Siracusa. “Viale Epipoli passerà al Comune, accordo in vista per metterlo in sicurezza”

Accordo in vista tra il Comune e la Provincia per la cessione, almeno temporanea, della strada che conduce da viale Epipoli a Belvedere, attualmente provinciale, all’amministrazione comunale. Sarebbe l’unico modo per riuscire, in tempi brevi, a ripristinare l’impianto di illuminazione pubblica e per mettere in sicurezza la strada, il cui asfalto versa, in diversi punti, in condizioni pericolose. La via è spesso teatro di incidenti stradali, l’ultimo, particolarmente serio, un paio di giorni fa. La proposta era partita dal consigliere comunale Mauro Basile, poi condivisa dall’intero consiglio comunale che, in fase di approvazione del Bilancio di previsione, ha anche stanziato 30 mila euro per poter avviare i lavori di ripristino dell’impianto di illuminazione pubblica, fondamentale per quel tratto. L’ex Provincia, alle prese con i ben noti problemi finanziari, non avrebbe modo, almeno in questa fase. Le interlocuzioni avviate, intanto in maniera informale, avrebbero fatto emergere già in maniera chiara la disponibilità del Libero Consorzio a cedere il tratto a palazzo Vermexio. Un accordo che potrebbe essere siglato già nei prossimi giorni. “L’iter da compiere è breve e lineare- spiega Basile- Basta istituire la conferenza dei servizi e mettere nero su bianco l’obiettivo da raggiungere e la modalità decisa. Non è escluso che in un secondo momento, dopo la messa in sicurezza della strada, il tratto possa essere restituito all’ex Provincia. L’aspetto fondamentale, adesso, è garantire la sicurezza stradale, che manca del tutto, senza perdere ulteriormente tempo”. Basile, che è stato in passato assessore alla Viabilità, ritiene, inoltre, che sia prioritaria un’altra modifica. “Lo spartitraffico all’altezza del centro commerciale- tuona il consigliere comunale- deve essere rimosso perché estremamente pericoloso e, per noi, illegittimo. Deve subito sorgere al suo posto una rotatoria”.




Siracusa. A fuoco negozio di via Bacchilide: probabile origine dolosa

Sarebbe di origine dolosa l’incendio che la notte scorsa, intorno all’una, ha parzialmente distrutto un esercizio commerciale di via Bacchilide, alle spalle di corso Gelone. Si tratta dell’African Store (con ingresso anche su corso Timoleonte”.  Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di via Von Platen, a cui sono state affidate le indagini. Insieme a loro, gli uomini delle Volanti. I rilievi condotti al termine delle operazioni di spegnimento, lasciando propendere gli inquirenti per un atto incendiario di origine dolosa. La polizia ha avviato le indagini del caso per fare chiarezza sull’accaduto.




Siracusa. Scuole al freddo, la ex Provincia a lavoro per ripristinare i riscaldamenti

La ex Provincia Regionale sta cercando di garantire il giusto riscaldamento all’interno delle scuole superiori siracusane. “Una corsa contro il tempo e per di più dovendo fare i conti con la grave crisi finanziaria”, spiega una nota ufficiale dell’ente.
Gli uffici si stanno muovendo in due direzioni. La prima, quella della collaborazione con i dirigenti scolastici e con i sindaci del territorio, per consentire, alle scuole, di ripristinare il servizio di riscaldamento nelle aule. I contatti con i sindaci dei Comuni stanno proseguendo anche in queste ore. Nel frattempo, sempre in tema di riscaldamenti, il capo del quinto settore ha ricevuto stamane una delegazione di studenti dell’istituto Maiorana Mattei di Avola.
Ma c’è anche un’altra situazione che l’ente sta monitorando con molta attenzione, quella relativa agli ultimi eventi sismici. Per quanto riguarda questo aspetto, tuttavia, non è pervenuta nessuna segnalazione da parte dei dirigenti scolastici, pertanto non si rilevano, ad oggi, danni né alle persone né alle cose. Nonostante questo, gli uffici preposti stanno effettuando puntuali verifiche sugli immobili di competenza.




“Plaid-in”, protesta a scuola con le coperte: il caso del liceo Vittorini di Lentini

