Siracusa. Sea Watch, segnalati casi di ipotermia. La Lega attacca il sindaco

Nettamente contraria all’atteggiamento assunto dall’amministrazione comunale di Siracusa verso la Sea Watch 3 è la Lega. Leandro Impelluso, responsabile per Siracusa del partito di Salvini, invita il sindaco Italia ad occuparsi della città. “Il governo si è dimostrato generoso nei confronti di Siracusa destinando 900.000 euro da destinare alle migliorie della città per il bene dei siracusani. Quindi invitiamo Francesco Italia ad occuparsi dello stato di degrado in cui versa la città, che non è solo Ortigia, occupandosi della sanità, dell’immondizia con le discariche a cielo aperto, della situazione delle strade che sono un pericolo costante per i cittadini per le enormi buche, di una maggiore illuminazione delle periferie, nonche di tutti i problemi di una città che vede il turismo come unica risorsa ma che non ha i mezzi necessari per sostenere le imprese e il turismo stesso”, scrive Impelluso in una nota inviata alle redazioni. I 900.000 euro sono stati destinati dal governo a circa 13 piccoli Comuni in provincia di Siracusa.
Ciccio Midolo, candidato sindaco per la Lega alle scorse amministrative, rincara la dose. “Si deve rispettare quello che dice il governo. Si verifichino le necessità delle persone a bordo della nave e se serve assistenza, viveri o altro si provveda. Ma i porti non si aprono. E nessuno si faccia pubblicità su questa vicenda”.
Intanto, il sindaco Italia – in costante contatto con la Sea Watch – parla di primi casi di ipotermia registrati a bordo.




Siracusa. Migranti a bordo della Sea Watch, l’arcivescovo: “accoglienza è dovere”

L’accoglienza come dovere cristiano. L’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, interviene sul caso delle ultime ore: la Sea Watch 3 ferma in rada con 47 migranti a bordo, da 7 giorni. L’alto prelato conferma la collaborazione con l’amministrazione comunale per accogliere le persone soccorse a poche miglia dalle coste libiche dalla nave della ong tedesca.
Non è la prima volta che l’arcivescovo prende posizione sul tema dell’accoglienza migranti, richiamando in più occasioni le parole di papa Francesco. Nel video in alto, l’intervista.




Sea Watch, il tweet polemico da bordo: “un posto di fonda invece di un porto”

Pochi minuti fa, nuovo tweet dalla Sea Watch 3 la nave dell’ong tedesca in rada di fronte alle coste siracusane. “Per riparare dalle condizioni meteo in ulteriore peggioramento, ci è stato assegnato un posto di fonda a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli- Siracusa”, si legge nel testo. Poi, tutto maiuscolo, “UN POSTO DI FONDA ASSEGNATO INVECE DI UN POS”, dove pos indica un porto di sbarco. E sotto una foto scattata da bordo, con vista sul polo petrolchimico siracusano.




Sea Watch, scintille tra i sindaci di Augusta e Siracusa: “fai politica”, “penso alle persone”

