Augusta. Lungomare liberato, azione di forza della Guardia Costiera

E’ stata battezzata “Lungomare Liberato” l’operazione della Guardia Costiera di Augusta, svolta sul lungomare Paradiso, sul lungomare Rossini e sul lungomare Granatello. Dopo una serie di diffide a tutte le imbarcazioni non iscritte nei registri marittimi e quindi di ignoto proprietario, illegittimamente collocate in forma stabile sul pubblico demanio marittimo e su tutti i gavitelli d’ormeggio presenti, è scattata l’operazione odierna.
Due autopattuglie della Guardia Costiera, due unità navali militari, un nucleo di operatori subacquei e due autopattuglie del Commissariato di Augusta hanno rimosso circa 12 metri cubi (ammontanti a circa 10 tonnellate) di materiale costituito da cemento, pietre, cordami, ferro e gavitelli con sottoposizione di tali oggetti a sequestro penale.
Sequestrate più di 50 imbarcazioni che occupavano ancora il pubblico demanio marittimo, insieme a circa 1000 metri quadrati di area demaniale invasa da rifiuti vari.
Richiesta alla Regione ed al Comune di Augusta la bonifica delle aree.




Siracusa. Da venerdì a domenica la Notte dei Luoghi, tra Ortigia e Villa Reimann

E’ stata presentata questa mattina “Heritage: la notte dei luoghi, della partecipazione e della consapevolezza Unesco”. L’iniziativa si terrà da venerdì 19 a domenica 21 ottobre e propone un programma di appuntamenti culturali, di conversazioni e di visite guidate.
A presentare la “notte dei luoghi” sono stati il sindaco Francesco Italia, l’assessore alle Politiche culturali, Fabio Granata, il preside della facoltà di Architettura, Bruno Messina, e i responsabili dei presidi culturali.
“La contemporaneità dell’evento in 13 comuni ricadenti in tre siti Unesco – ha dichiarato il sindaco Francesco Italia – rappresenta un primo concreto tentativo di realizzare ciò che ci viene chiesto: mettere a rete il patrimonio culturale pubblico e privato del Sudest. L’iscrizione alla World Heritage List non è dunque un punto di arrivo, una medaglietta da appuntarsi al petto, ma è il primo passo di un percorso che punta alla tutela a alla valorizzazione di siti dotati di unicità, obiettivo questo che può essere raggiunto solo facendo sistema, superando lo spirito del campanile e abbracciando quello della collaborazione e della condivisione partendo dalle affinità storiche e culturali”.
Per l’assessore Fabio Granata, “la Notte siracusana dei Luoghi, della partecipazione e della Consapevolezza Unesco rappresenta un evento straordinario che rilancia l’ambizioso progetto di Val di Noto 2020 e del Distretto Culturale del SudEst. Adesso ben 13 comuni portano avanti un progetto suggestivo e unico legato al paesaggio culturale unico tanto caro a Cesare Brandi. In particolar modo a Siracusa, programma molto articolato che coinvolge tutti i presidi culturali del Centro Storico, oltre alla rigenerata Villa Reimann”.




Siracusa. Scarichi fognari illegali, 4 maxi-multe tra Arenella e Ognina

Accertamenti condotti dalla Polizia Provinciale lungo il litorale tra Arenella ed Ognina ha portato all’individuazione di quattro scarichi illegali di acque reflue asserviti ad abitazioni residenziali.
In particolare, lungo la strada provinciale 104 (Carrozzieri – Milocca – Ognina – Fontane Bianche), su sei controlli eseguiti con il supporto di rilievi planimetrici ed accertamenti tecnici non invasivi è stato possibile individuare quattro scarichi illegali provenienti per lo più da insediamenti civili che, attraverso allacci volanti, nello specifico tubazioni in gomma o pozzi neri non a tenuta stagna, scaricavano direttamente sul suolo e nel sottosuolo circostante.
Ai proprietari degli immobili sono state comminate sanzioni pecuniarie pari a 15.000 euro. Gli stessi sono stati diffidati a non utilizzare gli scarichi non autorizzati e di provvedere al contempo ad inoltrare richiesta di allaccio alla rete fognaria.




