Siracusa. "Ok" al Bilancio di Previsione:"Garantiti i servizi"

“Via libera” della giunta al Bilancio di Previsione 2018. La bozza dell’esecutivo varata oggi si limita a “far quadrare i conti” per garantire l’erogazione dei servizi essenziali. Lo spiega l’assessore Nicola Lo Iacono, che cita, tra gli altri aspetti, quelli legati alla salvaguardia dei posti di lavoro nella vicenda legata all’appalto per i servizi informatici, così come la copertura del servizio di asilo nido comunale  e di refezione scolastica. “Pur essendo un Bilancio preventivo- osserva l’assessore Lo Iacono- abbiamo soltanto potuto lavorare nel reperimento delle risorse necessarie per l’ordinario. Questa amministrazione si è insediata in estate e quindi la vera programmazione sarà visibile con il prossimo Bilancio di previsione, a cui lavoreremo da subito”. Lo strumento finanziario redatto dall’amministrazione comunale sarà adesso sottoposto al vaglio dei Revisori dei Conti per poi passare al consiglio comunale per l’approvazione degli emendamenti e il varo definitivo. “Il prossimo Bilancio preventivo dovrà essere approvato senza i ritardi degli ultimi anni-prosegue Lo Iacono- e nelle prossime settimane apporteremo modifiche e integrazioni sulla scorta di quanto disposto dalla Corte dei Conti per alcuni esercizi precedenti”.




Siracusa. Piste ciclabili finanziate e non ancora realizzate, venerdì il vertice

Si discuterà anche delle due piste ciclabili (Sistema e Pizzuta) nel corso del vertice convocato dall’assessore alla Mobilità, Giovanni Randazzo, per venerdì mattina. Negli uffici dei Programmi complessi, insieme a tecnici e dirigenti dei due settori, si farà il punto sull’esecuzione di quanto progettato e finanziato dal Collegato Ambientale.
Nei giorni scorsi ci siamo occupati del caso (clicca qui), riportando di attualità un progetto dello scorso marzo e per il quale è già stata inviata una prima tranche di fondi al Comune di Siracusa. Un articolo che ha condotto alla convocazione della riunione operativa di venerdì.
Da quanto intanto filtra, le due piste ciclabili cittadine verranno si realizzate, ma solo dopo aver concluso positivamente l’acquisto di due nuovi bus navetta elettrici. Una misura sempre prevista dal Collegato Ambientale, insieme all’acquisto di paline di infomobilità (140.000 euro), dieci stazioni di bike sharing (30.000 euro) e un sistema digitale per il conteggio dei passeggeri dei bus (5.100 euro).
Il grosso del finanziamento riguarda però la realizzazione delle due piste ciclabili. Gli uffici hanno lavorato al progetto di quella che era stata ribattezzata la pista ciclabile di “sistema” (750mila euro) collegata ad una seconda, ribattezzata “Pizzuta” (152mila).
La pista di sistema, da progetto, inizia in viale Santa Panagia con sviluppo attraverso via Calatabiano, viale dei Comuni e viale Scala Greca. Il tratto “Pizzuta”, invece si sviluppa da via Piazza Armerina fino ad arrivare al parco di via Ozanam e via Monti, nei pressi del liceo classico Gargallo.
La pista ciclabile viene “ritagliata” lungo la sede stradale, con tutti gli accorgimenti del caso: rifacimento dell’asfalto, colorazione del fondo stradale, indicazione del passaggio destinato alle bici e attraversamenti pedonali. E la necessaria separazione, attraverso cordoli, dalla porzione di strada lasciata al traffico veicolare.
Per il Ministero dell’Ambiente le piste ciclabili dovrebbero avere la priorità. Ma per la realtà siracusana si è constatato, a ragione, come più importante e gradito dagli stessi cittadini sia l’implementazione del servizio di trasporto urbano tramite navette in servizio turistico ma utilissime per i residenti.