L’hanno ribattezzata “plaid-in”, variazione del classico sit-in di protesta. A dare vita alla singolare manifestazione, gli studenti del liceo Vittorini di Lentini. Questa mattina non sono entrati a scuola dopo il “gelido” ritorno tra i banchi avvenuto ieri.
Temperature rigide fuori e – pare – non superiori ai 10°C all’interno. “Chiediamo un maggiore ascolto da parte dei media e delle istituzioni; bisogna essere consapevoli delle condizioni di vita scolastica dei ragazzi di oggi per poter cominciare davvero a garantire un diritto allo studio in Sicilia. Qualora questa ultima richiesta non dovesse essere considerata saremo costretti a contattare l’ufficio scolastico regionale con conseguente sopralluogo da parte dei Vigili del Fuoco”, spiega Andrea Manca, rappresentante d’istituto.
Le classi, 37 in tutto, sono dotate di climatizzatori. Ma la mancanza manutenzione avrebbe finito per otturare i filtri. Così, anzichè riscaldare gli ambienti finiscono per pompare all’intero ulteriore aria fredda. Il plaid-in odierno, la protesta dei plaid, è stata organizzata insieme alla Rete degli Studenti Medi Sicilia. Con le coperte in spalla, gli studenti ricordano che la scuola non può subire una interruzione didattica per il mancato funzionamento di alcuni condizionatori.
“Le scuole del siracusano vivono in questi giorni, al rientro dalle vacanze, una situazione molto infelice: studenti, docenti e personale ATA sono costretti a confrontarsi con un freddo pungente sin dalle prime ore del mattino. Il diritto allo studio passa dagli investimenti concreti alle scuole: ogni anno purtroppo ci confrontiamo in tutta la Sicilia con queste situazioni, senza che vi sia un vero piano di risoluzione a monte.
In quanto sindacato studentesco, in collaborazione con gli studenti del Vittorini, abbiamo subito protocollato una richiesta di riparazione tramite i fondi del bilancio annuale della scuola”, le parole di Samuele Longo, responsabile pratiche sindacali della Rete degli Studenti Medi Sicilia.




Il celebre archeologo Zahi Hawass premiato a Noto, cerimonia al teatro comunale

Il grande egittologo Zahi Hawass venerdì 11 gennaio ritirerà il premio Noto Antica. E’ tra gli ospiti più attesi per la serata di gala, al teatro comunale Tina Di Lorenzo. In questi giorni, il celebre archeologo è in Sicilia per una serie di convegni e conferenze, durante le quali ha illustrato le ultime scoperte e le novità. Come il nuovo Museo egizio che sarà inaugurato a Giza nel 2020, il più grande al mondo, che ospiterà anche i tesori di Tutankhamon.
Zahi Hawass è riconosciuto come uno dei massimi esperti di antichità egizie. E’ noto anche per le sue numerose apparizioni divulgative in documentari sull’antica civiltà che si sviluppò sulle rive del Nilo. Ha scoperto tutta la famiglia di Tutankamon.
E’ stato ispettore di numerose spedizioni archeologiche e di siti archeologici egizi, come nella spedizione italiana a Sikh Abada, Minya; del sito di Edfu-Esn; della spedizione Pennsylvania Yale ad Abido; del sito Western Delta ad Alessandria; del sito Embāba, Giza, al Cairo; del sito Abu Simbel; della spedizione Pennsylvania a Malkata, Luxor; Ispettore delle antichità per il Boston Museum delle Piramidi di Giza.
Fino al 1979 è stato primo Ispettore delle antichità, per le Piramidi di Giza, Embāba, e per l’Oasi di Bahariya. Nel 1980 è stato Ispettore capo per le Piramidi di Giza. Dal 1987 al 1997 è stato direttore generale delle piramidi di Giza, Saqqāra e dell’Oasi di Bahariya. Dal 1998 al 2002 è stato sottosegretario di Stato per i monumenti di Giza. Dal 2002 è segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie. Il 31 gennaio 2011 è stato nominato Ministro delle Antichità.
Hawass è a capo di un movimento d’opinione per la restituzione di importanti manufatti egiziani antichi, come la Stele di Rosetta, dalle collezioni egizie nel mondo dove esse sono in consegna. L’archeologo, in qualità di segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie al Cairo, ha dichiarato “se gli inglesi vogliono essere ricordati, devono riabilitare la loro reputazione, offrendosi volontariamente di restituire la pietra, perché è l’icona della nostra identità egizia”.




Notte di fuoco a Siracusa: in fiamme un negozio, quattro auto e un camper

Tre interventi in una sola notte. Quella appena trascorsa è stata una notte di fuoco a Siracusa. Il primo allarme è scattato all’una, quando un negozio di via Bacchilide, è stato dato alle fiamme. Pochi, infatti, i dubbi sull’origine dolosa del rogo che ha parzialmente distrutto l’esercizio commerciale. Solo 40 minuti dopo, intervento delle Volanti, anche in questo caso insieme ai pompieri, in viale Santa Panagia. In questo caso , da accertare l’origine del rogo che ha bruciato quattro auto parcheggiate lungo la via. Infine, probabile l’origine dolosa dell’incendio di un camper, parcheggiato in via San Filippo Neri. In questo caso, intervento poco prima dell’alba, alle 5. Indaga la polizia.




