Siracusa. Primo prelievo di organi a cuore fermo all'Umberto I: donati reni e fegato

Primo prelievo di organi da paziente a cuore fermo eseguito nei giorni scorsi all’ospedale Umberto I di Siracusa. Il prelievo, di fegato e reni, è stato reso possibile grazie all’assenso dato dalla famiglia del donatore, una donna di 60 anni di Augusta, ricoverata nel centro di Rianimazione di Siracusa per coma post-anossico da arresto cardiorespiratorio. Le condizioni cliniche già gravissime all’ingresso per le lesioni cerebrali e respiratorie erano ulteriormente peggiorate fino all’arresto cardiaco.
Il direttore generale facente funzione dell’Asp, Anselmo Madeddu, parla di “un esempio di grande integrazione e cooperazione tra il personale e le strutture coinvolte: il Centro Regionale Trapianti, il personale dell’Ufficio Coordinamento Trapianti dell’Umberto I di Siracusa, l’equipe dell’Ismett di Palermo con l’Ecmo team ed il personale sanitario dell’ospedale aretuseo. Il nostro grazie va innanzitutto alla famiglia del donatore, che ha espresso spontaneamente la volontà di donare gli organi”. Tre persone in lista d’attesa per un trapianto potranno adesso tornare a sorridere alla vita. Gli organi prelevati (il fegato ed i reni) sono stati trasferiti all’Ismett di Palermo.
“Il prelievo di organi da paziente a cuore fermo è un evento molto importante, di assoluto rilievo”, dichiara il coordinatore locale dei Trapianti, Graziella Basso.




Nuovo ospedale, accelera il Consiglio comunale. Bandiera: "scegliere bene"

Della costruzione del nuovo ospedale di Siracusa si torna a discutere domani in Consiglio comunale. Punto di partenza della discussione, l’ordine del giorno con primo firmatario Salvo Castagnino. “Preso atto che l’area è già stata individuata dal Consiglio Comunale e che l’Asp di Siracusa non ha mai fatto pervenire indicazioni contrarie, si deve sbloccare l’iter per avviare la costruzione alla Pizzuta”, la posizione dei 14 consiglieri che firmano la proposta. Tutto il centrodestra, in pratica, senza Forza Italia.
Proprio per il partito azzurro, fa sentire la sua voce l’assessore regionale Edy Bandiera. Che intanto chiarisce come “il finanziamento del nuovo ospedale non è legato all’area bensì alla città e che pertanto non si rischia di perderlo, anche qualora il Consiglio Comunale dovesse scegliere un’area diversa da quella individuata nel 2017”. Di recente, la Regione ha programmato la spesa da 140 milioni di euro per l’unico capoluogo rimasto sprovvisto di struttura sanitaria antisismica e adeguata. “Il nuovo ospedale di Siracusa è una priorità della Regione”, aggiunge l’esponente della giunta Musumeci. “La competenza dell’area è una competenza esclusiva del Consiglio Comunale, nei confronti del quale nutro massima attenzione e rispetto. Le scelte fatte adesso accompagneranno il territorio per i prossimi decenni e quindi occorre scegliere presto e scegliere bene”.
La parlamentare nazionale, Stefania Prestigiacomo, invitava nei giorni scorsi a rivalutare l’area su cui costruirlo puntando verso aree più vicine alla grande viabilità. Una scelta che ha una sua logica ma che rischierebbe di allungare ulteriormente un iter che si trascina stancamente da quasi vent’anni.




