Siracusa. Villa Abela, i lavori proseguono: "sopruso istituzionale"

Nessun provvedimento di sospensione dei lavori di demolizione di Villa Abela, che dovrebbe lasciare il posto ad un condominio. Il costruttore Massimo Riili lo puntualizza questa mattina, evidenziando una serie di aspetti della vicenda. L’imprenditore siracusano punta l’indice contro la giunta comunale, per avere proceduto, fino a questo momento, anche con l’atto di indirizzo approvato nei giorni scorsi, dimostrando di non avere chiarissimo l’iter che ha condotto all’apertura del cantiere. Nessuna irregolarità secondo quanto precisa Riili, che non esclude, in caso si perseveri, una richiesta di risarcimento milionaria.




Siracusa. Maxi-pulizia in Ortigia ma poche ore dopo tornano i sacchetti

Ancora una maxi operazione di pulizia da parte di Igm. Tra sabato e domenica “bonificata” Ortigia, costellata di discariche abusive create da chi si oppone alla differenziata e continua invece ad abbandonare cumuli di spazzatura ad ogni angolo.
Nonostante chi operi in questa maniera illegale sia noto agli stessi abitanti dei vari vicoli, nessuno fa nulla per raddrizzare la situazione confidando sempre nelle bonifiche straordinarie che però costano alla collettività intera. Verrebbe da pensare che continuare a ripulire la città dai cumuli di sacchetti abbandonati faccia il gioco di chi non si cura minimamente di vivere ed operare in un contesto sociale: “tanto poi levano tutto”, pensano costoro.
A far aumentare la rabbia il fatto che, a dispetto delle tonnellate di rifiuti raccolte nel fine settimana, già nelle prime ore di lunedì sono tornati i sacchetti abbandonati negli stessi angoli e nelle stesse vie “bonificate”. Insomma, sono sempre i soliti ad abbandonare la spazzatura questo è chiaro. E’ allora una sfida lanciata alla parte civile del centro storico. Una sfida che però pesa oggi sulle spalle di tutta la collettività che lamenta di pagare una Tari troppo alta ma tollera che il vicino di casa si faccia impunemente i fatti suoi. Compreso abbandonare la spazzatura in strada. E magari neanche pagarla la Tari. Oltre al danno (sporcizia creata), la beffa.




Intimidazione a Claudio Fava, la solidarietà della politica siracusana

Anche da Siracusa è unanime la condanna dell’atto intimidatorio subito questa mattina dal presidente della commissione antimafia regionale, Claudio Fava. Gli è stata recapitata una busta contenente un proiettile calibro 7,65. “Un gesto deplorevole e inaccettabile verso chi lavora per contrastare corruzione e mafia”, dice la vicepresidente della stessa commissione, la deputata regionale siracusana, Rossana Cannata. “Condanno fortemente
l’accaduto, esprimo la mia vicinanza all’onorevole Fava e confido nell’operato delle Forze dell’Ordine”.
Anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, condanna l’accaduto. “La storia personale e pubblica di Claudio Fava non lascia spazio a dubbi sul fatto che il suo impegno contro la criminalità e il malaffare andrà avanti con sempre maggiore determinazione. Resta la gravità di un gesto che deve spingere tutti, dentro e fuori le istituzioni, a non abbassare la guardia e a non perdere di vista le priorità della nostra terra sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico”.
Anche il primo cittadino di Pachino, Roberto Bruno, ha voluto inviare un messaggio di vicinanza a Claudio Fava. “Massima solidarietà all’uomo, al deputato e al simbolo di una lotta aspra e radicale alla mafia. Un vile gesto da condannare, tutti i siciliani devono fare quadrato attorno alla figura di Claudio e a ciò che ha rappresentato, e continuare a rappresentare il suo impegno politico e culturale, sia dentro che fuori le istituzioni, per la nostra terra che ha bisogno di ribadire i principi dell’antimafia”.
Il parlamentare regionale Giovanni Cafeo parla di fatto “gravissimo e inaccettabile perché per chi si occupa di politica ed è anche chiamato a far parte di un’assemblea legislativa è normale, anzi quasi fisiologico, che sia sottoposto a critiche e a giudizi anche duri da parte dei cittadini, per le scelte operate nell’esercizio delle proprie funzioni; in nessun caso però possono essere ammessi atti vigliacchi di intimidazione, sinonimo di un atteggiamento violento che non rispecchia in alcun modo l’indole dei siciliani”.




