Rete sanitaria e nuovo ospedale, Cafeo apre all’alleanza pubblica: “ma con i 5 Stelle”

Sulla rete ospedaliera regionale interviene anche il deputato Giovanni Cafeo (Pd). “Urla, sfottò e toni quanto meno infantili sembrano caratterizzare in questi giorni il dibattito in città attorno alla nuova rete ospedaliera approvata dalla Regione Siciliana”, dice prima di entrare nel merito. “Sembra che nessuno voglia affrontare il tema centrale della questione e cioè che questa rete ospedaliera, quale atto programmatico della Regione, non è altro che il frutto di una gestione sanitaria del passato quanto meno discutibile, della quale adesso subiamo le relative conseguenze”, argomenta Cafeo.
“Le battaglie campali e le prese di posizione granitiche dovevano cominciare molti anni prima che la nostra sanità fosse nei fatti svenduta – spiega ancora – e oggi tutti quanti, nessuno escluso, non possiamo far altro che assumerci la responsabilità di quelle scelte sbagliate, certamente non corrette dalle decisioni di questo Governo”, la posizione del deputato regionale siracusano che apre all’alleanza pubblica rilanciata da Stefania Prestigiacomo. “Un’alleanza che però – precisa Cafeo – non può prescindere ad esempio dall’apporto dei parlamentari 5 Stelle, il cui ministro della Salute ha nei fatti approvato proprio la rete che si vuole invece giustamente modificare”.
Intanto, sul fronte nuovo ospedale Cafeo anticipa che l’Asp di Siracusa ha pronto un progetto per un nuovo ospedale “che potrebbe configurarsi tranquillamente di secondo livello. Si avrebbe cioè a disposizione uno strumento concreto attorno al quale far quadrato per provare a modificare l’impostazione della rete ospedaliera, dimostrando finalmente la maturità politica del territorio; ciò che resta da verificare a questo punto è la congruità del progetto con l’area scelta dal consiglio comunale, frutto sì di tre distinte deliberazioni ma con ogni volta diverse perimetrazioni”.




Siracusa. Barriere architettoniche, iniziano i lavori sulla rampa al Monumento ai Caduti

Iniziano i lavori per abbattere le barriere architettoniche al Monumento ai Caduti. Un intervento straordinario predisposto dal Comune con un prelievo dal fondo di riserva del sindaco. Era stato annunciato nei giorni scorsi dallo stesso primo cittadino, Francesco Italia, attraverso il suo profilo Facebook.
L’area è stata circoscritta: si interviene adesso sulla rampa di accesso che presentava una pendenza fuori norma, rendendo pericoloso l’utilizzo ed impedendo, di fatto, la fruibilità del monumento e l’accesso alla vicina pista ciclabile a quanti presentano difficoltà di deambulazione. Assolutamente impraticabile, poi, per chi utilizza una sedia a rotelle. Un problema che, in passato, diversi cittadini hanno segnalato intervendo in alcuni casi per inibire l’accesso per ragioni di sicurezza.
Esprime soddisfazione Siracusa Turismo Per Tutti, associazione presieduta da Bernadette Lo Bianco e che lavora all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, anche per un turismo accessibile. “Con i lavori di adeguamento che inizieranno a breve- commenta Lo Bianco- la pista ciclabile sarà davvero accessibile a tutti”.




Deputati regionali siracusani, le dichiarazioni dei redditi: da Gennuso alla Cannata

Sul sito dell’Assemblea Regionale Siciliana sono stati pubblicati i redditi dei deputati siciliani. Nella classifica dei 70 di Sala d’Ercole, è il messinese Luigi Genovese (23 anni, Forza Italia) il “paperone” con un reddito dichiarato nel 2018 di poco inferiore ai 278mila euro lordi. L’ex direttore dell’Università di Messina, Franco De Domenico (Pd) si piazza alle spalle con una dichiarazione che supera i 200mila euro. A chiduere il podio, Claudio Fava (I cento Passi) che supera i 176mila euro lordi.
Nessuno deputato regionale siracusano in tripla cifra. Pippo Gennuso è comunque davanti a tutti con 72.980 euro; Stefano Zito lo segue con una dichiarazione di 70.988; poi Giorgio Pasqua con 26.76. Quindi Cafeo (14.800) e Rossana Cannata (6.700).




