Siracusa. Orti sociali, assegnati altri 6 lotti: “a breve un nuovo bando”

Orti sociali urbani comunali in viale Scala Greca, assegnati a titolo gratuito altri sei lotti da 73 metri quadrati ciascuno. A carico dei concessionari il costo di 100 euro a titolo di rimborso spese più il costo delle utenze idriche a scopo irriguo.
“L’esperienza degli orti sociali urbani ha un valore importante sotto molti profili: sociale, culturale, botanico, salutistico, alimentare, urbanistico. – dichiara l’assessore all’agricoltura Fabio Moschella. “Si coltiva all’aria aperta, si sta a contatto con le piante, si produce in modo pulito e si aiuta a diffondere modelli di alimentazione sana e a basso costo, facendo risparmiare le famiglie. Quella che era un’area inutilizzata è diventata un luogo in cui vivere in modo intelligente il tempo libero, in cui scambiare esperienze e relazioni. Abbiamo peraltro impedito inutile cementificazione. Appena avremo i mezzi economici necessari – ha concluso l’assessore Moschella – provvederemo a completare i lavori di sistemazione affinché si possano ospitare attività didattiche per fare conoscere come nascono i prodotti agricoli e diffondere l’amore per la natura ed il rispetto per l’ambiente anche attraverso la manualità e l’esperienza di campo”.
A breve sarà pubblicato un nuovo bando e potranno presentare richiesta i cittadini residenti che non siano proprietari o affittuari di terreni coltivabili. La graduatoria sarà formulata con delle priorità per pensionati, disabili, disoccupati, cassintegrati, famiglie numerose o giovani, casalinghe, studenti, cittadini stranieri residenti a Siracusa da almeno 3 anni. Sarà considerato titolo di preferenza ogni sodalizio di persone intenzionate a gestire un’area ortiva in forma consociativa (condomini, semplici gruppi).
Gli assegnatari si impegnano a coltivare l’orto personalmente o con l’aiuto dei familiari e non possono vendere i prodotti della coltivazione. Non possono essere coltivate piante che possono danneggiare i vicini assegnatari (mais, girasoli, piante ad alto fusto ), con l’impegno a non utilizzare prodotti chimici di sintesi e quindi a dare vita ad un modello di agricoltura urbana sostenibile.




Tentato omicidio: colpi di pistola per vendetta, arrestato 22enne

Sarebbe Augusto Gattuso l’autore del tentato omicidio di un giovane, lunedì scorso, in contrada Talà, a Priolo. Gli agenti del commissariato di Priolo hanno fermato il giovane, 22, anni, già noto alle forze dell’ordine, al termine di indagini condotte sull’episodio. Secondo quanto ricostruito, Gattuso avrebbe avuto, lunedì, un’acceso diverbio con due uomini, poi sfociato in violenta lite che aveva costretto inizialmente il giovane a fuggire. Adirato, Gattuso avrebbe deciso di vendicarsi armandosi di una pistola. Avrebbe quindi attratto uno dei due avversari in contrada Talà con il pretesto di un chiarimento. Una volta sul posto, alla vista del suo antagonista in sella ad uno scooter, Gattuso avrebbe esplodo dei colpi di arma da fuoco, raggiungendo la vittima  all’inguine ed al femore.Il 22enne è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Augusta. Sequestrato cumulo di rifiuti in area portuale, una denuncia

Circa 600 tonnellate di ferraglia e materiale polverulento sono state sequestrate ad Augusta, all’interno dell’area portuale. Intervento congiunto di Guardia Costiera ed Arpa che hanno delimitato il grosso cumulo di rifiuti, depositato senza regolare e specifica autorizzazione. Il responsabile della società interessata è stato denunciato.




Colpi di pistola al culmine di una lite: alterco con la madre, arrestato 40enne

Una storia di maltrattamenti e violenza in famiglia finita con l’esasperata esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco. Fortunatamente senza conseguenze. Ma sono stati momenti di tensione quelli vissuti ieri pomeriggio a Francofonte. Lite tra una donna ed il proprio figlio 40enne che si era trasferito a casa dell’anziana madre dopo la separazione dalla moglie. L’uomo, nel corso della lite scaturita per problemi di convivenza con la donn, ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco e minacciato di morte anche i Carabinieri giunti sul posto. Dopo averlo bloccato e neutralizzato, hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare. E’ stato trovato in possesso di 2 pistole giocattolo prive di tappo rosso e di circa 20 cartucce.
Ai carabinieri, la donna ha raccontato di minacce aggravate dall’uso delle armi e maltrattamenti. Il 40enne è stato arrestato per violenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e maltrattamenti familiari. E’ stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Domani i funerali di Cristian, Aurora e Rita. Le immagini shock dell’incidente mortale