Augusta. Sequestrata villa con piscina riconducibile a Reitano

Sigilli ad Augusta per una villa con piscina. Secondo gli investigatori, sarebbe riconducibile a Riccardo Reitano, 63 anni, sfuggito all’arresto nell’operazione “Tir Camaleonte” del giugno scorso. Ad eseguire il decreto di sequestro preventivo per equivalente è stata la Guardia di finanza di Catania. Il valore dell’immobile, in località Castelluccio, in contrada Frandanese, supera i 200.000 euro.
L’operazione portò alla luce l’esistenza, almeno dal 2010, di un collaudato sistema fraudolento con la periodica sostituzione di società del gruppo d’imprese gestite dalla famiglia Reitano, schiacciate ormai da pendenze debitorie e affidate ad amministratori prestanome assolutamente privi della professionalità a gestirle, con imprese formalmente differenti ma che mantenevano il medesimo oggetto sociale e gli stessi dipendenti.
Il sequestro è finalizzato a privare gli indagati del profitto delittuoso di circa 10,5 milioni di euro originato dalla perpetrazione dei reati tributari contestati e a sottrarre ogni possibile fonte di finanziamento alla latitanza di Reitano. Nell’operazione “Tir Camaleonte” Riccardo Reitano fu tra gli otto destinatari di un’ordinanza emessa dal gip che dispose anche il sequestro dei beni a lui riconducibili e la custodia in in carcere quali partecipi ad un’associazione per delinquere finalizzata alla sistematica realizzazione di bancarotte fraudolente (patrimoniali e documentali) e reati tributari (emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute e di imposte). La villa è risultata nella disponibilità di un cittadino di nazionalità statunitense che in buona fede regolarmente corrispondeva a Riccardo Reitano il relativo canone d’affitto mediante l’utilizzo di carte di pagamento.




Siracusa. Torna l'acqua nella latomia dei Cappuccini grazie al Fai

Un weekend dedicato alle bellezze poco conosciute e inaccessibili in 13 città siciliane, tra cui Siracusa. Tornano le Giornate FAI d’Autunno, sabato 13 e domenica 14 ottobre: itinerari tematici e aperture speciali proposti dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.
A Siracusa, la delegazione Fai propone un itinerario “I viaggiatori a Siracusa nel periodo della bella epoque: i giardini, l’acqua e la pietra” tra Villa Politi, elegantissima struttura in stile liberty, il Convento dei Cappuccini, con la sua prestigiosa biblioteca, e la Latomia dei Cappuccini, antico sistema idraulico che proprio in occasione delle Giornate FAI d’Autunno verrà rimessa nuovamente in funzione per celebrare l’acqua, il bene naturale più prezioso.
Le visite guidate sono gratuite ma è possibile donare un contributo facoltativo a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento saranno dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali.
L’evento si svolge in collaborazione con la Commissione europea, nell’ambito delle attività dedicate all’anno europeo del patrimonio culturale 2018.




Omicidio Cottonaro, l'avvocato: "legittima difesa, legge inadeguata"

Confermata anche in Cassazione la condannata a sei anni e due mesi di reclusione per l’ex gioielliere Carmelo Basile, accusato di avere ucciso a Rosolini con cinque colpi di pistola, il 25 gennaio del 2006, il cognato Salvatore Cottonaro. Il giudice ha dichiarato infatti “inammissibile” il ricorso presentato dalla difesa.
Nel gennaio del 2016 la sentenza di primo grado lo aveva riconosciuto colpevole di omicidio volontario, concedendo le attenuanti generiche e la provocazione. Già allora la difesa dell’imputato aveva chiesto l’assoluzione per avere agito in stato di legittima difesa.
Dall’accusa iniziale, eccesso di legittima difesa, Basile era stato assolto dal tribunale di Avola. Poi quel pronunciamento era stato impugnato dalla Procura generale di Catania con successiva rideterminazione dell’accusa in omicidio volontario. A Siracusa quindi il processo di primo grado, conclusosi con la condanna confermata sia in appello a Catania che a Roma in Cassazione.
L’avvocato difensore di Basile, Giovanni Giuca, punta il dito contro la legge sulla legittima difesa: “inadeguata”. In alto, l’intervista.




Noto. Localizzate col gps due slot-machine rubate

I poliziotti di Noto hanno trovato ad Eloro/Pizzuta delle slot machine abbandonate, localizzate attraverso un dispositivo gps. Erano state rubate lo scorso 6 ottobre. La titolare di un esercizio commerciale all’ingresso di Noto aveva denunciato che all’apertura mattutina aveva trovato il lucchetto della porta di ingresso scardinato. Ed erano state rubate appunto 2 slot machine insieme al registratore di cassa e ad alcuni biglietti gratta e vinci per un valore complessivo di 250 euro.
Gli inquirenti, appurando che la società che gestisce le slot machine era in grado di geo-localizzare gli apparecchi grazie ad un dispositivo gps, li recuperavano in zona costiera e li hanno restituito al legittimo proprietario. Sono in corso indagini finalizzati all’identificazione degli autori del reato.