Siracusa. Stop ai lavori sulla spiaggetta della Maddalena, disposti accertamenti

Sono stati sospesi i lavori in corso per la costruzione di una recinzione lungo la spiaggetta cosiddetta della Maddalena, all’Isola. L’assessorato all’Urbanistica ha disposto la stop a tempo ai lavori per una serie di accertamenti e verifiche. I lavori erano stati avviati da ristoratori presenti della zona e proprietari dei terreni. Consistono nella installazione di paletti e di una rete metallica di recinzione a bordo strada alta un metro. Non sarebbe stata toccata la spiaggia, fanno sapere dalla direzione dei lavori. Su questo punto, l’Urbanistica ha chiesto l’intervento della Capitaneria di Porto per le verifiche di sua competenza. L’assessore Giusy Genovesi parla di “operazione di vigilanza urbanistica”.
Tra i primi a sollevare il caso, con tanto di richiesta di accesso agli atti, il consigliere comunale Carlo Gradenigo subito seguito dal comitato Ortigia Sostenibile. “Nulla contro i ristoratori, ma quello è rimasto uno dei pochissimi punti liberi di osservazione del mare”, spiega proprio Gradenigo. “In un tratto precedente di via lido Sacramento la vista è stata bloccata con una rete metallica di cantiere coperta da rete di plastica verde. Quel cantiere mi risulta sia stato bloccato ma da anni la situazione è di chiusura della vista. Spero nel buon senso e nel buon gusto di tutti e nell’ovvio rispetto delle regole”.




Siracusa. Rimborso Tari, contribuenti confusi: a chi spetta ed a chi no

Come tutte le cose in apparenza semplici, sta invece rivelandosi piuttosto complicato il rimborso Tari per le pertinenze. Il ministero dell’Economia ha chiarito a novembre dello scorso anno che i Comuni – tra cui Siracusa – avevano sbagliato e che la parte variabile calcolata sulle pertinenze andava quindi restituita. Un rimborso che parte dal 2013 ed arriva allo scorso anno.
Da pochi giorni è possibile presentare le richieste di rimborso all’Ufficio Tributi di via De Caprio. Il modello, di due pagine, si è rivelato ostico per diversi contribuenti. E su questo fronte l’ufficio è a lavoro per semplificarne la compilazione. Su chi ha diritto al rimborso è però caos.
Proviamo a fare chiarezza. Il rimborso spetta a chi ha pagato la Tari su garage, cantine ed altre pertinenze non della prima casa. Questo perchè a Siracusa, sulla prima casa, non si paga Tari sulle pertinenze. Pertanto il rimborso spetta a chi, ad esempio, ha pagato la Tari per la sua abitazione ed anche per un secondo garage o una seconda pertinenza. Parrebbe chiaro.
In realtà, però, non è infrequente che, per un errore legato anche a database obsoleti, sia stato richiesto il pagamento della Tari pure sulle pertinenze della prima casa. Non è dovuto, è un errore di calcolo del tributo e pertanto va segnalato all’ufficio. In questo caso, il suggerimento è di leggere con attenzione tutto il prospetto della tassa che arriva a casa.




Siracusa. Santa Lucia, un mese alla festa: alla Borgata tornano i "fuochi"?