Siracusa. Quella voglia di bus navetta: due in più con l'idea area sosta Elorina

Da tre anni almeno il Comune di Siracusa vuole implementare la sua flotta di bus. Attualmente sono quattro quelli su strada (a fronte di una dotazione iniziale di 6, ndr) ed almeno altri due tornerebbero utili per “umanizzare” i tempi di attesa e attivare nuove tratte come quella che permettere di tornare ad utilizzare per la sosta l’area di via Elorina, indicata pure nel Pum come parcheggio scambiatore.
Di recente, a luglio, il Comune si è rivolto a Consip (il “market” della pubblica amministrazione) per utilizzare i primi fondi del Collegato Ambientale (400.000 euro) per l’acquisto di mezzi elettrici. Dei quali, però, Consip non ha disponibilità: l’unico lotto di gara andato deserto è proprio quello relativo agli e-bus. Ci si muoverà, allora, seguendo la procedura tradizionale, più lunga e complessa, dell’asta pubblica europea. Ma i fondi del Collegato sono sufficienti per l’acquisto di un solo mezzo. Dove trovare il resto?
La risposta potrebbe arrivare dall’Accordo di Programma Quadro per i Comuni con problematiche ambientali. In Regione c’è stato di recente un vertice e Siracusa (rappresentata dall’assessore Coppa), insieme a Catania e Palermo, dovrebbe poter accedere ad almeno 1 dei 6 milioni di euro di plafond della misura, sempre promossa dal Ministero dell’Ambiente. La Regione vorrebbe venissero privilegiati interventi come piste ciclabili e bike sharing ma non dovrebbe essere problematico ottenere il via libera anche per altro, come l’acquisto di bus elettrici. L’utilizzo congiunto delle due fonti di finanziamento (Collegato Ambientale e Apq) non costituirebbe noia neanche in fase di rendicontazione, essendo comunque sempre il Ministero dell’Ambiente a promuovere gli interventi a favore di una mobilità sostenibile.




Melilli. Azzerata la giunta comunale, via gli assessori: "nuovo impulso"

Azzerata la giunta municipale di Melilli, un rimpasto “strong” a cinque mesi dalle elezioni. Questa la decisione, non senza sorpresa, del sindaco Peppe Carta. “Col fine di dare nuovo impulso all’attività amministrativa e verificare il grado di condivisione del programma politico, il sindaco ha proceduto all’azzeramento della Giunta, revocando gli incarichi agli assessori e ringraziandoli nel contempo per il contributo da loro offerto alla comunità nei mesi trascorsi”, recita la stringata nota apparsa sul sito del Comune di Melilli.
Daniela Ternullo, Giuseppe Militti, Stefano Elia e Giuseppe Corradino si ritrovano quindi fuori da palazzo di città. Nuovi equilibri in vista? Le prossime ore, con le nuove nomine, contribuiranno a fare chiarezza.




Siracusa. Pinelli lascia l'Inda: "Fatto quanto dovevo"

Pier Francesco Pinelli lascia la Fondazione Inda.  L’ex commissario straordinario, adesso consigliere delegato, ha annunciato le proprie dimissioni questa mattina. “L’incarico di Consigliere delegato, accettato nel marzo scorso temporaneamente e per senso civico di responsabilità al fine di completare la stagione 2018 da me progettata ed accompagnare l’insediamento del nuovo Cda e del Sovrintendente- spiega Pinelli-  non è più conciliabile con i miei impegni personali e professionali che richiedono una presenza stabile a Roma. Ho comunicato quindici giorni fa al Ministro Bonisoli che l’incarico terminerà il 31 dicembre 2018”.  Pinelli aggi “Ho svolto l’incarico con dedizione e passione, prima in qualità di Commissario straordinario, poi di Consigliere delegato, svolgendo il lavoro di ristrutturazione e di rilancio che mi era stato affidato dal Ministro per i Beni Culturali e guidando l’INDA ai migliori risultati della storia in termini di pubblico, ricavi, visibilità sui media ed economico finanziari”. “L’INDA – continua Pinelli – oggi è un’istituzione culturale viva, solida, e pronta a raggiungere nuovi traguardi”. “Al Consiglio di Amministrazione ed al Sovrintendente Calbi auguro di saper custodire e far crescere ancora di più questa istituzione cui ho dedicato tanta energia e che resterà sempre nel mio cuore”. “Il lavoro intenso e bello di questi anni ha avuto grande successo grazie ai dipendenti della Fondazione, alle maestranze, ai collaboratori, al supporto di molte componenti del territorio Siracusano e alla stretta collaborazione con il Ministero. Ringrazio tutti per aver permesso che il sogno del rilancio dell’INDA diventasse realtà”.
Un ringraziamento per il percorso svolto, arriva dal Sindaco di Siracusa e Presidente INDA, Francesco Italia: “A nome mio e dei consiglieri Giliberti, Giansiracusa e Rubino, non posso che ringraziare il Consigliere delegato Pinelli per l’impegno, la qualità e la grande mole di lavoro che ha dedicato all’Istituto Nazionale del Dramma Antico”. “Sotto la sua guida, l’INDA ha raggiunto traguardi ambiziosi e fatto registrare numeri importanti”. “L’eredità che lascia Pinelli – conclude Italia – è inestimabile e rappresenta la base di partenza per un futuro ricco di soddisfazioni”.




