Siracusa. La Capitaneria “blinda” il mare intorno alla Sea Watch

Interdetta l’area di mare in cui si trova ancorata la Sea Watch 3. Ordinanza della Capitaneria di Porto dopo il “blitz” a bordo che, ieri, hanno effettuato il sindaco e i deputati . Su richiesta delle Prefettura, che ha chiesto l’adozione di urgenti provvedimenti di disciplina della navigazione e dell’accesso nell’area di mare circostante il punto di fonda dell’unità Sea Watch 3, la Capitaneria dispone l’interdizione del tratto di mare, considerando che “la presenza di altre imbarcazioni attorno alla stessa motonave possono creare problemi riguardanti l’ordine pubblico e la sanità pubblica. In itinere, il procedimento per il rilascio della pratica sanitaria per le persone presenti a bordo (se ne occupa l’autorità sanitaria di Augusta).
Nel dettaglio il tratto è interdetto “alla navigazione, l’ancoraggio, la sosta con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale e qualsiasi altra attività connessa con gli usi civili del mare non espressamente autorizzata”.
I contravventori incorrono, sempre che i fatto non costituisca più grave reato, nelle sanzioni previste dal Codice della Navigazione e dal Codice Penale




Siracusa. “Scendeteli!”, nuovo presidio in serata per i migranti della Sea Watch

Non si arresta la mobilitazione civile siracusana. Oggi a partire dalle 18.00 nuovo presidio, questa volta alla Darsena, in largo XXV Luglio. Tornano a mobilitarsi le associazioni che hanno scelto come hashtag un autoironico e provocatorio “scendeteli!”.
Sono oltre venti: Accoglierete, Amnesty international gruppo Siracusa, Allievi attori A.D.D.A, Area Teatro, Arci, Arciragazzi Siracusa 2.0, Arci Khorakhane, Actionaid, Amici casa del libro Rosario Mascali, ASTREA in memoria di s.b., Associazione il Megafono 2006,Casa di Sara e Abramo, Cgil, Cisl, Ciao Centro interculturale di aiuto ed orientamento, Coordinamento Casa Rossa, Diaconia Valdese, Emergency, GIT (soci e socie di banca Etica sud Est), Gruppo Scout Siracusa 7, Il gozzo di Marika, Legambiente, Libera, Le Chiese evangeliche e battiste di Siracusa e Floridia, Parrocchia Bosco Minniti, Rete antirazzista catanese, Ronda della solidarietà, Uds Siracusa, Stonewall,
Slow Food Siracusa.
Una delegazione ha incontrato ieri il vicario del Prefetto per chiedere che i 47 venissero fatti sbarcare. Una nota formale è stata trasmessa al Ministero. “Ci è stato riferito che allo stato non sarà, purtroppo, consentito lo sbarco, ma che verrà comunque fatto fronte, a bordo, a qualsiasi esigenza che l’equipaggio della nave rappresenterà”, spiega Donatella Crucitti per Emergency.




Siracusa. Ramzi Harrabi: “troppe bandiere sui migranti, non siano strumento”

Di certo non lo si può definire un radical chic. Ramzi Harrabi, origini tunisine ma una vita spesa a Siracusa per l’integrazione tra le culture, non butta parole a caso. “Finchè gli immigrati saranno solo un strumento nelle mani degli pseudo-comunisti, usati come una spina nel momento giusto contro il nemico giusto, la nostra non sarà mai una causa d’etica e di sacrosanto diritto”, analizza lucido.
“Bisogna riflettere seriamente sul perchè l’80% degli italiani si dichiara non razzista ma al contempo non vuole l’immigrazione forzata. Forse perchè la vedono come alibi di una politica fallimentare”. E sulla eccessiva politica attorno ai 47 migranti della Sea Watch, prova a lanciare un messaggio diretto a chi oggi sarà a Siracusa, al presidio organizzato alla Darsena. “Se andiamo a protestare per un diritto non c’è bisogno di portare bandiere. Basta il cuore. E non c’è bisogno neanche di arancini, perchè tanto gli immigrati non li mangiano. Per cambiare il mondo dobbiamo capire perchè non riusciamo ad arrivare al cuore di ognuno”.




