Siracusa. I murales per riqualificare facciate cieche e spazi “bui”: Gradenigo ci prova

Mappare ed indicare i muri siracusani che potrebbero diventare grandi tele per la street art. A chiederlo all’amministrazione comunale è il consigliere Carlo Gradenigo. Riqualificazione urbana ed arte a braccetto, come accaduto anche a Siracusa con il murales della giovane Santa Lucia alla Mazzarrona o con le opere presenti sui muri di viale Teocrito.
L’idea di Gradenigo è quella di realizzare un censimento con relativa mappatura di tutte le facciate cieche e delle superfici pubbliche e private utilizzabili a tale scopo. Un appello rivolto anche a imprese, gruppi condominiali, privati cittadini o a chiunque fosse interessato a dare al proprio palazzo una nuova veste colorata e creativa, nella consapevolezza che la Street Art può apportare, oltre ad un valore estetico, un aumento del valore economico dell’edificio utilizzato. “Una mappa piena di caselle bianche che con il tempo si trasformerebbe in vero percorso artistico fruibile da turisti e residenti”, spiega il vulcanico consigliere.




Piccoli comuni del siracusano: contributi per scuole, strade ed edifici pubblici

Buone notizie in arrivo per Carlentini, Francofonte, Melilli, Priolo, Canicattini, Palazzolo, Solarino, Sortino, Ferla, Portopalo, Buccheri, Buscemi e Cassaro. Sono i 13 comuni siracusani sotto i 20mila abitanti inseriti nel decreto che finanzia il più grande piano di investimenti pubblici dedicato ai piccoli centri. “Il Governo punta a misure espansive e investimenti produttivi. Finalmente si aprono cantieri per finanziare opere utili diffuse sui territori”, annuncia il parlamentare Paolo Ficara (M5s). In arrivo contributi da 100.000 a 40.000 euro per i comuni della provincia di Siracusa, dopo la firma dei decreti che spianano la strada ad opere pubbliche di messa in sicurezza delle infrastrutture strategiche. “Adesso sarà più facile sbloccare anche le spese di progettazione e quindi l’iter dei lavori sarà più snello”, spiega Ficara. “Finanzieremo nuove opere che serviranno a migliorare la qualità della vita dei cittadini come interventi per scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio culturale”.
Per non perdere il finanziamento, i lavori dovranno partire entro il 15 maggio 2019.
Il contributo di 100.000 euro è stato riconosciuto a Carlentini, Francofonte, Mellili e Priolo Gargallo; 70.000 euro per Canicattini Bagni, Palazzolo, Solarino e Sortino; 50.000 euro a Ferla e Portopalo; infine 40.000 euro a Buccheri, Buscemi e Cassaro.




Iniziati i lavori per la riapertura della Provinciale 45: chiusa per frana dal 3 dicembre

Sono iniziati i lavori di bonifica sul tratto della provinciale 45 chiuso dal 3 dicembre, dopo la rovinosa frana che ha quasi isolato Cassaro e Ferla. Il Libero Consorzio sta coordinando le operazioni nell’area, con la collaborazione della Polizia Provinciale e le stazioni del comando dei Carabinieri dei due comuni interessati.
I lavori, parte dei quali consistono nella rimozione dei massi presenti sulla sede stradale e nella caduta assistita di quelli a rischio frana dal vicino costone roccioso. Le operazioni dovrebbero concludersi entro una decina di giorni, condizioni climatiche permettendo. Al termine dei lavori di bonifica si procederà alla sistemazione delle sede stradale danneggiata in più punti.




Siracusa.”Piazza San Giovannello deturpata da dehors”,Ortigia Sostenibile scrive alla Procura

