Siracusa. Asili nido, revocate le gare: "Lavori in 20 giorni, servizio fino a luglio"

Tutte revocate le gare per l’affidamento degli asili nido comunali. Il provvedimento ufficiale è atteso per oggi ed entro 20 giorni il servizio dovrebbe ripartire in maniera completa in città, dopo i lavori strutturali che si sono resi necessari, spiega l’assessore Pier Paolo Coppa, alla luce del maltempo delle ultime settimane. L’impegno di spesa c’è e ammonterebbe a circa 40 mila euro in totale. Gli interventi dovrebbero partire domani o al massimo lunedì secondo un programma che è stato stilato dagli uffici e che prevede che si cominci dal micro asilo nido comunale del Tribunale, dove i problemi riscontrati sarebbero davvero irrisori, soprattutto se paragonati a quelli riscontrati in strutture come l’asilo nido di via Mazzanti. Subito dopo l’asilo del Palazzo di Giustizia, la priorità sarà data all’edificio di via Alessandro Specchi e così via fino a completare i lavori, appunto entro tre settimane, stando alle previsioni avanzate dall’assessore alle Politiche Scolastiche. I ritardi accumulati nel percorso verso l’affidamento del servizio causano un malcontento che, nei giorni scorsi, è stato reso evidente dalle famiglie dei bimbi, circa 800, che frequentano gli asili nido comunali, con un’apposita manifestazione. Ritardo che colpisce anche l’aspetto occupazionale, con i circa 100 operatori in attesa di riprendere l’attività. Aspetti che Coppa non nasconde. “So benissimo che si tratta di una situazione più che spiacevole, ma la decisione, seppur impopolare, si è resa indispensabile alla luce di sopralluoghi effettuati nelle strutture dopo le intense piogge delle ultime tre settimane. Si tratta di ragioni di sicurezza, anche legate agli impianti elettrici, e non si può transigere. Molto più grave sarebbe ignorare rischi seri per i bimbi che frequentano i nostri asili nido comunali”. Riparte, dunque, l’iter per l’affidamento della gestione degli asili nido comunali. Per quanto riguarda il periodo rimasto non utilizzato, l’assessore annuncia che “lo recupereremo assicurando il servizio per un mese in più rispetto a quanto inizialmente previsto”. Questo dovrebbe voler dire che gli asili rimarranno aperti fino al prossimo luglio.




Classifica delle città intelligenti, Siracusa in 86.a posizione

Posizione numero 86 per Siracusa nella iCity Race edizione 2018. Lo scorso anno era 84.a, 82.a nel 2016. Realizzata a partire dal 2012 da FPA, l’ iCity Race è un rapporto annuale che aiuta a seguire l’evoluzione dei capoluoghi italiani nel percorso verso città più intelligenti, più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili, più capaci di promuovere sviluppo adattandosi ai cambiamenti.
Gli indicatori complessivamente utilizzati nei 15 diversi ambiti della vita urbana per il 2018 sono 107 (pari al numero delle città considerate), 91 dei quali sono riconducibili a quelli utilizzati nella edizione precedente (81 dei quali aggiornati), 16 sono nuovi, mentre 22 indicatori impiegati l’anno scorso non sono stati riproposti perché obsoleti e non aggiornabili. Fondamentalmente, si analizzano 5 dimensioni: ambiente, servizi funzionali, economia, società, governance.
Siracusa soffre nel verde urbano (87.a), gestione rifiuti (92.a), energia (93.a), lavoro (90.a),innovazione e ricerca (88.a), inclusione sociale (94.a), attrattività turistica (88.a) sprofonda in istruzione (97.a) e sicurezza (102.a), galleggia in mobilità (62.a) e solidità economica (65.a), consuma suolo da top 30 (23.a),
Le altre siciliane: Palermo è 88.a, Catania 89.a, Messina 92.a, Ragusa 96.a, Enna 101.a, Trapani 104.a, Caltanissetta 105.a, Agrigento ultima in posizione 107.




Spazzatura abbandonata: tessera sanitaria "identifica" sporcaccione

Continua la caccia agli sporcaccioni seriali che abbandonano i sacchetti della spazzatura agli angoli delle strade. E il nuovo sistema di apertura a campione dei sacchetti, alla ricerca di “tracce” che possano rivelare l’identità di chi li abbandona, continua a produrre frutti. In tre giorni sono circa una trentina le persone identificate che si vedranno recapitare a domicilio una multa da 100 euro.
Clamoroso un caso avvenuto questa mattina, sempre tra le vie della Borgata. All’apertura di un sacchetto abbandonato, gli operatori hanno rinvenuto una tessera sanitaria scaduta che ha fornito tutte le indicazioni che servivano sul soggetto da sanzionare.
Per il momento appare una battaglia impari. Si effettuano le maxi bonifiche, si da la caccia agli evasori/sporcaccioni ma non diminuisce il volume di spazzatura abbandonata sulla pubblica via. La prossima settimana, pertanto, si intensificherà ulteriormente il contrasto con una determina dirigenziale che porterà a 400 euro il massimo sanzionabile, introducendo in caso di recidiva la denuncia penale.