Siracusa. Cadavere all’uscita da scuola, macabra sorpresa

Il corpo senza vita di un uomo di 55 anni è stato ritrovato nei pressi dell’istituto comprensivo Vittorini, in via Regia Corte. Sarebbero stati alcuni ragazzi della scuola, in orario di uscita, a fare la macabra scoperta. Subito avvisate le forze dell’ordine. Sul posto i Carabinieri. Il decesso, secondo le prime informazioni e le prime evidenze, sarebbe riconducibile ad un overdose.
Il corpo giaceva in uno spiazzo di terreno più volte segnalato come critico dai genitori dei ragazzi che frequentano l’istituto.
Nelle settimane scorse era stata chiesta una bonifica a causa della presenza di siringhe. Una richiesta reiterata anche da Fratelli d’Italia ma rimasta senza risposte.




Siracusa. Vestiti, cibo e prodotti per l’igiene: arrivato un primo carico sulla Sea Watch

Non solo il gommone con i parlamentari, nelle ore scorse ha raggiunto la Sea Watch anche una motovedetta della Capitaneria di porto di Siracusa. I militari hanno consegnato all’equipaggio della nave indumenti e generi alimentari. Ad occuparsi del trasporto in banchina delle derrate, sono stati i volontari dell’Avcs di Siracusa. Incaricati da Prefettura e Dipartimento Regionale della Protezione Civile, hanno caricato due pick up con frutta fresca, acqua, cibo a lunga conservazione, capi di vestiario e materiale per l’igiene e la cura della persona.
“Abbiamo subito risposto alla chiamata, come facciamo in ogni occasione quando serve il nostro aiuto”, racconta Antonio Liistro, volontario dell’Avcs che ha partecipato ieri all’operazione. Ricorda subito, però, che ogni giorno l’associazione è impegnata anche sul territorio siracusano con le ronde della solidarietà. “Lontani da telecamere e riflettori, aiutiamo i senzatetto siracusani, raggiungendoli ogni sera per portare un pasto caldo, coperte e conforto”.




Siracusa. Ispettori del Lavoro in agitazione: “Costretti all’inefficienza”