Piccoli risparmiatori siracusani col fiato sospeso, il caso Banca di Ragusa al Ministero

Il caso Banca Agricola Popolare di Ragusa arriva al Ministero dell’Economia. Una delegazione del comitato dei piccoli risparmiatori è stata ricevuta dal sottosegretario Alessio Villarosa. Sono poco meno di 3.000 i siracusani coinvolti nella crisi delle azioni e rappresentano il 14% dell’azionariato. All’incontro hanno partecipato i parlamentari del Movimento 5 Stelle tra cui i siracusani Paolo Ficara e Maria Marzana.
I piccoli investitori temono di perdere i risparmi investiti in titoli considerati sicuri per via di regolamentazione europea e blocco della vendita.
“Abbiamo raccolto le loro preoccupazioni anche in riferimento alle ultime disposizioni normative italiane ed europee che hanno mutato in questi ultimi anni la regolamentazione della compravendita di azioni delle banche popolari e il riacquisto delle stesse”, spiegano al termine del vertice i due parlamentari. Pesano le parole, per evitare anche eventuali oscillazioni. “Abbiamo preso atto delle difficoltà e delle proposte degli azionisti che ringraziamo per gli spunti interessanti sui quali lavorare. Da parte del sottosegretario Villarosa vi è massima disponibilità ad analizzare queste proposte e lo stesso si è impegnato a riconvocare il tavolo già nei prossimi giorni al fine di trovare soluzioni proficue”.
Uno spiraglio che dovrà essere confermato, sempre al Mef, in occasione dell’audizione del management della Banca Agricola Popolare di Ragusa calendarizzata nel breve volgere di una settimana.




Villa del Tellaro, mosaici in abbandono: il Comune di Noto offre supporto. La Regione?

La Villa del Tellaro ed i suoi preziosi mosaici non ricevono la cura e le attenzioni necessarie. Ed è polemica sullo stato in cui è abbandonato il prezioso sito. A denunciarne pubblicamente le attuali condizioni è stato lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa. Il Comune di Noto non è rimasto a guardare e torna a chiedere, tramite il sindaco Corrado Bonfanti, un coinvolgimento diretto nella gestione della villa del Tellaro alla luce delle difficoltà dell’assessorato regionale ai Beni Culturali. “Pronti a collaborare con Soprintendenza e assessorato regionale per garantire fruizione, manutenzione e valorizzazione del sito”, conferma il primo cittadino.
“Ho scoperto che nei giorni scorsi le segnalazioni e le preoccupazioni di alcuni visitatori dei preziosi mosaici custoditi dentro la Villa Romana del Tellaro sono diventate una notizia giornalistica. Non intendo sottrarmi al confronto e alle mie responsabilità su questa annosa problematica e devo essere onesto nell’affermare che la direzione del Polo Regionale di Siracusa per i siti museali archeologici e quella del Parco di Eloro e Villa del Tellaro sono state sempre attente a trovare soluzioni tampone con spirito di sacrificio. Non posso dire lo stesso per l’assoluto silenzio del Polo Regionale di Siracusa e dell’assessorato regionale dei Beni Culturali sulle due mie missive di segnalazione e allarme e, contemporaneamente, di disponibilità alla collaborazione”, aggiunge indicando delle responsabilità.
Una prima lettera è stata scritta il 2 ottobre 2017 con destinatario il Polo Regionale di Siracusa per i siti e musei archeologici. Il Comune di Noto proponeva una convenzione che avesse per oggetto “la collaborazione e il supporto del Comune alle attività di manutenzione, fruizione e valorizzazione per i siti del Polo, sia attingendo a risorse proprie e a proprio personale, che avvalendosi della collaborazione di istituzioni, associazioni, enti di ricerca aventi le medesime finalità e con cui il Comune di Noto ha stipulato convenzioni, accordi di collaborazione, partenariati”. Il Comune di Noto offriva anche a disposizione personale tecnico, “sia proprio che a qualsiasi titolo in collaborazione con lo stesso”, per la progettazione e tutti gli atti relativi alla presentazione di progetti a valere su fondi europei che interessino le aree archeologiche e i beni culturali in genere ricadenti nel territorio. “Nota che non ha avuto alcun riscontro – ribadisce Bonfanti – così il 13 dicembre scorso ho deciso di riscrivere, stavolta direttamente all’assessorato regionale ai Beni Culturali, allegando la bozza di convenzione per velocizzare i tempi”.




