offerta economicamente più vantaggiosa come criterio di aggiudicazione.




La scelta di Palazzo Chigi: “corridoi umanitari” per trasferire i migranti in Olanda

Corridoi umanitari per i migranti a bordo della Sea Watch, ma solo per permetterne il trasferimento in Olanda. E’ questa la scelta di Palazzo Chigi che chiede però venga riconosciuto che la giurisdizione su questa vicenda appartiene ai Paesi Bassi, “in quanto stato di bandiera della nave che ha effettuato il salvataggio in acque internazionali”.
Il governo è pronto a sollevare la questione anche alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo. Il vicepremier Di Maio lo conferma in tv: “siamo pronti ad un incidente diplomatico con l’Olanda. E’ tempo di rialzare la testa”.
Nel frattempo, resta nell’occhio del ciclone l’ong Sea Watch, accusata dal governo di “condotta temeraria” nelle decisioni assunte nel raggiungere l’Italia dalla Libia. Per Di Maio, ospita di Quarta Repubblica su Rete 4, la nave”ha deciso di venire in Italia perché l’Italia è il palcoscenico dell’immigrazione, il loro sito internet raccoglie le donazioni…”.




Visita sulla Sea Watch, Martina e Orfini indagati rilanciano: “esposto contro il governo”

La lunga giornata siracusana dell’ex ministro Maurizio Martina e di Matteo Orfini si conclude con una sorpresa. Dopo essere saliti nel pomeriggio a bordo della Sea Watch, al rientro raccontano ai giornalisti di essere indagati. Lo racconta proprio Orfini. “La nostra presenza sulla nave costituirebbe reato, ci viene contestata la violazione di un dispositivo di polizia”. Il riferimento è all’ordinanza che vietava la navigazione nei pressi dell’imbarcazione con 47 migranti a bordo. “Pensiamo di esserci mossi nell’ambito delle nostre prerogative parlamentari”, spiega ancora Orfini ricordando il potere ispettivo concesso anche al di fuori del Parlamento nell’ambito della attività istituzionale. “Riteniamo che quanto stia avvenendo qui sia illegale, presenteremo un esposto in Procura su atti del governo”, annuncia il presidente del Pd.
Maurizio Martina torna ad accendere le attenzioni sulla presenza di minori a bordo. “La situazione è tesa, difficile. Ho guardato i volti e sicuramente lì ci sono minori. Lo dico perchè guardandoli si capisce. Questo dovrebbe fare riflettere chi, in qualche palazzo romano, si inventa via social che qui non esistono minori”.




Presidio per i migranti della Sea Watch in Largo XXV Luglio, c’è anche Cecile Kyenge

Anche l’europarlamentare dem ed ex ministro all’Integrazione del governo Letta, Cécile Kyenge, ha raggiunto Siracusa. “Per portare la solidarietà di tutte le persone che credono in un Paese e in una politica diversa da queste dimostrazioni lesive dei diritti umani”, spiega a chi le chiede il perchè abbia voluto seguire da vicino le evoluzioni del caso Sea Watch. “Serve la resistenza civile, dentro e fuori le istituzioni”, aggiunge. La Kyenge dovrebbe partecipare anche alla mobilitazione organizzata da oltre 30 associazioni in largo XXV Luglio per chiedere il via libera allo sbarco dei 47 migranti a bordo della nave della ong.
“La propaganda populista e xenofoba di Salvini ha portato all’ennesima inutile prova di forza contro persone che sono in difficoltà e non si possono difendere. A bordo della Sea Watch ci sono quarantasette persone bisognose di aiuto, che l’Italia e l’Europa non possono abbandonare a loro stesse. Ancora una volta dobbiamo dimostrare solidarietà e umanità verso i più deboli: da Siracusa chiedo che i passeggeri vengano fatti scendere dalla nave per essere aiutati, medicati e accolti. Non possiamo più permettere che queste pratiche lesive della sicurezza, dell’incolumità e dei diritti umani delle persone vengano protratte ancora”.