“Scintille” tra i sindaci di Augusta, Cettina Di Pietro e Siracusa, Francesco Italia sulla questione accoglienza ai migranti e, in particolar modo, sulla vicenda legata al destino della Sea Whatch 3 e dei suoi passeggeri. I due primi cittadini non se le mandano a dire. Molto distanti le rispettive posizioni sulla delicata vicenda, con le sue mille sfaccettature.  La prima cittadina di Augusta, destinataria di un atto probabilmente intimidatorio (qualcuno ha tagliato i pneumatici della sua auto), punta l’indice contro Italia e lo accusa, senza usare mezzi termini, di fare,nonostante non abbia competenze sui porti, politica sulla pelle dei 47 migranti che si trovano a bordo dell’imbarcazione, da questa notte ancorata nelle acque a ridosso della Targia.  “Augusta-tuona il sindaco Di Pietro-  è stata il primo punto di sbarco dal primo all’ultimo giorno. Tutti coloro i quali oggi si svegliano solidali, quando chiedevo aiuto, con ogni mezzo a mia disposizione, non hanno mosso un dito. In prima persona ho condotto battaglie, anche quando chiedevo supporto per minori non accompagnati , senza che nessuno si mostrasse pronto . Che adesso si punti l’indice contro Augusta- prosegue Cettina Di Pietro – non è accettabile”. Poi passa alle responsabilità che attribuisce in maniera specifica al sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Non può non sapere- spiega Di Pietro- che l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, di cui era il vice, si vantava di aver detto all’ex ministro Angelino Alfano che Siracusa non poteva accettare sbarchi, vista la vocazione turistica del porto. Come mai- domanda la prima cittadina di Augusta- quando chiedevo aiuto il nostro attuale sindaco si voltava dall’altro lato?” Infine un riferimento alle competenze. “Io non faccio speculazione politica- prosegue Di Pietro. Da sindaci non abbiamo giurisdizione sui porti.Italia sa che le sue competenze non riguardano quell’ambito eppure si mette avanti”.  Pronta la replica di Italia, che esprime, come premessa alle sue considerazioni, solidarietà ” alla collega per il vile atto subito”. Poi il primo cittadino entra nel merito delle dichiarazioni rilasciate questa mattina da Cettina Di Pietro in diretta su FM ITALIA. “Mi dispiace- esordisce Italia- che  mi si muova l’ accusa di utilizzare la vita di esseri umani per fare politica. Il sindaco di Augusta forse non sa che nel 2013 Siracusa fu investita da un’importante ondata di sbarchi. Arrivavano in un giorno tanti migranti quanto nell’intero anno precedente. All’epoca, l’assessore alla Protezione Civile Maria Grazia Cavarra prestava personalmente soccorso durante gli sbarchi. Fino agli inizi del 2015 si è sviluppato a Siracusa un sistema di accoglienza ,modello poi esportato,  grazie all’ottimo lavoro dell’allora prefetto Armando Gradone, dell’allora sindaco, Giancarlo Garozzo e delle associazioni di volontariato.  So benissimo di non avere giurisdizione sui porti-puntualizza  Italia- e che non è in mio potere fare attraccare una nave.  Mi dispiace che una giurista come Cettina Di Pietro pensi che qualcuno voglia fare politica su temi che vengono molto prima della politica. Io-dice ancora Italia-  non sto parlando della politica nazionale sui flussi migratori,  che peraltro non condivido. Sto parlando di esserei umani che da giorni sono sul ponte di una nave. Le mie dichiarazioni vengono dall’attenzione che ho nei confronti di quegli esseri umani. Ci sono cose che vengono molto prima e chi pensa che un sindaco possa fare politica su questo, si inserisce in un mediocre ed infimo dibattito politico” . Infine il sindaco di Siracusa si dice “molto soddisfatto per il primo passo compiuto, visto che dalle 3 di questa notte la nave è all’ancora in contrada Targia. Ci sono dei minori su quella nave, delle persone, non mi interessa da dove provengano . Noi siamo pronti a dare loro l’ assistenza di cui hanno bisogno. Qualunque altra dichiarazione ai fini strumentali non mi interessa”




La Sea Watch in rada ad un miglio dalla costa siracusana, affiancata da Guardia Costiera

La nave Sea Watch 3 è entrata nelle acque territoriali italiane ed è ancorata ad un miglio a largo delle coste di Siracusa. L’ingresso, secondo quanto si apprende dalla Guardia Costiera italiana, è stato consentito a causa delle cattive condizioni meteo, per garantire la sicurezza dei 47 migranti che si trovano a bordo, ormai da 7 giorni, e della stessa imbarcazione. La Sea Watch 3 è affiancata da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.
L’imbarcazione è visibile ad occhio nudo poco dopo Targia, all’altezza della penisola Magnisi. A Siracusa acceso il dibattito sull’accoglienza. Nelle ore scorse si sono mobilitate le associazioni di volontariato e la Curia ha risposto positivamente all’appello dell’amministrazione comunale che ha chiesto di poter accogliere a terra i migranti. “Non è buonismo, men che meno populismo. E’ giusto parlare di collaborazione europea, di tratta di esseri umani da fermare ma facciamolo subito dopo aver messo in salvo queste persone. Non credo che ai nostri figli vogliamo passare il messaggio che chi è in pericolo va lasciato da solo”, ha spiegato in un appassionato intervento su FM ITALIA il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Clicca qui per sentirlo integralmente.




Migranti e accoglienza, presa di mira l’auto del sindaco di Augusta: “non mi piego”

In piena emergenza Sea Watch, ignoti hano preso di mira il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro. L’espontente pentastellata ha trovato due pneumatici dell’auto tagliati. Era già accaduto a maggio dello scorso anno. Immediato il collegamento con la tensione sul tema dell’accoglienza ai 47 migranti a bordo della nave dell’ong tedesca in rada a poche centinaia di metri dalle coste siracusane. Sui sociale erano apparsi commenti molto duri verso la Di Pietro e le scelte governative, in particolare di Salvini.
“Non l’ho mai detto perché certi gesti si fanno dal cuore e non per farsi i selfie: ho personalmente portato con la mia auto minori ai centri di accoglienza per toglierli dal porto! Quando il personale medico era maschile, ho aiutato io sotto le docce delle giovani e terrorizzate migranti a fare il trattamento anti scabbia”, racconta sulla sua pagina facebook. “Adesso queste cose le grido perché non ci sto ad essere accusata per le scelte di un governo e non si capisce perché nessuno attacchi il neonato direttivo di Salvini ad Augusta, dal quale prendo le distanze!
Basta alimentare clima immotivato di odio nei miei confronti! Basta! Vergognatevi! Potete rendermi oggetto degli attacchi più vili e meschini ma non mi piegate”, butta giù tutto d’un fiato il sindaco di Augusta. “Io ho promesso il mio impegno per questa martoriata città da portare avanti con onestà e non mi fermerete, fino all’ultimo giorno di mandato. Schiena dritta e testa alta!”.




