Siracusa. Rissa nella notte, arrestate tre persone: due marocchini ed un siracusano

Rissa nella notte a Siracusa. Polizia e Carabinieri sono intervenuti in corso Gelone, all’altezza dell’incrocio con via Epicarmo. Arrestate tre persone per rissa, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Si tratta di due marocchini ed un siracusano: Fathi Hicham (classe 1984), Said Saket (classe 1990) e Massimo Mancino (classe 1971).
In particolare, i due marocchini, armati di tondini in ferro lunghi circa 1,60 metri, battevano contro la saracinesca di un bar all’interno del quale erano barricate altre quattro persone, tra le quali anche una donna, e contro il Mancino che presentava una ferita alla testa.
Con non poche difficoltà, le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare ed a portare in ospedale i tre le cure del caso. Sono in corso le indagini per chiarire le cause della rissa. Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.




Siracusa. Droga: arrestato presunto pusher, trovato covo protetto da videocamere

Arrestato il 30enne Christian Gugliotta per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori della Squadra Mobile, dopo aver notato nei pressi di via Eveneto un sospetto movimento di giovani, hanno identificavano e perquisito il giovane. Una perquisizione estesa anche all’auto di proprietà di un altro ragazzo all’interno della quale Gugliotta avrebbe occultato le 17 dosi di hashish (16,62 grammi) e 7 dosi di cocaina (1,26 grammi) pronte per lo spaccio e sequestrate dagli investigatori.
Inoltre, nella tasca dell’arrestato sono state trovate delle chiavi di un’abitazione che, una volta individuata e sottoposta a perquisizione, ha portato al ritrovamento di altri 72 grammi di cocaina e 26 dosi di hashish per un totale di 25 grammi, dei bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente oltre ad un impianto di videosorveglianza grazie al quale gli indagati monitoravano l’autovettura utilizzata per occultare lo stupefacente.
In un’altra perquisizione, effettuata presso l’abitazione del proprietario dell’auto, i poliziotti hanno sequestrato 16 dosi di hashish, per un totale di 15,02 grammi e dei bilancini di precisione. Gugliotta è stato accompagnato in carcere. Denunciati il complice 38enne e una donna di 53 anni.




Una “pietra” di cocaina addosso e una pistola in casa: arrestato

Una “pietra” di cocaina di circa 10 grammi e, in casa, una pistola scenica priva di tappo rosso e con camera di cartuccia e canna libera.  Erano in possesso di un rosolinese di 32 anni, arrestato dai carabinieri a seguito di perquisizione personale prima, domiciliare in seguito al rinvenimento della cocaina. L’arma rinvenuta era perfettamente funzionante e quindi assimilabile ad un’arma clandestina. Immediato il sequestro della pistola e della droga. L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna




Siracusa pronta ad accogliere la Sea Watch, il sindaco “apre” il porto

L’amministrazione comunale di Siracusa è pronta ad accogliere i 47 migranti che si trovano in mare aperto, a bordo della Sea Watch 3, “avvalendosi della collaborazione della Curia e di tante associazioni che sono state contattate e hanno dato la loro disponibilità”. Lo dice il sindaco, Francesco Italia, che ha già scritto al ministro della Marina mercantile e, per conoscenza, al prefetto e al comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, chiedendo di consentire l’attracco del natante.
“Siracusa, città di mare e da sempre porto aperto – afferma il sindaco Italia – fa dell’accoglienza un tratto distintivo al quale non intendiamo derogare. Quando ci sono richieste di aiuto da parte di persone in stato di incertezza e di angoscia, anche a causa delle difficili condizioni meteo-marine, non si può rispondere, come ha fatto il ministro Di Maio, di rivolgere la prua verso Marsiglia: così si negano solo i diritti sanciti dalle norme internazionali e della navigazione. Invece di speculare politicamente sulla sorte di 49 persone alimentando le tensioni con la Francia, il Governo autorizzi l’attracco a Siracusa della Sea Watch 3. Al resto penseremo noi, la Curia e tutte le associazioni di volontariato che si sono dette immediatamente pronte a prestare aiuto come storicamente abbiamo sempre fatto e come hanno sempre fatto la Sicilia e l’Italia”.




