Siracusa. Il discorso del vescovo e quel richiamo che fa arrabbiare gli animalisti

“E’ inaccettabile che mentre manifestiamo indignazione per il gesto crudele dell’uccisione di un gatto sulla strada non si esprima poi altrettanta indignazione davanti alla discriminazione e all’abbandono a sé stessi di donne e bambini, colpevoli solo di essere nati nella miseria o in paesi dove da anni si combattono assurde guerre e di avere la pelle dal colore diverso dal nostra”. È il passaggio finale del discorso dell’arcivescovo di Siracusa in occasione della festa di Santa Lucia. Un richiamo all’accoglienza ed allo spirito umanitario che manda su tutte le furie gli animalisti siracusani. Sul web partono attacchi diretti all’alto prelato reo di aver citato indirettamente la triste vicenda del gatto Arturo ma – queste le accuse principali – dimenticato San Francesco e Paolo VI. Chi invece prende le difese dell’arcivescovo rimprovera agli animalisti una malafede di partenza nell’interpretare le sue parole.
Il discorso dell’arcivescovo era cominciato con parole su Santa Lucia e poi un primo passaggio dedicato all’accoglienza cristiana ed il suo senso. “Santa Lucia è la discepola fedele che nella sua giovane esistenza accolse il Cristo come il Signore della sua vita: si sentì profondamente amata da Lui e a Lui consacrò il suo amore verginale; per amore di Lui distribuì i suoi beni ai poveri riconoscendo nel volto di questi il volto del Figlio di Dio; per il Signore Gesù, Ella diede la suprema testimonianza di fede fino al martirio”, ha detto dal balcone su piazza Duomo.
“Noi, che ci vantiamo di essere suoi devoti, facciamo nostri i suoi sentimenti e i suoi esempi? Accogliamo davvero il Signore Gesù come il nostro unico salvatore? Siamo capaci come Lei di riconoscere il volto di Gesù in quello del fratello che soffre? Siamo pronti come Lei a dare anche la vita per custodirci fedeli al Vangelo? Come ho detto altre volte in questa medesima circostanza, il nostro paese sta attraversando una lunga crisi economica che ha stremato tante famiglie; si aggiunge poi il fenomeno della immigrazione con i relativi problemi dell’accoglienza e della integrazione di persone che presentano gravi situazioni di estrema povertà, sia economica che morale. Non è di mia competenza esprimere valutazioni di merito circa l’efficienza dei provvedimenti adottati dalle competenti Autorità e dai governi di turno; certo è che, come Vescovo, è mio dovere annunciare a tutti la Parola del Vangelo che ci obbliga a vedere nel povero e nel forestiero il volto di Cristo e il fratello che bussa alla nostra porta. Come cristiani – ha proseguito – possiamo dunque accettare e giustificare qualsiasi forma di discriminazione”.




Siracusa. Festa di Santa Lucia: l'uscita del simulacro. Rivedi qui

Rivedi le fasi dell’uscita

E’ il giorno della grande festa, dedicata alla vergine e martire siracusana. Lucia ritrova l’abbraccio della sua città. In piazza Duomo, devoti e fedeli attendono che il simulacro raggiunga il sagrato dove riceve l’omaggio dei vigili del fuoco che lo hanno condotto a spalla dall’altare maggiore. Poi la “consegna” ai berretti verdi.
Il vescovo Salvatore Pappalardo, nel suo tradizionale discorso dal balcone, richiama al senso cristiano della vita di Lucia e “senza dare giudizi di merito” invita le autorità e le istituzioni a fare di più per chi è ai margini della società. Poi un passaggio dedicato al valore dell’accoglienza.
Subito dopo, via alla processione che in serata raggiungerà la Borgata. In piazza Santa Lucia ritornano i “fuochi”, giochi pirotecnici per salutare l’arrivo della Santa.




Siracusa. Elezioni amministrative da annullare? Il Tar decide: domani la sentenza

E’ attesa per domani la sentenza del Tar di Catania sul ricorso elettorale presentato da Ezechia Paolo Reale con cui viene chiesto di annullare il risultato delle amministrative 2018 a Siracusa. Dopo la discussione in pubblica udienza, questa mattina, il ricorso è stato posto in decisione. Atteso per domani il dispositivo di sentenza.
Reale, in più di ottanta pagine, ha chiesto di annullare l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale a causa “delle incredibili irregolarità nei verbali delle operazioni elettorali, relative al primo turno, addirittura in 74 sezioni, sulle 123 totali”. Il risultato elettorale del primo turno non sarebbe “espressione dell’effettiva volontà degli elettori, a causa di eccessive omissioni ed errori che comportano l’assoluta incertezza sulla regolarità delle operazioni elettorali”. Nel ricorso vengono evidenziate in svariate sezioni circostanze che farebbero pensare, se verificate, “a possibili casi di voti fantasma o addirittura inventati, senza escludere addirittura diversi episodi di schede ballerine, di schede cioè introdotte nell’urna dopo essere state votate da persone estranee al seggio elettorale”.
L’avvocato Gianluca Rossitto, difensore del sindaco Francesco Italia, ha illustrato in aula numerose eccezioni di inammissibilità ed infondatezza del ricorso, ponendo l’accento sul fatto che il ricorrente “dubitando dell’operato dell’ufficio centrale e del Presidente del Tribunale di Siracusa pretende che il Tar effettui un secondo inammissibile ed inutile controllo sulla proclamazione degli eletti”.
Per la difesa del primo cittadino, “ipotizzare che il risultato elettorale sia stato condizionato dalla scheda ballerina equivale ad immaginare che vi siano stati 2.000 siracusani che hanno commesso un reato, davanti ai seggi e sotto gli occhi vigili delle forze di polizia. Per non parlare dei candidati e dei rappresentanti di lista a sostegno delle coalizioni che si sono contrapposte e che non si sarebbero accorti di nulla”.