Industria Sostenibile, una giornata per parlare di futuro con Sasol Italy

Mentre le aziende della zona industriale rumoreggiano per il nuovo piano regionale sulla qualità dell’aria, Sasol Italy promuove “La giornata dell’industria sostenibile”. Il 12 novembre a Siracusa annunciata anche la presenza del presidente della Regione, Nello Musumeci (che non ha ancora confermato), i segretari confederali con delega all’industria di Cgil, Cisl e Uil (Vincenzo Colla, Angelo Colombini e Tiziana Bocchi), i segretari generali del settore chimico (Emilio Miceli, Nora Garofalo e Paolo Pirani) e i rappresentanti delle associazioni datoriali (Andrea Bianchi, direttore delle Politiche industriali di Confindustria e Andrea Piscitelli, direttore delle Relazioni industriali di Federchimica).
Insieme ai vice presidenti di Sasol Italy, Filippo Carletti e Sergio Corso, si parlerà di come il rapporto con le istituzioni e le buone relazioni industriali siano leve indispensabili per uno sviluppo sostenibile e inclusivo dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
“Sasol considera la Sicilia una regione strategica e ricca di opportunità dal punto di vista industriale ed economico – afferma – una Regione nella quale continuare a investire. Questa giornata nasce con l’obiettivo di favorire un dialogo aperto e continuo col territorio e con tutti gli stakeholder. Vogliamo raccontarci, mostrando i risultati del nostro impegno per la sostenibilità, e programmare un futuro imprenditoriale più solido e una sostenibilità di lungo termine al nostro stabilimento”.
Vanno in questa direzione gli investimenti degli ultimi anni per lo sviluppo sostenibile, che hanno portato miglioramenti tangibili come la riduzione del 50% delle emissioni in atmosfera, l’annullamento delle emissioni di anidride solforosa grazie a un impianto di Cogenerazione, l’impianto per il recupero delle acque reflue, l’utilizzo del solo gas metano come combustibile. E per il futuro ci sono già nuovi investimenti in cantiere.
“In Sasol Italy – conclude Filippo Carletti, vice presidente e amministratore delegato di Sasol Italy – non smettiamo di fare progetti e investire risorse nei nostri siti produttivi, migliorando continuamente i processi, diversificando il portafoglio prodotti e ricercando nuove materie prime e nuove tecnologie. L’obiettivo è restare competitivi e garantire un futuro all’azienda e ai dipendenti. Un futuro che porti sviluppo a questa terra, sempre che ci sia anche il giusto supporto da parte del contesto circostante”.




Zona Industriale. I super-periti della Procura verificano le prescrizioni

Entro la fine del mese i super-periti della Procura di Siracusa torneranno ad ispezionare i principali impianti della zona industriale siracusana: Lukoil ed Esso. Dovranno verificare l’avvenuto adeguamento delle raffinerie alle prescrizioni dettate per limitare ulteriormente le emissioni in atmosfera.
Isab/Lukoil ha già pienamente ottemperato, fornendo nei tempi previsti le dovute comunicazioni alla Procura. Esso, che tra pochi mesi passerà sotto il totale controllo degli algerini di Sonatrach, ha chiesto una proroga per completare gli ultimi interventi che saranno a cura proprio della nuova proprietà.
Le prescrizioni studiate dal team di esperti chiamati dalla Procura di Siracusa riguardano la copertura delle vasche di trattamento, il miglioramento delle coperture dei serbatoi, il controllo dei vapori da camini e il loro monitoraggio. Tutto per ridurre sensibilmente le emissioni di sostanze odorigene in atmsofera. Nell’ambito dello stesso procedimento ci sono otto persone sotto indagine con l’accusa di inquinamento ambientale colposo.




Siracusa. La Chindemi in Europa grazie ad Erasmus Plus: cerimonia a scuola

Grande partecipazione al comprensivo Chindemi alla festa di avvio di “Erasmus plus”. Nella sede centrale di via Basilicata, anche il sindaco Francesco Italia ha voluto partecipare alla cerimonia che segna un importante momento per la scuola siracusana, chiamata a partecipare al programma dell’UE dal titolo “The Non-Formal and the Digital Classrooms for Inclusion 2018-2020”.
La Chindemi è scuola partner in rete con istituti scolastici della Romania, della Polonia e della Turchia. Al centro del progetto europeo c’è il tema dell’inclusione. Il prossimo 17 novembre primo incontro formativo, ad Apa, in Romania. Vi parteciperà una delegazione di studenti e docenti siracusani.
Ad applaudire anche le esibizioni canore e musicali degli alunni di scuola primaria e secondaria della Chindemi anche la reggente Teresella Celesti, la coordinatrice di progetto Linda Papa e Marco Vero.