Ispettori del Lavoro in stato di agitazione. Una protesta regionale, ma che riguarda tematiche di carattere nazionale. Un problema di “insensibilità rispetto alle esigenze professionali degli ispettori del lavoro, nonostante la costituzione di numerosi tavoli tecnici e gli innumerevoli confronti con tutte le organizzazioni sindacali, oltre ai tentativi di sensibilizzazione della politica. Gli ispettori del lavoro chiedono un “adeguato riconoscimento in termini economici (indennità di funzione) e strumentali, consoni alla professionalità richiesta dal ruolo e generosamente finora profusa, né è previsto un adeguamento della dotazione organica per contrastare le irregolarità e le evasioni che ammorbano il mondo del lavoro”. Il problema, secondo gli ispettori, si acuisce con le nuove politiche del Governo, come il “reddito di cittadinanza”. In Sicilia servono-questa la richiesta- investimenti adeguati negli uffici preposti alla gestione e ai controlli, fra cui, evidentemente, l’Ispettorato del Lavoro.  Il rischio sarebbe, altrimenti, che “indirettamente l’Amministrazione rischia di creare i presupposti per un possibile incontrollato incremento dello sfruttamento del lavoro irregolare e del “nero””. Gli ispettori del Lavoro dicono invece “no” alle passerelle mediatiche dei politici sulle morti bianche, salvo poi non proporre alcuna iniziativa in termini di prevenzione e di controlli. Gli ispettori si dicono soli a combattere contro inerzie e inefficienze
“dell’Amministrazione centrale la cui operatività dà proprio l’impressione di voler ostacolare un regolare svolgimento del nostro lavoro, annichilendone l’efficacia”. In rilievo, inoltre, alcuni paradossi. “Da cinque anni gli uffici periferici non sono dotati di un indirizzo di posta certificata.Ciò comporta un notevole aggravio di spese postali a carico delle casse regionali, senza considerare che tale condizione viola specifiche norme di legge e potrebbe configurarsi persino il danno erariale;  Non si dispone di strumentazione informatica e software adeguati. Basti pensare che l’ultima assegnazione di pc notebook agli Ispettori del lavoro è stata effettuata nel 2007 e con questa strumentazione continuano ad operare, utilizzando sistemi operativi obsoleti come il Windows XP, onde evitare di utilizzarne di più aggiornati ma privi di licenza d’uso. La maggior parte degli Ispettori del lavoro  ha optato per l’utilizzo di strumentazione propria (computer, stampanti, scanner, smartphone), acquistata con proprie risorse, e messa a disposizione dell’Amministrazione, garantendo così facendo, per quanto sia possibile in queste condizioni, un livello di efficienza accettabile.
Non si dispone di nessuna condivisione di banche dati con gli altri enti pubblici, come CCIAA e INAIL. Qualche mese fa agli Ispettori del lavoro della Regione Siciliana è stata preclusa anche la condivisione della banca dati NetINPS, costringendo gli stessi ad effettuare accessi fisici presso tali istituti, con notevole perdite di tempo del funzionario, che è così distratto dall’attività di controllo nel territorio, e le conseguenti lungaggini che posticipano la definizione delle pratiche. Per non parlare del “giurassico” e inefficiente software ISPEZIO, in dotazione da più di vent’anni ai nostri uffici, utilizzato per la gestione interna delle attività dell’ufficio”. Gli ispettori usano il mezzo di trasporto proprio per gli spostamenti in provincia, sollevando l’amministrazione da qualsiasi responsabilità e con il solo rimborso carburante.  “Noi Ispettori del lavoro-prosegue la nota- siamo costretti alla inefficienza operativa causata da una mole di denunce da parte dell’utenza, alla quale non possiamo dare risposte in tempi accettabili, in quanto, a seguito della messa in quiescenza di oltre il 60% del personale ispettivo, il carico di lavoro di ognuno è diventato insostenibile. A conferma di quanto asserito, basti pensare che a fronte di una previsione di organico di circa 300 Ispettori del lavoro, ne risultano attualmente in servizio e operativi poco più di 80”.




Siracusa. Via Crispi: aggiudicati i lavori, accolto il ricorso della Repin

Aggiudicati alla Repin i lavori di riqualificazione di via Crispi e del tratto parallelo di corso Umberto. Il ricorso presentato in autotutela dall’impresa, che inizialmente non era risultata aggiudicataria, è stato ritenuto valido. La ditta sosteneva che si fosse verificato un errore nel calcolo delle soglie di anomalia. In effetti tale errore è emerso: 0,4 per cento.Nel dettaglio, gli uffici hanno arrotondando la second L’errore da parte del Comune era scaturito dal sistema di calcolo in gestione agli uffici che aveva “erroneamente – si legge nel verbale – proceduto ad arrotondare la seconda cifra decimale nonostante in assenza di alcuna previsione in tal senso nel disciplinare di gara.




Siracusa. I video e le parole dalla Sea Watch: la comunicazione corre sui social

Il parlamentare Riccardo Magi ha raccontato attraverso i social il blitz con un gommone partito da Siracusa alla volta della Sea Watch. In un video la traversata e l’arrivo.