Siracusa. Santa Lucia, la prima volta dei sindaci della provincia: omaggio alla Patrona

La Festa di Santa Lucia si apre alla provincia. La patrona del capoluogo, venerata in tutto il mondo, prova a superare lo steccato di Targia ed arrivare anche ai Comuni viciniori. Lo ha fatto ieri sera, durante l’appuntamento con i Vespri solenni in Cattedrale, a cui hanno partecipato anche i sindaci di Ferla, Buscemi, Canicattini, Carlentini e Palazzolo.
Seduti in prima fila, con indosso la fascia tricolore, hanno seguito la cerimonia officiata dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo e dopo l’offerta del cero da parte del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, hanno portato sull’altare maggiore i loro “doni”. Stefio, sindaco di Carlentini, ha portato delle arance. Salvo Gallo (Palazzolo) e Rossella La Pira (Buscemi) hanno donato dell’olio, fiori e chiavi della città da Ferla (con Michelangelo Giansiracusa), prodotti locali da Marilena Miceli (Canicattini). Per una volta, tutti d’accordo i sindaci presenti: “grande emozione, unica”.




Siracusa si affida a Lucia, rinnovata la richiesta di protezione con l'omaggio del cero

Mentre i siracusani si preparano ad abbracciare Santa Lucia in piazza Duomo e lungo il percorso della processione, Siracusa ha rinnovato il suo affidamento alla Patrona. Lo ha fatto – come da tradizione – il sindaco, con l’omaggio del cero a nome della città.
Sul finire della cerimonia dei Vespri, in Cattedrale, il primo cittadino Francesco Italia ha attraversato la navata centrale con il cero ancora spento. Stampigliato a bella vista, il simbolo del Comune di Siracusa. Salito sull’altare maggiore, proprio accanto al simulacro di Santa Lucia, l’accensione. E lo sguardo del sindaco che per un veloce istante si è alzato proprio in direzione della Patrona, per un pensiero intimo e riservato, forse a rimarcare l’affidamento e la richiesta di protezione che Siracusa da sempre rinnova all’indirizzo della “sua” Lucia.




Siracusa. Il prefetto Castaldo saluta: incontro con i sindaci della Provincia

E’ arrivato il momento dei saluti per il prefetto Giuseppe Castaldo. Si chiude la sua esperienza a Siracusa, andrà a guidare adesso la Prefettura di Pisa. Al suo posto, il 65enne Luigi Pizzi, di Ascoli Piceno. La comunicazione relativa all’avvicendamento è arrivata a fine novembre.
Quasi due anni alla guida degli uffici di Palazzo Vermexio per Castaldo che in questi giorni ha voluto incontrare per un saluto autorità ed istituzioni a cui ha rivolto il ringraziamento per la collaborazione mostrata in questi mesi nell’affrontare temi e problematiche della provincia di Siracusa. Il prefetto ha ricevuto anche i sindaci del territorio a cui ha confidato un pizzico di nostalgia nel lasciare Siracusa.




Siracusa. L'Annunciazione non c'è più, trasportata a Palermo: che gaffe sul trasloco

Sotto una timida pioggia, l’Annunciazione ha lasciato Siracusa. In coda ad una giornata frenetica condita da esposti, carabinieri del Nucleo Tutela Artistica, fastidio montante a Palermo alla fine il delicatissimo dipinto di Antonello da Messina è uscito dalla Galleria Bellomo per aggiungersi, proprio nel capoluogo regionale, agli altri capolavori in mostra a Palazzo Abatellis.
Sorprendenti le modalità di trasporto per un dipinto estremamente fragile e considerato dalla stessa Regione (con decreto del 2013) “inamovibile”. Chiuso in una cassa, su di un carrellino, è stato trasportato a braccia sino al mezzo blindato che lo ha poi condotto a Palermo. Non esattamente quel dispositivo moderno e sicuro che aveva garantito l’assessore regionale Tusa per un dipinto assicurato per 30 milioni di euro. Il responsabile dei Beni Culturali si è preso una enorme responsabilità e non solo politica, disponendo d’imperio il trasferimento. E a poco o nulla è valsa la timida opposizione del direttore del museo, Lorenzo Guzzardi, che non ha firmato per il trasporto. Clicca qui per il video.
Il Comitato “Nessuno Tocchi Antonello” (Salvo Salerno, Corrado Giuliano, Palo Giansiracusa etc) ha presentato un esposto che ha spinto i Carabinieri del Nucleo Tutela Artistica a valutare nel dettaglio ogni passaggio e ogni aspetto della vicenda. Per il momento, però, il quadro non c’è più. Tornerà a fine febbraio 2019.
Mariarita Sgarlata, oggi consigliera del ministro dei Beni Culturali, nel 2013 era al posto di Tusa e con decreto stabilì le 23 opere inamovibili: c’era anche l’Annunciazione. Cinque anni dopo, uno dei suoi successori, ignora quel provvedimento. Anche nel 2016 la Sgarlata aveva alzato la voce, mostrando la sua contrarietà al prestito dell’Annunciazione a Palermo.




Siracusa. Toc, toc…a bussare è una utilitaria. Succede in viale Cadorna

Curioso fuoriprogramma in viale Luigi Cadorna. Una utilitaria è salita sul marciapiede, finendo la sua corsa quasi bussando ad un portone che si affaccia sulla via. Una distrazione, una manovra errata o inesperienza del guidatore potrebbero essere alla base dell’insolito incidente che ha attirato la curiosità di tanti passanti nel primo pomeriggio di ieri, quando il fatto si è verificato.




Siracusa. Torna il trenino elettrico in Ortigia, pronto l'affidamento del servizio

Torna il servizio di trenino elettrico turistico in Ortigia, probabilmente con una gestione triennale. Lo spiega un atto di indirizzo approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale, sulla base di una proposta che lo scorso ottobre la Tecnicar s.r.l , società che ha già gestito il servizio, ha avanzato a palazzo Vermexio.  Gli uffici comunali l’hanno valutata e ritenuta “accoglibile previa verifica del possesso dei requisiti previsti dalla normativa”. L’affidamento avrebbe durata triennale, rinnovabile una sola volta per ulteriori due anni. Ipotizzati, ma da autorizzare,  i percorsi. Il trenino partirebbe da via Rodi, con una fermata da creare nei pressi del Molo Sant’Antonio. Si muoverebbe poi attraverso via Senatore Maieli, via Malta, Ponte Santa Lucia, via dei Mille, Largo Porta Marina, Passeggio Adorno. Arriverebbe in largo Aretusa ed effettuerebbe il periplo di Ortigia, passando davanti al Castello Maniace e proseguendo per Lungomare di Levante, Belvedere San Giacomo, Riva Nazario Sauro, Riva della Posta. Poi il passaggio sul Ponte Umbertino, via Perasso, via Bengasi, per tornare poi alla fermata di via Rodi. Il costo del biglietto non potrà superare i 5 euro, con una validità giornaliera, così da consentire la visita dei vari luoghi del centro storico, potendo, poi, utilizzare nuovamente il trenino elettrico. Si tratterà, nel dettaglio, di un trenino turistico gommato ad alimentazione elettrica. Questo, in base a quanto la delibera della giunta sottolinea, servirà anche a rispondere “alle esigenze dell’amministrazione in ordine alla riduzione delle emissioni di CO2 all’interno dell’isola di Ortigia”. Approvato l’atto di indirizzo, toccherà adesso al dirigente del settore Mobilità e Trasporti avviare le procedure per l’affidamento del servizio, dopo avere verificato, tuttavia, la disponibilità dei veicoli che saranno utilizzati e dopo il “nulla osta” degli enti preposti all’approvazione del percorsi. Chiaro fin da adesso che il servizio potrà essere sospeso con preavviso di almeno 48 ore nel caso di esigenze legate al traffico pedonale e veicolare, “a insindacabile giudizio dell’amministrazione comunale”. Che debba svolgerlo la Tecnicar non è, tuttavia, cosi’ scontato. Se dovessero arrivare altre richieste, l’amministrazione annuncia, nero su bianco, che “le valuterà”.




Cassazione: accolto in parte ricorso di Rita Frontino, palla al Riesame

La Cassazione ha accolto in parte il ricorso del collegio difensivo dell’imprenditrice siracusana Rita Frontino e di Davide Venezia. Annullati con rinvio tre capi d’imputazione: la contestata bancarotta fraudolenta in concorso e reati fiscali di cui – per l’accusa – sarebbe stata responsabile la Frontino. Rimangono in piedi altri due capi d’imputazione, sempre relativi a bancarotte fraudolenti.
Rita Frontino è attualmente in carcere a Catania, piazza Lanza. A gennaio dovrebbe però pronunciarsi il Riesame che, alla luce di quanto stabilito dalla Cassazione, potrebbe mitigare la misura cautelare.