“E’ una tragedia”. Il sindaco di Rosolini, Giuseppe Incatasciato, lo dice dentro un sospiro. La cittadina siracusana è sotto shock e, attonita, si prepara a dare l’ultimo saluto alla giovanissima coppia di fidanzati Cristian e Aurora ed alla zia della ragazza, Rita. Domani alle 15.00 in chiesa Madre la triste cerimonia. Sarà lutto cittadino a Rosolini, nei minuti scorsi è stata firmata l’ordinanza.
Intanto lasciano sgomenti le immagini dell’incidente avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Una telecamera di videosorveglianza riprende in lontananza quel curvone della Rosolini-Ispica. Le due auto, una Yaris ed una Punto, sopraggiungo da due direzioni diverse. La Punto sembra un missile, travolge in piena corsa l’altra vettura la cui unica colpa è l’essersi ritrovata al posto sbagliato nel momento sbagliato. Muoiono tre persone. Una quarta, era alla guida della Punto, è un 22 di Rosolini ricoverato in prognosi riservata a Catania. I carabinieri lo hanno dichiarato in stato di arresto per omicidio stradale plurimo: era ubriaco alla guida.




“Aurora, quel banco rimarrà tuo”: lo straziante ricordo di una compagna di classe

“Una tragedia assurda, che ci ricorda quanto siamo piccoli e inermi. Anche oggi la campanella è suonata, anche oggi siamo andati a scuola. Sentivamo il bisogno di incontrarci, di stringerci di abbracciarci e piangere”. Alessandra, una compagna di classe di Aurora affida a Facebook uno sfogo profondo, quello di  un’adolescente alle prese con un dolore improvviso, troppo forte, incomprensibile e incontenibile dopo l’assurda morte di “Auri”, in auto con il suo amatissimo Cristian e con la zia Rita. I funerali delle vittime dell’incidente di sabato notte saranno celebrati  domani, alle 15, in Chiesa Madre. E ieri sera, Alessandra, ha voluto raccontare il primo giorno di scuola senza Aurora. “In via Rossini- racconta -oggi non eravamo solo una scuola, eravamo una comunità, una famiglia, persone in cerca di persone, La dirigente, una madre amorevole che non ha nascosto le proprie lacrime, nè la voce rotta”. Sospesa ogni attività didattica. “Avevamo e abbiamo il bisogno di non soffocare la sofferenza- racconta ancora Alessandra- ma non abbiamo chiuso i cancelli perchè abbiamo anche di bisogno di farci presenti e tornare celermente a fare i conti con quella che sarà una quotidianità nuova, scomoda, con degli spazi che rimarranno vuoti fisicamente ma che spiritualmente continueranno ad essere occupati”. E poi un riferimento alle parole di Padre Vizzini, che hanno toccato il cuore dei ragazzi, gli amici di Aurora, chi semplicemente la conosceva, ma che vanno dritto al cuore anche di chi non aveva idea di chi fosse. “Quello che ci frega è la solitudine. Prenderla di petto questa vita, guardiamo al futuro e alimentiamo le ambizioni, ma la vita non è nostra”.  “Quel banco, Auri mia- si fa ancora più intenso il ricordo di Alessandra e di una tenerezza disarmante quanto commovente- rimarrà tuo, perchè studenti come te raramente si incontrano in decenni di carriera . Io ho avuto la fortuna di incontrarti presto e non sai quanto mi sei mancata oggi, perchè non trovavo il registro e, dopo averlo trovato e firmato, nessuno lo ha preso per portarlo giù. Ho atteso, ma non seri arrivata. Non sei uscita per ultima. Ho chiuso gli occhi e ti ho immaginata lì e imitando i tuoi gesti l’ho riconsegnato. TI attenderò domani, ti attenderò, ti attenderemo sempre. Questa è la verità”




Cementifici e rischi per ambiente: esposto del M5s anche in Procura a Siracusa

Rischi su ambiente e salute di cittadini e lavoratori e violazione dei diritti dei consumatori provocati dai cementifici “Buzzi Unicem” di Augusta, “Colacem” di Ragusa e di Modica e “Italcementi” di Isola delle Femmine (Palermo). Sono i punti cardine degli esposti inviati ai magistrati delle rispettive procure di Ragusa, Siracusa e del capoluogo siciliano firmati dagli eurodeputati del M5S Piernicola Pedicini e Ignazio Corrao e dai consiglieri regionali Stefania Campo, Giovanni Di Caro, Jose Marano, Giorgio Pasqua, Luigi Sunseri e Giampiero Trizzino.
I portavoce del M5S chiedono l’apertura di indagini investigative per appurare se le emissioni prodotte dai 4 cementifici siano dannose per l’ambiente e per la popolazione e, in caso affermativo, l’adozione di misure cautelari per i responsabili e il sequestro degli impianti.
Nell’esposto-denuncia i rappresentanti del M5S scrivono ai giudici sui possibili rischi derivanti dall’emissione di metalli pesanti tossici per l’ambiente e dannosi per la salute umana in particolar modo per i bambini e per i lavoratori esposti a cromo e cadmio attraverso l’inalazione e assorbimento della pelle. Ma non solo: c’è anche la violazione dei diritti dei consumatori, che al momento dell’acquisto non possono distinguere una confezione di cemento con elementi tossici derivanti da processi di combustione di CSS (combustibili solidi secondari) da una confezione di cemento prodotta “tradizionalmente” rispettosa del regolamento Reach che prevede la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche e ha lo scopo principale di migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici e di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente.
“Una situazione davvero difficile quella dei cementifici – dichiara l’eurodeputato Piernicola Pedicini – è a rischio la salute dei cittadini e dei bambini in special modo, mentre in pochi guadagnano bruciando rifiuti. Chiediamo alla magistratura di intervenire per frenare chi approfitta di questa pratica e aggira leggi e regolamenti”.