Siracusa. Iva sugli affitti: "Il Comune la paga ma non dovrebbe", passa la mozione

Il Comune non dovrebbe, ma a quanto pare, per alcuni immobili in affitto, paga anche l ‘Iva, nonostante per la pubblica amministrazione, sia previsto in questi casi l’esonero dal versamento dell’imposta sul valore aggiunto. La questione è emersa ieri, nel corso della seduta del consiglio comunale che, tra gli altri temi, ha anche condotto alla presentazione, in corso d’opera, di una mozione che prevede l’avvio di verifiche su questo versante. Si tratterebbe di evitare spese non dovute e di salvaguardare, dunque, le casse comunali. La mozione, proposta dai consiglieri Cetty Vinci e Salvo Castagnino, è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale. Nel dettaglio “impegna l’amministrazione ad attivare il canale previsto per l’esonero dall’Iva relativa a tutte le locazioni immobiliari, nei casi ove è possibile sulla base dei beni strumentali ai fini non commerciali, secondo la normativa vigente”. Per i consiglieri  “L’atto, esentando in specifici casi l’Ente dal pagamento dell’Iva, consentirà un notevole risparmio al bilancio comunale.Altro punto approvato la mozione, primo firmatario il consigliere Buonomo , per avviare un monitoraggio del territorio con la creazione di una mappatura delle aree a rischio scarico di rifiuti abusivi, e a mettere in campo qualsiasi iniziativa utile a risolvere il problema attraverso un’intensificazione delle attività di controllo delle aree a rischio, disincentivando lo sversamento di rifiuti abusivi.“Le specifiche competenze in materia fiscale e tributaria dei consiglieri Vinci e Castagnino, hanno consentito di porre l’accento sull’applicazione di una norma di legge che consentirà un notevole risparmio di spesa per l’Ente attraverso l’esenzione dal versamento dell’Iva nell’ipotesi di locazione di beni strumentali ad uso non commerciale”: lo dichiara il presidente, Moena Scala, dopo l’approvazione unanime da parte del Consiglio di una specifica mozione dei due consiglieri. “Il documento approvato dall’aula su impulso dei consiglieri Castagnino e Vinci, ed il costruttivo dibattito sulle locazioni condotte dall’Ente, confermano come questo Consiglio abbia al suo interno tante risorse che possono essere spese nell’interesse della città”.
Sulla seduta consiliare di ieri il Presidente aggiunge: “Un sereno e costruttivo confronto tra le diverse parti politiche ha consentito la trattazione completa dei punti posti all’ordine del giorno. L’approvazione della mozione del consigliere Buonomo avente ad oggetto il delicato tema dei rifiuti, con attenzione alla prevenzione e repressione del fenomeno dell’abbandono indisciplinato, ha registrato la partecipazione al dibattito di tutti i gruppi politici che, con onestà intellettuale ed in un positivo confronto. hanno anche assunto l’impegno di demandare alle competenti Commissioni consiliari permanenti di studio un ulteriore approfondimento del tema”.




Rapine ai supermercato, c'è il fermo di un sospettato 24enne

Ha 24 anni ed è sospettato di essere l’autore delle rapine commesse in danno di due supermercati della zona nord della provincia. Secondo l’accusa, la sera del 13 ottobre, unitamente ad altri tre complici, in rapidissima successione, avrebbe fatto irruzione dapprima all’interno dell’esercizio commerciale “Penny Market” di Francofonte e, subito dopo, al “Conad” di Carlentini. In entrambi gli episodi criminosi, con volto travisato ed armato di pistola e cacciavite, avrebbe minacciato i rispettivi cassieri facendosi consegnare la somma complessiva di 3.000 euro, dileguandosi, immediatamente dopo, per le vie limitrofe, unitamente ai complici a bordo di un’autovettura a lui in uso.
Le immediate ricerche, attivate a seguito di acquisizione di informazioni testimoniali e da un’attenta analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza posti a sicurezza delle attività “colpite”, hanno permesso l’individuazione del responsabile e del veicolo utilizzato.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari, i carabinieri di Lentin hanno trovato altro materiale probante, sottoposto a sequestro. Il fermato, espletate le prescritte formalità rito,è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa. Questa mattina la convalida del fermo.

Foto archivio




Siracusa. Asili nido, Cantiere Siracusa: "Bando ritirato per incongruenze"

“Un fallimento dietro le illusorie dichiarazioni della verifica delle condizioni delle strutture che ospitano gli asili nido”. Non usano mezzi termini i componenti di “Cantiere Siracusa”, con il testa il portavoce Gianluca Scrofani. Insieme a lui, i consiglieri Pippo Impallomeni, Chiara Catera, Sergio Bonafede e Tonino Trimarchi, sostengono che “la gara per la gestione degli asili nido, i cui termini di presentazione per le offerte sarebbero scaduti il 24 ottobre prossimo, è piena di incongruenze ed errori sostanziali, tali che l’amministrazione comunale ha dovuto ritirare il bando”. I componenti di Cantiere Siracusa ricordano come mai, dal 1997 ad oggi, quando l’allora sindaco Marco Fatuzzo avviò il servizio, si sono avute interruzioni, “costringendo l’utenza a modificare drasticamente le proprie abitudini e negando il diritto al lavoro a 100 operatori che hanno incrociato le braccia. A 800 genitori- proseguono- viene invece negata la comodità di un servizio che pochi anni  fa il ministro all’Istruzione del Governo Renzi definì come uno dei migliori offerti su tutto il territorio nazionale”