Vertice in Prefettura sulla Sea Watch, il procuratore Scavone: “nessun reato”

I parlamentari del Pd potranno salire a bordo della Sea Watch e lo faranno a breve, raggiungendo la nave alla fonda di fronte Stentinello con un gommone. Soddisfatto Maurizio Martina che insieme a Matteo Orfini e Davide Faraone comporrà la delegazione pronta a raggiungere la Sea Watch.
Non è l’unica novità al termine del vertice in Prefettura, a Siracusa. Il procuratore Fabio Scavone ha infatti anticipato un prossimo nuovo controllo sanitario a bordo. Per il sindaco, Francesco Italia, presente all’incontro, si potrebbe trattare di una mossa preliminare allo sbarco. Relativamente ai minori a bordo, sempre il procuratore ha spiegato che non è possibile definirne esattamente numero ed età, potendo contare solo su autodichiarazioni dei migranti senza alcun documento. Nessun reato, infine, sarebbe stato commesso dal comandante della nave perchè la manovra rientrerebbe nella richiesta di porto sicuro. Riferimento alla relazione sul mancato attracco della nave in Tunisia per un eventuale sbarco in sicurezza.
Intanto il garante per l’infanzia del Comune di Siracusa ha presentato un ricorso d’urgenza al Tribunale dei minori di Catania per lo sbarco e l’assegnazione a un centro specializzato dei 13 minorenni a bordo della Sea Watch. La richiesta è motivata con la loro “vulnerabilità” a causa di “maltrattamenti e torture” subite in Libia.




Siracusa teatro della nuova sfida Pd-Salvini, “il governo viola la legge”

Maurizio Martina ha raggiunto oggi Siracusa per seguire la vicenda della Sea Watch 3 e la sorte dei 47 migranti a bordo da quasi 10 giorni. L’ex ministro e candidato alla segreteria del Pd ha incontrato le rappresentanti della Ong e si è quindi recato in Prefettura per un vertice straordinario. “E’ una situazione che si ripete”, dice a proposito della Sea Watch. “Il governo sta violando la legge. Chiediamo di poter verificare le condizioni di queste persone ma il tema fondamentale resta lo sbarco. Tutto va gestito rispettando le regole e neanche un ministro è al di sopra delle regole”, aggiunge con riferimento a Salvini.




Siracusa. La lezione di Gregorio De Falco: per la Sea Watch ricorda Todaro

Senatore eletto con il Movimento 5 Stelle ma adesso “dissidente”, Gregorio De Falco è un esperto delle questioni di mare. Ufficiale della Capitaneria di Porto, divenne celebre nel 2012 durante il naufragio della Concordia per quel suo perentorio “salgo a bordo” rivolto al comandante della nave da crociera, Schettino.
Anche lui ha raggiunto nelle ultime ore Siracusa, per seguire da vicino la vicenda della Sea Watch. E regala una lezione di storia citando il siciliano Todaro e un episodio del secondo conflitto mondiale. Quanto all’ordinanza con cui è stato vietato il mare attorno alla nave Ong, chiaro il suo commento.




Sea Watch. Vertice Pd a Siracusa con Martina, Orfini e Faraone. C’è anche De Falco

Si è concluso poco prima delle 12 il vertice degli esponenti del Pd  a Siracusa per l’annunciata staffetta sulla vicenda Sea Watch, iniziativa poi bloccata dall’ordinanza della Capitaneria di Porto che vieta qualsiasi attività nello specchio acqueo intorno all’imbarcazione.
L’ex ministro Maurizio Martina, con Matteo Orfini, Gregorio De Falco , ex ufficiale noto per la vicenda legata al naufragio della Concordia, il senatore Domenico Sudano, Miceli, Davide Faraone, Fausto Raciti, Giovanni Cafeo ed alcune responsabili dell’Ong hanno prima cercato di comprendere se vi fosse la possibilità di salire sulla Sea Watch, a prescindere dall’ordinanza, facendo leva sui poteri ispettivi dei parlamentari. Approfondimento in corso, inoltre, sul paventato rischio di sequestro della nave.
Serpeggia malumore per l’ordinanza, letta come manovra politica in particolare da Davide Faraone. Maurizio Martina rinnova la richiesta di far sbarcare i migranti. Una richiesta reiterata in Prefettura durante un vertice convocato alle 13.
Intanto un elicottero della Guardia Costiera pattuglia le coste.