Clicca qui per il video

“Con un gommone abbiamo raggiunto la Sea Watch 3 e siamo saliti a bordo nonostante i divieti per esercitare i nostri diritti e doveri di parlamentari. Sono qui con i colleghi Nicola Fratoianni e Stefania Prestigiacomo per verificare le condizioni dei passeggeri e dell’equipaggio. Ora i migranti ci stanno raccontando l’inferno da cui sono scappati, storie già note ma a cui il governo italiano e gli altri stati europei restano sordi. Chiediamo che siano fatti sbarcare tutti immediatamente!”. Questo il testo del suo post.

Le foto

La trasmissione di Rai Tre, Carta Bianca, ha pubblicato anche sui suoi canali social una breve video intervista con il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, salito a bordo della Sea Watch. La trasmissione condotta da Bianca B erlinguer è riuscita ad avere un suo inviato a bordo.

Clicca qui per la video intervista di Carta Bianca




Siracusa. Blitz sulla Sea Watch, salgono a bordo il sindaco e la Prestigiacomo

La parlamentare siracusana Stefania Prestigiacomo (FI) ed il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sono saliti a bordo della Sea Watch questa mattina. Un blitz per verificare le condizioni a bordo della nave della ong tedesca che da due giorni staziona alla fonda a poche centinaia di metri dalla costa siracusana. I due, insieme ai parlamentari Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana e Riccardo Magi (+Europa) sono saliti sulla nave con 47 migranti a cui non viene concessa l’autorizzazione all’attracco. Con loro anche alcuni attivisti di associazioni di volontariato e i legali siracusani Nicoletta Piazzese e Paolo Tuttoilmondo.
Hanno utilizzato un gommone per raggiungere la nave. “Siamo salpati questa mattina noleggiando un gommone da privati, dopo che per due giorni ci era stato negato di salire a bordo”, conferma Stefania Prestigiacomo, dotata di patente nautica. “Precedenza ai minori ma scendano tutti a terra”. Su Twitter il deputato radicale Magi (+Europa), parla di “decine di persone tutte stipate in una unica stanza”.
Secondo il quotidiano Libero, intanto, il comandante della nave della Ong rischierebbe l’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per aver messo a rischio la vita dei migranti a bordo. “Nel momento in cui le condizioni meteorologiche sono peggiorate ha deciso, in modo illogico e insensato, di virare verso l’Italia, che si trovava a 100 miglia nautiche dal punto in cui si trovava il natante, invece che raggiungere le coste tunisine, a 74 miglia. La conferma alla folle manovra è arrivata dalle autorità olandesi, che avevano indicato a Sea Watch di approdare in Tunisia. Un reato vero e proprio, quello commesso dal comandante della Sea Watch 3: il fascicolo che lo riguarda, si apprende, è già stato inviato alle procure italiane competenti e l’inchiesta potrebbe anche già essere in corso”, riporta Libero.
Duro il ministro dell’Interno, Salvini. “Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!”, dichiara all’Agi.

Clicca qui per il video




Siracusa. Sea Watch, l’opinione pubblica si spacca. CasaPound: “blitz strumentale”

Sulla presenza a bordo della Sea Watch del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e di tre parlamentari tra cui Stefania Prestigiacomo, fioccano sui social le reazioni. Una già spaccata opinione pubblica siracusana torna a dividersi sull’opportunità o meno di una simile iniziativa. Tra favorevoli e contrari, sono centinaia i commenti e non tutti sono improntati al bon ton. Segnale di una strisciante tensione sociale, con un mantra di continuo ritorno – in molteplici forme – che prende forza dai diktat salviniani “prima gli italiani” ed è “finita la pacchia”.
Duro anche il commento di CasaPound Siracusa. “Troviamo assolutamente strumentale il comportamento dei due esponenti siracusani in cerca di qualche vetrina politica per far fronte al calo dei consensi personali e dei loro rispettivi schieramenti. Li invitiamo – conclude CasaPound nella nota – a pensare soprattutto ai propri concittadini come noi facciamo ogni mese presso la nostra sede con distribuzioni di prima necessità”.