Siracusa. Caso Formosa, mamma Lucia: "non ce l'ho con tutti i Vigili Urbani, ma…"

“Aspetto con ansia di incontrare il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. E spero che ci darà una mano a far emergere la verità”. Lucia Formosa torna a parlare dell’incidente che ha portato alla morte di suo figlio Renzo, 15 anni, e delle presunte omissioni nei rilievi affidati alla Polizia Municipale. La trasmissione, una settimana fa, del servizio realizzato da Le Iene (Italia 1), con il supporto di foto ed altri documenti finora sconosciuti all’opinione pubblica, ha fornito una ricostruzione che ha creato più di un imbarazzo al comando della Municipale a cui il sindaco ha anche chiesto una relazione urgente. Proprio il primo cittadino vuole incontrare in settimana la famiglia Formosa. Ha già chiamato mamma Lucia e in questi giorni si vedranno in forma privata. “Io non ce l’ho con tutti gli agenti della Municipale di Siracusa. Ma chi ha sbagliato deve pagare”, ripete Lucia anticipando alcune delle cose che dirà al sindaco Francesco Italia. Intanto cresce in città il movimento di opinione a sostegno della battaglia della coraggiosa mamma siracusana. Tanti gli aspetti da chiarire in quelle convulse fasi del post incidente, in via Cannizzo. I punti sono stati messi tutti in ordine dal servizio tv, dalla denuncia presentata a gennaio dalla famiglia Formosa e da decine di interviste realizzate in precedenza. A mancare all’appello, fino ad oggi, le risposte e le spiegazioni.




Operazione Xiphonia: il porto turistico di Augusta "occasione" per frodi e truffe

L’operazione Xiphonia parte da un controllo fiscale e dall’intuito delle fiamme gialle di Siracusa. Insospettiscono i numeri ma insospettisce anche il coinvolgimento di una ditta edile che costruisce villette e palazzi in lavori per un porto turistico. E’ il punto di partenza dell’indagine che, coordinata dalla Procura di Siracusa, ha portato ai domiciliari due imprenditori augustani: Alfio Fazio, amministratore della PXA srl e Antonino Ranno, amministratore di fatto di Edil Tiche srl.
Sarebbero loro, secondo l’accusa, i promotori di un’associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e alla truffa per la percezione di contributi pubblici. Altre cinque persone sono state colpite da misura cautelare interdittiva per dieci mesi. Un’ottava persona risulta al momento indagata ma senza applicazione di misure. Sequestrate somme per equivalente per un importo vicino agli 8 milioni di euro.
Al centro di tutta la vicenda, la realizzazione del porto turistico nel golfo Xifonio di Augusta. Il progetto è stato destinatario di un contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per 8 milioni di euro. La somma era stata parzialmente erogata (2,6 milioni), il resto – due ulteriori tranche – è stato interrotto a causa dell’avvio del procedimento penale.
Le indagini hanno portato alla luce quello che per gli investigatori è un sodalizio criminoso, organizzato in un reticolo di società che avrebbero emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti dirette a rendicontare una serie di lavori in realtà mai realizzati. Le prestazioni, effettivamente eseguite dalle società della stessa famiglia, avevano quindi un valore molto inferiore rispetto a quello presentato a finanziamento.
Il “castello di carte” è crollato quando gli investigatori hanno vagliato la sussistenza delle ragioni economico – imprenditoriali di vari impegni contrattuali, formalizzati solo per gonfiare artificiosamente i costi di realizzazione del porto in modo da determinare il quantum dell’erogazione pubblica concessa.
L’impresa marittimo era la destinataria del contributo pubblico, con l’amministratore titolare di numerose cariche nelle altre “società di famiglia”, tutte operanti nel medesimo settore e in qualche modo coinvolte nel giro che avrebbe dovuto cancellare debiti con l’Erario e procurare indebiti vantaggi fiscali e contabili, fino al contributo pubblico.
La realizzazione di rilevanti opere infrastrutturali nel costruendo porto turistico di Augusta era stata affidata alla Edil Tiche che – non essendo in grado di operare con autonome risorse umane e materiali – subappaltava i lavori a lei affidati a ulteriori società che, in molti casi, sono risultate riconducibili alla stessa famiglia dell’impresario marittimo. Queste società fatturavano alla committente, che a sua volta “girava i costi” alla titolare del finanziamento, dichiarando nei documenti valori notevolmente gonfiati rispetto a quelli reali.
Pertanto, nella sostanza, la società edile, operante nel ramo delle costruzioni residenziali, avrebbe assunto solo formalmente il ruolo di appaltatrice delle opere, così costituendo il “paravento giuridico” perché il progetto criminoso si avviasse e realizzasse. Una tipica interposizione fittizia soggettiva che consentiva di “gonfiare” sensibilmente costi sostenuti solo sulla carta, creando un considerevole disallineamento tra il reale impegno economico sostenuto dalla famiglia realizzatrice dell’opera portuale e quello – artificiosamente superiore – documentato dalle fatture presentate alla Regione Sicilia per l’erogazione del contributo pubblico.
Complessivamente, le opere infrastrutturali interessate dal sistema di false fatturazioni sono state quantificate in quasi 22 milioni di Euro e riguardano sostanzialmente l’acquisto di palancole, la fornitura di blocchi di cemento e di pali – tubi camiciati in acciaio, nonché le operazioni relative al nolo a caldo dei mezzi marittimi ed i contratti di dragaggio.
Attorno alle figure dei due imprenditori, ruoterebbero i gregari: gli amministratori di diritto delle società coinvolte che, attraverso l’emissione e l’utilizzo delle fatture false, hanno reso possibile la realizzazione del disegno delittuoso.
Agli indagati, a vario titolo, vengono contestati i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e indebita compensazione.