Siracusa e il nuovo ospedale, stop al Risiko dell'area: "Pizzuta e si faccia in fretta"

La costruzione del nuovo Ospedale di Siracusa è tema pronto ad essere affrontato in Consiglio comunale. Una convocazione urgente è stata chiesta da 14 consiglieri di opposizione, che hanno predisposto un ordine del giorno urgente con Salvo Castagnino primo firmatario. Nel breve volgere di pochi giorni, la presidente dell’assise, Moena Scala, potrebbe indicare la data per i 32 dell’aula Vittorini.
“Preso atto che l’area è già stata individuata dal Consiglio Comunale e che l’Asp di Siracusa non ha mai fatto pervenire indicazioni contrarie, si deve sbloccare l’iter per avviare la costruzione”, spiega Castagnino. “Basta parlare di ospedale provinciale, il nuovo nosocomio deve essere costruito all’interno della città: è stato declassato ad ospedale di I livello e in questo equiparato a quello di Avola-Noto dal recente riordino della rete ospedaliera regionale”, si legge nell’ordine del giorno urgente preparato dai consiglieri (tra cui anche Paolo Ezechia Reale ma spicca l’assenza di Forza Italia).
“Il Consiglio Comunale prende atto dell’area già individuata e dell’attuale disponibilità dei fondi necessari a realizzare l’Ospedale di Siracusa ed invita la Regione e i suoi organi periferici a procedere con la velocità richiesta dall’importanza e dal ritardo accumulato alla definizione progettuale dell’intervento ed al suo concreto avvio”, è un altro passaggio che vale come messaggio indirizzato all’assessorato regionale alla Salute, per la dovuta comunicazione agli uffici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa.
Da studiare, poi, “l’ammodernamento, la messa in sicurezza ed il miglioramento delle aree e della viabilità della zona interessata dalla costruzione del nuovo ospedale”.
Tutti punti sui quali si registra già oggi piena unità di intenti tra amministrazione e forze di opposizione. Un bel segnale per la città, su di un tema importante e verso il quale viene mostrata adesso la dovuta maturità istituzionale. L’idea è infatti quella di una convocazione ogni tre mesi per aggiornare il Consiglio comunale e la città sugli sviluppi dell’infinito iter che dovrebbe finalmente portare alla costruzione del nuovo ospedale.




Siracusa. Salta il trasloco dell'Ufficio Tributi, il Comune: "Non abbiamo speso un euro"

L’Ufficio Tributi non sarà trasferito nei locali dell’ex Questura, in via San Sebastiano. Il contratto di locazione era stato stipulato dal Comune durante la precedente consiliatura, la scorsa primavera. L’assessore al Patrimonio dell’epoca, Salvo Piccione, aveva spiegato che si trattava di un “importante contratto con cui il Comune otterrà un risparmio per spese da locazioni pari ad oltre 266 mila euro l’anno”. L’immobile di via De Caprio, inoltre,  presenta delle criticità. Il trasloco era previsto per lo scorso mese. Rilievi tecnici avrebbero, tuttavia, fatto emergere dei problemi in quella che doveva essere la nuova sede, facendo di fatto saltare l’accordo e tracciando la strada verso la risoluzione del contratto di locazione. L’assessore attuale, Nicola Lo Iacono spiega che “il contratto stipulato prevedeva che dovessero essere svolte delle verifiche nell’immobile per accertare i requisiti dichiarati prima di utilizzarlo. I tecnici dell’Ufficio Tecnico avrebbero appurato che alcune metrature dichiarate non corrispondevano con quelle realmente riscontrate all’interno”. In altre parole, metrature inferiori rispetto a quelle dichiarate in sede di proposta e poi stipula del contratto.  All’interno degli uffici che un tempo ospitavano la questura, i proprietari avevano effettuato dei piccoli interventi di manutenzione (a proprio carico). La partita adesso si riapre. Che gli uffici di via De Caprio debbano essere spostati resta un’idea valida per il Comune. Da decidere, successivamente, se anche altri settori (Uffici Demografici e Urbanistica, ad esempio) possano essere trasferiti altrove.