“Il sagrato della Chiesa di San Giovannello deturpato da un dehors-pizzeria, ormai da anni. Occorre restituire dignità a un luogo così importante”. Questa la prima battaglia del 2019 per il Comitato Ortigia Sostenibile.  Nel caso specifico, il comitato puntualizza come “sia evidente che si tratti di suolo pubblico concesso al privato legalmente, ma questo- aggiungono i componenti- se possibile, rende ancora più inquietante la vicenda”. Estendendo il raggio d’azione, il gruppo chiede l’applicazione delle misure di protezione delle aree pubblico  di valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico e si rivolge per questo anche alla Procura della Repubblica. Lettera aperta indirizzata alla Soprintendenza di Siracusa, al sindaco, Francesco Italia, al prefetto, Luigi Pizzi e all’assessorato regionale ai Beni Culturali.  Si appella  all’articolo 52 del Codice dei Beni Culturali. “Sull’argomento -spiega una nota del comitato – molto si è dibattuto, attraverso azioni mirate, petizioni popolari, assemblee cittadine, e non ultimo nel corso del convegno organizzato dal comitato il 20 maggio 2017 alla Camera di Commercio. In questa occasione, lo ricordiamo, sono state registrate dichiarazioni pubbliche da parte dell’allora vice sindaco – ora sindaco – e della dirigente dell’Unità storico-architettonica della Soprintendenza, proprio in merito all’attuazione dei propri obblighi di legge. Ma, di fatto, non risultano istituiti né un accordo di pianificazione fra Comune e Sovrintendenza, né un tavolo tecnico, così come non risulta siano state adottate singole misure di regolamentazione, prevenzione, repressione o revoca di fenomeni di occupazione del suolo pubblico in prossimità dei Beni del Patrimonio storico-culturale”. Le preoccupazioni espresse dal comitato sono anche legate ad alcune iniziative, sviluppate lo scorso anno, che i componenti del gruppo definiscono “di dubbia liceità. Fra questi, il famigerato chiosco di piazza d’Armi del Castello Maniace, il dehors del sagrato della chiesa di San Giovannello, il bar sul Cantonale monumentale del Teatro Comunale, le installazioni commerciali su via Landolina, via del Crocefisso con i tavoli della pizzeria e ancora, l’anarchia di furgoni per consegna merci a tutte le ore del giorno nel centro storico, compresa piazza Duomo e piazza Minerva”. L’attenzione del comitato è, comunque, soprattutto puntata sulla piazza di San Giovannello, alla Giudecca.




Siracusa. “Chi sporca, paga”: il Comune prepara anche la “gogna” per gli sporcaccioni

Comincia a montare una orma di reazione contro chi abbandona rifiuti sui marciapiedi del capoluogo. Problema diffuso, con picchi alla Borgata e nella zona di Grottasanta. La condanna morale è pressochè unanime ma il concetto di “vergogna” tarda a montare in chi si crede invece migliore di chi rispetta le regole e la civiltà.
Comincia allora una nuova campagna social. A lanciarla è il sindaco, Francesco Italia, che sul suo profilo social mostra una sequenza fotografica che immortala una scena purtroppo frequente: un abbandono di rifiuti. In pieno giorno, senza crearsi alcun problema e non si tratta di un extracomunitario. Il volto ed ogni altro elemento utile all’identificazione è stato oscurato. Ma non è da escludere che, con l’arrivo di 32 video e fotocamere trappola, anche Siracusa possa seguire la via della gogna come altre città, mostrando senza alcuna censura i volti di chi abbandona i rifiuti sui marciapiedi o lungo le strade.
“C’è ancora chi pensa sia normale abbandonare i propri rifiuti dove capita. Adesso basta. Chi sporca, paga”, annuncia il primo cittadino. Nei giorni scorsi, con apposita ordinanza, nuova stretta alle sanzioni. I cittadini perbene collaborano: sono decine le foto inviate alla Polizia Ambientale con le targhe delle auto da cui scendo persone che lasciano sacchetti dei rifiuti dove capita. Piccoli, incoraggianti segnali.




Parco Archeologico di Siracusa, niente istituzione. Granata: “colpa di Forza Italia”

Si accende la battaglia politica sull’istituzione del parco archeologico di Siracusa. Dopo settimane di “si dice”, è l’assessore alla cultura Fabio Granata a svelare ufficialmente cosa blocca il procedimento. “E’ Forza Italia”, spiega diretto. Se gli annunci dell’assessore regionale Tusa – che in più occasioni aveva dato per imminente l’istituzione del parco siracusano – non si sono mai concretizzati, sarebbe per via dell’ostruzionismo del partito degli azzurri ed in particolare dell’ex ministro Stefania Prestigiacomo.
“Forza Italia ha ufficializzato la sua posizione contro l’istituzione del grande parco archeologico di Siracusa attraverso Stefania Prestigiacomo. Per la tutela di qualche piccolo interesse particolare e speculativo – accusa sulla sua pagina Facebook, Granata – si propone di non applicare la legge che porta il mio nome e di far perdere alla città la gestione autonoma di decine di milioni di euro in servizi, innovazione, occupazione e promozione per il nostro turismo culturale”. Il giudizio di Fabio Granata è netto: “una follia”. Poi una pizzicata agli ex alleati Nello Musumeci e Sebastiano Tusa. “Facciano capire cosa intendono fare. Io in quel centrodestra non potevo certo restare, ora chiaro a tutti”.