Pachino. Requisiti per altri 6 mesi gli impianti idrici di Granelli

Continua per altri 6 mesi la requisizione da parte del Comune di Pachino di tutti gli impianti idrici e le strutture di contrada Granelli, di proprietà di un consorzio privato. Lo ha deciso il sindaco, Roberto Bruno, attraverso un’ordinanza. “Dopo una intensa e farraginosa attività della mia amministrazione e degli uffici, siamo riusciti non solo a ridare l’acqua alle villette di contrada Granelli, ma soprattutto a riportare la complessa vicenda nell’alveo della regolarità, della legalità e delle normative in materia, a partire dal rispetto della Legge regionale che disciplina il sistema idrico in Sicilia”, spiega il primo cittadino.
L’erogazione dell’acqua, come accaduto nel periodo estivo, sarà garantita dal limitrofo comune di Ispica, in virtù di un accordo siglato nel luglio scorso. Sta continuando intanto la fase di stipula dei contratti di erogazione dell’acqua nei locali dell’Ufficio Idrico di via Mascagni, ex istituto Sgroi.
“Voglio ricordare che – ha continuato il sindaco Bruno – abbiamo siglato di recente un protocollo d’intesa con il Comune di Noto e il Genio Civile di Siracusa che ha come obiettivo quello di superare le criticità dell’approvvigionamento idrico (ed in prospettiva quello del corretto smaltimento delle acque reflue) della fascia che ricade nei territori di Pachino e di Noto, con particolare attenzione alla frazione di Marzamemi e alle contrade Spinazza, Granelli, Costa dell’Ambra, Chiappa, Scarpitta, Reitani, San Lorenzo, Lido di Noto e Calabernardo”.




Siracusa "per i diritti umani" alla marcia di Riace per il sindaco ai domiciliari

La foto è diventata virale in fretta. Il lancio dell’agenzia Ansa, poi ripreso dai principali media italiani su tutte le piattaforme. Ed inevitabilmente rimane ancora oggi una delle più commentate dai siracusani. La foto in questione è stata scatta a Riace, Comune improvvisamente balzato agli onori della cronaca per l’arresto del sindaco con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione. Colpisce quel cartello esposto da Carlo Gradenigo, anima di Sos Siracusa e consigliere comunale, tra i 60 siracusani che sabato hanno partecipato al corteo di solidarietà per il primo cittadino ai domiciliari.
“Siracusa città per la pace e per i diritti umani” si legge in primo piano. Recitava così una tabella di intitolazione che era stata piazzata all’ingresso del capoluogo diverso tempo addietro, con tanto di cerimonia, e cui adesso però non si sa molto.
Quella foto e quella scritta esposta sono valsi una caterva di critiche social a Carlo Gradenigo che si è limitato a rispondere all’appello di Arci Siracusa che ha voluto portare solidarietà al sindaco di Riace, la “città dell’accoglienza”.
Come spiega lo stesso Gradenigo, quello striscione doveva solo essere “un simbolo per riconoscerci” e non fonte di polemiche social al limite dell’insulto. “Io le ho lette le critiche. Purtroppo nel Paese c’è un clima di grande rabbia. Io la penso diversamente e la cosa più difficile, in queste ore, è stata il non farsi vincere dalla collera e rispondere”, aggiunge. “Gli arresti domiciliari sono, a nostro avviso, eccessivi. Nessuno è al di sopra della legge e se ha commesso leggerezze o irregolarità è gusto che si indaghi. E’ però innegabile che la collettività che ha gestito sia diventata un modello, non solo di integrazione ma anche in termini di servizi per i suoi concittadini. Abbiamo portato il nostro sostegno al sindaco di Riace forti di quel senso di Siracusa città per la pace e per i diritti umani. Tutto qui”, racconta sempre Carlo Gradenigo.
“Volevo vedere di cosa esattamente si stava parlando. E non c’era modo migliore che andare a Riace, parlare con la gente e capire. Consiglio a tutti di farlo, prima di ogni sentenza emessa via social network. Magari converrebbe anche al ministro Salvini, visto il suo ultimo scivolone con l’intervista pubblicata sui suoi canali…”, punzecchia il consigliere comunale siracusano.




Riqualificazione urbana: "Siracusa scippata, a rischio altri 25 milioni di euro"

“Progetti non esecutivi, il Governo scippa la città di Siracusa non adeguatamente difesa”: Duro l’affondo dell’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo. L’ex deputato regionale ricorda di avere “denunciato a suo tempo che questa sciagura si sarebbe abbattuta sulla nostra città, in mano a saputelli. Dopo i 13 milioni di euro persi, il rischio è che possa accadere la stessa cosa ai 25 milioni che arrivarono nel 2017 con un mio emendamento”. La proposta è quella di fare fronte comune . Sollecitazione che viene rivolta in primo luogo al consiglio comunale “mettendo da parte l’arroganza di questi mesi per ammettere gli errori e ripartire, come la città si aspetta”: