L'assessore Bandiera: "Faremo l'ospedale di Siracusa, stop a polemiche sterili"

La scelta – riconfermata – dell’area della Pizzuta per costruire il nuovo ospedale di Siracusa è stata comunicata anche al governo regionale. Ci ha pensato l’assessore siracusano, Edy Bandiera, ad aggiornare i colleghi di giunta. “Sarebbe il caso di evitare di perdersi ancora una volta dietro mille sterili polemiche qui in città. Quando c’è la possibilità di far qualcosa, si innesca un meccanismo perverso che preferisce la polemica sterile alla fattività. Abbiamo già perso una occasione 15 anni fa, con il progetto di finanza. Ora Siracusa deve avere il suo nuovo ospedale”, ha detto Bandiera ospite in studio su Fm Italia.
“L’area c’è, forse non è la migliore possibile, ma su quella bisogna lavorare oggi per costruire la struttura sanitaria. Noi faremo l’ospedale. La volontà del governo regionale è chiara, i soldi ci sono e comunque non sono vincolati a questa o quell’area. Comprendo la posizione dei sindaci della provincia ma chiedo a tutti di superare la diatriba ospedale cittadino o provinciale. La scelta competeva al Consiglio comunale di Siracusa. Ha scelto. Ora sotto con il progetto. Sarà un signor ospedale che, però, deve rispettare le indicazioni nazionali e regionali”.
Tempistiche. Entro il termine dell’attuale legislatura regionale si potrebbe arrivare alla posa della prima pietra per completare poi la costruzione nei 7/8 anni seguenti.
A giorni arriverà la nomina del nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa che verrà subito convocato a Palermo per accelerare, con gli uffici tecnici dell’Asp, la progettazione della struttura sanitaria da realizzare. Esiste un progetto di massima, ma va ampiamente rivisto alla luce di tutte le novità in materia di edilizia sanitaria subentrate negli ultimi anni. “Si proceda con il progetto. Compete all’Asp. E andiamo avanti per la realizzazione di questa opera attesa da troppi anni”.

L’assessore regionale Edy Bandiera ospite di Fm Italia/Fm Italia Tv (872)




Siracusa. L'Annunciazione in prestito a Palermo? "No, faremo barricate al Bellomo"

“Siamo pronti alla catena umana davanti al Bellomo se decideranno di spostare l’Annunciazione”. Lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa, non usa mezzi termini e richiama alla memoria una simile operazione di qualche tempo fa, “a tutela del Caravaggio”.
La notizia di un possibile prestito a Palermo per una mostra a Palazzo Abatellis – anticipata da SiracusaOggi.it – solleva le prime reazioni. E in attesa della scelta definitiva dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, parte la “crociata” di Giansiracusa. “Hanno scambiato Siracusa per un rigattiere, dove si prendono le cose in prestito e poi le riportano. L’Annunciazione è stata dichiarata inamovibile. E’ delicata oltre ogni immaginazione per i danni e gli interventi subiti nel tempo. E’ ambientata in un contesto stilistico dal quale non si può assolutamente spostare”, elenca lo storico dell’arte. Che lancia attraverso i social il suo avvertimento: “toglieteci mano, altrimenti faremo una barricata umana davanti al Bellomo”.




I cani antidroga trovano un carico di stupefacenti sul bus

Cocaina, hashish, extasy, marijuana e anfetamina: era il carico di droga a bordo di un pullman diretto a Catania e scoperto dalla Guardia di Finanza.
L’ispezione del mezzo, a Melilli, dopo una attività di indagine per appurare l’eventuale detenzione di sostanze stupefacenti da parte dei giovani viaggiatori.
I militari hanno deciso di impiegare “Aquy” e “Primo”, cani antidroga dal fiuto infallibile. Nel corso delle operazioni sono state rinvenute 180 dosi di cocaina, hashish, extasy marijuana e anfetamina per un peso complessivo di 200 grammi nonché centinaia di euro in contanti, anch’essi sottoposti a sequestro poiché ritenuti provento dell’attività illecita.
L’ispezione ha permesso, inoltre, di denunciare a piede libero 6 soggetti nonché di segnalarne amministrativamente altri 4 a per la detenzione di sostanze stupefacenti.
Le operazioni di polizia sono state estese anche alle abitazioni di due viaggiatori, uno dei quali, di 18 anni, è stato tratto in arresto e posto al regime cautelare degli arresti domiciliari su disposizione della locale Procura della Repubblica.
Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno al momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per cercare di individuare i canali di approvvigionamento del pusher.




Augusta. Rifiuti pericolosi in una vasta discarica abusiva, interviene la GdF

Una discarica abusiva di notevoli proporzioni è stata individuata dagli uomini della Compagnia di Augusta della Guardia di Finanza. IL sito, per le mappe catastali del Comune, era una semplice strada interpoderale, che corre lungo la contrada Mulinello a ridosso dell’omonimo torrente.
I militari, nel corso dei servizi di perlustrazione e controllo del territorio, hanno notato la vasta area che sovrasta e costeggia il torrente Mulinello, lastricata da tutta una serie di rifiuti solidi urbani ed industriali, scarti di lavorazione e materiale edile derivato da ristrutturazioni, tutti pericolosi per la salute pubblica, come nel caso dell’eternit, presente in grandi quantità lungo tutto il tragitto.
Nel corso dell’intervento, le Fiamme Gialle si sono rese conto della pericolosità della situazione quando hanno visto che alcune lastre di eternit erano state date alle fiamme oltre ad aver invaso, a causa delle avverse condizioni meteo che hanno recentemente flagellato la provincia aretusea, il letto del torrente Mulinello che corre lungo la vallata sottostante.
La situazione “fotografata” dai finanzieri appare fortemente lesiva per l’intero eco sistema che alimenta la qualità dell’aria e dell’acqua in tutta la zona che si estende per quasi 50.000 metri quadrati, l’equivalente di 9 campi da calcio.
Sono in corso gli accertamenti volti ad individuare la proprietà degli appezzamenti di terreno interessati dallo sversamento illecito di rifiuti e, contestualmente, è stata avviata l’opera di caratterizzazione.
Per le opere di bonifica bisognerà attendere le determinazioni della Procura di Siracusa a cui, nel frattempo, i finanzieri si sono rivolti per segnalare la sussistenza di reati “ambientali”.
L’area utilizzata come discarica abusiva è stata delimitata grazie all’intervento di una squadra di tecnici inviata sul posto dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Augusta che ne ha inibito l’accesso a chiunque volesse continuare a praticare le gravissime condotte illecite.




Bando sicurezza: Melilli batte Siracusa, gongola il sindaco Carta: "un successo"

Bene Melilli, male Siracusa. Il Comune ibleo è l’unico della provincia inserito in posizione utile per ricevere il finanziamento del Ministero dell’Interno per dotarsi di telecamere di sicurezza. Il progetto presentato è stato inserito tra i 428 vincitori.
Siracusa purtroppo non è andata oltre la posizione 823 nonostante un cofinanziamento di oltre 200mila euro. Altri indici di valutazione hanno spinto in basso la proposta del capoluogo che perde così un finanziamento da oltre 700mila euro.
Gongola il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta per i 150mila euro di finanziamento in arrivo. “E’ un successo forse senza precedenti per il Comune di Melilli. I miei più sentiti ringraziamenti vanno alla Prefettura di Siracusa”.
A fine giugno era stato presentato proprio in Prefettura un progetto predisposto seguendo le ultime disposizioni in materia di sicurezza. “Installeremo a Melilli centro e nelle frazioni di Villasmundo e Città Giardino un articolato impianto di videosorveglianza che fungerà sia da deterrente per chi intende delinquere che da utile supporto, ai fini investigativi, per le forze dell’ordine oltre che per il controllo del territorio con finalità di Protezione Civile. Il successo è da ricondurre alla puntuale pianificazione della  cabina di regia composta, oltre che dal Sindaco,  dal Responsabile della Protezione Civile Gaetano Albanese, dal Responsabile del Comando di Polizia Municipale Claudio Cava e dai Comandanti delle Stazioni Carabinieri di Melilli, maresciallo Marco Giompapa, Villasmundo, maresciallo Silvio Puglisi e Priolo-Gargallo, maresciallo Natalino Barbagallo, per competenza territoriale di Città Giardino”.




Siracusa. Bus navetta, quanto mi costi? Le riparazioni sono "extra" da 1.400 euro

Riparare i due bus navetta attualmente guasti e fermi da giorni in deposito costerà alle casse pubbliche altri 1.400 euro. Che si sommano ai 9.000 circa versati mensilmente da Palazzo Vermexio per la “manutenzione ordinaria e gestione” di 4 mezzi elettrici. Purtroppo però il guasto di due caricabatterie rientra nella manutenzione straordinaria, non inclusa nell’accordo in vigore per quattro mesi con la Rotak di Priolo, per cui serve una spesa extra. Destinata a non rimanere l’ultima, considerando come le navette siano soggette a guasti frequenti, anche di natura meccanica che – evidentemente – saranno sempre gestiti come “extra” perchè non inclusi nell’affidamento stipulato.
Intanto, però, da diversi giorni le navette in circolazione sono 2, nonostante il Comune sia proprietario di 6 bus elettrici in tutto. Di ulteriori 2 si sono perse le tracce.




Mafia e scommesse online, l'ex sponsor del Siracusa uomo-chiave delle indagini

Fabio Lanzafame con la sua PremierWin365 è l’ex main sponsor del Siracusa calcio. Ed è lui l’uomo chiave dell’operazione RevolutionBet che ha portato nei giorni scorsi alla scoperta di un maxi giro di scommesse illegali attraverso una intricata rete che correva anche sul web, sotto il pesante interesse delle organizzazioni criminali.
Lanzafame, imprenditore siracusano oggi in Romania, è stato interrogato per rogatoria ed ha contribuito con le sue dichiarazioni a mettere gli investigatori sulla pista giusta.
La sua società di scommesse è tra quelle finite sotto sequestro. Il suo logo ha campeggiato per anni sulle maglie del Siracusa e sugli spazi interni allo stadio riservati al main sponsor. E proprio in tribuna allo stadio della Borgata avrebbe invitato nel novembre del 2016 Danilo Iannì e Francesco Franco, in quel momento tenuti d’occhio dagli investigatori della Procura di Reggio Calabria perchè ritenuti vicini ad ambienti ‘ndraghetisti. L’invito era mirato ad uno scopo ben preciso: “ritirare 53.500 euro” frase che, secondo gli investigatori, indicherebbe che l’incasso della partita del Siracusa sarebbe dovuto finire nelle mani dei due calabresi.
“Soldi dell’incasso dei paganti”, dicono senza sapere di essere intercettati mentre in auto contano i soldi, banconota dopo banconota. A consegnarli loro sarebbe stato Graziano Cutrufo, fratello del presidente Gaetano che a Meridionews.it liquida tutto come “una stronzata”. Ammette di conoscere Fabio Lanzafame (“siamo, cresciuti insieme. Niente di illegale”) ma respinge ulteriori addebiti, ricordando come la PremierWin365 avesse comunque un contratto per la gestione del bar dello stadio siracusano.




Siracusa. Pistola, coltelli e tirapugni in auto: scatta la denuncia per un 51enne

Un 51enne è stato denunciato per il reato di detenzione abusiva di armi ed oggetti atti ad offendere. A chiedere l’intervento della Polizia è stata la moglie – peraltro separata – stanca delle continue vessazioni, minacce e prepotenze subite. In Questura ha raccontato anni di sofferenza, violenze psicologiche e intimidazioni subite.
Perquisizioni a casa dell’uomo e nella sua autovettura hanno permesso di sequestrare delle armi e degli oggetti atti ad offendere che lo stesso deteneva senza averne titolo. C’era anche una pistola calibro 8 con canna alterata e priva di tappo rosso poi una mazza da baseball, alcuni coltelli e un tirapugni in metallo.