Spaccio di droga, donne al vertice ad Augusta: il “capo” era una 48enne, arrestata

Dopo un’indagine durata quasi un anno, i carabinieri di Augusta hanno arrestato la 48enne Carmela Castro ed applicato la misura dell’obbligo di firma nei confronti di altri cinque soggetti, in esecuzione a quanto disposto dal gip del Tribunale di Siracusa. Sono ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti sulla piazza della seconda città della provincia.
Nel contrasto della fiorente attività di spaccio, i carabinieri hanno accertato che tra ottobre 2016 e settembre 2017 i 6, tutti disoccupati, foraggiavano le loro spese attraverso l’azione illegale. All’interno del gruppo – hanno ricostruito – Carmela Castro era la figura centrale: avrebbe gestito ed organizzato l’attività di spaccio, curando gli approvvigionamenti nel catanese. Le altre due donne e tre uomini, di età compresa tra i 52 e 24 anni, avrebbero procacciato i clienti, custodito il denaro provento dell’attività di spaccio, svolto le mansioni di corriere con due gregari.
La Castro è stata raggiunta dall’ordine di custodia cautelare presso la propria abitazione mentre si trovava al regime degli arresti domiciliari per altri episodi di detenzione e spaccio di stupefacente di cui si era resa protagonista negli ultimi mesi.
Sono stati sequestrati complessivamente 150 grammi di cocaina e la somma in denaro contante di 1.300 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. L’indagine è stata diretta dal procuratore Fabio Scavone e coordinata dal pubblico ministero Marco Di Mauro.




Nonnina rapinata in casa: legata e imbavagliata. E’ caccia ai rapinatori

Brutta avventura per una ottuagenaria a Pachino. La donna è stata rapinata in casa con modalità particolarmente dure, considerando anche l’età della sfortunata protagonista della vicenda di cronaca. Avrebbe aperto la porta ai rapinatori che, con una scusa, sarebbero riusciti ad introdursi fulmineamente all’interno. Una volta dentro la casa di via Turati, avrebbero legato l’anziana ad una sedia e – per evitare che le sue urla allarmassero i vicini – avrebbero fatto uso di un nastro all’altezza della bocca.
Sono andati quindi in cerca di denaro contante, nascosto tra la mobilia. Una cifra che – secondo indiscrezioni – si aggirerebbe sulle migliaia di euro. Le indagini sono affidate al commissariato di Pachino. L’anziana è stata accompagnata in ospedale per le cure del caso dopo il forte shock.




L’augustano Iurianello in finale Nuovi Talenti Jazz a Piacenza

C’è anche Andrea Iurianello, di Augusta, tra i cinque finalisti del concorso nazionale “Chicco Bettinardi” Nuovi Talenti del Jazz Italiano. Il prossimo sabato al Milestone di Piacenza la serata che assegnerà il premio. Iurianello, 27 anni, sax baritono, presenterà “I’ll remember April” di G. De Paul, “What’s new” di Bob Haggart e uno dei classici di Richard Rodgers, l’aggraziata, dolce e romantica “Have you met Miss Jones”. Da Roma, Biella, Serrenti (Medio Campano) e Firenze gli altri finalisti.
Si tratta di cinque talenti di cui, però, solo uno si aggiudicherà il premio più ambito, del valore di 1.300 euro e soprattutto l’ingaggio nel cartellone principale del Piacenza Jazz Fest del 2020, insieme ad artisti di caratura internazionale. Al secondo premio spetteranno 750 euro.




Siracusa. Saremo mai meglio di così? Chi sporca, chi abbandona, chi si lamenta

Dove finisce la civiltà, inizia la Borgata. O Grottasanta, oppure contrada Isola oppure….Oppure la lista potrebbe essere lunga ed interessare più o meno ogni zona del capoluiogo. Dopo quasi due anni di raccolta differenziata porta a porta, non solo il servizio non è decollato ma è finito sepolto da maleducazione, insipienza, sottocultura ed incapacità varie.
Ogni rivoluzione, specie culturale, ha bisogno di tempo. Ma quando mancano le basi, l’insuccesso è assicurato. Beninteso, tutti facciamo il tifo per la riuscita della raccolta differenziata a Siracusa. Però a mettere in fila sacchetti, errori e scusanti varie si mettono su mura alte e possenti come neanche Dionisio.
E allora la domanda ci sta tutta: saremo mai meglio di così? Meglio di chi non paga la Tari ma chiede un servizio puntuale; meglio di chi critica al bar ma lascia la spazzatura sul marciapiede di fronte; meglio di chi “non ritirano la spazzatura” ma conferisce senza guardare il calendario; meglio di chi “non è colpa nostra” come se nessuno avesse responsabilità anche solo moral-politiche in un cammino ricco di troppi incespichi e qualche buon successo.
I gestori cambiano, le regole variano, le gare si susseguono. Ma noi saremo mai meglio di così?

foto: via Re Ierone II