La Sea Watch 3 nelle acque siracusane, il ministro Salvini: “nessuno sbarcherà”

Si trova nelle acque tra Siracusa e Augusta la SeaWatch 3, nave della ong tedesca con 47 migranti a bordo. Continua a muoversi a poche miglia dalle coste siciliane, risalendo da Pozzallo. Le acque siracusane sono state considerate più tranquille dall’equipaggio della nave a causa del mare agitato e del maltempo.
Il ministro Salvini parla di “ennesima provocazione”. Il responsabile dell’Interno, rinnova la linea dura. “Dopo aver sostato per giorni in acque maltesi, la nave olandese Sea Watch3 si sta dirigendo verso l’Italia. Ribadisco che la nostra linea non cambia, né cambierà. Nessuno sbarcherà in Italia. Pronti a mandare medicine, viveri e ciò che dovesse servire ma i porti italiani sono e resteranno chiusi”.




Mal’Aria 2019, il rapporto di Legambiente: Siracusa non classificata per pm10 e ozono

Le città italiane sono soffocate da inquinamento (traffico, riscaldamento domestico, industrie e pratiche agricole), smog e invase dalle auto private. Nel 2018 in ben 55 capoluoghi di provincia sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l’ozono. Brescia è la città che ha superato il maggior numero di giornate fuorilegge con 150 giorni (47 per il Pm10 e 103 per l’ozono), seguita da Lodi (149) e Monza (140). È quanto emerge da Mal’aria 2019, il dossier annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico in Italia che restituisce un quadro puntuale del 2018.
Siracusa non figura nell’elenco delle 55 città fuorilegge. Ma è una finta buona notizia. Perchè, come spiegano i consulenti tecnico-scientifici di Legambiente, i dati relativi a Siracusa non sono stati comunicati. Non sono noti, insomma. Tra ex Provincia Regionale (competente per il monitoraggio ambientale), una rete di controllo non esattamente puntuale ed Arpa è difficile – lamentano dall’associazione ambientalista – avere informazioni precise sulla qualità dell’aria. In Sicilia solo Palermo, Enna ed Agrigento hanno “mostrato” le loro carte.
Aiutano in qualche misura le elaborazioni di Ispra contenute nel rapporto aree urbane. Tra gennaio e settembre 2018, a Siracusa sono stati registrati superamenti della media giornaliera delle pm10 tra 10 e 35 giorni. E’ migliorata, invece, in estate la situazione relativa all’ozono. I dati del 2017 parlavano di ripetuti superamenti dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute ovvero 120 microgrammi per metro cubo come media massima giornaliera calcolata su 8 ore.




Siracusa. Botte all’uscita della discoteca, in quattro sotto indagine

Quattro persone indagate per una aggressione avvenuta all’uscita di un locale di Fontane Bianche. Sono accusate di lesioni personali pluriaggravate. Oggi la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
I fatti risalgono alla notte del 6 settembre 2018 quando un equipaggio delle Volanti è intervenuto a Fontane Bianche per una lite tra alcuni avventori del locale.
Sul posto, un giovane riferiva di essere stato colpito con un pugno dai buttafuori. I poliziotti avrebbero raccolto già sul posto elementi che lasciavano intendere come gli addetti alla sicurezza, per allontanare dal locale dei giovani coinvolti nel litigio, avrebbero utilizzato dei metodi violenti coadiuvati anche da altri clienti. Alla vittima causate contusioni al volto.
Da ulteriori approfondimenti, gli agenti sono risaliti ad un’altra aggressione subita, nel medesimo contesto, da un altro ragazzo che per banali motivi era stato picchiato violentemente.
Al pestaggio avrebbero pure partecipato quelle quattro persone.
Pertanto, il pm Gaetano Bono ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico dei quattro, tutti siracusani, e di età compresa tra i diciannove ed i venticinque anni.

Foto archivio




Sospeso il Consiglio comunale di Pachino. In attesa dello scioglimento, c’è il commissario

Sarà il dirigente regionale Alfredo Alessandra a sostituire il consiglio comunale di Pachino, sospeso ed in attesa di essere sciolto, dopo la mancata approvazione del bilancio. Alessandra gestirà provvisoriamente i poteri dell’assise. Lo scioglimento arriverà quale sanzione alla mancata approvazione di Rendiconto di gestione 2017 e Bilancio di previsione 2018, successivamente approvati dal commissario ad acta, Filippa D’Amato, assieme a Piano triennale delle opere pubbliche e l’emendamento sul progetto di efficientamento energetico del palazzo municipale centrale di via XXV Luglio.
“Auguriamo buon lavoro al commissario Alessandra – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno – annunciando sin da subito massima disponibilità a collaborare nei prossimi mesi. Ribadisco il ringraziamento sincero nei confronti dei consiglieri di maggioranza che mi sono rimasti a fianco fino all’ultimo in tante battaglie combattute per il futuro della nostra città. E sono certo che ci saranno sempre, anche fuori dall’aula consiliare”.