Siracusa. Cocaina in casa, scatta l'arresto per un 31enne

Una perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire in casa di un 31enne siracusano 5,8 grammi di cocaina, tre bilancini di precisione, 50 euro in contanti e vario materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.
Gli agenti della Mobile hanno arrestato Giuseppe Mauro, già conosciuto dalle forze di polizia, per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di droga.




Siracusa. Fiera dei Morti, dal 28 ottobre bancarelle ai Villini

Torna la Fiera dei Morti e anche per il 2018 il Comune ha scelto di puntare sui Villini. Gli stand degli espositori apriranno al pubblico il 28 ottobre e rimarranno aperti fino al 2 novembre. Diventa, quindi, definitivo l’addio ad Ortigia dopo alcuni esperimenti poco felici (viale dei Comuni) ed un primo tentativo lo scorso ai Villini.
Come sempre, due i settori commerciali: alimentare e non alimentare. I tradizionali venditori di caldarroste hanno l’obbligo di limitare le emissioni di fumi. Gli espositori verseranno un euro a metro quadro per lo spazio occupato, per ogni giorno di permanenza.
Sono 15 le bancarelle non alimentari (giocattoli e abbigliamento), 11 quelle alimentari (dolciumi ed altro). Su 26 espositori, sono appena 5 i siracusani (uno di Noto). Per il resto catanesi, senegalesi, bengalesi, tunisini, marocchini e un cinese.




"Annullare le elezioni amministrative": la richiesta di Reale il 13 dicembre al Tar

Il 13 dicembre il Tar di Catania discuterà anche il ricorso sulla richiesta di annullamento delle elezioni amministrative 2018 presentato dal portavoce di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale. In quella stessa data i giudici amministrativi valuteranno anche altri ricorsi presentati da esponenti del centrosinistra cittadino che chiedono l’assegnazione del premio di maggioranza al sindaco Francesco Italia.
Reale, invece, in più di ottanta pagine, chiede di annullare l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale a causa “delle incredibili irregolarità nei verbali delle operazioni elettorali, relative al primo turno, addirittura in 74 sezioni, sulle 123 totali”.
Il risultato elettorale del primo turno non sarebbe quindi “espressione dell’effettiva volontà degli elettori, a causa di eccessive omissioni ed errori che comportano l’assoluta incertezza sulla regolarità delle operazioni elettorali”.
Nel ricorso, estremamente dettagliato, vengono evidenziate in svariate sezioni circostanze che farebbero pensare, se verificate, “a possibili casi di voti fantasma o addirittura inventati, senza escludere addirittura diversi episodi di schede ballerine, di schede cioè introdotte nell’urna dopo essere state votate da persone estranee al seggio elettorale”.
Ezechia Paolo Reale spiega il suo ricorso. “Ho chiesto il ripristino della democrazia che passa dalla regolarità delle operazioni di voto e di scrutinio. Troppe le sezioni nelle quali esistono anomalie, compresi voti mancanti rispetto al numero di elettori e voti in numero maggiore di quello degli elettori stessi. Il risultato elettorale così come proclamato non rispecchia l’effettiva espressione del voto dei cittadini di Siracusa. La mia non intende essere una battaglia personale – conclude Reale – ma non posso non sentire il dovere civile di ridare alla mia città quella verità che era dentro le urne e che le è stata sottratta da negligenza e poca competenza di molti di coloro che erano stati chiamati a custodire e verificare la volontà democratica”.




Siracusa. Il sindaco incontra Lucia Formosa: "faremo chiarezza". I vigili in Procura

Alla fine l’incontro c’è stato. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, è andato a trovare Lucia e Giulio Formosa, i genitori dello sfortunato Renzo, vittima di quel drammatico incidente stradale di cui oggi tutti parlano. Nel salotto dell’abitazione della famiglia, alla Pizzuta, dove campeggiano le foto di un Renzo sorridente, il primo cittadino ha anzitutto espresso la sua vicinanza a Lucia e Giulio ed al loro dolore immenso. Sul fronte dei procedimenti avviati per far luce sulle presunte omissioni nelle fasi dei rilievi sul luogo dell’incidente da parte di agenti della Municipale, ha assicurato la volontà di fare chiarezza.
Per il resto, trattandosi di un incontro in forma privata, vige il più stretto riserbo. Oltre due ore di visita conclusa comunque con il ringraziamento di mamma Lucia al sindaco, a cui ha rinnovato il suo appello: “giustizia per mio figlio”.
L’approfondimento richiesto dal primo cittadino al comandante della Municipale, Enzo Miccoli, è tutt’ora in corso, ad una settimana dalla trasmissione in tv del servizio de Le Iene. Non sono ancora stati assunti provvedimenti disciplinari, per i quali occorrerà comunque l’avvio di un procedimento da parte degli organi competenti interni.
Sul fronte delle indagini, dopo che la Procura di Siracusa ha acquisito il video andato in onda su Italia 1, i due ispettori di Polizia Municipale intervenuti in occasione dei rilievi in via Cannizzo sono stati ascoltati dalla polizia giudiziaria. Il sospetto emerso dal video e dalle denunce della famiglia dello sfortunato Renzo è che siano state commesse diverse omissioni. Il procuratore Fabio Scavone segue con grande attenzione l’evoluzione dei fatti, in questo nuovo filone di indagine.