Cassaro e Ferla: dopo la frana, al via domani i lavori sulla Sp 45

Partono i lavori lungo la strada provinciale 45, interessata, il 3 dicembre scorso, da una spaventosa frana (definita una vera e propria “calamità”), che ne ha comportato la chiusura al traffico. Indispensabile la messa in sicurezza di almeno 8 chilometri del tratto che corre lungo la valle dell’Anapo. I Comuni di Ferla e Cassaro hanno consegnato, il mese scorso, un ampio dossier fotografico alla Regione, con la descrizione puntuale di tutti i problemi venutisi a creare per i due comuni montani, a rischio isolamento anche economico. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, aveva fornito ampie rassicurazioni sull’intenzione di intervenire in un breve lasso di tempo per gli aspetti urgenti,con un ulteriore passaggio che servirà per reperire i circa 4 milioni e mezzo necessari per concretizzare il progetto di consolidamento e messa in sicurezza dell’intero costone, redatto nel 2013 dall’ex Provincia regionale e fermo al palo per le note difficoltà finanziarie dell’ente. Il Libero Consorzio ha però deliberato, intanto, due atti amministrativi in cui si riservano 48.322,74 euro e 36.500 euro per gli interventi di ripristino della viabilità. Gli interventi prenderanno il via domani. I comuni di Cassaro e Ferla hanno predisposto un servizio di vigilanza congiunto delle operazioni. E’ assolutamente vietato l’accesso e la sosta nei pressi dell’area del cantiere stradale. Al via oggi, invece, il diserbodella carreggiata lungo la strada provinciale 29 che dal bivio di Ferla-Buccheri conduce a Sortino. Le operazioni sono in corso. A buon fine, dunque, il pressing del Comune di Ferla nei confronti del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, l’ex Provincia. 

 




Rapina in banca, al vaglio le immagini degli impianti di videosorveglianza

Rapina in banca ieri mattina. Erano le 10 quando gli agenti del locale commissariato sono intervenuti in un istituto di credito di piazza della Resistenza a Lentini dove,  poco prima, due individui, a viso scoperto ed armati di un taglierino, hanno fatto irruzione e, dopo aver minacciato i dipendenti, si sono impossessati di 3.700 euro in contanti, per poi dileguarsi. Gli inquirenti starebbero analizzando anche le immagini raccolte dagli impianti di videosorveglianza dell’istituto bancario.




Siracusa. Viale Epipoli, “ho quasi perso mio figlio. Fate qualcosa per la sicurezza”

Sebastiano è un papà siracusano. Si ritiene fortunato perchè proprio in apertura del nuovo anno ha rischiato di perdere suo figlio in seguito ad un grave incidente stradale. “Qualcuno da lassù lo ha protetto…”, racconta adesso, scampato il pericolo. Ma il pericolo rimane ed è rappresentato dal manto stradale del tratto finale di viale Epipoli, mal illuminato e con uno spartitraffico da sempre al centro di un acceso dibattito sulla sua sicurezza. “E’ finito dentro una delle tante buche dello stradone, ha perso il controllo della sua auto e dopo una serie di carambole all’interno della carreggiata ha preso lo spartitraffico, finendo per invadere la carreggiata opposta. Dal lato opposto sopraggiungeva un’altra vettura ed il frontale è stato inevitabile. Solo per miracolo è finita bene”. A vedere le condizioni dell’auto, una irriconoscibile Renault Modus, viene davvero da pensare al miracolo.
“Oggi posso raccontare tutto questo pensando a ciò che poteva accadermi ed a ciò che potrebbe accadere anche ad altri genitori…”, si sfoga Sebastiano. “So bene che quella è una strada di competenza del Libero Consorzio ma perché dobbiamo aspettare per forza delle vittime prima di garantire sicurezza? Auto e moto passano ogni giorno da lì, rischiando la pelle”, quasi sussurra.
Suo figlio oggi sta meglio. “E’ resuscitato. Spero che prima che accada qualcosa di tragico qualcuno si passi la mano sulla coscienza. Fate qualcosa. Non aspettiamo ancora vittime”, l’accorato appello di papà Sebastiano. Qualcuno vorrà rispondergli?




Nel presepe vivente la Sacra Famiglia è migrante: la scelta di Cassaro

Sunday è arrivato dalla Nigeria. Insieme a lui, sua moglie Shalom ed il loro piccolo figlio. Dopo un periodo al Cara di Mineo sono oggi a Cassaro. E nella piccola cittadina montana sono stati loro a vestire i panni della Sacra Famiglia nel presepe vivente allestito in occasione della manifestazione “I Re Magi sulla strada dell’olio”. Una natività migrante voluta dalla stessa comunità di Cassaro, condivisa dall’amministrazione e dalla parrocchia.
Sunday e la sua famiglia sono i destinatari di uno dei tanti progetti di accoglienza diffusa curati da Passwork insieme a diversi Comuni siracusani (Buccheri, Buscemi, Sortino). Lui lavora in agriturismo e gioca nella squadra del Cassaro, in terza categoria. Shalom tra poco inizierà a lavorare. E la volontà è quella di restare a Cassaro. “E la comunità locale ha voluto lanciare questo segnale di integrazione”, dice Sebino Scaglione, responsabile di Passwork. “Ieri sera erano tutti raccolti attorno a quella scena. Non è una scelta piaciona, nata l’altro ieri, ma la volontà dichiarata di una comunità, espressa già tempo addietro. I vicini di casa sostengono questi nuclei familiari migranti, al di là delle rappresentazioni mediatiche c’è ancora spazio per l’umanità dalle nostre parti”.
Pochi giorni fa, poco distante, a Sortino, La Lega aveva protestato per la scelta del parroco dei Cappuccini di inserire nel presepe un bambinello di colore.
Clicca qui per l’intervista completa.