Operazione Xiphonia: due imprenditori ai domiciliari, parlano gli investigatori

La Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito due arresti domiciliari e 5 misure interdittive disposte dal gip del Tribunale di Siracusa nei confronti di alcuni imprenditori locali. E’ l’operazione Xiphonia che ha portato anche al sequestro di quasi 8 milioni di euro.
Le fiamme gialle hanno svelato un articolato sistema di fatture false per ottenere illeciti vantaggi fiscali e finanziamenti pubblici destinati alla costruzione del porto turistico di Augusta.
Le accuse vanno dall’emissione e annotazione di fatture false alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dall’indebita compensazione all’associazione a delinquere. Parlano gli investigatori. Le interviste, in alto.




Siracusa. Hotel al Faro Murro di Porco, il Plemmirio: "no, è luogo del cuore"

La presidente del consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, Patrizia Maiorca non ci sta. Le accuse mosse dalla parlamentare Stefania Prestigiacomo le sembrano ingiuste se indirizzate verso l’Amp o meglio,se rivolte alla sua attuale presidenza. Maiorca scrive all’ex ministro dell’Ambiente una lettera aperta, con cui spiega quanto contraria sia da sempre stata alla realizzazione di un hotel a 5 stelle al posto dell’attuale faro di Capo Murro di Porto e come abbia tentato, con ognuna delle sue competenze, di opporsi alla realizzazione del progetto, salvo scontrarsi con l’impossibilità di incidere nel suo ruolo. “In una bella giornata di Primavera, nel vento di ponente, dal muso di Capo Murro di Porco” queste le disposizioni di mio padre Enzo in merito alla dispersione delle sue ceneri in mare. E come può pensare l’on. Prestigiacomo che io non abbia intenzione di fare tutto ciò che è in mio potere per difendere quello che è, per me e la mia famiglia, un luogo del cuore?”. E’ così che Patrizia Maiorca esordisce.  “Quanti ricordi affiorano a galla col solo pronunciarne il nome: dall’incontro ravvicinato con i grampi (un tipo di delfino), a un record da me effettuato proprio lì, alla tempesta che ci sorprese a bordo della barchetta di Pippo … quanti ricordi, quanta vita passata nel tratto di mare antistante il faro. E quanti ricordi e quanta vita non solo in mare, ma anche sulla terra: frequentemente le nostre passeggiate al Plemmirio, iniziate a Massoliveri- racconta la presidente dell’Amp- avevano come traguardo finale proprio il faro per andare ad ascoltare il “respiro del mare”. Effetto sonoro che si crea per la particolare conformazione geologica del luogo, ricca di camini, e che fa sì che davvero si senta il mare sotto, il mare che sembra respirare. Ha mai ascoltato l’on. Prestigiacomo il respiro del mare?E’ un luogo simbolo il faro di Capo Murro di Porco, un luogo del cuore, un luogo sacro e non solo per me e per la mia famiglia, ma per la gran parte dei siracusani”. Maiorca condivide l’idea della parlamentare quando parla di svilimento. La presidente ricorda come abbia sempre dichiarato pubblicamente la propria avversione all’assegnazione del faro, partecipando, da cittadina, anche a riunioni di associazioni ambientaliste per scongiurare “tale misfatto e, da cittadina, continuerò a fare il possibile. Il bando è stato pubblicato nel 2015 e io sono presidente dal 2017. La dichiarazione del vincitore è del 2016”. Poi Patrizia Maiorca passa al contrattacco. “Dov’era- chiede- l’onorevole Prestigiacomo quando i siracusani, tra cui la sottoscritta, si battevano per l’istituzione della riserva terrestre? Se fosse stata già attiva, oggi non ci sarebbe nulla di cui discutere”.