Siracusa. Lettere di licenziamento per gli ex amministrativi Igm, sindacati sul piede di guerra

Lettere di licenziamento ai 20 lavoratori ex amministrativi di Igm . La Tekra,  l’azienda che, in via temporanea, è subentrata all’appalto di gestione dell’Igiene Urbana, ha inviato ai dipendenti e all’Ufficio Provinciale del Lavoro la comunicazione ufficiale, conseguenza di una trattativa che ha visto le parti in posizioni nettamente opposte. Grida allo scandalo Franco Nardi, segretario provinciale Fp Cgil. La lettera prevede una procedura di conciliazione, fissata per lunedì 28 gennaio all’Ispettorato del Lavoro. Per i sindacati, l’azione dell’azienda campana risulta incomprensibile, soprattutto perchè, allo stato attuale, fa notare Nardi, “non vi è alcuna certezza sulla futura gestione del servizio. Il contratto in vigore ha una durata di due mesi. A fronte di questo- prosegue l’esponente del sindacato- risulta assurda la forzatura a cui stiamo assistendo”. Il riferimento è alla sentenza del Tar di Catania, che ha disposto la sospensione dell’aggiudicazione del servizio in attesa di verifiche che il Rup del Comune, Gaetano Brex sta conducendo. “I lavoratori- puntualizza Nardi- hanno accettato l’idea di essere demansionati, dedicandosi anche allo spazzamento e alla raccolta dei rifiuti, pur di mantenere il proprio livello retributivo, come da contratto. Questo passaggio è stato discusso anche nel corso del recente incontro con il prefetto, che ha condiviso l’esigenza di non umiliare i dipendenti con tagli alle retribuzioni o ai livelli. Eppure- prosegue- la Tekra prosegue con il proprio atteggiamento arrogante, che potrebbe costringerci a denunciarla”. Al contempo i sindacati chiedono l’intervento del Comune “che non può fare, in questa vicenda- prosegue il segretario della Fp Cgil- da soggetto passivo”.

 

 




Siracusa. Scala Greca e Tiche, pioggia di multe per abbandono di rifiuti

Rimossi i cassonetti a Scala Greca e nelle prime vie della circoscrizione Tiche e fioccano le multe per abbandono di rifiuti su pubblica via. Sono state ben 10 le sanzioni elevate soltanto oggi. Nonostante avvisi ripetuti attraverso vari canali, soprattutto social, e nonostante la presenza sui cassonetti di vistosi adesivi che ne annunciavano da oggi la “sparizione”, in diversi hanno pensato bene di mantenere le vecchie abitudini. Quindi spazzatura non differenziata e abbandonata in strada, dove magari prima c’era il cassonetto. Vecchia storia, già vista negli altri quartieri nelle prime settimane di differenziata. Perchè si, anche nella zona di Scala Greca e di Tiche si passa al porta a porta con mastelli e carrellati. Ora, molti utenti – anche in questo caso, nonostante la messe di informazioni oggi facilmente reperibile- non ha ritirato il proprio kit per la differnziata, al punto che oggi l’invito è quello di utilizzare buste trasparenti per frazionare i rifiuti e lasciarli – secondo il calendario – all’altezza del civico della propria abitazione.
Ma l’ossessiva ricerca di un alibi a tutti i costi – a fronte delle difficoltà di partenza nette ed oggettive – spazientisce una città che sta provando a darsi un ordine nuove. Anche oggi elevate multe da 600 euro in due occasioni e da 100 euro negli altri casi. Paradosso: nel giro di due ore è stato multato lo stesso esercizio commerciale. Quando proprio non si vuol cambiare…




Incidente mortale tra Rosolini e Ispica, arrestato il 22enne in prognosi riservata

Rimangono gravi le condizioni del 22enne di Rosolini unico sopravvissuto del tragico incidente stradale lungo la Statale 115, tra Ispica e Rosolini. E’ stato comunque dichiarato in arreso con l’accusa di omicidio stradale plurimo dai carabinieri di Ispica. Il suo tasso alcolemico è risultato di gran lunga superiore a quello consentito dalla legge. È ricoverato in Rianimazione al Cannizzaro e l’ultimo bollettino medico parla di “condizioni stazionarie nella loro gravità”. La prognosi sulla vita rimane riservata. Nel reparto diretto dalla dottoressa Maria Concetta Monea il 22enne viene costantemente monitorato. Il giovane ha riportato un grave politrauma, con varie fratture a livello toracico e al bacino che non hanno avuto indicazioni a intervento chirurgico.
Nel terribile scontro tra due auto, una Punto ed una Yaris, hanno perso la vita Cristian Minardo, 22 anni, la sua ragazza, Aurora Serrentino e una zia della giovane, Rita Barone, 54 anni.