Manca un mese alla grande festa cittadina:il 13 dicembre è Santa Lucia, la patrona di Siracusa. La macchina organizzativa è già in moto, con la guida della Deputazione della Cappella come conferma il presidente Pucci Piccione. “Dobbiamo vivere con gioia, serenità e impegno la festa della nostra Santa”, spiega mentre presenta l’appuntamento di questa sera (ore 19) alla basilica di Santa Lucia al Sepolcro con la “coroncina” e poi la celebrazione a cui parteciperanno i portatori e le portatrici, i falegnami e tutti i volontari che collaborano alla festa di Santa Lucia. L’appuntamento è aperto a tutti.
Ma sono due i temi che interessano e animano il dibattito pubblico attorno alla “festa”. Il primo riguarda la processione ed il suo percorso. Oltre al solito dibattito su avanzata in ordine o disordine, si guarda al tratto di corso Umberto attualmente interdetto al transito. Una grossa porzione centrale dell’elegante stradone, all’altezza dei Villini, da agosto è inibita al passaggio delle auto. Ma la processione, all’Ottava, passa solitamente proprio da lì, con la statua condotta a spalla dai vigili del fuoco. Dall’amministrazione comunale rassicurano: ben prima di giorno 13 dicembre la strada sarà risistemata e messa in ordine per la ricorrenza e per il normale flusso veicolare. “Ci sono da sistemare anche gli alberi, lì e nella zona del tempio di Apollo. Potrebbero creare problemi al passaggio del simulacro”, ricorda ancora Pucci Piccione.
C’è poi l’annoso dibattito sui fuochi d’artificio. Archiviata la polemica di maggio, confermato lo spettacolo pirotecnico all’arrivo del simulacro al ponte Umbertino, quasi a conclusione della processione dell’Ottava. Ma quest’anno potrebbe tornare, a grande richiesta, anche i fuochi per salutare la presenza in Borgata di Lucia. Pur rappresentando una spesa in più, la volontà della Deputazione è di tornare a regalare questo ulteriore momento alla festa. C’è da capire, però, da dove lo spettacolo pirotecnico possa essere “sparato”. Non troppo vicino alla chiesa di Santa Lucia fuori le mura e neanche all’interno dello stadio. La struttura della chiesa si è indebolita negli anni ed eccessive vibrazioni potrebbero incidere su crepe e altre microlesioni per le quali è stato chiesto on forza l’intervento del Fondo Edifici di Cultuo, essendo quella chiesa di competenza statale. Lo stadio, con manto in sintetico, è a rischio incendio in casa di ricaduta di scintille o altro. C’è quindi da capire dove piazzare le batterie dei fuochi d’artificio alla Borgata. “Se proprio dobbiamo farli questi giochi pirotecnici, almeno devono essere visibili”, dice Pucci Piccione. Che ha l’alternativa pronta: “in caso opteremo per un suggestivo gioco di luci”. E per la Santa della Luce potrebbe anche essere una indovinata soluzione.
Rientrata la polemica sui portatori dei cilii, i pesanti e caratteristici ceri che “accompagnano” la statua durante tutto il percorso, all’andata ed al ritorno. Niente più figuranti pagati per l’occasione: spazio ai volontari. E sta per essere creato anche il registro dei “portatori di luce”, figure che si aggiungono ai berretti verdi ed alle portatrici.




Siracusa. Due anni senza Enzo Maiorca: "Un percorso subacqueo dedicato al recordman"

Un percorso subacqueo, nel mare intorno all’isolotto di Ognina, dedicato ad Enzo Maiorca. Così la figlia Patrizia, a due anni dalla scomparsa del compianto recordman siracusano, immagina di poter legare il nome del padre a qualcosa per cui, per tutta la vita, Enzo Maiorca ha lavorato: la tutela del mare e dell’ambiente. “Viviamo quotidianamente la perdita – racconta Patrizia, oggi presidente del consorzio che gestisce l’Area Marina Protetta del Plemmirio – ma è chiaro che nel giorno dell’anniversario della sua morte, la mancanza si sente in maniera più marcata”. La famiglia Maiorca non pensa alla realizzazione di una statua, come era stato paventato all’indomani della morte del campione di apnea e senatore siracusano. “Lo abbiamo fatto calando in mare quella dedicata a Rossana- ricorda Patrizia Maiorca- ma rifarlo sarebbe banalizzare la statua. Vorrei qualcosa di vivo per papà, qualcosa che continui a parlare di lui e del suo importantissimo messaggio di tutela e difesa del nostro mondo. Potrebbe essere un percorso subacqueo o potrebbe essere la stanza di un museo ,magari del futuro Museo del Mare, in cui ogni giorno sia possibile avere delle notizie sullo stato di salute delle nostre acque”. Progetti a cui Patrizia Maiorca intende lavorare, partendo dalla ricerca della migliore idea possibile.




Siracusa Risorse, i lavoratori occupano la sede della partecipata

I lavoratori di Siracusa Risorse hanno occupato la sede centrale dell’azienda, in corso Gelone. Si tratta della società partecipata della ex Provincia Regionale. Stipendi in arretrato ed incertezze sul nuovo contratto di servizio stipulato senza il coinvolgimento di tutte le parti sociali le ragioni alla base della protesta.
Il segretario provinciale della Filcams Cgil, Alessandro Vasquez, si sta occupando della vicenda.