Siracusa. Ztl: “Display più funzionali e informazioni più chiare”

Una serie di misure, da adottare subito, per “migliorare la circolazione veicolare in città e consentire una migliore accessibilità al centro storico” . Le propone il consigliere comunale Sergio Bonafede, secondo cui, a prescindere “qualunque idea di zona a traffico limitato si scontra con la presenza, notevole nel caso di Ortigia, di uffici pubblici”. Bonafede chiede la riattivazione del display luminoso di piazzale Marconi-Via Malta, con l’indicazione dei posti disponibili nei parcheggi comunali. “Il display del Ponte Santa Lucia, invece, va migliorato adeguando i colori della segnalazione a quelli semaforici: così, nel caso di posti disponibili, ci sarà il verde così come il via libera ai semafori”. Secondo Bonafede resta da migliorare l’accesso delle auto dirette verso i parcheggi. “Occorre una pulsantiera che dallo stesso palo del display di ingresso- argomenta il consigliere comunale -consenta di prenotare il posto senza “trappole” per i cittadini, nel caso frequente di code per usufruire del parcheggio”. Lo scopo finale sarebbe quello di evitare multe salate per ogni ingresso di autoveicoli fuori dalle regole. “Molti automobilisti -ricorda Bonafede- si beccano una sanzione già solo per mancanza di chiarezza nelle informazioni. Lo stesso display collocato alla fine del ponte di Santa Lucia deve recare l’ora esatta sempre”. Da indicare attraverso i display, infine, secondo la proposta avanzata all’assessore alla Mobilità e Trasporti, Giovanni Randazzo, anche i posti liberi al Parcheggio Talete, all’interno del quale auspicherei -conclude- una puntuale pulizia, la riparazione delle crepe da cui scende acqua piovana, e la piena efficienza delle macchine erogatrici dei ticket”




Siracusa. Fumo nero dal palazzo dell’Inail, sul posto i Vigili del Fuoco

Fumo nero dal palazzo Inail, accanto al ponte Umbertino, all’ingresso di Ortigia. Sul posto sono prontamente arrivati i vigili del fuoco di Siracusa. Il fumo era facilmente visibile dall’esterno, dove nel frattempo si sono riversate le persone che si trovavano all’interno del palazzo. Le notizie sull’accaduto non sono ancora chiare e definite. I pompieri sono ancora sul posto. Potrebbe trattarsi di un guasto all’impianto elettrico o all’impianto di riscaldamento. Notizia in aggiornamento.




Siracusa. Muro di spazzatura davanti ad un portone, due facce di un problema

L’immagine è emblematica. Sacchetti di spazzatura accatastati uno sopra l’altro, davanti al portone di un palazzo. Una vera montagnetta che supera, ad occhio, il metro di altezza. Succede in piazza Adda, zona “bene” della città lontana anni luce dalle problematiche della Borgata. La scena è francamente sorprendente, anche per le “proporzioni”. E ben riassume i due aspetti caldi della raccolta differenziata che stenta a decollare a Siracusa: da una parte l’ignavia di chi neanche ci prova a differenziare e butta di tutto e di più; dall’altra la difficoltà a trovare, in un simile quadro, un sistema di raccolta efficace ed un deterrente agli abbandoni di sacchetti di spazzatura in città.




Siracusa. Rissa nella notte, arrestate tre persone: due marocchini ed un siracusano

Rissa nella notte a Siracusa. Polizia e Carabinieri sono intervenuti in corso Gelone, all’altezza dell’incrocio con via Epicarmo. Arrestate tre persone per rissa, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Si tratta di due marocchini ed un siracusano: Fathi Hicham (classe 1984), Said Saket (classe 1990) e Massimo Mancino (classe 1971).
In particolare, i due marocchini, armati di tondini in ferro lunghi circa 1,60 metri, battevano contro la saracinesca di un bar all’interno del quale erano barricate altre quattro persone, tra le quali anche una donna, e contro il Mancino che presentava una ferita alla testa.
Con non poche difficoltà, le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare ed a portare in ospedale i tre le cure del caso. Sono in corso le indagini per chiarire le cause della rissa. Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.