Siracusa. Ennesima bonifica alla Borgata: quartiere nelle mani di chi abbandona

Quattro squadre di Igm all’opera questa mattina per una nuova bonifica straordinaria della Borgata, finita nuovamente sotto i rifiuti. Continua la “ribellione” di larga parte del popoloso quartiere che non vuol sentirne di fare la differenziata. E neanche la parte sana del rione si cura di vigilare o segnalare chi o quanto non funziona.
Nonostante la scomparsa dei cassonetti su strada, continuano ad essere abbandonati su strada tonnellate e tonnellate di rifiuti. Oltre 10 tonnellate raccolte anche questa volta. Una enormità. Da qualche punto si guarda la vicenda, è profondamente assurda. La Borgata è il cuore del problema, seguita da Ortigia. Mentre negli altri quartieri dove è partita la differenziata, il fenomeno dell’abbandono di sacchetti su strada pare sotto controllo.




Siracusa. Sacchetti in strada, controlli a campione smascherano 10 sporcaccioni

La guerra agli zozzoni che abbandonano sacchetti di rifiuti sui marciapiede sale finalmente di livello. Da ieri mattina, agenti della Municipale e della Polizia Ambientale hanno avviato una nuova strategia che ha già dato i primi frutti.
Con l’ausilio di personale Igm vengono aperti a campione i sacchetti abbandonati sui marciapiedi, a caccia di “tracce” che possano permettere di identificare gli sporcaccioni. Una lettera con l’indirizzo buttata nella spazzatura, ad esempio. Nella sola giornata di ieri sono state così individuate 10 famiglie che non partecipano alla differenziata e che abbandonano i rifiuti sulla pubblica via.
Si tratta, peraltro, di famiglie che risiedono nella stessa via del medesimo quartiere: la Borgata. Sette sono italiane, tre di origini straniere. Nei prossimi giorni riceveranno la contestazione direttamente a casa.
Intanto, con ordinanza, si stanno inasprendo ulteriormente le multe e si sta valutando la possibilità – in caso di recidiva – di procedere con denuncia penale.
Gli uffici della fiscalità locale hanno consegnato agli agenti dell’Ambientale i dati aggiornati sulla Tari per avviare anche un controllo incrociato che possa portare a scoprire così gli evasori. Il comandante Trionfante invita all’autodenuncia: “procedimento sanzionatorio più mite e conciliante, altrimenti dovremo applicare il massimo della sanzione”.




Siracusa. Uffici comunali, nuova sede: salta il contratto di affitto dei locali?

“Non ci sono le condizioni per prendere in carico l’immobile”. Con queste parole, pronunciate in Consiglio comunale, il dirigente Natale Borgione ha comunicato la possibile risoluzione del contratto di locazione (259mila euro/anno) per l’immobile che ospita gli uffici Urbanistica e Lavori Pubblici. Emerse, successivamente alla sottoscrizione del contratto, una serie di criticità. Alcune riguardano il contenuto dell’offerta, altre sono legate al mancato rispetto delle normative vigenti in materia di locazione di immobili da destinare al pubblico.
A sollevare il caso erano stati i consiglieri Reale, Torres, Mangiafico, Lo Curzio, Ricupero, Favara e Vinci che hanno sottoscritto una apposita istanza, illustrata in aula. I consiglieri hanno chiesto se prima dell’accettazione dell’offerta i tecnici del Comune avessero verificato la corrispondenza della superficie dell’immobile tra quanto dichiarato dagli offerenti e la sua reale estensione e la sua rispondenza alle normative antisismiche e di abbattimento delle barriere architettoniche. Nel merito del canone, chiesto se fosse superiore a quanto pagato per l’immobile attualmente condotto e se il cambiamento della sua destinazione d’uso avesse avuto un parere di legittimità dell’Avvocatura. E poi ancora se rispondesse al vero la citazione in giudizio dell’Ente, con contestuale richiesta di risarcimento danni, da parte del proprietario dell’immobile attualmente in affitto dove sono ospitati questi uffici. Argomentazioni sollevate anche dal consigliere Castagnino intervenuto subito dopo.
“L’ufficio trasmetterà la mia relazione all’Avvocatura per chiedere il da farsi”, ha spiegato Borgione.