Siracusa. Specie aliene nelle acque del Plemmirio, immortalata murena atlantica

La foto arriva direttamente dalle acque del Plemmirio. All’interno dell’area marina protetta sono sempre più numerose le specie “aliene”. Come questa enchelycore anatina: una murena atlantica immortalata dal servizio attività a mare del consorzio Plemmirio.
“Non è la prima volta che la incontriamo”, afferma il responsabile del servizio, Gianfranco Mazza. Lo scatto, caratteristico, immortala la murena atlantica che fa capolino nei fondali della zona A. Non si tratta del primo avvistamento ed è già stato condotto uno studio in passato sulla presenza di questi esemplari.




Siracusa. Smart a fuoco in via Grottasanta, danneggiate altre tre auto

Auto in fiamme nella notte in via Grottasanta. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti per l’incendio di una Smart. Ancora in fase di accertamento le cause all’origine del rogo. Danneggiati altri  tre veicoli ivi parcheggiati nei pressi dell’auto. Sul posto i Vigili del Fuoco.




Siracusa. Interrogatorio di garanzia per i sei arrestati nell'operazione Port Utility

Giornata dedicata agli interrogatori di garanzia delle sei persone raggiunte nei giorni scorsi da un’ordinanza cautelare (una in carcere, cinque ai domiciliari) nell’ambito dell’indagine della Guardia di Finanza ribattezzata Port Utility. Secondo l’accusa, le gare pubbliche bandite dall’Autorità Portuale di Augusta sarebbero state “turbate”. I bandi e i disciplinari, infatti, non venivano direttamente predisposti dai funzionari dell’Ente pubblico appaltante, bensì da professionisti titolari di una società di progettazione siracusana. Inoltre in alcune circostanze, alcuni commissari di gara, dopo aver svolto l’incarico di componente della commissione aggiudicatrice, ricevevano – anche con lo schermo di terzi soggetti – incarichi di consulenza dalla società che si era aggiudicata l’appalto. Una sorta di “ricompensa” per l’attività svolta a favore di chi aveva tutto l’interesse ad “indirizzare” le gare.
Particolarmente lungo, fino alla serata, l’interrogatorio dell’ingegnere Nunzio Miceli, ritenuto il regista dell’operazione e attualmente in carcere. Hanno risposto alle domande i fratelli Pietro e Giovanni Magro, per loro due di confronto ciascuno con i magistrati. Hanno avuto modo di chiarire la loro posizione, in particolare relativamente al contenuto di una conversazione whatsapp e ad una intercettazione telefonica del 2017. Hanno inoltre spiegato di essere soci dello studio di progettazione coinvolto e con quali percentuali e ruoli. Il loro difensore, l’avvocato Aldo Ganci, domattina depositerà istanza di scarcerazione ma preannuncia anche il ricorso al Riesame. Si è avvalso, invece, della facoltà di non rispondere Antonino Sparatore. Interrogatorio di garanzia anche per Giovanni Sarcià e Venerando Toscano.
I sei sono accusati di corruzione e turbativa d’asta. Gli appalti ritenuti “pilotati” rientrano in quelli previsti nella “Scheda Grandi Progetti – Hub porto di Augusta”. Le opere sono finanziate nell’ambito della programmazione 2007/2013 con fondi Pon e ammontano a circa 100 milioni di euro. Gli utili – illeciti – sarebbero stati “pagati” attraverso “consulenze”, per un volume totale di quasi 8 milioni di euro. Quanto ai due funzionari dell’Autorità Portuale, incaricati di gestire le gare di appalto, avrebbero incassato circa 500 mila euro ciascuno a titolo di incentivi per le relative attività d’istituto in realtà, rivelano le indagini, svolte dai tre professionisti titolari dello studio di progettazione.