Avolese muore in ospedale a Ragusa, la famiglia: “accertare responsabilità”

E’ morto in seguito ad un’operazione chirurgica ritenuta di routine. Un lungo arresto cardiaco e una decina di giorni di agonia per il 58enne avolese Corrado Roccaro, ricoverato al Giovanni Paolo II di Ragusa. La famiglia del rappresentante di commercio ha presentato un esposto alla Procura iblea che ha disposto l’autopsia per stabilire le cause del decesso. Il sospetto è che possa trattarsi di un caso di malasanità.
Roccaro, fratello del giornalista ed editore Seby, era stato ricoverato lo scorso 7 gennaio e subito sottoposto ad intervento per un’ablazione atriale, spesso eseguito in regime di day hostipal. Ma la stessa sera è stato trasferito in rianimazione per un “versamento di sangue”. E’ stata necessaria una seconda operazione chirurgica nella notte ma Corrado Roccaro non ha più ripreso conoscenza, attaccato ai macchinari per 11 giorni.
“Sono in attesa di un nuovo intervento di ablazione atriale. L’attesa è stata veramente snervante e proprio ieri, mi hanno comunicato che il 7 di gennaio mi potranno rifare l’intervento con un’altra metodologia a causa dei nuovi problemi che si sono presentati”, scriveva prima del ricovero sulla sua pagina social. Sempre su Facebook, la figlia annuncia battaglia per la verità. “Adesso papino mio faremo di tutto affinché chi ha sbagliato si assuma le dovute responsabilità. È l’unica cosa che possiamo fare per te”.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa ha avviato una indagine interna. E’ stata completata nelle ore scorse, invece, l’ispezione condotta da due tecnici inviati dalla Regione.




Siracusani pendolari della salute, Prestigiacomo: “32 milioni in prestazioni a Catania”

Nei giorni scorsi, la parlamentare Stefania Prestigiacomo (FI) aveva definito la sanità siracusana “bancomat” di Catania. E adesso la stessa deputata azzurra quantifica l’ammontare del “prelievo”: “oltre 32 milioni di euro”. Prestigiacomo prende in esame i primi 9 mesi del 2018. “Oltre 7.300 ricoveri nelle strutture della provincia etnea con, ad esempio 7 milioni di euro al Policlinico universitario, oltre 4 al Garibaldi, 3,2 al Cannizzaro, 2,5 all’Iscas di Pedara, 1 milione all’Humanitas e così via. Questi numeri, credo, diano l’esatta proporzione della considerazione di Siracusa come appendice e serbatoio di pazienti per Catania”.
Rimane quindi attuale la bocciatura della rete ospedaliera regionale che istituzionalizza “la marginalizzazione di Siracusa e la sua completa subalternità alla sanità catanese con la relativa condanna dei suoi malati al pendolarismo della salute”, spiega l’ex ministro. Eppure, secondo Stefania Prestigiacomo, basterebbe un piccolo sforzo per evitare tutto questo: “programmare per Siracusa un ospedale di secondo livello, cominciando da subito ad imboccare la strada del miglioramento”.
Su questo tema, ha preso corpo nei giorni scorsi una sorta di partito dei sindaci che vuole spingere per quel tipo di risultato. Un invito alla coesione ed all’unità rilanciato anche dalla Prestigiacomo. “Credo sia importante, lo ribadisco, che questa battaglia venga portata avanti in maniera unitaria e coesa da tutta la provincia sia in termini di Istituzioni rappresentative che di forze sociali e politiche”. Attenzione, però, a buttarla solo in caciara politica. “Se derubricheremo anche questa vicenda grave in una sterile polemica stracittadina avremo perso una occasione, del tempo e forse anche un po’ di dignità”.




Siracusa. Marciapiedi inaccessibili ai disabili, mozione di Democratici per Siracusa

Presentata una mozione per l’eliminazione delle barriere architettoniche dai consiglieri comunali Michele Buonomo, Andrea Buccheri e Salvatore Costantino. I tre esponenti di Democratici per Siracusa hanno focalizzato l’attenzione sulla necessità di interventi tra via Algeri 52, via Lazio e via Barresi mirati alla realizzazione di scivoli per diversamente abili in prossimità dei marciapiedi. “La mozione – precisa Buonomo, primo firmatario – punta all’apertura di un dibattito dell’intera aula consiliare con la proposta alla commissione di pertinenza circa la formulazione di un elenco di priorità su questo tema”.
Nell’area indicata dai consiglieri, mancano scivoli per diversamente abili in ambo i lati delle strade considerate. Gli unici casi di presenza si riferiscono a tratti condominiali, realizzati da attività commerciali, e alcuni difformi da normative e forse realizzati in passato senza regolare autorizzazione.