Rete ospedaliera, la Regione punisce Siracusa? Gli errori di Razza, secondo i medici

La Regione è chiamata a prendere atto delle “sviste” contenute nel piano della rete sanitaria recentemente approvato. Per la provincia di Siracusa troppe disattenzioni, lamentate a più voci. Trattandosi di un documento programmatico è tecnicamente suscettibile di modifiche migliorative, come quelle che Siracusa chiede e non solo attraverso i suoi rappresentanti politici.
Anche le segreterie provinciali dei principali sindacati del settore sanità hanno scritto all’assessore regionale Razza (si tratta di medici e primari, ndr), mettendo in fila tutti gli errori commessi da Palermo. Parlano di “allarmante disattenzione dei vertici
regionali per la sanità verso la provincia di Siracusa”. La provincia di Siracusa ha infatti il più basso numero percentuale dei posti letto per abitante della Regione (2,9% provinciale a fronte della previsione del 3,7%); il più basso numero di strutture complesse e semplici della Sicilia (Ragusa ha meno abitanti ma tre ospedali di I livello, Siracusa appena due); e le minori risorse finanziarie di spesa per il personale della Sicilia (appena 180 milioni di euro). Motivi per cui i sindacati chiedono all’assessore alla Salute “lo sblocco immediato delle procedure per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa”. Un nosocomio che dovrà essere di II livello (il massimo, ndr) e dovrà avere “tutte le specialità individuate dal D.M 70/15, con la previsione che il progetto e l’acquisto dell’area dovranno tenere conto di tale obiettivo”.
Ma nella migliore delle ipotesi ci vorranno almeno 12/14 anni prima di vedere completato il nuovo ospedale. Nel frattempo l’attuale Umberto I ha bisogno di essere integrato con specialità e posti letto per Chirurgia Plastica (“indispensabile per potenziare l’attività della Breast/Unit”), Chirurgia Pediatrica; Chirurgia Toracica: Neurologia con Stroke Unit di II livello; Neurodiologia Interventistica.
I sindacati della sanità guardano anche a Lentini ed Augusta. E chiedono l’attivazione del polo oncologico provinciale previsto per l’ospedale di Augusta e l’attivazione, sempre al Muscatello, di Osservazione Breve Intensiva. L’Ospedale di Lentini dovrà essere poi classificato di I livello.




L’ultimo viaggio di Cristian, Aurora e Rita. Dolore e rabbia per una tragedia evitabile

Una tragedia che si poteva evitare. Le famiglie delle vittime del tragico incidente stradale dello scorso fine settimana non si danno pace. Il dolore è forte, impossibile da digerire men che meno da accettare. Cristian Minardo aveva 22 anni. Appena 17 la sua fidanzata, Aurora Serrentino. Sono abbracciati, sorridenti e innamorati nella foto poggiata sul feretro, all’interno della chiesa Madre di Rosolini. Accanto c’è la bara della zia della ragazza, la 54enne Rita Barone.
La comunità di Rosolini, sotto shock, si è stretta intorno alle famiglie. Nel giorno dei funerali, ieri, quasi 4.000 persone si sono raccolte dentro e fuori la chiesa per testimoniare con la presenza silenziosa il cordoglio di una intera cittadina. Rosolini si è fermata, lutto cittadino. Visibilmente scosso, in prima fila, il sindaco Incatasciato.
Le immagini dello schianto, lungo la strada che collega Rosolini ed Ispica, hanno amplificato il senso della tragedia. Quella Punto che si scaglia come un missile senza controllo sull’auto su cui viaggiano le tre vittime è uno shock che toglie il sonno. Il conducente, un 22enne di Rosolini, è stato arrestato per omicidio stradale plurimo. Si sarebbe messo alla guida ubriaco, con un tasso alcolemico – secondo alcune fonti – superiore di 5 volte al consentito.
Ecco che ritorna, allora, quell’impotente sensazione di dramma che poteva essere evitato. Con prudenza e responsabilità. Ma adesso è solo dolore. Cieco. E rabbia. Furente. Insulti e minacce spuntano sui social all’indirizzo della famiglia dell’investitore. Inutile parlare di perdono. Anche la più salda delle fedi vacilla. “Non sono morti, vivono nella gloria di Dio”, ha provato a consolare tutti il vescovo di Noto che ha celebrato il triste rito.

foto: Corriere Elorino