foto archivio




Siracusa. Tiche e Scala Greca, via i cassonetti verdi. Info per chi non ha i mastelli

Inizia oggi l’avvicinamento alla raccolta differenziata della zona Tiche e Scala Greca. In maniera graduale, spariscono i cassonetti verdi dalla strade perchè anche in queste aree del capoluogo parte il nuovo sistema del porta a porta, secondo i calendari già in vigore.
I cassonetti verdi in via di sparizione sono segnalati attraverso un adesivo apposto dal gestore, Tekra, che recita: “dal 21 gennaio andrò in pensione” e poi evidenziato in verde “usa i contenitori per la raccolta differenziata”. Ecco, questo è il punto critico. Non tutti gli utenti hanno provveduto a ritirare i kit per la differenziata: mastelli o carrellati. L’invito di Comune e gestore, in questo caso, è semplice: conferire le frazioni, debitamente differenziate, secondo calendario, in sacchi semi trasparenti lasciati all’esterno della propria abitazione, in corrispondenza del numero civico. Ma Palazzo Vermexio sta cercando di chiudere un’operazione pro-cittadino: acquistare in tempi record una nuova fornitura di mastelli e carrellati da distribuire a chi non li ha. Il problema “grosso” riguarderà Grottasanta, quartiere ancora coperto appena al 3% dal servizio di raccolta differenziata e con utenti impreparati.
Giusto per evitare “impreparazione” anche in zona Tiche e Scala Greca vi riportiamo di seguito gli indirizzi dei cassonetti che a partire da oggi spariranno gradualmente dalle strade: Viale Scala Greca direzione Targia n°12; Viale Scala greca direzione via Necropoli Grotticelle n° 31; Via Luigi Monti n°11; Via Avola n°5; Via Gela n°10; Via Noto n° 7; Via Butera n°3; Via M. Gozzo n° 5; Via Troiano n°1; Via Piazza Armerina n°2; Via Meli n°6; Via Lo Surdo n°7; Via Selinunte n°2; Via Modica n°13; Via Agira n°3; Via Tindari n°2; Via Randone n°6; Via Raiti n° 8; Via Raffa Dali n°2; Via Villa Ortisi n° 8; Via Nassiria n° 6; Ex Traversa Belvedere n°7; Via Lentini n°13; Via Sortino n°3; Via Palazzolo n°4; Via Pachino n°2; Via Cassaro n°3; Via Ferla n°2; Via Carlentini n°8.




Totem multimediali: spenti erano, spenti sono e spenti rimarranno (forse)

Parafrasando il pensiero-manifesto di Corrado Cartia, i totem multimediali spenti erano, spenti sono e spenti rimarranno (forse). Passano gli anni ma non cambia lo stato di quelle scatolone montate accanto ad alcuni dei monumenti più noti di Siracusa: offline. Spenti, scollegati, dimenticati. Così, senza alcuna utilità, sono anche oggettivamente brutti. Vennero installati nel “lontano” 2014 in Ortigia e nel parco archeologico della Neapolis.
La loro originaria funzione era interessante: utili strumenti di informazione e promozione turistica. Con i contenuti forniti in convenzione dal Cnr, multimedialità, foto e quant’altro. Poi, scaduta la convenzione, il buio. Il Comune non aveva pronto un piano B e, a dirla tutta, non sembra averlo neanche adesso.
Timidamente, un anno fa si è tentata una prima operazione ovvero rimettere in “contatto” uno con l’altro quegli scatoloni una volta multimediali. Era stata deliberata la spesa per l’acquisto delle sim dati: 614,88 euro. Gli uffici Mobilità, Programmi complessi, Servizi Informativi e Polizia Municipale avviarono un primo studio per valutare i nuovi contenuti multimediali da caricare sui totem. Solo che dopo febbraio 2018 non si è più saputo (e forse fatto) nulla. Interpellati da SiracusaOggi.it, un anno, fa i responsabili di quegli uffici avevano assicurato: “si farà”. Il verbo al futuro, comoda realtà. Giusto per coniugare i verbi al tempo giusto, per il momento “non si è fatto”.