Voglia di ospedale provinciale ma la Regione ha già deciso: è ospedale di Siracusa

Improvvisamente, si risveglia la discussione attorno alla realizzazione del nuovo ospedale. Purtroppo però con ritardo rispetto ai tempi della Regione, che a luglio ha già deciso che tipo di ospedale dovrà avere il capoluogo aretuseo. Dea di primo livello, ovvero come l’ospedale di Scicli o il Trigona-Di Maria. Niente respiro provinciale quindi niente Dea di secondo livello. La promozione non c’è stata, nonostante un numero di abitati/provincia superiore a quello di Ragusa.
Eppure è proprio dalla provincia che adesso i sindaci fanno sentire la loro voce, relativamente all’ospedale del capoluogo. Convocata anche l’assemblea dei sindaci. Dopo il sindaco di Palazzolo, Salvo Gallo, prende parola adesso il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. “Serve una valutazione più approfondita rispetto all’ubicazione del nuovo ospedale che, seppur attualmente classificato di secondo livello (in realtà primo livello, più basso, ndr) servirà comunque a garantire assistenza sanitaria all’intera provincia di Siracusa e, nello specifico, anche alla zona industriale dove ricadono le vie di fuga della città di Siracusa”.
“Invito tutti a trovare un’area strategica che sia lontana dalle insidie della viabilità cittadina e che invece sia facilmente raggiungibile e sopratutto con la massima velocità, per questo sollecito chi di dovere e quindi pure le autorità sanitarie a valutare la mia proposta di utilizzare l’area prossima allo svincolo autostradale Siracusa Nord in territorio di Melilli precisamente a Città Giardino”.
Rimane il problema di fondo: per la Regione l’ospedale da costruire è un nosocomio cittadino e non provinciale. E’ l’ospedale di Siracusa e non della provincia.
Soddisfazione via espressa invece dal Comitato per il Nuovo Ospedale. “Importante realizzare un efficace sistema viario per raggiungere rapidamente il nuovo ospedale nei tre punti di accesso previsti nell’area, decongestionando così il traffico della Pizzuta dove vivono migliaia di famiglie”. Anche il Comitato, però, accarezza il sogno di un ospedale provinciale. La sola emodinamica, però, non è sufficiente.




Siracusa-Gela, ripresa dei lavori: Ficara e Lorefice (M5s) dal ministro Lezzi

La ripresa dei lavori per la Siracusa-Gela al centro di un incontro tra i deputati nazionali Paolo Ficara e Marialucia Lorefica (M5s) ed il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. “Ci siamo confrontati sulla scadenza di marzo 2019, data entro la quale il lotto che collega Rosolini-Ispica deve esser pronto per non perdere il cofinanziamento europeo. La Regione – spiegano i parlamentari – ha una grande responsabilità, siamo contenti che l’assessore Falcone si sia messo in contatto telefonico con il Ministero dello Sviluppo Economico. Auspichiamo che la Regione abbia già provveduto ad inviare la documentazione annunciata, preliminare alla ripresa dei lavori e a qualsiasi nulla osta da parte dei ministeri coinvolti”. Il riferimento è alle comunicazioni che il Cas (Consorzio per le Autostrade Siciliane) deve mandare al ministero, tramite i commissari di Condotte, e alle Infrastrutture e Trasporti, competente per la vigilanza sulla concessione, che deve dare il via ai lavori da parte di Cosedil.
“Non consentiamo a nessuno di addossare le proprie responsabilità al governo centrale, che tanto sta facendo per sbloccare la ripartenza dei cantieri in tutta Italia e la messa in sicurezza di infrastrutture già esistenti”, sottolineano Lorefice e Ficara.
Altra questione, la Ragusa-Catania. “Il ministro Lezzi conosce molto bene e della quale si sta occupando con grande impegno. In particolare è stata affrontata la questione del pedaggio e della sua sostenibilità socio/economica in rapporto al territorio, cercando di intervenire al fine di limitare l’impatto economico della tariffa, specie per le categorie meritevoli di sostegno”.